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Ciao sono la Dott.ssa Martina Panaro psicologa dedicata a migliorare il benessere e le performance delle persone nei contesti lavorativi e personali. Esperta specializzata in (specifiche aree di intervento come ansia, depressione, ecc..). Con un approccio empatico e personalizzato; Lavoro per aiutare i miei pazienti a raggiungere il benessere e l'equilibrio mentale. La mia formazione accademica e la mia esperienza pratica mi permettono di offrire supporto qualificato e personalizzato.
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Presso: Studio Fisioterapico Iazzetta • colloqu...Altroio psicologico individuale Meno

La dott.ssa Martina si è mostrata fin da subito professionale, cordiale ed empatica. Mi ha messo subito a mio agio e fatta sentire tranquilla e serena. Sono contenta di averla conosciuta, sicuramente non la mollerò. La qualità in tutto e per tutto.

C
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La Dottoressa Martina Panaro durante un periodo particolarmente difficile della mia vita mi ha seguito. La sua professionalità, empatia e approccio personalizzato mi hanno aiutato a superare molte difficoltà e a sviluppare una maggiore consapevolezza di me stessa.
Fin dal primo incontro, la Dottoressa è stata in grado di creare un ambiente accogliente e privo di giudizio ,nonostante sia stato online, dove mi sono sentita libera di esprimere i miei pensieri e le mie emozioni. La sua capacità di ascolto attivo mi ha fatto sentire compresa e rispettata, ed è riuscita a guidarmi con delicatezza ma anche con fermezza verso soluzioni pratiche e funzionali ai miei problemi.I suoi interventi non sono mai stati generalizzati, ma sempre mirati. Con la Dottoressa, ho imparato a sviluppare strategie efficaci per affrontare ansia, stress e difficoltà relazionali. La sua professionalità è sempre stata accompagnata da un approccio umano che mi ha dato molta fiducia nel percorso terapeutico.

Dott.ssa Martina Panaro

Grazie di cuore per la tua recensione così bella e significativa. Sono davvero felice che il percorso insieme ti abbia aiutato a superare le difficoltà che stavi vivendo. L'obiettivo per me è sempre stato quello di creare uno spazio sicuro e accogliente, dove tu potessi sentirti libera di esplorare te stessa senza paura di giudizio, anche attraverso la modalità online. Sono contenta che tu abbia trovato utile il mio approccio mirato e personalizzato, e che le strategie condivise ti abbiano aiutato a gestire ansia, stress e le difficoltà relazionali. È stato un privilegio accompagnarti nel tuo percorso di crescita e consapevolezza, e ti auguro di continuare a sviluppare la forza interiore che hai dimostrato. Grazie C.C.

N
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“Professionalità, empatia e ascolto autentico: queste sono le qualità che rendono la Dottoressa Martina Panaro una professionista straordinaria. Con il suo supporto, ho trovato strumenti concreti per affrontare le difficoltà e riscoprire il mio equilibrio. Ogni seduta è un passo avanti verso una versione migliore di me stessa. Consiglio a chiunque cerchi un vero sostegno psicologico di affidarsi a lei, che sa darti un aiuto che va oltre le parole.

Dott.ssa Martina Panaro

Cara Nicla , Grazie di cuore per questa bellissima recensione! Sono davvero felice di sapere che il nostro lavoro insieme ti ha permesso di trovare strumenti utili per affrontare le difficoltà e riscoprire il tuo equilibrio. La tua crescita e il tuo benessere sono la mia priorità, e sapere che ogni seduta è un passo verso una versione migliore di te stessa mi riempie di soddisfazione. Ti auguro di continuare a fare progressi e di sentirti sempre più in sintonia con te stessa. Se avrai bisogno, sarò sempre qui per supportarti. Un saluto, la Dott.ssa Martina Panaro.


M
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Presso: Consulenza online • consulenza psicologica

La dottoressa Panaro mi ha subito messa a mio agio essendo stata per me la prima volta, e anche se online mi sono trovata molto bene a parlare con lei dei miei problemi di ansia ecc ecc.
Devo dire che mi sto trovando molto bene e la consiglio specialmente a chi come me soffre di attacchi di panico e vuole imparare a gestire la cosa.

