Esperienze
Sono specializzato in psicoterapia ipnotica e sono membro di AMISI (Associazione Medica Italiana per lo Studio dell'Ipnosi), ma definisco la mia formazione di tipo integrato in quanto ogni percorso viene strutturato e cucito su misura e utilizzando gli strumenti più adatti alla specifica persona che richiede il mio intervento.
Sono formato in DBR (Deep Brain Reorienting), una tecnica innovativa nata dalle neuroscienze per trattare i traumi più profondi, ma che può essere applicata a qualunque tipo di esperienza negativa non risolta.
Il tipo di psicoterapia che pratico è considerato di tipo breve e mira ad affrontare nel minor tempo possibile il malessere direttamente alle sue radici.
Ansia, fobie, attacchi di panico, depressione, dipendenze affettive, pensieri disfunzionali, bassa autostima, disturbi alimentari e di personalità sono solo ciò che viene mostrato in superficie: agendo sulle emozioni che appartengono al cervello profondo e antico si può ottenere un cambiamento in questi sintomi, che vanno considerati come la punta dell'iceberg di un malessere molto più profondo e vasto.
Ricevo di persona a Parma; online in tutta Italia e all'estero.
Esperto in:
- Psicologia clinica
- Psicoterapia
- Psicologia dell'età evolutiva
- Psicobiologia e neuroscienze cognitive
- Ipnoterapia
- Psicosomatica
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3 recensioni
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Angela
Mi sono trovata molto bene, puntuale e molto disponibile. Il dott. Morini è molto professionale e chiaro. Mi ha portato un beneficio immediato.
Camilla L.
Cortesia e attenzioni garantite. Stavo attraversando un momento difficile ed è stato un punto di riferimento e un aiuto fondamentale per sentirmi molto meglio.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 5 domande da parte di pazienti di MioDottore
Gentili Dottori,
Buongiorno,
Soffro di una fobia/terrore puro verso il vomito e tutto ciò che concerne la nausea, questo problema va a periodi, momenti in cui è più silente e me ne dimentico quasi e altri in cui diventa proprio invalidante. Da un pò di mesi sono completamente in balia di questa fobia, ma adesso rispetto al passato non riesco più a vivere la mia vita. Poche ore dopo mangiato inizio con un pò di mal di pancia, non so se dato anche da intolleranze, ma al di là di quelle soffro di sindrome dell'intestino irritabile (diagnosticata con un'ecografia) e alterno stipsi forte, mi devo aiutare con dei lassativi a volte, a scariche in alcuni casi. Dopo il mal di pancia post pasto inizia il peggio: non lo so se sia la mia mente che fa tutto da sola, o se c'è una vera e propria causa organica, mi viene nausea e vado in ansia, non penso a nient'altro che non sia 'potrei stare per rimettere', è proprio l'imprevedibilità quello che mi fa stare male, che per lunghi attimi me lo aspetto ma poi puntualmente non succede. In questo lasso di tempo in cui sprofondo nel panico attuo una serie di comportamenti, che mi fanno anche vergognare, perchè o sono insieme ad altre persone e le pianto lì, perchè quando sto così ho bisogno di stare sola, o se sono in un luogo chiuso ho il bisogno di uscire subito all'aperto, vale anche per casa mia. Ora la cosa che mi preoccupa di più di questi comportamenti è che mi sono molto attaccata ai farmaci anti vomito, il mio medico curante ormai 1 anno fa me ne prescrisse uno, era a conoscenza anche del mio stato così ansioso e quindi mi diede la Levopraid 25 mg in compresse, per un mese. Non so perchè ma non tornai più da lui, e continuai a prendere il farmaco nei momenti in cui stavo peggio, fino negli ultimi tempi ad assumerne anche 1 cp e mezza o 2 insieme se l'ansia era tanta. Ieri sera ho avuto un violento attacco d'ansia, forse il peggiore e non sono certa se ne ho prese solo 2 o anche una terza. In questo momento sono molto in ansia, e ho paura di aver innescato effetti pericolosi da parte del farmaco. Vorrei quindi chiederVi gentilmente se devo preoccuparmi ulteriormente per il sovradosaggio. Tempo fa ero stata visitata da uno psichiatra, con cui avevo seguito un ciclo di zarelis di 4 mesi, e la cosa si era risolta anche grazie ad altri fattori e cambiamenti di vita in atto in quel periodo. Ora però mi ritrovo così, ad innescare tutto ciò probabilmente il fatto che ho perso il lavoro durante l'estate, e che non ne ho ancora trovato un altro...
