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La psicoanalisi è un'opportunità, un'opportunità di ripartire. - J. Lacan
23/09/2022
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Punteggio generale
Dottoressa empatica che sin dal primo momento è riuscita a creare un rapporto di fiducia che mi consentiva di parlare di cose per me davvero difficili da condividere con un' altra persona. Non dice quello che devi fare ma fornisce gli strumenti adatti per affrontare le situazioni. Non posso che ringraziarla!
Dott.ssa Sonia Gallo
Cara Alessandra, grazie di cuore per la sua opinione sono felice di essere riuscita a fornirle strumenti che ritiene opportuni per la gestione delle sue questioni, che ha costruito anche lei autonomamente durante questo percorso. Continuiamo lungo questa direzione, sono sicura potrà svilupparne ancora altri. A presto
Mi sento davvero fortunato ad aver incontrato la Dott.ssa Sonia Gallo. Sin dalla prima seduta, mi ha fatto sentire accolto e ascoltato, come se i miei problemi avessero finalmente trovato uno spazio sicuro dove essere affrontati. La sua empatia è autentica, e si percepisce quanto tenga davvero al benessere dei suoi pazienti.
Ogni incontro con lei è un passo avanti verso una maggiore consapevolezza di me stesso. È incredibile come riesca a farmi vedere le cose da una prospettiva diversa, aiutandomi a trovare risorse che non pensavo di avere. Grazie al suo supporto e alla sua guida, sto imparando a gestire meglio le mie emozioni e a superare momenti difficili che prima mi sembravano insormontabili.
Consiglio vivamente la Dott.ssa Gallo a chiunque senta il bisogno di essere compreso e aiutato con professionalità e delicatezza. Il percorso con lei è stato, e continua ad essere, una delle decisioni migliori che abbia mai preso.
Dott.ssa Sonia Gallo
Caro E., grazie infinite per la sua generosa testimonianza. Le sono grata per ciò che sente si stia spendendo nel nostro percorso insieme, tutto ciò è stato possibile anche grazie al suo coraggio, al suo impegno, alla sua fiducia ed apertura nei miei confronti. Felice di accompagnarla nel suo cammino di consapevolezza e crescita. A presto
Da un po' di tempo sono in terapia con la dottoressa Sonia Gallo e mi sento di dire che non avrei potuto trovare persona e professionista migliore
Mi segue con molta attenzione e premura, anche nelle comunicazioni che a volte ci scambiamo.
Ho trovato tanta empatia e disponibilità ed allo stesso tempo molta professionalità. Il percorso intrapreso mi ha dato molto giovamento, ho ritrovato serenità e vivo molto meglio sia le relazioni sul lavoro sia quelle personali
Lo studio è molto accogliente (lo considero il mio posto sicuro) e si raggiunge con facilità.
Quando fisso un appuntamento non aspetto mai oltre qualche minuto prima di essere ricevuto.
Consigliata vivamente, per chiunque abbia pensato di farsi del bene; io a saperlo avrei iniziato molto prima, ma meglio tardi che mai, sono felicissimo della mia scelta
Grazie di tutto dottoressa, è mitica
Dott.ssa Sonia Gallo
Caro Vincenzo, la dolcezza e la generosità delle sue parole mi toccano molto. Grata anch'io del bel percorso che stiamo facendo insieme e sono davvero felice che senta la mia attenzione nei suoi confronti. Se ha raggiunto tanti bei risultati è senz'altro merito suo, delle sue risorse, del suo impegno e del suo coraggio, di cui mi ha fatto il dono di essere testimone. Grazie davvero per il suo feedback, ci vediamo presto in studio!
La dott.ssa Gallo è una persona e una professionista sensibile, accogliente e competente come pochi altri specialisti.
I colloqui con lei hanno avuto una profonda valenza trasformativa.
Mi sono sentita supportata in momenti difficili e mi ha fatto scoprire risorse dentro di me che non credevo nemmeno di possedere.
La consiglio a chiunque sia deciso a fare un lavoro su di sè e a riprendere in mano la propria vita!
Scoperta per caso.
Cordialità, professionalità, empatia, disponibilità nell'ascolto e serietà. Una gran bella persona e professionista. Grazie Dottoressa. Sonia Gallo
Sono andato e vado tutt'ora dalla Dott.ssa Gallo,
L' attenzione e le cure che mi ha riservato, sono impareggiabili, il suo modo di fare, di farti sentire sempre in un ambiente protetto, di aiutarti e di farti capire che non sei tu quello sbagliato sono fuori dal comune.
Grazie a lei ho ritrovato la serenità e ho imparato a non fare a pugni con le mie emozioni, a non vederle come nemiche, ma come compagne di viaggio. Se oggi sono più felice di ieri è in larga parte merito suo.
