Dott.
Gabriele Olivieri
Psicologo,
Psicoterapeuta
Psicologo clinico
Altro
Savona 4 indirizzi
Esperienze
Sono uno psicologo psicoterapeuta cognitivo comportamentale ed opero con metodologie che aiutano le persone a superare i traumi del passato, ma anche ad affrontare le sofferenze nel qui ed ora.
I miei interventi:
Disturbi d’ansia
Disturbo di panico
Fobie
Lutto complicato
Depressione
Disturbo ossessivo compulsivo
Disturbi alimentari
Disturbi del sonno
Disturbi della menopausa
Psicotraumatologia
Tabagismo
Psicoterapia e consulenza online
Iniziare un percorso di psicoterapia significa iniziare un percorso di conoscenza di sé stessi e di cambiamento per dare un senso e un significato a ciò che ti sta accadendo in questo momento nella tua vita.
Accompagno le persone in questo viaggio e le aiuto a ritrovarsi.
Ti invito a scoprire i servizi che offro e a contattarmi per parlarmi di te.
Gabriele Olivieri
Il mio studio si trova in Via Cavasola a Finale Ligure (SV).
Inoltre ricevo nei seguenti studi:
Albenga, presso Poliambulatorio C.A.S.T., Via Cavallieri di Vittorio Veneto 3/6
Loano, presso Studio Fisioterapico Oliva, Via Carducci 1
Finale Ligure, presso Centro Medico Il Giglio, Via Torino 117
Savona presso Planet Prevention Medicina del lavoro Via Piave 10 angolo Piazza Saffi
Esperto in:
- Psicologia clinica
- Psicoterapia
- Psicologia cognitiva
- Psicologia dell'età evolutiva
- Psicologia della salute
- Pedagogista Clinico
- Psicosomatica
- Psicoterapia cognitivo comportamentale
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Punteggio generale
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Raffaelina
Persona competente, con me ha centrato il problema e col suo metodo mi ha aiutato a ritrovare me stessa
Omar
mi sono rivolto al dott. Olivieri per una serie di problemi che mi impedivano di vivere con serenità le mie giornate.
Grazie a lui e al percorso che abbiamo intrapreso sono riuscito a ridurre e a gestire quei momenti dove provavo rabbia e ansia.
Momenti che poi diventavano intere giornate,portandomi a chiudermi in me stesso.
Gabriele ha dimostrato molta empatia e mi ha insegnato modi per calmarmi e vedere tutto con occhio critico, guardarmi in terza persona per analizzare la scena, usare l'ironia per sdrammatizzare.
S.M.
Ho conosciuto Gabriele e ho deciso di intraprendere un percorso terapeutico con lui dopo una crisi depressiva che, in realtà, ha fatto seguito ad altre di cui ho sofferto , a periodi alterni, negli anni passati. Un momento di difficoltà esteso alla sfera personale e lavorativa.
Sicuramente uno dei meriti del percorso iniziato, e ancora in essere, è stato prendere più consapevolezza delle mie capacità, dei miei punti di forza ma contemporaneamente analizzare e rispettare i miei punti di debolezza. Lavorare sul “qui e ora”, sull’affollamento dei pensieri che sono e restano tali, cercare di vivere certi momenti con distacco e ironia…
Ringrazio Gabriele come professionista e come persona, mi sta aiutando a vedere le cose sotto diversi punti di vista, a imparare a fissare obiettivi da raggiungere nel rispetto delle mie potenzialità.
Il suo lavoro si basa anche su test utili per conoscere e conoscersi oltre che sull’empatia e il non giudizio.
A.A.
Mi sta aiutando molto a rivalutare me stessa e a capire gli sbagli che ho fatto e a capire che comunque non si può prevedere come reagiscono le altre persone. Possiamo solo non farci condizionare dagli eventi.
Samantha
Quando mi sono rivolta al Dott. Olivieri l'ho fatto per superare una mia paura, ho imparato sia ad affrontare la mia paura
principale sia le varie restrizioni e limiti che avevo per il mio
atteggiamento verso alcuni aspetti della mia vita. Ho imparato a
riconoscere i miei comportamenti e a migliorarli per poter star
meglio, rilassandomi, imparando la respirazione e il lavoro su me
stessa. Ho imparato a lasciar andare, senza ansia o paura e a godermi
di più la vita e le piccole cose senza correre e senza dovermi sentire
prestante verso me stessa, verso i miei affetti o verso il lavoro.
Sono quindi partita da un piccolo angolo da smussare per capire che ne
avevo molti altri da migliorare e che non poteva che farmi del bene e
aiutarmi nell'affrontare il futuro con le sue difficoltà e i suoi
dolori.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 6 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buonasera, chiedo qui perché la situazione terribile in cui mi trovo mi sta consumando. Sono una donna e da due anni ero fidanzata con un uomo. Di recente a causa di alcuni avvenimenti ci siamo dovuti allontanare nonostante entrambi ci amassimo moltissimo (stava diventando una relazione disfunzionale), e stiamo entrambi intraprendendo un percorso di psicoterapia individuale per migliorarci.
