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Punteggio generale
Mi sono trovato davvero bene dalla dott.ssa larice, mi ha aiutato molto. Mi sono sentito molto meglio dopo il percorso con lei. Sempre molto puntuale e con uno studio davvero bello. Consigliatissimo!
Dott.ssa Sara Larice
La ringrazio per la fiducia e condivisione della sua esperienza. Un caro saluto
Dopo più di un anno, posso dire che fare un percorso mi ha cambiato la vita!! La dottoressa Larice mi ha guidato lungo la strada per ritrovare me stesso.
È stato e continua ad essere un viaggio bellissimo che mi ha permesso di ritrovare il mio "me" che si era perso lungo la strada della vita.
Super consigliato a tutti quelli che credono davvero di voler migliorare la loro vita, in ogni campo.
Dott.ssa Sara Larice
La ringrazio del suo feedback, sono molto lieta di sapere che il percorso le è stato utile. Buon proseguimento
Sono felice di aver terminato con successo il mio percorso che mi ha liberato dall'ansia. Sono entrato in terapia che quasi non uscivo più di casa. Adesso ho un lavoro, conduco una vita di qualità e sono estremamente soddisfatto dei risultati. Grazie mille Dottoressa Larice.
Dott.ssa Sara Larice
Grazie a lei della fiducia e dell’impegno con cui si è dedicato. Un caro saluto
Ho concluso da qualche mese il mio percorso di psicoterapia con la dottoressa, durato alcuni anni. Dopo un primo periodo in cui ho tratto beneficio, e gli attacchi di panico sono passati, non riuscivo a capire se dovessi continuare o meno. Ho scoperto solo più avanti che il percorso mi stava servendo anche per riuscire a confrontarmi con le mie paure e per le frequenti incomprensioni con gli altri.
Ringrazio la dottoressa per la sua professionalità e per il suo essere incoraggiante e non farmi sentire a disagio, ma anche per la sua competenza nel segnalarmi le mie difficoltà, che ora accetto di più rispetto. Oggi mi voglio più bene e ho imparato a prendermi cura di me e vivere una vita migliore. Le sono sinceramente grata
Mi sono presentata alla dott.ssa Larice dopo un lungo periodo di ansia e tristezza per un profondo senso di solitudine ed inadeguatezza. Già dal primo incontro mi sono sentita ascoltata, compresa e sostenuta. Mi ha sempre lasciato molto molto stupita per la sua capacità di guardare in profondità aiutandomi anche a prendere consapevolezza di che cosa mi stesse accadendo in ogni momento di difficoltà, non mi ha mai lasciata nella confusione con dubbi e domande irrisolte. Non c'è voluto molto per star bene e scoprire anche di poter essere felice. Posso dire che quella scelta, aver chiesto aiuto quel giorno alla dott.salsa Larice, mi ha cambiato decisamente la vita e mi sento molto fortunata ad averla incontrata. Per questo non posso che consigliarla a chiunque. Per come la vedo io, è proprio come lei che deve essere una brava terapeuta e la ringrazierò per tutta la vita.
Mi sono rivolta alla dottoressa Larice in un periodo molto difficile della mia vita, un lutto importante. È stata capaci di ascoltarmi, accogliermi e aiutarmi a trovare la forza per andare avanti. Continuo il percorso terapeutico con lei, nonostante stia molto meglio, perché ho capito che ci sono ancora questione irrisolte. Le sono davvero molto riconoscente.
Mi sono rivolta alla dottoressa Larice in un periodo di crisi. Stavo male e mi serviva aiuto. Mi è stato molto utile e infatti sto continuando il mio percorso. La cosa che ho apprezzato di più è che mi sono subito sentita compresa e soprattutto non giudicata (e avevo molta paura di questo). Inoltre la dottoressa è molto chiara nelle spiegazioni e indicazioni che mi dà, sicuramente competente e sempre disponibile. Sono soddisfatta del mio percorso
Dott.ssa Sara Larice
Grazie per la sua fiducia, elemento essenziale per il proseguimento del nostro lavoro.