Dott.ssa Sonia Gallo
Caro G., la ringrazio molto per la restituzione della sua esperienza. Felice che sia riuscito, anche e soprattutto grazie al suo lavoro, a vedere le emozioni come parte del nostro viaggio in quanto esseri umani. Grazie per avermi reso partecipe di questo viaggio. Continuiamo a viaggiare insieme, sicura che salperà verso nuovi lidi, grazie al bagaglio di consapevolezza costruito insieme. A presto!
Non è stato facile chiedere aiuto visto che sono una persona che non lo fa mai, ma la Dottoressa mi ha aiutata molto in un periodo in cui mi sentivo smarrita. Dal primo colloquio avuto mi sono sentita più leggere, sostenevo un peso enorme da troppo tempo ormai. Non mi sento mai giudicata durante la seduta, ma ascoltata e compresa. Mi ha aiutata a stare meglio e a prendere decisioni che mi facciano star bene. Consiglio vivamente!
Dott.ssa Sonia Gallo
Cara F., la ringrazio tantissimo per aver condiviso la sua esperienza qui. Sono davvero felice di averla fatta sentire accolta senza giudizio e di accompagnarla in questo percorso di miglioramento del suo benessere e di riscoperta di sè. Il merito è anche suo, ha deciso di essere coraggiosa e di intraprendere un cammino di esplorazione e di trasformazione. Grazie per aver scelto che fossi io ad accompagnarla in questo tragitto, continuiamo insieme così. A presto!
Sono fortunata ad aver incontrato la Dottoressa Sonia. Mi sono sentita da subito ben accolta e compresa. Sento che posso dirle tutto senza mai provare il timore di essere giudicata. Da quando ho iniziato il percorso con lei mi sento più libera, so di poter avere finalmente speranza. Fa sempre interventi opportuni che mi aprono nuovi mondi. Ne avevo decisamente bisogno, consiglio a tutti di iniziare questo viaggio, in particolar modo con la Dottoressa, che mi porto e mi porterò sempre nel cuore.
Dott.ssa Sonia Gallo
Cara Veronica, la ringrazio tanto per la fiducia accordatami e per essersi messa in gioco con se stessa e con me. Felice che quello spazio l'abbia resa libera e restituito speranza e nuove prospettive. Ciò che ha costruito è un tesoro che porterà sempre con sè. Continuiamo lungo questa direzione, a presto!
La Dottoressa Gallo è una professionista molto empatica, mi ha sempre ascoltata e accolta con attenzione e dolcezza. Sento il suo calore nonostante la sua professionalità. Sono felice di averla scelta e sto trovando beneficio da quando ho iniziato. Non è stato semplice trovare il coraggio, ma col tempo lei mi ha fatto sentire a mio agio. Grazie di cuore Dott
ha risposto a 8 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buonasera a tutti, sono un po' in una situazione di stallo con la mia terapeuta. Sono in terapia da circa 1 anno e mezzo, inizialmente per fortissime tendenze suicide e autolesionismo. Sospettavo anche un disturbo depressivo e mi è stata data "conferma" da poco. La psicologa, su mia richiesta, mi ha dato la mia diagnosi che comprende un disturbo di personalità e un disturbo dell'umore deflesso. Non so nello specifico costa voglia dire umore deflesso e ve ne sarei molto grata se qualcuno potesse darmi maggiori dettagli. Comunque, il punto è che ultimamente sentivo che la terapia stava andando male e mi sono accorta di non essere più sincera nè me stessa in terapia. Capitava sempre più spesso che uscivo dalla terapia in collera e molto arrabbiata nei confronti della mia psicologa perchè non riusciva più a capirmi (so che fetta di colpa è mia perchè non ero veramente me stessa). Perciò le chiesi di sospendere la terapia per un po' via messaggio; lei mi rispose che voleva capire meglio le motivazioni. Io non mi sentivo e non mi sento ancora di "affrontarla". Le ho consegnato la lettera dove per la prima volta ero totalmente sincera e poi il giorno dopo mi ha scritto ringraziandomi per la sincerità e dicendomi che quando mi sarei sentita ne avremmo potuto discutere in seduta. Perciò attualmente sono in questa situazione di stallo, lei ha letto la lettera e aspetta che io sia pronta ad incontrarla. Il punto è che non lo sono, e mi sento terribilmente in difetto non solo per quello che le ho scritto, ma anche perchè in queste settimane che non ci stiamo vedendo ho perso il controllo. Dopo 5 anni dopo l'ultima volta mi sono tagliata, e sono in un momento di chiusura totale verso chiunque, non esco e non mi sento con nessuno, nemmeno con i miei amici. Mi sono sentita veramente come se avessi perso la testa in questo periodo, fuori controllo totalmente, tutto a causa di questa cosa. Non so cosa fare, da quando ho iniziato la terapia, anzi anche fin da prima che iniziassi, sentivo forte la necessità della terapia, e la sento tutt'ora che sono in balia di me stessa, ma non riesco ad affrontare il tutto con la psicologa, non mi sento pronta e non so se riuscirò mai. Ho considerato anche l'opzione di cambiare psicologa, ma mi sembrerebbe di buttare l'anno e mezzo di terapia e dover ricominciare da 0; in più mi sentirei terribilmente in colpa nei confronti della mia attuale psicologa. Non so veramente come affrontare questa situazione, non so se voi mi potete consigliare.. lo spero. Grazie per aver letto.
