Buona sera, scrivo perché convivo con una brutta situazione. Mia mamma ha seri problemi psichici (come sua mamma e anche suo fratello), è psicopatica, sembra una persona tranquilla ma nel suo essere inganna sotto ogni aspetto per il suo fine. E' stata in cura ma non è servito a niente. Mio padre se ne fosse stato a conoscenza non ci avrebbe fatto una figlia (me!) e non si sarebbe neanche sposato.
Giusto per farvi entrare nella storia, mia mamma non è autonoma, non in grado di costruire un discorso o fare un confronto, è apatica, bugiarda, narcisista, parla da sola, è aggressiva con noi e fa la vittima con gli altri, non è responsabile, manipola le persone, si mette a fare scarabocchi su carta, conta bottoni, diciamo che ha tante brutte e inquietanti caratteristiche (ossessionata da mio papà, stalker, lo segue ovunque, lo controlla per la serratura quando va in bagno,... In famiglia per noi è sempre stata impegnativa a livello psicologico, nella gestione invece bisogna sempre dirgli cosa fare (es. "andare a prendere il pane"). Tuttavia, il problema più grosso è che mi ha rovinato la vita!
Sta di fatto che la casa dove sono nata è enorme e composta da 2 appartamenti (uno su e uno giù), e 4 anni fa io consapevole di questa brutta situazione in famiglia, avevo chiesto a mio padre la possibilità di convivere con il mio compagno al piano di sopra perché il mio desiderio, oltre di stare a vivere li, era quello di stare vicino a mio padre. Li per lì mio padre mi disse subito che era d'accordo, ma il giorno dopo mia madre gli fece cambiare idea con false credenze. Cosi comprammo casa a 2 km di distanza, premetto che ero partita in retromarcia perché non volevo e allo stesso tempo il mio compagno non aveva bene chiaro questa mia situazione, e oggi questo è lo sbaglio più grosso che ho fatto.
Poi il calvario...
2 anni fa mio padre ha preso il covid ed ha rischiato la vita, ho dovuto assisterlo per 6 lunghi mesi tra casa/ospedale + il mio lavoro + la mia vita + madre da gestire (momentaneamente andammo a vivere con mia mamma perché poco affidabile); fortunatamente mio padre si riprese, un miracolato. Oggi porta i segni (piaghe da decubito, infezioni, enfisema polmonare, e viene tenuto regolarmente sotto osservazione dal medico).
7 mesi fa, la mamma di mia madre si rompe il femore e mia mamma momentaneamente la facciamo stare là insieme a loro. I giorni successivi parliamo con il sindaco, attiviamo gli assistenti sociali, e mia mamma davanti a queste persone appoggia tutto quella che è la nostra soluzione. (Quindi trovare una badante che gestisca sua mamma e suo fratello).Il suo fine da 30'anni, era quello di far andare via me dalla mia casa e portarsi in casa sua mamma e suo fratello.
Ma mio padre non è mai stato disponibile ad accettarli in casa (già mia madre era un impegno, figuriamoci vivere insieme ad altre 2 persone con problemi mentali!) cosi mia madre di punto in bianco decide di non tornare più a casa. Cambia residenza, cambia medico, cancella me, oggi mette in giro brutte voci su di noi,...
Sta di fatto che io e mio padre decidiamo di affidarci ad un avvocato per provare a tutelarci, e qui non entro nel merito perché diventerebbe troppo lungo. Però sappiamo tutti quanto può essere stressante una situazione del genere che ti lascia in sospeso, che ci sono in ballo i risparmi di una vita, l'età che avanza, ecc Io sono una brava figlia e appoggio mio padre in tutto e per tutto, se posso provare a togliergli dei pesi per sollevarlo lo faccio, lo sostengo, lo aiuto in casa, lo assisto andando avanti e indietro da dove vivo, ecc però la situazione per me è pesante. Ho paura per la salute di mio padre perché questa situazione è insostenibile. Con quello che ha passato trovo che sia insostenibile per lui andare avanti da solo con tutta questa valanga di brutte cose. Lui me lo fa capire, e io dentro sto tanto male.
Convivo con questo dispiacere addosso che non mi fa vivere serena. Oggi oltre a tutto, faccio i conti anche con me stessa perché vivo tutto sulla mia pelle le stesse paure, e gestirle da sola non è facile. Ma sono sicura che se fossi là con lui non avrei la preoccupazione che di notte accade qualcosa. Non dovrei fare mille giri avanti indietro. Lui ha bisogno di me. E io vorrei tanto tornare a vivere là. Amo immensamente il mio compagno, ma soffro altrettanto. Con tutto il caos che ho non vedo prospettiva di fare un figlio che vorrei. Ma come faccio oggi? Gran parte della mia serenità la troverei abitando in casa con mio padre, ovviamente noi su e lui giù. Non trovo soluzioni.