Mi chiamo Roberta Floris e sono una psicologa psicoterapeuta. Mi piace soprattutto lavorare in studio con i pazienti, nonostante abbia una formazione non solo psicoterapeutica. Posso definirmi ecclettica e con una professionalità larga. Cerco sempre di integrare approcci diversi e non ho un approccio ortodosso, ma ricco di influssi teorici ed esperienziali. Attualmente ho integrato l’approccio strategico breve con l’approccio sistemico relazionale e uso la tecnica EMDR, la mindfulness, la sensory motor e il training autogeno.
In terapia accolgo le persone che mi portano i loro problemi con rispetto e competenza professionale, ma soprattutto con empatia e ascolto attivo. I pazienti non sono la patologia, ma sono persone e ciò che mi interessa, al di là della nosografia del disturbo, è che possano ritrovare un equilibrio nella loro vita e ritrovino un benessere psicofisico. Accolgo tutti i pazienti e uso la tecnica più efficace a seconda della problematica portata. Faccio terapia individuale, di coppia, familiare e di gruppo. Ultimamente mi sto occupando di terapia di gruppo per l’elaborazione del lutto (sia persone sia animali), di biblioterapia, fototerapia e cineterapia e sono affascinata da usare nuove tecniche, che integro grazie ad una costante formazione e aggiornamento. Continuo ad avere, dopo tanti anni, entusiasmo per la professione di psicologa e di psicoterapeuta e metto a disposizione me stessa e la mia professione alle persone che hanno disturbi e problematiche, o semplicemente hanno bisogno di conoscersi e di avere uno specchio con cui confrontarsi. Mi piace lavorare con i pazienti perché imparo tanto e mi arricchiscono: non si smette mai di imparare! Apprezzo molto l’ironia in terapia e adoro le metafore, gli aforismi. All’inizio della mia carriera ho lavorato in ambiti collaterali alla psicoterapia, soprattutto nell’ambito della formazione e dell’orientamento, essendo anche psicologa del lavoro, e questo mi ha permesso di impattare soprattutto con gli adolescenti. Ho sempre approfondito tematiche autonomamente e con tanti corsi di formazione nelle tematiche più disparate (T group, sviluppo organizzativo, sviluppo cognitivo del bambino sordo, metodologie di intervento con gli adolescenti, psicodramma e psicodramma analitico, pensiero laterale, educativa di strada, orientamento donne, gioco e pratiche ludiche, abuso all’infanzia, mediazione dei conflitti, adozioni, disturbi del comportamento alimentare, gioco d'azzardo, insonnia, sclerosi multipla, invecchiamento, disagio adolescenziale e giovanile, transgender e intersex, pari opportunità, ansia, abbandono, emozioni, grafologia, amore, ansia etc.). Ho lavorato in tanti contesti problematici e non, mi sono occupata di educativa domiciliare e di strada, di reinserimento di pazienti psichiatrici e tossicodipendenti e ho molte esperienze in ambito scolastico. Mi piace lavorare in gruppo e con diverse professionalità. Sono stata Giudice Onorario alla Corte d’Appello sezione minori per dieci anni, ho seguito uno sportello di mediazione familiare per diversi anni in 25 comuni della Marmilla, sono stata psicologa in una comunità alloggio minori e in un centro di aggregazione sociale e ho vinto una selezione diversi anni fa per lavorare in carcere. Tutte queste esperienze mi sono sempre di aiuto nel setting terapeutico, perché mi aiutano a vedere le problematiche inforcando anche le lenti della realtà sociale quotidiana e mi permette di avere una visione molto allargata. I rami della psicologia del lavoro e clinica sono anime della stessa medaglia che si interconnettono e che mi appassionano, e, come diceva Freud “Un uomo come me non può vivere senza una mania, una passione divorante o, per dirla con Schiller, senza un tiranno. Io ho trovato il mio tiranno e, per servirlo, non conosco limiti. È la psicologia”.