Dott.ssa
Alessia Manara
Psicoterapeuta,
Psicologo
Psicologo clinico
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Esperienze
Interessata fin da giovane all’intricato mondo delle relazioni interpersonali, mi sono specializzata soprattutto nelle dinamiche di coppia e intra-familiari.
L’essere umano è per me un individuo sociale per definizione e stringere relazioni è ìnsito nel suo DNA. Da qui la mia prospettiva di considerare la persona in un’ottica bio-psico-sociale, ovvero caratterizzata dalla propria unicità soggettiva, biologica e psicologica appunto, ma inserita in un contesto ambientale costituito prevalentemente da relazioni interpersonali che si intrecciano, si intersecano e spesso si scontrano tra loro.
Negli ultimi anni ho approfondito le mie conoscenze dedicandomi allo studio della psicanalisi relazionale, sottolineando l’importanza della realtà interpersonale nell’incontro autentico tra due persone, due identità: il professionista e la persona che ha scelto di intraprendere un percorso di cura di sè.
La mia modalità di lavoro è racchiusa in questa frase di S. Erba, psichiatra e psicoterapeuta, fondatore de Il Ruolo Terapeutico: "E’ come se il terapeuta dicesse: Mi vai bene così come sei, non ti chiedo niente. Non intendo curarti, modificarti, non ti critico nè ti disapprovo. Sei tu a rivolgerti a me, a denunciare qualche cosa che non va, a portarmi i tuoi bisogni inappagati. Io non mi propongo di soddisfarli, sarebbe illusorio, ma sono pronto e capace, se vuoi, ad accompagnarti nella ricerca delle ragioni del tuo malessere.
Guarderemo dentro la vicenda che si svolgerà tra noi, cercheremo in ogni momento di capire che cosa chiedi, perchè lo chiedi così, la storia che ci sta dietro. Se tutto andrà bene, verrà il momento che parlerai la tua lingua e comprenderai quella degli altri senza il bisogno di me come interprete.”
Esperto in:
- Psicologia clinica
- Psicoterapia
- Psicoanalisi
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Punteggio generale
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Angelo
Stato ansioso e carenza motivazionale, disagi insorti recentemente.
Guidato dalla Dottoressa nella fase di autonarrazione ho riscontrato molta attenzione a quanto raccontato comprovato da diversi collegamenti incrociati e successivi.
Pur essendo ancora in corso la terapia ho già la percezione che mi abbia capito e che mi stia restituendo riscontri calzanti.
Margherita S.
Professionista seria e preparata, sensibile e paziente. Ha la rara capacità di comprendere chi ha di fronte, ha saputo capirmi come nessuno prima, molto empatica. Col suo aiuto ho capito tanto di me stessa, è stata preziosa!
A.C.
Dottoressa molto professionale e competente. Mi sono sentito subito a mio agio. Riesce a individuare ciò che al momento crea malessere, mi sono ritrovato a scoprire cose importanti già dalla prima seduta, e in ciascuna delle seguenti c'è qualcosa di speciale. Riesce a trasmettere la passione che ha per il suo lavoro. La consiglio vivamente!
Risposte ai pazienti
ha risposto a 12 domande da parte di pazienti di MioDottore
Quale sono le comunita per l'alcolismo che funzionano veramente bene grazie per mio figlio abbiamo sempre fallito fino ad ora
Carissimo/a, dalle poche righe che ha voluto condividere mi sento molto vicina a voi genitori. Su questo mi sintonizzo molto e, a parte consigliarvi di rivolgervi ai servizi territoriali di zona che possano indirizzarvi in base a quanto presente sul vostro territorio, mi sento di dirvi di non ignorare le fatiche e difficoltà di chi sta accanto e si prendere cura di una familiare con una patologia e di cercare uno spazio in cui depositare le vostre personali fatiche.
Se desidera/desiderate, a disposizione.
Un caro saluto!
Buonasera. Sono una ragazza di 20 anni. Nel 2016 ho ricevuto una diagnosi di depressione endogena. Per una serie di ragioni, sono stata impossibilitata dal seguire una terapia continuativa, limitandomi ad incontri sporadici con la psicologa e all'assunzione di soli integratori naturali (valeriana, melissa, passiflora ecc...). La situazione è rimasta più o meno sostenibile fino al lockdown. Vivo a Malta per università, ed ho passato la quarantena sola con il mio ragazzo, in quanto tornare rappresentata un rischio a nostro avviso inutile da correre. Al calmarsi delle acque sono rientrata in Italia per qualche settimana, ricominciando ad uscire un po'. Durante una delle prime uscite, circa a metà Luglio, ho avuto un forte attacco di panico. Da allora ho avuto continui dolori e problemi. Dolore al petto nella zona centrale, a volte all'osso ed a volte come se un muscolo tirasse, tremori, spilli e formicolii e leggera inappetenza. Tuttavia ho cercato di continuare la mia vita normalmente, assumere cibo regolarmente senza privarmene (non ho mai avuto nè nausee, nè rigetto per il cibo, solo assenza di appettito) ed a cercare di uscire almeno per una passseggiata una volta al giorno. Ho effettuato da meno di un mese analisi del sangue ed ECG sotto sforzo ed a riposo con esito ottimo. L'unica problematica riscontrata è un peggioramento della postura. L'aver effettuato le visite mi ha rassicurato da un punto di vista medico (l'ansia di malattie c'era), e mi sto lentamente calmando, ma registro da qualche giorno vertigini e stato cofusionale, come se avessi dell'ovatta nella testa o come se quando mi giro i miei occhi arrivano a ''scoppio ritardato''. Non avendo mai riscontrato questa sintomologia, mi chiedevo se potesse essere sempre correlata ai miei problemi di ansia e depressione o se potesse essere collegata ai porblemi posturali. In generale se c'è necessita che io mi preoccupi o meno.
Carissima, quella che descrive è una situazione di malessere che dura anche da un tempo consistente, capisco la sua fatica. Sa, stiamo male in tanti modi e il corpo è solo il veicolo attraverso cui tutto ciò si esprime. Credo che il suo corpo le stia dicendo che ha bisogno di lei e che si prenda cura di se stessa, per davvero questa volta.
Fughi ogni dubbio circa potenziali cause organiche, ma non esiti a trovare uno spazio dedicato al suo mondo interiore.
Resto a disposizione se desiderasse contattarmi, anche online.
La stringo forte!
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