Ho deciso di intraprendere un percorso di psicoterapia in un momento estremamente delicato della mia vita : la Dottoressa Larice è stata sin da subito accogliente verso le mie richieste e, allo stesso tempo, ferma rispetto agli obiettivi da porre per impostare una terapia efficace. Apprezzo molto le restituzioni in chiave leggermente più "tecnica" che condivide durante ogni seduta. Aggiungo a ciò il comfort trasmesso dall'ambiente che è riuscita a ricreare nel suo studio.
Dott.ssa Sara Larice
Ringrazio per aver condiviso il suo feedback riguardo al percorso terapeutico intrapreso.
ha risposto a 9 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buonasera, sono una ragazza di 22 anni e da diverso tempo ormai vivo una situazione di disagio, ma non so definirla in maniera precisa, né risalire ad una causa. So solo che una nube di pensieri mi affolla la mente, offuscando i miei obiettivi e facendomi perdere un po' di entusiasmo ogni giorno che passa. Ho deciso di provare a spiegare ciò che sento con una lettera che ho scritto a me stessa in maniera del tutto sincera, senza filtri.
<< Quante opportunità lasciate intentate. Una vita di "vorrei, ma...". Forse è la mia mania di perfezionismo: se le cose son fatte bene dall'inizio allora vado avanti, altrimenti mi vien voglia di rovinare tutto appositamente.
Ogni giorno tiro fuori un aspetto di me che non mi piace, ma forse sono solo giustificazioni che do a me stessa per rimanere nella mia immobilità; ho bisogno di nuovi stimoli e al tempo stesso continuo a fare le stesse cose.
Quando penso al mio carattere non so definirlo. Mi dicono che sono determinata, ma a volte mi sembra di fare più fatica per cercare di apparire tale, piuttosto che esserlo davvero. Come quando mi sforzo di piacere agli altri, ottenerne l'approvazione, fingermi interessata ai loro problemi. Sento la necessità di plasmarmi in base alla situazione.
E nonostante queste premesse penso a quanto io sia "speciale" per il fatto di essere capace di elaborare le mie sensazioni e a quanto io meriti un "riscatto", che sento mi pioverà dal cielo, un giorno o l'altro>>.
Spero di essere stata il più chiara possibile nonostante la confusione che ho in testa e spero che possiate aiutarmi a definire questa situazione.
Grazie anticipatamente
Salve,
Si percepisce dalla sua lettera il suo disagio per ciò che non riesce a comprendere di sé, per la confusione che prova legata a queste sensazioni che si alternano in lei, a cui è difficile dare una forma e una struttura, struttura e stabilità a cui però lei stessa ambisce quando parla di obiettivi e del rimpianto per opportunità che non hanno avuto seguito.
Emerge anche il suo dispiacere per un ideale di perfezione che la appesantisce con pensieri che occupano spazio nella sua mente, che le portano via l'entusiasmo di sperimentarsi e di provare a mettersi in gioco, portandola a rigettare ciò che di buono c'è in lei e nelle sue capacità.
Forse, come lei stessa intuisce, la sua immobilità è collegata a questa paura di scoprirsi e provare ad accettarsi per come riuscirebbe a fare le cose, a partecipare alle situazioni, a mostrarsi a sé stessa e agli altri, ad essere?
In effetti mostrarsi suscita delle emozioni, le cui qualità e intensità dipendono molto da come ci siamo sentiti visti e accolti all'interno di una relazione protetta, nei momenti in cui abbiamo avuto bisogno di una presenza affettuosa che ci rassicurasse e che si ponesse come base sicura per le nostre esplorazioni e scoperte su di noi e sul mondo.