Ringrazio chi di Voi leggerà.
Cordiali Saluti
Salve, è assolutamente necessario che per quanto concerne la parte farmacologica faccia riferimento ad uno psichiatra. Non utilizzi l'autoprescrizione o un dosaggio che sia diverso da quello consigliato. Relativamente alla fobia del vomito e dell'ansia che accompagna e favorisce questa condizione, ci sono tecniche apposite per risolverla. Resto a disposizione nel caso desiderasse affrontarla.
Cordiali saluti, Dott. Giulio Morini
Buongiorno, dopo quanto è consigliabile riprendere contatti con una persona arrabbiata che è esplosa in chat? sentendosi infastidito e sotto pressione, lavora anche molto ed è suscettibile alla rabbia se sotto stress, da una corrispondenza con me mi ha detto che cambierà numero e quando lo farà di non chiedere informazioni alle persone intorno a lui. Dopo brevi messaggi arrabbiati, gli ho risposto che ci eravamo già chiariti nel merito qualche giorno fa, che mi sarei inserita nel binario della sua normalità, che il numero è l'unico contatto che mi resta, che rispetterò i suoi limiti con piacere ma che non voglio perderlo per la vita, questo è stato il mio ultimo messaggio risalente ormai ad una settimana fa. Non ha risposto, probabilmente per non alimentare il fuoco sulla benzina e il mio silenzio e il non cercarlo credo lo stia facendo persuadere dal passare effettivamente ad un cambio di numero. Il mio psicologo mi ha detto che non lo farà solo se vedrà un silenzio prolungato, consigliandomi di non farmi risentire fino a Pasqua e in tale occasione mandargli solo un messaggio di auguri. Pensate che un silenzio così lungo di un paio di mesi abituato al mio continuo scrivere, in passato anche tutti i giorni, possa farmi rivalutare nei comportamenti sbagliati e recuperare un minimo di rapporto? Non credo mi ricontatterà lui è una persona che non scrive mai agli altri di propria iniziativa e non desidera corrispondenze. Più volte ha dichiarato di volermi bene e nonostante mi abbia dato altre possibilità in passato mantenendo aperto il canale comunicativo, solo ora ho capito di dover fare davvero marcia indietro per non perderlo del tutto. Il silenzio a volte da entrambe le parti può essere motivo di riflessione e penso di essere ancora in tempo perchè qualche segnale di minimo cambiamento glielo avevo dato nei mesi passati. Soffro molto per il suo silenzio ma so cosa significherebbe romperlo troppo presto. Pensate che un mio silenzio possa indurlo a cercarmi di propria iniziativa? Ormai vive all'estero ma più volte mi ha detto che se tornerà me lo farà sapere per un saluto. Come vive gli affetti chi è lontano e senza possibilità di vedersi dopo un anno? mi ha detto che ha carissimi affetti che sente una volta all'anno e questo significa rimanere in contatto per lui. ma io non riesco ancora a capire dive mi colloco nella sua sfera di affetti ne come non insistere senza comprendere pienamente se ha voglia di rivedersi o è solo un modo di dire. Dopo un anno di sola chat prima mi disse di contarci nel risentirsi a voce poi reiterando la domanda mi ha detto posso anche chiamarti ma per dirti cosa? come stai? ecco c'è sempre questo livello di ambiguità che fatica a darmi una chiarezza. Nonostante ciò mi ha mandato un vocale alla mia richiesta di risentirlo a voce ma nessuna chiamata nonostante più volte abbia dichiarato che messaggiare non gli appartiene. Pensate che questo silenzio da parte mia possa indurlo a farsi sentire?
Salve, è necessario affrontare questa tematica con lo psicologo che la sta seguendo. Se per qualche ragione non ritiene pertinente il suggerimento che le ha dato o avesse dubbi in merito, glielo faccia presente. Un professionista preparato saprà sicuramente cogliere questo eventuale spunto per lavorare ancora meglio sulla tematica in questione. Alla base potrebbe esserci una problematica relativa all'attaccamento, che le rende molto arduo accettare un'eventuale fine del rapporto
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