Esperienze
Servizi online ed in presenza. Sono fermamente convinta del fatto che la terapia debba essere resa accessibile a tutti, per questo cerco di impegnarmi in prezzi agevolati per studenti e giovani con meno di 25 anni.
Il mio intento è quello di creare uno spazio nel quale il paziente si possa sentire accolto e sicuro, dove possa sentirsi libero di esprimere la propria fatica, dolore, smarrimento od altro, senza la paura di vergogna o giudizio. Ogni tipo di dolore è valido e merita di ricevere il proprio spazio. L'obiettivo è di realizzare un percorso che possa condurre ad un superamento di stati d'animo negativi e/o comportamenti disadattivi, fornendo al paziente gli strumenti per superarli e creare un nuovo equilibrio.
Intervengo su diverse aree: angoscia, disagi intimi o sociali, ansia, difficoltà scolastiche, difficoltà nella regolazione emozionale, problemi di autostima, superamento del lutto, accettazione della separazione, problemi di comunicazione, problemi relazionali, gestione delle emozioni, gestione del conflitto, elaborazione di malattie croniche.
Esperto in:
- Psicologia clinica
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17 recensioni
Punteggio generale
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T.
Mi sto trovando molto bene con la dottoressa Nonni. Empatica, professionale, riesce a creare un ambiente sicuro in cui sentirsi sempre a proprio agio. Sto vedendo i risultati del lavoro che stiamo facendo insieme.
A.P.
Sto facendo assieme alla dottoressa Nonni un percorso da qualche mese, mi sto trovando davvero bene apprezzo molto la sua attenzione ai dettagli durante le visite, la sua flessibilità negli orari e nell’alternare sedute in studio a sedute online. È in grado di far sentire il paziente a proprio agio e venire incontro ad esigenze di ragazzi e studenti, consiglio vivamente.
Serena
Ho avuto il mio primo colloquio con la dottoressa nonni solo qualche giorno fa e sono davvero rimasta contenta. Mi sono sentita ascoltata e a seduta conclusa avevo le risposte di cui avevo bisogno, quindi non posso che consigliarla. Abbiamo svolto la seduta online , ma nonostante questo non ho percepito la distanza.
GN
Sono seguita da un po' dalla Dottoressa Nonni e mi sto trovando molto bene, sia per la sua flessibilità nell'alternare sedute online ed in presenza, sia per gli insight che mi sta fornendo per riuscire a capirmi meglio e lavorare sul mio problema. Mi sento di consigliarla sia per la sua preparazione che per l'attenzione e la delicatezza che mostra verso i suoi pazienti.
G.R.
Ho avuto il piacere di essere seguito dalla Dott.ssa Nonni e posso dire con sincerità che è stato un percorso terapeutico estremamente positivo. La consiglio vivamente a chiunque stia cercando un professionista competente, sensibile e davvero capace di fare la differenza nel proprio percorso di crescita personale.
Davide D
È un po’ che vengo seguito dalla dottoressa Nonni e mi sto trovando molto bene. Mi ha fatto riflettere su molte cose e mi sta dando degli strumenti utili per affrontare le mie difficoltà. La consiglio a chiunque stia cercando supporto
V.N.
È qualche mese che ho iniziato un percorso con la dottoressa Nonni e mi sta aiutando molto. La ringrazio anche per le disponibilità nel venirmi incontro negli orari, altrimenti con il mio lavoro sarebbe stato difficile ritagliarmi uno spazio
BVC
Consiglio vivamente la dott.ssa Nonni, accogliente, alla mano, crea un ambiente in cui ci si sente liberi di esprimersi. Mi ha offerto letture diverse per guardare ai miei problemi e strategie efficaci. Abbiamo avuto colloqui in presenza e a distanza e mi sono trovata in entrambi a mio agio
V. M.
Ho fatto qualche incontro con la dottoressa e mi sono trovata molto bene. Apprezzo il fatto che sia giovane e ho trovato molto utile l'agevolazione per studenti.
Gabriele
Molto empatica e allo stesso tempo professionale. Solitamente faccio fatica prima di trovare uno psicologo/a con cui mi trovo a mio agio, ma con Sveva mi sono sentito subito molto tranquillo e accolto. Gentilezza e cordialità estreme. Consiglio assolutamente.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 37 domande da parte di pazienti di MioDottore
buongiorno,
sono una ragazza di 24 anni e sono fidanzata da 6 mesi con un ragazzo di 31. abbiamo un rapporto bellissimo, profondo, sincero ed equilibrato, comunichiamo tanto per mantenerlo tale. per la prima volta mi sento non solo felice, ma anche serena con la persona che ho accanto. mi reputo fortunatissima!
l’ho conosciuto pochi mesi dopo la fine della mia precedente relazione, durata 3 anni, che al contrario è stata infelice e burrascosa. realizzare che la persona che avevo tanto idealizzato non facesse per me e portasse solo scompiglio nella mia vita è stato difficile e graduale, ma dopo un anno di riflessione sono arrivata al punto di rottura, e ho interrotto quel rapporto. il sollievo è stato immediato, e il mio umore e il mio approccio alla quotidianità sono migliorati subito.
tornando ad oggi: sono un persona molto riflessiva e ho estremamente a cuore il bene della persona che ho accanto. sono convinta della scelta che ho fatto, ma mi capita di interrogarmi sulla “rapidità” con cui mi è capitato questo nuovo incontro. a volte ho paura che possa causargli danno, essendo per me - a causa della rottura che ancora adesso è definibile “recente”, nonostante sia poi subentrata la nostra storia - un periodo delicato: magari perchè non ho avuto quel famoso “tempo per me stessa e per stare da sola” che tutti tanto decantano dopo la fine di una storia.