Dott.ssa Martina Panaro

Gentile Mery,
La ringrazio sinceramente per le sue parole e per aver condiviso la sua esperienza. Sono felice che, nonostante la distanza fisica, siamo riusciti a creare un ambiente confortevole in cui poter affrontare insieme le sue difficoltà. Mi fa molto piacere che il percorso stia dando i suoi frutti e che si senta più serena nel gestire l'ansia e gli attacchi di panico.
È davvero importante per me che ogni paziente si senta supportato e compreso, quindi il suo feedback è molto significativo. La ringrazio anche per il consiglio che ha dato a chi si trova in una situazione simile alla sua.
Restiamo in contatto per qualsiasi bisogno futuro, sarò sempre a disposizione!
Un caro saluto,
Dott.ssa Panaro


A
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Mi sono rivolta alla Dott.ssa Panaro attraverso il portale il mio dottore. Complimenti per la professionalità e l’empatia che mi ha accompagnato per tutta la consulenza. La Dottoressa è stata capace di mettermi subito a mio agio e seduta dopo seduta mi sta aiutando a superare le mie difficoltà.
Esperienza più che positiva, un connubio di umanità, serietà e professionalità. Consiglio a tutti di iniziare un percorso con lei.

Dott.ssa Martina Panaro

Gentile A.C.,
La ringrazio di cuore per aver condiviso la sua esperienza. Sono davvero felice che il percorso intrapreso insieme le stia portando i risultati sperati. La soddisfazione dei miei pazienti è per me una grande fonte di motivazione e il suo feedback mi conferma quanto sia importante lavorare con empatia e attenzione.
Le auguro di proseguire con successo nel suo percorso di crescita e, se dovesse aver bisogno, sarò sempre a disposizione.
Grazie ancora per la sua fiducia e per il suo consiglio!
Un caro saluto,
Dott.ssa Panaro


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 10 domande da parte di pazienti di MioDottore

Ciao, da quando sono in ambienti lavorativi numerosi, circa una decina di anni, noto nei miei confronti moltissimi occhi, complimenti e attestati particolari di stima che a volte sfocia anche in affetto. Mi giungono da persone più adulte di me, ma anche da giovani con molti anni di differenz...Altroa. Ovviamente a me fa molto piacere anche perché non sono mai stato una persona che passa inosservata, infatti se non sono apprezzato, spesso, ho ricevuto odio e invidie. Per cui questa incertezza che genera insicurezza viene colmata dagli attestati ricevuti. Non sono ricco, non sono colto, non sono una bellezza mozzafiato ma nemmeno brutto, al punto tale da generare tutte queste attenzioni positive o negative. Sicuramente ho delle qualità umane importanti ma anche dei limiti che mi riconosco. Detto questo, restando al rapporto con le donne, noto però che di tutte quelle che mi hanno dedicato parole stupende nei miei confronti, nessuna mi ha dato segnali per un qualcosa in più. Non dico che mi lasciano nel campo dell'amicizia però spesso mi sono sentito ammaliato, corteggiato, ma senza mai andare seriamente oltre, senza quel desiderio convinto di volermi nella loro vita. Quello di cui mi sto accorgendo ed è il motivo per cui vi scrivo è che sono molto attratte da ciò che so DARE alle persone, piuttosto che dalla persona che sono. Me ne accorgo perché quando per un motivo o un altro smetto di "dare" , scema automaticamente il loro seguito in alcuni casi fino a perderci di vista. Io credo che se una donna mi colpisse per la persona che è, il mio interesse vada aldilà di cosa riesce a "darmi", perché sarei desideroso della persona che è, innanzitutto. Di persone ne ho viste passare, di anni anche, ma la storia è sempre la stessa. Come mai avviene ciò? Cosa potrei cambiare di me affinché mi senta apprezzato per chi sono e non per cosa do? Giusto per completezza, sono stato fidanzato e ho convissuto per alcuni anni con una di loro. Anche in questi casi, non mi sono mai sentito desiderato per l'uomo che sono (nel bene e nel male). Mattia, anni 37. Meno

