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La dottoressa Benvenuti mi ha aiutato davvero tanto in questo percorso, mettendomi subito a mio agio e ad analizzando in maniera accurata le mie difficoltà, fornendomi poi dei consigli e degli strumenti che ancora oggi utilizzo quotidianamente per affrontare al meglio le situazioni più delicate.
La dottoressa è molto preparata, lo studio è un ambiente tranquillo e rilassante. In orario diurno si può ammirare la vista sulle colline, in quello serale le luci soffuse rilassano molto rendono l'ambiente accogliente. Il mio percorso sta funzionando e sento di essere venuto nel posto giusto per risolvere i miei problemi.
Seria e attenta mi sono trovata bene Valentina Benvenuti brava professionista
Mi sono trovata a mio agio e in completo stato di tranquillità, ha centrato la mia situazione di disagio e mi ha saputo condurre con dlicatezza, attenzione e massima comprensione a capire la causa de mio blocco. Grazie di cuore Valentina
Attenta, coinvolta e partecipativa. Ti fa sentire a tuo agio in poco tempo.
Per essere solo all'inizio di questo percorso ,sono rimasta contenta della prima seduta. molto disponibile e accogliente! Sicuramente risolverò i miei problemini!
La dottoressa Benvenuti è una professionista molto attenta, empatica, capace di mettere subito a proprio agio il paziente. Ha saputo aiutarmi in un periodo molto delicato e grazie a lei ho trovato le risorse per affrontarlo al meglio. Sicuramente una psicoterapeuta affidabile e capace che consiglierei senza alcun dubbio.
Valentina è una professionista competente ed attenta, ad ogni piccolo segnale d'allarme da parte mia, si è subito messa a lavoro per
aiutarmi nei modi più accessibili e vari.
La sua presenza nel mio percorso è servita per imparare a gestire rabbia e ansia, sono davvero molto contenta dell'esperienza avuta con lei.
Valentina è una psicoterapeuta tra le più valide a Prato. Mi sono trovata benissimo con lei. All'inizio è stato un po' difficile aprirmi, non è sempre facile accettare di avere bisogno di parlare con qualcuno, ma poi è stato sempre più semplice, finché non è diventato naturale. Sono riuscita ad aprirmi e a superare diversi ostacoli: la morte del mio papà, i miei problemi di autostima, lo stress e i miei problemi di gestione dell'ansia. Il 2022 è stato un anno un po' difficile, e Valentina è stata fondamentale per il mio percorso verso il benessere.
La Dott.ssa Benvenuti è una persona solare ed empatica capace di vincere la diffidenza e l'imbarazzo iniziali con la sua cordialità. Ha saputo guidarmi e sostenermi con delicatezza nel corso della seduta. È una professionista attenta e dedita. Consiglio vivamente.
ha risposto a 21 domande da parte di pazienti di MioDottore
Ciao a tutti, sono un ragazzo abbastanza giovane e sto attraversando un periodo davvero difficile nella mia relazione e sento di non riuscire più a gestire il peso delle bugie, riguardanti le esperienze sessuali con le mie ex, che ho detto. La mia paura è che queste bugie, se venissero alla luce, possano distruggere tutto ciò che ho costruito con la mia ragazza, S.
S. e io stiamo insieme da sei mesi e, per quanto il nostro rapporto sia forte e pieno di affetto, c'è un peso che non riesco a togliermi di dosso. In passato, ho mentito a S. su alcune cose riguardanti il mio passato, cercando di proteggerla da dettagli che pensavo non fossero necessari. Ogni volta che le ho mentito, l'ho fatto per paura che la verità potesse ferirla. Quando mi sono reso conto di quanto fosse sbagliato, ho cercato di dirle la verità, anche se questo mi faceva sentire in colpa.
Purtroppo, la prima volta non raccontai tutto. La seconda aggiunsi qualche dettaglio in più, e lei ci rimase molto male. La terza volta avevo l’intenzione di dirle ogni singola cosa, ma purtroppo tre particolari, che avevo completamente rimosso, sono riemersi nella mia mente. L’ultima volta mi disse: “Guarda, che sia l’ultima volta, sennò…” senza completare la frase.
Penso che queste altre cose, anche se secondo me non hanno alcuna rilevanza e non c'entrano nulla con la nostra relazione, possano sembrare molto gravi per lei. A questo punto sono totalmente consumato dal senso di colpa. So che fanno parte di un lontano passato, ma allo stesso tempo il “non averglielo detto” è recente.
