Esperienze
L'approccio sistemico ha come obiettivo quello di comprendere il comportamento dell’individuo puntando l’attenzione sull’ambiente in cui esso è vissuto, sul sistema, sulla rete di relazioni significative di cui egli è parte e in tal senso considera la famiglia come sistema transazionale soggetto a cambiamenti.
Lavoro a Firenze, Figline Val D’Arno e a Borgo San Lorenzo come libero professionista e svolgo attività di consulenza, sostegno psicologico per gli individui, coppie e famiglie.
Gli incontri si svolgono privatamente, facilitando il dialogo e il continuo confronto, con l’obiettivo di valorizzare la crescita personale e il sistema di relazioni che portano ad un miglioramento del proprio benessere e della qualità della vita.
Esperto in:
- Psicologia clinica
Indirizzi (4)
Pazienti senza assicurazione sanitaria
Colloquio psicologico • 70 €
Consulenza online • 70 €
Colloquio psicologico di coppia • 70 €
Metodi di pagamento: Bonifico
.
I pagamenti per le consulenze sono inviati direttamente allo specialista, che è anche responsabile della policy di cancellazione e rimborso.
In caso di eventuali problemi con il pagamento, ti preghiamo di contattare lo specialista.
Ricorda, MioDottore non ti addebita alcuna commissione aggiuntiva per la prenotazione dell'appuntamento e non processa i pagamenti per conto dello specialista.
Almeno 30 minuti prima della consulenza riceverai un SMS ed un'email con il link per iniziare il videoconsulto. Potrai collegarti sia da PC che da smartphone.
Tieniti pronto 10 minuti prima della consulenza. Assicurati che la batteria del tuo dispositivo sia carica. Per i videoconsulti: controlla la tua connessione internet e il corretto funzionamento di camera e microfono. Tieni a portata di mano eventuali referti medici (es. il risultato degli esami).
Pazienti senza assicurazione sanitaria
Colloquio psicologico • 70 €
Consulenza psicologica • 70 €
Accompagnamento in gravidanza • 70 € +6 Altro
Colloquio psicologico di coppia • 70 €
Colloquio psicologico individuale • 70 €
Mediazione familiare • 70 €
Mostra tutte le prestazioniPazienti senza assicurazione sanitaria
Colloquio psicologico • 70 €
Consulenza psicologica • 70 €
Accompagnamento in gravidanza • 70 € +6 Altro
Colloquio psicologico di coppia • 70 €
Colloquio psicologico individuale • 70 €
Mediazione familiare • 70 €
Mostra tutte le prestazioniPazienti senza assicurazione sanitaria
Colloquio psicologico • 70 €
Colloquio psicologico clinico • 70 €
Consulenza online • 70 € +7 Altro
Consulenza psicologica • 70 €
Consulenza psicologica • Da 70 €
Accompagnamento in gravidanza • 70 €
Mostra tutte le prestazioni4 recensioni
Punteggio generale
Ordina recensioni per
Paola
Io e mia figlia ci siamo rivolte alla dottoressa su consiglio di un’amica per affrontare problemi riguardo al nostro rapporto non pacifico da anni.
Già dalla prima seduta abbiamo visto i risultati grazie alla sua professionalità .
E’molto disponibile, preparata e mette a proprio agio i pazienti.
La consiglio vivamente
A.B.
Una dottoressa competente, empatica, professionale, ottime capacità di ascolto. Da subito mi sono sentita accolta e a mio agio. La consiglio vivamente.
G.B.
Ho avuto il piacere di essere seguita dalla dottoressa Cresci e non posso che elogiare il suo approccio basato sull’orientamento sistemico-relazionale. Grazie a questo metodo, sono riuscita a raggiungere i miei obiettivi di crescita personale e a migliorare significativamente la qualità della mia vita. La dottoressa è stata sempre professionale, empatica e attenta alle mie esigenze, creando un ambiente sicuro e accogliente in cui poter esplorare e affrontare le mie difficoltà. Consiglio vivamente la dottoressa Cresci a chiunque cerchi un supporto psicologico efficace e umano.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buonasera a tutti, da un po' di tempo sono seguita da una psicoterapeuta.. tra le diverse cose mi ha riferito che addotto un meccanismo di "scissione", sono sdoppiata e mi ha parlato di esercizi di mentalizzione. Da quando ha citato questi termini non ho potuto non cercare tutto ciò che era possibile in internet (avrei potuto chiedere a lei? SI ma la mia difficoltà iniziale prima del resto dei problemi è la capacità di parlare di me, dal banale alle cose più serie) ed ho visto che spesso, i termini da lei citati, sono la causa di molti disturbi di personalità. Poi mi sono documentata sui diversi disturbi ed in uno di questi mi riconosco. Con diverse sfaccettature ma mi riconosco. E considerando la mia vita non mi stupirei se non fossi "normale", a dire il vero ho sempre sentito di essere diversa, ed avere una conferma se da un lato mi farebbe male (perchè vivo di sensi di colpa e questo si aggiungerebbe e me ne assumerei la colpa), dall'altro riuscirei a dare un significato ad i miei comportamenti.
Ho provato a chiedere a lei in maniera indiretta se ho un problema grave, ma non mi ha risposto, non so se perchè non ha afferrato la domanda o perchè temeva di ferirmi.
Il disturbo in questione è il disturbo borderline di personalità, non sono qui a chiedervi se lo sono o non lo sono perchè ovviamente non potete saperlo non conoscendomi, ma sulla base di ciò che mi ha detto è probabile che sia questo e non abbia il "coraggio di dirlo"?
Grazie e scusatemi.