Durante l’allontanamento io, che avevo subito da parte sua (in passato) spiacevoli comportamenti disfunzionali che hanno risvegliato in me vecchie ferite primordiali (ho un disturbo della personalità) ho iniziato ad uscire con amici e ho conosciuto un altro uomo, con cui ho scambiato qualche messaggio. Contro ogni mia previsione all’inizio non avevo idealizzato questa persona, per fortuna, (cosa che tendevo a fare anni fa), e anzi, sin da subito ho preso tutto con le pinze, compresi alcuni suoi atteggiamenti che mi facevano suonare i campanelli d’allarme. Senza girarci troppo intorno, una sera questo uomo è venuto a dormire a casa mia dopo un’uscita di gruppo ed ha un po’ forzato le cose. Non ho subito una violenza, ma il mio cervello mi diceva in tutti i modi che avrei dovuto fermarmi e fermare lui, ma non ce l’ho fatta a dire di no. L’atto non è stato completo perché ho trovato una scusa utile e ci siamo fermati ai preliminari, ma mi ha fatto schifo e mi chiedo cosa mi abbia bloccato dal dire di no, che in effetti non volessi farlo. Come se mi fossi sentita obbligata ormai a farlo, semplicemente perché lui era a casa mia e probabilmente era intenzionato a concludere la serata così. Non ho avuto il coraggio di fermarlo e di questo mi colpevolizzo tantissimo. Perché so che è stata una mia responsabilità.
Nel mentre il mio uomo continuava ad avere contatti con me (non siamo riusciti a restare in no contact) e l’ho sentito anche il giorno dopo, o forse dovrei dire la notte e mattina stessa, prima e dopo questa cosa atroce che ho fatto e che ho “subito”, e nel mentre che ascoltavo lui che mi spiegava che voleva ritornare a ciò che eravamo, il senso di colpa mi divorava.
Sono stupida? Sono impazzita?
Adesso ho il terrore di questo senso di colpa micidiale che mi sta spezzando. Credo oltretutto che il mio cervello stia cercando di aiutarmi perché ho ricordi molto sfocati dell’atto in sé, come fosse stato un sogno, o meglio un incubo, dove passivamente ho solo resistito e sperato che terminasse e non andasse oltre. Sono disperata e ho paura che quando rivedrò il mio uomo dovrò essere costretta a chiudere la relazione per la vergogna, per lo schifo che provo verso di me, di non poter trattenere questo segreto, di esplodere all’improvviso e confessare in preda ad una crisi.
Vorrei capire cosa mi sia successo. Se ho fatto passi indietro rispetto alla mia psicoterapia passata o se le debolezze possono capitare. Non riesco nemmeno a dire di essermelo goduta, perché io non volevo quello, in nessun senso, in nessun caso. Sono stata una cretina che ingenuamente ha accettato la richiesta di “salire con me a casa” e dopo si è sentita costretta, perché lui ormai era lì. L’unico ricordo chiaro è stata la mia rassegnazione nel pensare “se non oppongo resistenza finirà in fretta”.
Adesso ciò che mi turba è come potrò andare avanti. Io amo il mio uomo e nessun altro, è una persona incredibilmente capace e sensibile nonostante abbia i suoi problemi. Vorrei solo convivere con questo segreto e anzi, dimenticarlo.
Buonasera, diciamo che ognuno di noi tende a idealizzare le relazioni, grazie anche alle storie romanzate della letteratura e del cinema che fanno parte della nostra cultura, ma la realtà è molto diversa e ci dobbiamo fare i conti.
In questa avventura sembrerebbe che non ha ascoltato la sua parte più intima e forse più spontanea, ma tutti possono sbagliare, oppure semplicemente aveva un desiderio iniziale senza convinzioni o avrebbe dovuto fermarsi prima.
In tutto questo però lei non riesce a perdonarsi, non è obbligatorio non sbagliare mai, anzi ................
Dagli errori si impara, ma tenga anche presente che può essere anche normale avere desideri e fantasie sessuali, ed è giusto esprimerli.
Nella realtà è impossibile dominare i pensieri, è sicuramente meglio lasciarli fluire, lasciarli andare, alleggerirli.
Ciò che è stato è stato: non si deve assolutamente vergognare, né sentirsi in colpa, attraverso la psicoterapia dovrebbe stemperare le sue tensioni e sciogliere quei nodi che le impediscono di essere più serena e di vivere la sua sessualità in modo più sano.
Si proietti in avanti, impari dal passato ma poi vada oltre e impari attraverso esercizi di Mindfulnees, rilassamento o meditazione per stare nel qui ed ora per vivere il momento presente.
La vita è troppo breve per restare bloccati nel passato.
Le faccio i migliori auguri.
Soffro di doc da relazione, le mie ossessioni si possono avverare?
Buonasera, le sue ossessioni si possono potenziare se dà loro più peso di quanto ne hanno realmente.
Sarebbe comunque utile una psicoterapia cognitivo comportamentale o metacognitiva interpersonale per monitorare i pensieri disfunzionali e modificarli, alleggerirli per assumere maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità di cui è sicuramente in possesso.
Buona guarigione.
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