a volte ho paura di non essere (o non essere stata) in grado di stare da sola, altre mi sembra di non essermi meritata una fortuna del genere così preocemente.
d’altra parte invece mi conforto, pensando che è una persona che ho conosciuto per caso e che, approfondendo la conoscenza, ho fortemente voluto. anche riflettendoci lucidamente. e che forse nella vita, semplicemente, le cose succedono. passa il treno. forse non lo fa sempre con il tempismo più semplice da accettare, ma non essendo qualcosa che possiamo controllare, non rendersene conto e finire per perderlo è un enorme errore.
in più, io e il mio fidanzato entro quest’anno dovremo (sempre a proposito di ottimi tempismi) affrontare una questione di trasferimenti e cittá convergenti o divergenti. forse è anche questa prospettiva che alimenta in me ansia? forse ho solo paura di lasciarmi andare?
mi scuso per la lunghezza e ringrazio di cuore chi leggerà.
Gentile Utente, sono molto felice per la sua relazione. Se lei si sente così appagata e felice, non vedo nulla di male nel fatto che sia succeduta rapidamente alla sua rottura. Come lei stessa ben dice, a volte il treno passa ed è giusto salirci sopra. Quello su cui la inviterei a riflettere è il fatto che lei stessa dice di aver idealizzato molto la sua precedente relazione, per poi rendersi conto della realtà e rimanerne delusa. La incoraggerei quindi a valutare questo aspetto con più riflessività possibile. Forse è proprio la paura di star commettendo lo stesso errore (magari insieme alla prospettiva di compiere scelte importanti – come un trasferimento- in conseguenza alle stesse) a generarle tutte queste ansie. Vorrei anche capire, in passato è passata spesso da una relazione all’altra o ha avuto effettivamente l’opportunità di stare da sola, per riflettere su sé ed anche su cosa cerca in una relazione? Ha paura di stare da sola? Fermo restando che, come ho detto inizialmente, non vedo qualcosa di intrinsecamente negativo nell’avere una nuova relazione poco dopo una rottura, sicuramente è anche saggio porci questi quesiti per poterci capire meglio. Le auguro di trovare la serenità che cerca al riguardo. Un caro saluto
Buongiorno,
mia figlia diciannovenne è in psicoterapia d pochi mesi.
Ha trovato una dottoressa che a lei piace molto.
Io sono una mamma che sono stata molto invadente nell sfere privata di mia figlia standole addosso,volevo sapere tutto cosa faceva e non .
Me ne sono resa conto parlando con lei e da allora mi sto comportando in maniera sana.
Sempre parlando con lei però mi sono state dette delle cose che mi riguardano,mentre parla durante la terapia con questa dottoressa.
Tipo ; la dottoressa ha detto che tu sei ossessiva compulsiva oppure avevo chiamato un amica di mia figlia per avere un informazione (anche qui logicamente la mia invadenza) e la dottoressa a mia figlia ha detto ; accidenti ha anche il mio numero la dovrò bloccare.
Ecco tutto questo a mio parere pare eccessivo mi sento come se questa professionista vuole mettere mia figlia contro di me,mi sento derisa dalla persona che dovrebbe invece aiutare mia figlia a risolvere i conflitti non a fare ciò.
Nel frattempo mia figlia in questo periodo è molto distante da me e la cosa mi preoccupa molto.
Cosa fare?
Gentile Utente, credo sia normale sentirsi spaventati da un “terzo” che viene vissuto come se si stesse inserendo nella sua relazione con sua figlia. Da un lato le ricorderei che lei sa solo quello che sua figlia le riferisce rispetto alla sua terapia, quindi la inviterei a non costruire troppo su due frasi buttate lì così, che magari erano in un contesto molto più ampio o comunque accompagnate da altre riflessioni.Allo stesso tempo, se nel tempo si riconosce di essere stata molto invadente con sua figlia, credo questo sia un momento di prova sia per entrambe e per la vostra relazione. Può essere sano un allontamento da parte di sua figlia, che potrebbe portare in futuro ad un avvicinamento ancora più intimo e sano. Penso possa essere un buon momento per lei per lavorare su questi bisogni di controllo, e credo possa far molto bene al vostro rapporto la riprova per sua figlia che lei riesce a mantenere dei sani confini. Mi chiedo anche, se sua figlia le ha riferito questo, se fosse anche un modo più o meno velato per mettere un po’ alla prova il suo bisogno di controllo o di inserirsi nella vita privata di sua figlia. Mi viene la fantasia potessero essere degli “ami” messi lì per vedere se avrebbe abboccato e dimostrato poco progresso effettivo nella sua capacità di distanziarsi dal mondo privato di sua figlia. O magari anche solo la sua capacità di essere criticata in questi aspetti che lei stessa si riconosce come poco sani. Ripeto, lo spazio a volte può aiutare entrambi e soprattutto la relazione. Provi ad avere fiducia in questo percorso. Poi sicuramente ci mancano molti dati. Sua figlia ora è adolescente? E’ un momento importante quello per esplorare se stessi facendo dei lavori di distacco e poi ritorno alla famiglia, per scoprire cosa siamo al di fuori di essa. In tal caso, quello che lei dovrebbe dimostrare è che può essere una base sicura per sua figlia alla quale lei può tornare, ma che le lasci contemporaneamente tutto lo spazio per le sue possibili esplorazioni. Nel frattempo, credo possa essere positivo anche per lei pensare ad iniziare un percorso con uno psicologo o psicoterapeuta per aumentare la sua introspezione e capire perché nel tempo ha sentito il bisogno di mettere in atto queste modalità nel suo rapporto con sua figlia. Un saluto, le auguro il meglio.
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