Ciao Mattia,
Capisco bene il tuo punto di vista e le riflessioni che condividi. Sembra che tu abbia un’importante consapevolezza di sé, delle dinamiche che si instaurano intorno a te e dei segna...Altro
li che ricevi dalle altre persone. Quello che descrivi sembra essere una sorta di ciclo che si ripete, dove l’attenzione che ricevi si basa molto su ciò che dai agli altri, piuttosto che su una connessione profonda con chi sei veramente. Questo può sicuramente portare a una sensazione di disconnessione e a una mancanza di soddisfazione, soprattutto nei rapporti più intimi.
Una possibile riflessione potrebbe riguardare il tipo di relazioni che stabilisci, anche inconsciamente. Se la tua identità si lega principalmente a ciò che puoi offrire, potrebbe esserci una difficoltà nel far emergere il tuo “essere” senza il bisogno di “dover fare”. In molte occasioni, ciò che cerchiamo negli altri è un riconoscimento di chi siamo, senza sentirci costretti a dimostrare costantemente il nostro valore. Può capitare che, quando smetti di “dare”, la connessione con l’altro venga meno, proprio perché non è radicata su una base di autenticità reciproca, ma più su una dinamica di scambio di attenzioni e servizi.
Il desiderio che hai di essere apprezzato per quello che sei, piuttosto che per ciò che puoi dare, è comprensibile e molto umano. Potresti riflettere su come poter aprire il dialogo su questi temi nei tuoi rapporti, cercando di essere più vulnerabile e autentico nel far emergere chi sei, senza paura di essere giudicato o non apprezzato. Allo stesso tempo, essere consapevoli di chi siamo e dei nostri bisogni emotivi, in un rapporto, può facilitare una connessione più genuina. Spesso le dinamiche di relazione si fondano su aspettative non esplicitate o su modelli appresi nel tempo. Cambiare qualcosa in te stesso potrebbe non significare necessariamente un cambiamento radicale, ma un approccio più equilibrato che unisca il “dare” al “ricevere”, e viceversa, ponendo l'accento sulla reciprocità e sull'autenticità.
Infine, visto il tuo racconto, potresti anche voler riflettere su quale tipo di partner desideri veramente e come la tua visione delle relazioni intime si evolva con il tempo. A volte, anche l'esperienza di una relazione passata non soddisfacente può offrirci una grande opportunità di crescita personale, aiutandoci a capire meglio i nostri desideri e bisogni emotivi.
Spero che queste riflessioni ti possano essere utili. Se ti va di esplorare più a fondo queste dinamiche, anche attraverso un percorso di consulenza psicologica, potrebbe esserti d’aiuto per comprendere come costruire relazioni più autentiche e soddisfacenti, sia sul piano affettivo che personale.
Ti auguro davvero di trovare il giusto equilibrio che cerchi. Meno

Dott.ssa Martina Panaro

Buon pomeriggio. 5 mesi fa ho lasciato il mio fidanzato dopo 15 anni di relazione (non convivevamo). Io alla soglia dei 40 anni, lui quasi 50. L'ho lasciato in seguito ad una nuova conoscenza, che mi ha fatto capire che questa relazione era già finita da anni. Ebbene sì, in cuor mio ero arrivata...Altro a capire che con lui non vedevo futuro alcuno, già da diversi anni. Ma avevo timore a lasciarlo perchè sapevo che gli avrei provocato un dolore immane. Lui mi amava come il primo giorno, dolce e premuroso...si fidava di me e mi lasciava libera di decidere e di fare. Ma io non lo amavo più. Semplicemente. E anzichè lasciarlo andare, ho continuato a starci insieme perchè non volevo deluderlo e ferirlo. E non mi rendevo conto che intanto ferivo me stessa.
Ho conosciuto il mio nuovo fidanzato e grazie a lui ho avuto il coraggio di fare "il salto nel vuoto"...con non pochi strascichi. Io sono felice adesso, ma non del tutto. Mi tornano in mente tutti i momenti belli con il mio ex, ed è come se avessi dimenticato come mi sentivo negli ultimi anni di relazione. Stavo malissimo perchè non lo amavo più. Eppure mi ricordo solo tutto ciò che di bello abbiamo fatto insieme.
Lui adesso è fidanzato con una mia ormai, ex amica, della comitiva di allora...perchè so che gli è stata molto accanto in quelle settimane dopo la fine della ns relazione. E hanno finito evidentemente per innamorarsi.
Io sono ancora con il ragazzo che mi ha portato a lasciarlo, ma mi rendo conto solo adesso che pur essendo, dal punto di vista caratteriale, "un angelo" nel vero senso del termine...esteticamente non è per niente il mio tipo. È completamente l'opposto del mio ex. Ovviamente ne ero consapevole anche quando ho iniziato questa storia, ma l'aspetto fisico era passato in secondo piano, forse anche in terzo o quarto, e all'epoca il mio ex, non aveva minimamente sospettato nulla, proprio perchè conoscendomi bene sapeva che mai nella vita mi sarei lasciata "attrarre" da un ragazzo "così". E invece...
Quando poi questa storia è venuta fuori, il mio ex me ne ha dette di ogni..."colpendomi" verbalmente, proprio sull'aspetto fisico del mio attuale fidanzato. Era arrivato a dirmi che stavo frequentando lui solo "per la sua posizione sociale", perchè "è un uomo di potere" e che ero interessata più ai suoi soldi. Cosa non assolutamente vera perchè io non ho scelto di farci una storia per "i suoi soldi o posizione sociale" ma perchè mi aveva presa "mentalmente". Ha una mente geniale e passavo le ore a sentirlo parlare della sua vita. Oltretutto non ho bisogno nè dei suoi soldi, nè della sua "fama" perchè anche io ho un buon lavoro e non ho mai avuto bisogno di un uomo per andare avanti. E il mio ex lo sa bene.
Però molti, non si spiegano questa relazione. Io sono una bella ragazza, sportiva, alta e magra...lui l'antitesi dello sport, più basso di me e in continua lotta con la bilancia.
Adesso ho il timore che forse dopo 15 anni di storia, sarei dovuta rimanere da sola per un po' e metabolizzare quello che mi stava accadendo. Anche se riconosco che se fossi rimasta da sola, di sicuro sarei ritornata con il mio ex, solo per non vederlo stare male. E avrei ricominciato a star male, in silenzio, io. Meno

