Esperienze

Sono la dott.ssa Valeria Montella psicologa, iscritta all'albo degli psicologi della Toscana n°9782, svolgo colloqui psicologici individuali (anche online) con giovani adulti, bambini e ragazzi in età scolare di sostegno all'apprendimento scolastico e consulenze di sostegno alla genitorialità. Ricevo presso il mio studio Meraki, Viale Togliatti 143/D3, Sesto Fiorentino (FI) e svolgo colloqui psicologici online.

Mi occupo in generale del malessere della persona e in particolare di: disturbi d'ansia e attacchi di panico, problematiche riguardanti autostima e relazioni, sia a livello affettivo che emotivo, disturbi della condotta alimentare, problematiche relative alla gestione dei figli, orientamento scolastico, inoltre svolgo anche gruppi di sostegno alla genitorialità. L'approccio che seguo è principalmente quello della Gestalt, ma ho conoscenze molto più ampie che mi permettono una certa flessibilità in relazione alle problematiche che mi si presentano.

Nella società in cui viviamo oggi, facciamo sempre più fatica a sentirci, ascoltarci, e questo aumenta il nostro senso di impotenza, insicurezza e inadeguatezza rispetto ai contenti nei quali ci troviamo a vivere, che si manifestano poi con varie forme di disagio che noi psicologi chiamiamo “sintomo", il quale se da una parte ha la "colpa" di farci star male, dall'altra ha l'enorme vantaggio di far sì di cominciare a prenderci sul serio e affrontarlo.

Con le coppie lavoro per aiutare nella gestione dei conflitti, nella comunicazione di bisogni e sentimenti spesso taciuti nella relazione, incomprensioni. Portare la coppia alla consapevolezza del punto in cui sono e del posto che occupano è uno degli obiettivi che prefiggo.
Altro
Esperto in:
  • Psicologia clinica
  • Psicologia breve e strategica
  • Psicologia cognitiva
  • Psicologia dell'età evolutiva
  • Psicologia scolastica
  • Psicologia della salute
  • Psicologia nutrizionale
  • Psicosomatica
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Studio Meraki
Viale Palmiro Togliatti 143 Scala D3, Sesto Fiorentino


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Grazie alla Dott.ssa Valeria Montella con Colloquio e avuto delle Risposte riguardo alla Mia Persona di cui Bisogno sulla Salute ha Risentirsi fra una Settimana.

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Presso: Studio Meraki colloquio psicologico individuale

Frequento lo studio della Dott.ssa e mi sono trovato subito in sintonia, data la sua dote di empatia mi è stato facile aprirmi.
Grazie ad esercizi e colloqui mirati mi ha fornito le conoscenze appropriate per poter affrontare i miei problemi. La consiglio sicuramente a chiunque abbia bisogno di sbrogliare la propria matassa. Grazie

F
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La grande difficoltà, oltre ad ammettere di avere un problema, a mio avviso è trovare qualcuno che ti possa aiutare senza dare un giudizio, senza prendere una parte e soprattutto senza dirti cosa DEVI fare, ecco io ho trovato esattamente questo, una persona professionale, decisa, preparata che ha saputo farmi tirare fuori quello che da anni mi creava problemi e affrontarlo senza mai farmi pensare una sola volta che fossi sbagliata, ogni colloquio è una piccola parte di noi che esce allo scoperto e che ci porta al cambiamento. Cambiare è difficile, ma con la persona giusta che ti guida lo è un po' meno. Consiglio vivamente la Dottoressa per il vostro percorso.

M
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Un intuito formidabile uniti ad una sensibilità e ad una delicatezza infinite. La Dottoressa è una professionista brillante. L`ho contattata perché ero giunto ad un punto molto complesso della mia vita. Ogni singolo incontro, per quanto on-line, mi ha lasciato la gradevolissima sensazione di aver fatto luce su questioni irrisolte o comunque poco chiare, facendomi giungere spontaneamente a conclusioni e punti di vista inediti e talvolta sorprendenti.
Grazie davvero.

J
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Presso: Studio Meraki colloquio psicologico

Colpita dalla sua empatia, ho apprezzato molto il suo reale interesse alla mia persona. Ha compreso le mie paure ma anche i miei bisogni, così abbiamo potuto affrontare insieme la situazione problematica. E' stata sempre pienamente presente durante i colloqui!
Mi ha aiutata prima a gestire e poi a trovare una soluzione al mio problema, quando ero arrivata al punto di credere non potercela più fare. GRAZIE MILLE

N
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Sin dalle prime sedute ho notato un miglioramento empatico. Dopo alcuni centri provati spero di aver trovato la persona giusta che possa aiutare mio figlio a vedere una luce in fondo al tunnel.
Grazie Dottoressa
Valeria.pq

M
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Dottoressa molto disponibile e professionale, attenta al paziente e con notevole capacità di dare consigli e spiegazione riguardo i problemi esposti. Mette a proprio agio. La consiglio.

L
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Dott.ssa precisa, puntuale e che mi ha messo subito a mio agio. ho trovato empatia e professionalità. Mi ha fatto superare in poco tempo dubbi e perplessità sul farmi aiutare ed ho trovato un valido supporto per stare meglio. La consiglio a tutti e la ringrazio

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 8 domande da parte di pazienti di MioDottore

Mia figlia ha dodici anni e soffre il doc da quando è piccolina ma da quando è morto mio marito gli sì è aggravato cosa posso fare?