S. ha già sofferto per le mie bugie in passato e l'ha presa molto male. Lei crede fermamente che, anche se non è una persona che giudica, le bugie, anche quelle dette per "proteggere", non siano mai giuste. Questo, per lei, ha minato la fiducia nel nostro rapporto. Io la capisco, ma mi sento allo stesso tempo schiacciato da questo peso. Non voglio perderla e ogni volta che le ho raccontato la verità, ho sentito di aver rimediato, almeno in parte.
Questa volta, però, mi sento davvero distrutto, perché non so come affrontare la situazione. Ogni volta che penso alla possibilità che S. scopra la verità da qualcun altro, o che arrivi a intuire da sola, ho il terrore che tutto finisca. Non voglio più mentirle, ma questa volta il senso di colpa è davvero insostenibile.
S. vede il passato in modo diverso da me. Per lei, ciò che è successo, anche se non è necessario rivelare ogni dettaglio, dev'essere affrontato con sincerità e trasparenza. Ritiene che il passato, se non risolto, possa influenzare gravemente il presente e il futuro. Io, invece, ho sempre cercato di nascondere certi aspetti del mio passato, pensando che, se non influissero direttamente sulla nostra relazione, non fosse necessario parlarne. Ora mi rendo conto che questa visione è stata sbagliata e che ogni ombra di verità non detta potrebbe costare caro.
Non so come posso rimediare. Sento che le cose che ho nascosto potrebbero essere la causa della fine della mia relazione con lei, e questo pensiero mi fa sentire impotente e pieno di rimorsi.
Cerco davvero un consiglio da chi ha vissuto situazioni simili o da chi ha affrontato il peso delle bugie in una relazione. Come posso gestire questa colpa senza distruggere tutto? Come posso ricostruire la fiducia in me stesso e nel nostro rapporto?
La amo tanto, e farla soffrire è devastante per me. Va bene raccontare la maggior parte delle cose senza entrare in dettagli inutili, che per me non significano niente e non mi rispecchiano, ma che rischierebbero di rovinare la nostra bellissima e perfetta relazione?
grazie in anticipo.
Gentile utente, da dove proviene questa colpa, probabilmente è qualcosa che proviene dal suo sistema familiare, che non essendo elaborata ha tutt'oggi delle ripercussioni. Magari l'hanno umiliata se non si diceva tutta la verità. Oppure può essere che ci sia una parte di lei che sta cercando inconsciamente di mettere fine ad una relazione cosi bella e diventata importante, e che magari ne è spaventata. Che cosa cerca questa parte, come può essere fatta, quali sono le sue frasi preferite. Chi è che ha deciso che "ogni ombra di verità non detta ci costi qualcosa" , forse questa parte timorosa? Queste solo alcune domande importanti che potrebbe porsi, me non di meno importanza è considerare noi stessi come esseri univoci, integri, alla ricerca di una sola via. Quando invece è più comune pensarci esseri dotati di parti in contrapposizione tra di loro, ognuna che vuole ottenere il proprio bisogno. Credo che questo lavoro le gioverebbe molto in poche sedute, se vuole sono disponibile anche online. Buona serata e buon dialogo con queste parti!
Si può convincere un figlio (di quasi 16 anni) a iniziare la psicoterapia, se è tassativamente ed aggressivamente contrario, ma al contempo si definisce depresso ed ha espresso propositi suicidi?
Ho già preso un appuntamento, al quale parteciperemo mia moglie, io e lui, ma ha già detto che non ha intenzione di aprire bocca.
Gentile utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Partiamo dal presupposto che una psicoterapia ha efficacia se la persona ha anche una piccola parte di sé che desidera essere aiutata, ma da quanto mi dice al momento è nascosta. Credo che sia comunque presente e che vada scovata, perché generalmente chi davvero nutre pensieri suicidari di solito non li esprime. Avete provato ad accogliere questo suo momento di difficoltà, facendolo sentire accolto, sostenuto e compreso nonostante minacci o abbia comportamenti aggressivi? Autorizzando vostro figlio a vivere caos, confusione, destabilizzazione, mancanza di motivazione, rabbia, consente di vederlo come un qualcosa che "non va curato", ma piuttosto una turbolenza che merita essere attraversata da lui e da voi in un ottica di passaggio fondamentale da cui trarre degli insegnamenti. I passaggi più proficui sono sempre anche quelli più difficili. Questo "contenimento" depotenzia il suo malessere e potrebbe favorire l'emergere di una causa del suo disagio, magari un qualcosa di cui ha vergogna a esprimere. Va benissimo anche provare con un professionista a riportare il quadro, saprà guidarvi oppure ascoltarvi in momenti anche separati. Se volete sono disponibile anche ad un primo consulto online. In bocca al lupo !
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