Salve, ho letto con interesse il suo racconto e secondo me dovrebbe cercare di affrontare in maniera più diretta i suoi dubbi con la sua terapeuta. Avere un disturbo o caratteristiche di personalità di un certo tipo sono due cose diverse, se la comunicazione non è chiara non potrà riuscire ad entrare tranquillamente in un contesto terapeutico e trovarne l'effetto desiderato.
Ciao dottori, avrei un parere da chiedervi.
Un paio di anni fa ho iniziato un percorso di terapia con una dottoressa, per risolvere dei problemi che avevo nei confronti della mia famiglia, con cui crescendo ho avuto un rapporto sempre più difficile. Con la dottoressa mi trovavo molto bene, mi faceva sentire compresa e ha fatto saltare fuori alcuni "nodi" che non sapevo nemmeno avere. Dopo circa un anno, però, i miei genitori si facevano sempre più insoddisfatti di questa dottoressa perché ritenevano che io non stessi migliorando. In realtà per me la questione era solo che loro non volevano accettare di non aver sempre ragione. Ad esempio, vogliono che io parli sempre con loro di qualsiasi cosa e se la prendono se cerco di mettere dei "paletti", o meglio, delle limitazioni agli aspetti della mia vita in cui non voglio che entrino. Credo sia anche mio diritto, visto che ormai ho più di vent'anni. Quand'ero piccola parlavo con loro di tutto, ma è anche vero che certe sfere personali non emergono da bambini. O anche, vedono le richieste di libertà (come la voglia di fare un breve viaggio con amici o con il mio fidanzato) come cose inaccettabili e le etichettano come continue "richieste". Tutt'ora i miei genitori vedono questo mio desiderio di spazio e libertà di gestione del tempo libero come sintomo di immaturità.
Ed ora veniamo al vero problema della questione: ovviamente la mia dottoressa non mi ha dato sempre e solo ragione in tutto, anzi ha sempre cercato di farmi sentire compresa da un lato, ma anche di farmi comprendere il motivo del comportamento dei miei genitori per poter instaurare con loro un dialogo. Questo però ha portato a ulteriori discussioni in famiglia e a un crescente risentimento dei miei verso la dottoressa. Le cose sono arrivare ad un punto di rottura circa un anno fa, quando dopo l'ennesima discussione in famiglia i miei genitori mi hanno proibito di tornare dalla psicologa. Ammetto che in quel momento credo di aver sbagliato, poiché non mi sono opposta più di tanto alla cosa, essendo esausta dopo una lunga e accesa lite. Quella sera stessa scrissi alla dottoressa e interruppi le sedute. Inutile dirvi che da quel momento i rapporti in famiglia sono tutt'altro che migliorati, ma per lungo tempo li ho affrontati da sola, contando su ciò che avevo imparato in precedenza in terapia. Ma sapevo di non stare affatto bene. Oltre ai problemi già presenti, ora convivevo anche con il rancore verso i miei genitori per avermi fatto interrompere così bruscamente il percorso, lasciandomi senza una figura di riferimento che era diventata molto importante per me.
Ormai è passato un anno dalla mia ultima seduta ed è già da tempo che sto maturando il pensiero di tornare in terapia. Dopo lunghi sforzi sono riuscita a convincere i miei genitori, ma solo a patto che io scelga una terapeuta diversa. In nessun modo vogliono che io torni dalla vecchia dottoressa. Ed è questo il mio dilemma: vorrei tornare dalla mia vecchia dottoressa, perché mi sono sempre trovata bene con lei e soprattutto perché già mi conosce, le ho raccontato a fondo la mia storia e diverse cose che sono accadute durante il percorso. Mi secca il pensiero di dovermi aprire con un'altra persona, per poi magari dover cambiare anche questa perché ai miei genitori potrebbe improvvisamente non piacere più. Dall'altro lato, però, non posso ignorare che sono i miei genitori a pagare le sedute e quindi, in un certo senso, hanno loro il coltello dalla parte del manico. Sono ancora una studentessa, non lavoro, e quindi non dispongo di soldi a sufficienza da potermi finanziare da sola le sedute. Sono maggiorenne, quindi legalmente posso prendere queste decisioni anche se loro non sono d'accordo, ma all'atto pratico sono ancora loro a controllare la situazione. Non so se insistere per tornare dalla vecchia dottoressa (e quindi andare a ledere ancor di più il rapporto già molto in bilico con i miei genitori) o se accettare questa condizione e provare ad andare da qualcun altro.
So che i miei genitori mi amano, non ne dubito nemmeno per un istante, ma queste loro posizioni mi stanno facendo del male, anche se in cuor loro pensano che sia la cosa migliore per me.
dSalve, ho letto con molto interesse il suo racconto e come dice lei credo che alla sua età sia giusto avere degli spazi di vita privata e personale che non per forza devono essere condivisi con i genitori. Vista la conflittualità che lei racconta mi verrebbe da pensare che forse, insieme alla sua vecchia o nuova terapeuta, potrebbe invitare i suoi genitori a partecipare a qualche seduta. Non entro nello specifico in termini di metodologie e convocazioni ma l'idea di una terapia familiare potrebbe esservi utile per affrontare temi caldi che sono rimasti irrisolti da un pò di tempo.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.
Disturbo d'ansia generalizzato a Firenze
Dipendenza affettiva a Firenze
Disturbo post traumatico da stress a Firenze
Disturbo Ossessivo Compulsivo a Firenze
Disturbo ossessivocompulsivo a Firenze
Disturbi psicosomatici a Firenze
Difficoltà relazionali a Firenze
Disturbo di personalità a Firenze
Altro (14)