Buonasera, umore deflesso è un altro modo per dire che c'è una diminuzione del tono dell'umore, per i dettagli della diagnosi in questione ovviamente bisognerebbe chiedere alla sua psicologa. Immagino non sia riuscita a chiedere ulteriori spiegazioni proprio a causa della mancanza di spontaneità che ha avvertito da un certo momento in poi. Forse sarebbe utile partire da questo, interrogandosi sul perchè a un certo punto ha sentito di non poter essere più se stessa. Ha avuto paura del suo giudizio? C'è stato qualche comportamento che l'ha delusa? Ha perso fiducia in un miglioramento? Le domande e le risposte possono essere tante ma è dentro di sè che troverà la chiave per capire cosa le abbia impedito di proseguire. Innanzitutto non bisogna per forza essere "pronti" e affrontare "tutto". Si può anche affrontare una questione per volta e alcune questioni non aprirle mai. Non c'è nessun obbligo e pressione nel nostro lavoro in merito a questo. E questo non rende il lavoro meno valido, nè toglie senso al suo impegno nel voler fare un percorso. Anche il non sentirsi pronti è un tema che può essere affrontato in terapia, eventualmente. Rispetto al senso di colpa nei confronti della sua psicologa, vorrei rassicurarla sul fatto che sì, la sua terapeuta è lì per lei qualora lei decidesse di ricominciare, ma il terapeuta ha una posizione etica tale per cui non dovrebbe nutrire aspettative in tal senso, noi terapeuti ci mettiamo a disposizione del paziente, ma non siamo in attesa, non ci sono azioni dovute dai pazienti in tal senso. Qualunque decisione lei prenda, la sua psicologa saprà rispettarla e accoglierla, non tema di deluderla o la sua disapprovazione. La psicoterapia è uno spazio di libertà, libertà anche di sospendere o interrompere (temporaneamente o definitivamente) di abitare quel tempo e quello spazio condiviso. Noi terapeuti questo lo sappiamo bene, lo mettiamo in conto e lo accettiamo e accogliamo di buon grado. Spero di esserle stata d'aiuto, capitano a tutti dei momenti d'impasse, sia clemente con se stessa. Un caro saluto e le auguro il meglio.
Buongiorno a tutti,
sono Anna ho 22 anni, frequento l'università e sono fidanzata da 3 mesi. Prima di esporre il mio problema voglio fare una piccola premessa. Ho una situazione familiare al quanto complessa, mio padre se n'è andato (nel 2018) e non abbiamo più rapporti, mio fratello è stato a Milano fino a poco tempo fa, ora è andato a Trento e ha voluto rompere i rapporti con noi. Siamo rimaste io mia madre e mia sorella (che ha 29 anni). Da quel giorno abbiamo fatto tutto insieme, condiviso tutto, fino a quando io mi sono fidanzata (nel 2022), pur stando sempre con loro e nei weekend stavo con il mio ex, le avevo contro perchè dicevano che stavo più con lui e non con loro (quando durante la settimana stavo sempre con loro e nei weekend quando il mio ex non lavorava stavo con lui). Ci siamo lasciati e loro sembravano contente di questa cosa, (nonostante lui si fosse comportato bene con loro: le ha sempre invitate a uscire, mangiare qualcosa insieme, ma loro hanno sempre rifiutato). In tutta questa situazione il problema non era tanto mia madre quanto mia sorella: se uscivo con lui non mi parlava più (addirittura per mesi), oppure rispondeva male al mio ex, lui la invitava a uscire con noi e lei non rispondeva proprio. Da quel giorno ho iniziato un po' a distaccarmi da loro, perché nel momento peggiore in cui avevo bisogno di loro non ci sono mai state, mentre io per loro ci sono sempre stata. Dopo che mi sono ripresa dalla rottura, ho iniziato a essere me stessa, ho fatto un percorso psicologico, mia madre mi ha chiesto scusa per non essere stata vicina nel momento peggiore e tutto sembrava come prima. Durante l'anno, per motivi di studio ero fuori casa ma tutti i giovedì andavo da loro e passavo il weekend con loro (da precisare che facciamo insieme tuttora il corso di salsa ogni giovedì, il venerdì e sabato andiamo a ballare nei locali), mia sorella ha avuto il coraggio di dirmi che studiavo troppo, che non funzionava cosi (lei non ha mai frequentato l'università) e anche in