Ciao, grazie per aver condiviso la tua storia così dettagliatamente. Quello che stai vivendo è un processo molto complesso, carico di emozioni contrastanti. È normale sentirsi turbati e confu...Altrosi quando si chiudono capitoli importanti della propria vita, soprattutto quando si tratta di una relazione che ha durato tanti anni.
Hai fatto una scelta difficile, ma anche coraggiosa, decidendo di lasciare una relazione che, purtroppo, era diventata dolorosa per te. La consapevolezza di non amare più una persona che ti era stata accanto per tanto tempo crea una grande sofferenza, ma è anche un segno di crescita, di presa di consapevolezza su te stessa e sul tuo bisogno di un cambiamento.
Capisco il conflitto che stai vivendo, tra il ricordo dei momenti belli e la consapevolezza di ciò che non andava più. Questo è tipico quando si affrontano separazioni: il cervello tende a ricordare soprattutto i momenti positivi, forse perché il cuore ha bisogno di proteggersi, di "suggerire" che la relazione era più soddisfacente di quanto non fosse in realtà. È importante cercare di non idealizzare troppo il passato, ma guardare con lucidità anche gli aspetti che ti avevano fatto sentire infelice negli ultimi anni. Forse questi ricordi ti aiuteranno a mantenere un equilibrio nelle tue emozioni.
Riguardo al tuo attuale fidanzato, sembra che tu stia affrontando una difficoltà legata non solo alle differenze fisiche e caratteristiche esterne, ma anche al giudizio esterno che altre persone, incluso il tuo ex, potrebbero avere. È naturale sentire un po' di disagio quando si affrontano critiche, soprattutto da qualcuno che ci conosce così bene. Tieni conto che l'aspetto fisico, seppur importante, è solo una parte della relazione. L’intelligenza e la connessione mentale sono altrettanto fondamentali, come hai sperimentato tu stessa con il tuo nuovo compagno.
L'idea di "rimanere da sola" per metabolizzare una rottura è comprensibile, ma è anche normale che, se non ci fosse stato un altro compagno, avresti potuto rimanere legata al tuo ex per paura di ferirlo ulteriormente, come già facevi prima. La solitudine, per quanto necessaria per riflettere, può essere un momento difficile da affrontare subito dopo una separazione, specialmente quando c'è ancora una parte di noi che teme di fare soffrire l'altro.
Il punto cruciale è che non devi giustificare le tue scelte a te stessa o agli altri. La tua felicità e il tuo benessere devono essere la priorità, anche se questo significa fare scelte che non tutti comprendono. Ogni relazione, anche quella che sembra sbagliata nel lungo periodo, ci insegna qualcosa su noi stessi e su cosa vogliamo realmente.
Se vuoi, possiamo riflettere insieme su come affrontare questi dubbi e queste emozioni che ti tornano in mente, per riuscire a vivere con maggiore serenità sia la tua attuale relazione che il tuo percorso personale. Cosa ne pensi? Grazie ancora per aver condiviso la tua storia. Meno

Dott.ssa Martina Panaro
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