Esperienze
Con la terapia manuale e l'esercizio terapeutico io e il mio team trattiamo sia le problematiche più comuni, come mal di schiena, cervicalgie, dolori articolari e muscolari, sia condizioni complesse con molteplici comorbidità.
Diamo il massimo valore ad ogni seduta per fornire al paziente tutti gli strumenti necessari per essere autonomi da subito nella gestione della propria condizione specifica.
Indirizzo
Assicurazioni sanitarie accettate presso questa sede
Pazienti senza assicurazione sanitaria
Prima visita fisioterapica (descrizione) • 85 €
Seduta di fisioterapia (descrizione) • Da 77 €
138 recensioni
Punteggio generale
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G. P.
Professionalità, approccio olistico, sensibilità ai problemi del paziente, spiegazioni dettagliate sul da farsi e soprattutto immediata individuazione della causa dei miei dolori di lunga data.
Aurora Di Curzio
Ho avuto il piacere di effettuare una visita con il Dott. Piepoli e sono rimasta estremamente soddisfatta. Il dottore si è dimostrato professionale, attento e disponibile a rispondere a tutte le mie domande con chiarezza e competenza.
Emanuela
professionista attento e cordiale.
molto preparato
Nicola
Il dott. Piepoli, oltre alle ordinarie qualità di pregio già indicate, possiede anche una profonda capacità di notare i minimi movimenti corporei (anche via webcam), ed una spiccata intuizione nell'applicare le conoscenze alla specifica situazione individuale del paziente.
MA
E' una persona competente e professionale. Lo consiglio
Gianluca Santilli
Professionalità e competenza chemi supportano al meglio
Valeria
Ottimo fisioterapista, professionale ed empatico. Attento alle necessità del paziente. Davvero soddisfatta!
Enrico
Preparato ed empatico. Vediamo come andrà. Per ora tutto ok
Cosimo
Empatico, competente, generoso, disponibile a modulare il trattamento sulla base delle mie necessità
Y.A.
Elevata professionalità e competenza. Attenzione nella valutazione dei feedback.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 7 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno, ho acquistato da 2 mesi app. magnum XL per un problema di dolore al carico a causa di un edema osseo al I metatarso e rottura di un geode (con erosione della testa) dopo op. di alluce valgo di 1.5 anni fa. Inoltre soffro di tendinite sottoscapolare e sovraspinato alla spalla. Fin'ora ho seguito le indicazioni da foglio illustrativo perché mi sono autogestita (non conosco medici CH che conoscono la magnetoterapia) e purtroppo non ho tratto gran beneficio sul dolore. Cosa posso fare?
Salve,
lavori anche sui fattori predisponenti del suo problema. Spesso accade che una problematica di piede possa portare ad una problematica di spalla. Il mio consiglio è di valutare se il suo problema sia conseguenza di qualcos'altro.
buona giornata!
NUOTO A RANA DOPO RICOSTRUZIONE LEGAMENTI CROCIATI AL GINOCCHIO: SI O NO?
Un saluto ai medici del sito, e grazie per questo bel servizio che mettete a disposizione.
Sono un uomo di 42 anni, di corporatura magra. 10 anni fa, nel 2012 mi sono sottoposto a intervento di ricostruzione combinata di Crociato Anteriore e Posteriore al ginocchio sinistro, a seguito di un incidente calcistico, piuttosto "bizzarro" e grottesco capitatomi 5 anni prima, nel 2007, che potrebbe rispondere pienamente all'ironico proverbio "la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo".
Premetto che non sono mai stato un assiduo giocatore di calcio/calcetto. Una delle poche partite a cui decisi di partecipare, dopo aver segnato, un mio amico e compagno di squadra, mi "salta addosso" per la felicità, come si vede anche in TV quando segnano i calciatori professionisti. Forse ero sbilanciato, di fatto la gamba sinistra si piega in lussazione sotto il peso di questo. Rottura LCA + LCP, distrazione collaterale mediale, miracolosamente intatte cartilagini e menischi.
Aspettai 5 anni per operarmi, perche, se la ricostruzione del LCA è ormai intervento quasi din routine, nel dover fare LCA + LCP, molti medici da me consultati mi trasmettevano piu ansia di quanto gia ne avessi.
Alla fine mi sono recato da un professiore specializzato in questo tipo di interventi, che ha usato tendini da donatore (da cartella clinica lessi che erano due tendini tibiali, uno di un uomo e uno di una donna, che, pur non conoscendo, porterò sempre nel cuore e mi hanno fatto capire l'importanza della donazione organi) e, se non ricordo male, ha usato tecnica "all inside".
Dopo una impegnativa riabilitazione, sono tornato a una piena vita quotidiana. Per l'ansia di cui caricai questo intervento, ho evitato qualsiasi sport di contatto, anche giocare a palla col gatto, mentre pratico molta bici, e lunghe camminate. Nei fine settimana arrotondo il mio lavoro da impiegato facendo il cameriere extra, e, dopo 10 ore in piedi il ginocchio non mi dà alcun problema.
Quest'estate, ho fatto lunghe nuotate a mare, essenzialmente in stile libero, il mio preferito. Quando invece mi accingevo a fare nuoto a rana, la tipica sgambata in torsione che questo stile richiede, mi provocava qualche fastidio nella zona laterale interna del ginocchio, quella della "zampa d'oca". Non si tratta di un vero e proprio dolore, chiamiamolo fastidio. Come se sentissi tirare. Uno dei pochi movimenti in cui mi ricordo che la gamba sinistra è operata.
Documentandomi su internet, ho visto pareri contrastanti. Chi sconsiglia la rana solo a chi ha il LCA rotto, e nei primi mesi di riabilitazione di un LCA ricostruito, chi la sconsiglia A VITA. Perche la sgambata a rana pare sia uno dei pochi movimenti dove emerge la differenza tra un LCA di madre natura, e un LCA ricostruito, che magari può sopportare anche urti da rugby o arti marziali, ma si sposa male col movimento di torsione continuo che la sgambata a rana richiede. Qual è la verità?
Mi piacerebbe ricevere un Vs parere a riguardo.
Dopo un opportuna riabilitazione generale che sport specifica può tornare a fare ciò che vuole. Nella rana vi è un'importante componente intrarotatoria del femore, che se non opportunamente allenata, può sovraccaricare le articolazioni a monte e a valle. Inoltre, la dinamica intrarotatoria del femore è una componente fondamentale per le spinte cicliche, sia dentro che fuori dall'acqua!
Il mio consiglio: si dedichi ad esercizi che possano allenare la ritmicità e il condizionamento dell'intrarotazione di femore associata a valgismo di ginocchio prima di tornare a preformare in acqua!
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.
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