quel caso ha avuto la faccia di non parlarmi. Cosa che durò pochi giorni perché le ho parlato dicendo che l'università non è una cosa da poco e che richiede impegno. Infatti aveva capito e mi aveva chiesto scusa a modo suo. Tutto andava rose e fiori, quando ad agosto di quest'anno conosco un ragazzo, all'inizio per me era semplicemente un amico, anche per lui la stessa cosa, finché poi non siamo usciti che ci siamo innamorati. Abbiamo deciso di frequentarci, ma nel frattempo io avendo passato brutte esperienze in famiglia, ho detto a lui, a malincuore, che non potevo per questa situazione. Da parte sua, non mi aspettavo una cosa simile, è venuto fino a casa mia e mi ha detto che lui non mi avrebbe lasciata in questa situazione e che l'avremmo affrontata insieme. Continuiamo la frequentazione, ma io non facevo altro che pensare, ma cosa succederebbe se mi rimettessi in relazione? Non avevo altro in mente che rivivere tutto, perciò gli dico nuovamente che non era possibile. Ci sono stata male per tutta la giornata, anche lui, fino a che la sera, io e lui riprendiamo il contatto ed entrambi avevamo voglia di frequentarci e conoscersi meglio. Dopo qualche tempo ci mettiamo insieme ma entrambi avevamo deciso di non dire a nessuno della relazione. Fino a che le cose non si sapevano, io sono stata benissimo con mia madre e mia sorella. A dicembre, decido di dirlo, tutti erano contenti, fuori che mia sorella. Come immaginavo le cose sono ritornate come prima. Mia madre no, anzi stavolta vedo che anche lei è felice per me e lo sta dicendo a tutti che è felice per me e tutto. Il problema è mia sorella. Tutti i giorni mi chiedo, ma perché non posso amare una persona che lei subito non mi parla più, non mi guarda in faccia, appena faccio una chiamata con lui, lei prende sbatte, risponde male a tutti. Io durante la settimana studio, la sera sto con loro e il weekend (quando lui non lavora) esco con lui dopopranzo (sia sabato che domenica proprio per passare il pranzo in famiglia), io giovedì vado al corso con lei, venerdì sto con loro tutta la giornata....ma cosa devo fare? Io non ne posso più, la mia famiglia glielo sta dicendo ma lei non vuole sentire niente, mia madre anche, ma le risponde male. Io sto all'esasperazione di andare via da casa perchè questo attaccamento morboso che lei ha nei miei confronti mi sta facendo solo che male. Mi fa pensare che io sia sbagliata a stare con la persona che amo.....il mio ragazzo mi ha fatto il regalo di Natale, il buono di salsa o bachata, che posso usarlo solo io oppure condividerlo con lei, io ho pensato lo condivido con lei per recuperare un po' il rapporto, niente, mi ha risposto male anche in questo caso. Ho bisogno di un parere psicologico, perchè vi giuro non so più cosa fare. Vi chiedo scusa del messaggio troppo lungo e vi ringrazio a ognuno di voi per la vostra disponibilità e cordialità.
Salve Anna, purtroppo da come parla sembra che sua sorella senta minaccioso il suo avvicinarsi sentimentalmente a un uomo. Capisco che questo abbia delle ricadute sul vostro rapporto e sul suo benessere, vedo anche che lei fa sforzi sovrumani per dare alla sua famiglia attenzioni, presenza e non deluderle, ma nessuno dovrebbe essere sottoposto alla scelta impossibile di scegliere tra un fidanzato e una sorella, nè al compito impossibile di compensare le assenze di altri membri della famiglia. Tutti noi abbiamo bisogno di vivere entrambi i rapporti e non possono essere reciprocamente escludentisi. Probabilmente tutti questi legami importanti recisi in modo netto avranno creato delle ferite tali per cui ogni possibile intrusione esterna al nucleo familiare viene percepita come fortemente minacciosa a priori. Se pensa ci siano i margini per una domanda interiore di approfondimento, suggerirei una terapia familiare o individuale per indagare meglio le ragioni del senso di minaccia esperito o quanto meno per trovare lei stessa un modo per vivere con serenità la sua vita nonostante i muri messi da sua sorella. Un caro saluto e in bocca al lupo per ogni cosa.
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