Non a caso lei si chiede se sia come appare, forzandosi o fingendo di essere ciò che immagina gli altri vorrebbero. Forse anche questa finzione la sente protettiva come una corazza, ma allo stesso tempo una corazza che appesantisce il suo movimento, che blocca un'espressione maggiormente autentica, che la rende immobile e ancorata ai presunti bisogni degli altri?
E lei di che cosa ha bisogno? Cosa desidera? E come sta cercando di ottenere ciò che vorrebbe?
La sua sensibilità e la sua capacità introspettiva le permettono di essere sincera con sé stessa, di guardarsi dentro, nel modo in cui ha probabilmente imparato a fare da sola, al meglio delle sue possibilità.
Forse nella sua fantasia di riscatto, in qualcosa che piove dal cielo, emerge di nuovo un bisogno di ricevere qualcosa di nutriente, che le dia entusiasmo e forma e che non dipenda solo da lei e da ciò che può ottenere da sola?
E mi sembra che tra le tante domande implicitamente si chieda: c'è un modo in cui si può attivamente ricevere?
Credo che per farlo abbiamo bisogno di aver interiorizzato una presenza che ci guardi in modo benevolo, che ci accetti per quello che siamo, che ci permetta di affidarci all'altro, alle relazioni significative, seppur nella consapevolezza che noi stessi, così come gli altri, siamo essere umani imperfetti e non ideali, ma non per questo passivi e impotenti.
Anzi, molta della nostra creatività dipende da come reagiamo ai nostri fallimenti e come ci rialziamo dopo momenti di difficoltà, mantenendo la motivazione a fidarci di noi stessi e della benevolenza degli altri.
Trovo che la sua giovane età e il periodo di vita che sta affrontando sollecitino queste domande identitarie e le possano permettere di lavorare su aspetti emotivi ed affettivi ancora in costruzione e da esplorare, che si stabilizzano tendenzialmente in età adulta.
Pertanto se il suo disagio persistesse, insieme all'interesse ad approfondire la conoscenza di sé stessa, il mio auspicio è che possa provare a farlo con l'aiuto di un professionista con cui si senta a suo agio.
I miei auguri,
Dott.ssa Sara Larice
Buonasera, da circa un mese soffro di abbuffate di cibo incontrollate. Sono stata a dieta per perdere peso da maggio a dicembre ma nell’ultimo periodo non sono riuscita a seguirla e spesso mi sono abbuffata di dolci senza riuscire a fermarmi. Non sono in sovrappeso ma temo che se continuerò così a breve ingrasserò molto. Cosa posso fare?
Salve,
Per effettuare una diagnosi di disturbi della nutrizione e dell'alimentazione è necessario conoscere nel dettaglio i sintomi di cui parla, che devono essere persistenti, o collegati all'alimentazione, determinando un alterato consumo o assorbimento di cibo e danneggiando significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale (DSM-5).
Pertanto, il mio invito è di rivolgersi ad un professionista della salute mentale per un'eventuale diagnosi e iniziare un eventuale trattamento.
Al di là di queste considerazioni tecniche, da un punto di vista più psicologico è interessante il modo in cui scrive il suo messaggio.
Sembra avere una certa consapevolezza che possa esserle utile un intervento psicologico: infatti parla di sofferenza e paure, di non riuscire a perseguire una meta prefissata e pertanto di recare danno a sé stessa, contro la sua volontà e il suo controllo.
Dietro a dei comportamenti incontrollati e nocivi per la salute si celano spesso sofferenze, sconforto, paure di non farcela ed altri stati d'animo che se non presi in considerazione, non elaborati e integrati nella propria mente, portano a rendere stabile o a peggiorare il disagio senza comprenderlo.
Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla ad approfondire gli aspetti emotivi e cognitivi che spesso si esprimono con i sintomi di cui sta soffrendo, a mettere in movimento le sue risorse per fronteggiarli, incrementando la sua capacità di prendersi cura di sé e della propria salute.
I miei auguri,
Dott.ssa Sara Larice
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