Buongiorno, rivolgendosi al Servizio di Neuropsichiatria (NPI) Infantile Territoriale potrà sicuramente trovare sostegno per lei e sua figlia. Se fosse già in cura presso la NPI le consiglio di rivolgersi ad uno psichiatra per quanto riguarda la valutazione di un aiuto farmacologico e comincerei un percorso di psicoterapia magari anche familiare (sistemico relazionale) che possa aiutarvi nel quotidiano.
Spero di esserle stata utile.
Buona giornata
dott.ssa Valeria Montella

Dott.ssa Valeria Montella

Buongiorno, sono una ragazza di 30 anni, lavoro da ormai 6 anni, ma vivo ancora con i miei genitori. Sono figlia unica e questo ha sicuramente influito sul forte attaccamento affettivo con i miei genitori. Da ormai circa un anno la situazione è diventata però ingestibile, ovvero da quando ho chiuso una relazione di 10 anni con una persona con cui non avevo più nulla in comune e non ero più in sintonia. Ammetto che i primi mesi dopo aver chiuso la relazione, sono stati difficili sia per me, che per i miei genitori. Ho dovuto riprendere in mano la mia vita e stravolgerla. Andava tutto bene, in casa con i miei avevamo trovato un equilibrio ed io ero tornata a star bene. Questo equilibrio però è venuto a mancare nel momento in cui ho iniziato ad uscire con un nuovo gruppo di amici. Da quel momento in poi sono iniziate infatti le pressioni dei miei, discorsi sul fatto che ho già buttato 10 anni della mia vita per una relazione sbagliata, che a 30 anni dovrei sistemarmi ed il tempo passa. In questo gruppo di amici, c'era un ragazzo interessato a me, che ha tentato di avvicinarsi. Da parte mia non era scattato nulla, non mi aveva colpito granché, ma a seguito di queste pressioni e di quei discorsi dei miei, decido di dargli un'opportunità ed iniziamo ad uscire. Sono stata subito chiara sul fatto che erano pochi mesi che avevo chiuso una relazione di 10 anni, avevo ancora i "postumi" e non ero ancora pronta a buttarmi a capofitto in una relazione. Questa cosa è stata totalmente ignorata, infatti dopo solo una settimana di uscite in amicizia, mi sono ritrovata in una relazione seria, con lui che correva come un treno e diventava ogni giorno più morboso. I miei genitori avevano preso bene l'inizio di questa relazione, perché indubbiamente era un bravo ragazzo, di buona famiglia e con un buon lavoro. Mi sono ritrovata quindi in gabbia, senza volerlo minimamente. Più passava il tempo e più sentivo però di non avere nulla in comune con questo ragazzo, non mi faceva impazzire fisicamente, aveva un carattere un po' particolare, insicuro, sempre sulla difensiva ogniqualvolta mi lamentavo di qualcosa, estremamente morboso (al punto da doverlo chiamare nei tragitti da casa a lavoro e viceversa e se ciò non avveniva, metteva il muso e mi trattava con distacco, facendomi sentire in colpa per ignorarlo e non dargli importanza). Ho resistito 5 mesi in queste condizioni, con una persona per cui non provavo nulla e con i miei genitori che non appena tornavo a casa mi facevano un interrogatorio su come stesse andando. Se esponevo i miei pensieri, se raccontavo loro le cose che non mi andavano bene e soprattutto non mi facevano stare bene, mi dicevano che sbagliavo io, che la perfezione non esiste, che così non sarei andata d'accordo mai con nessuno. Tutti questi atteggiamenti mi bloccavano dal prendere la decisione di chiudere questa relazione che sentivo non appartenermi. Qualche giorno fa, finalmente, sono riuscita a parlare con lui e dirgli chiaramente che non sto bene e non mi sembra il caso di continuare questa relazione prendendoci in giro a vicenda. Ora però la situazione in casa è diventata ingestibile, i miei genitori mi trattano con distacco e freddezza, ma a fasi alterne. In alcuni momenti sono i genitori amorevoli di sempre, in altri momenti invece quasi mi ignorano. Sto vivendo questa situazione malissimo, vivo perennemente nell'ansia, non riesco più a mangiare, ho spesso la nausea, il fiato corto e la tachicardia. Se provo a farli ragionare e fargli capire che al momento va bene così, che sto bene anche da sola, mi attaccano. Non so come uscire da questa situazione.

Buongiorno, uscire "dalla gabbia" di cui lei parla deve avere come primo obiettivo quello di ridefinire il rapporto tra lei e i suoi genitori, come un rapporto alla pari, tra adulti, con dei confini ben precisi che non significa intaccare l'affetto reciproco ma riscoprirsi in altri panni.
Sarebbe utile capire come mai solo adesso riconosce questa gabbia, quanto le sia stata utile affinché lei ci rimanesse.
Quali sono le paure nel caso dovesse decidere di lasciarla...questa gabbia? Penso che un accompagnamento terapeutico sia indispensabile per accostarsi con rispetto e accettazione di questa parte di lei che vuole spiccare il volo...
Le auguro un in bocca al lupo per questa novità di vita...
Se avesse bisogno di ulteriori chiarimenti resto a disposizione!
Dott.ssa Valeria Montella

Dott.ssa Valeria Montella
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