Esperienze

Sono specializzata sia in analisi transazionale come counselor che come psicoterapeuta sistemico relazionale. Mi sono laureata con tutti i crismi cioè frequentando una bella università come la seconda università degli studi di Napoli e conseguendo la laurea magistrale in psicologia clinica. Ho esperienza in questo campo quasi ventennale e assicuro che l'esperienza conta molto, sia per una valida diagnosi che per le cura psicoterapeutica. Il primo colloquio servirà a farmi giustizia come professionista , più di qualunque discorso di auto presentazione , come diceva una storica pubblicità: "provare per credere" e farsi un'opinione personale sulla mia professionalità.
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Studio di psicologia e psicoterapia Catarinella
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Risposte ai pazienti

ha risposto a 4 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buongiorno a tutti. Sono una ragazza di 18 anni che soffre di ipocondria (non diagnosticata) da almeno 5/6 anni. Ultimamente ho notato però un marcato peggioramento. Normalmente riuscivo a tenere i miei pensieri sotto controllo, ma da qualche mese a questa parte, non più. Il mio cervello manda continui campanelli d'allarme, non sono mai tranquilla e spendo gran parte della mia giornata ad ispezionare il mio corpo e corroborare ipotesi online. Negli ultimi tempi ho anche notato la comparsa di sintomi fisici che potrebbero forse essere psicosomatici, anche se la mia mente continua a farmi credere siano gravi patologie. Alcuni di questi sintomi più fastidiosi sono: sensazione di nodo alla gola, petto pesante, acidità di stomaco, sensazione di gola irritata. Senza contare ovviamente tutti i sintomi mentali. È plausibile che questi possano essere sintomi della psiche? Cosa mi consigliate per calmarmi? Non ce la faccio più

Salve, molto difficile vivere in compagnia dei suoi disturbi, che mi sembrano di origine ansiosa. Eviti di fare autodiagnosi e si faccia invece aiutare da un o una professionista psicoterapeuta. Intanto per escludere eventuali patologie organiche, faccia degli esami medici facendosi consigliare dal suo medico di fiducia, ma a mio avviso ,questa è solo una precauzione che definirei superflua. Saluti . Dr.ssa Catarinella

Dott.ssa Raffaella Catarinella

Domande su terapia di coppia

Salve a tutti, ho un dubbio atroce e vorrei capire se sia lecito o meno averlo. Ho avuto una relazione con una ragazza per un anno e mezzo, ci siamo amati tanto ma abbiamo commesso entrambi molti errori, era una relazione tossica, soprattutto per colpa della gelosia. Circa tre mesi fa mi ha lasciato per messaggio e abbiamo avuto un confronto solo dopo un mese perché lei era fuori per lavoro. Le sue motivazioni sono state che a causa dei continui litigi soffriva troppo, voleva stare sola e il sentimento nei miei confronti era calato. Per due mesi le ho corso dietro senza nessun risultato, anzi probabilmente ho peggiorato la situazione. Poi ho preso in mano la mia vita, ho iniziato la psicoterapia e ho fatto altre cose per me stesso. Come lei ha notato questo cambiamento, c’è stato un interessamento a me, vedendomi più calmo e distaccato. Ci siamo sentiti per qualche giorno, e oggi siamo usciti. È stata un’uscita tranquilla e un po’ strana dati i trascorsi, fin quando le ho chiesto se ci fosse stato qualcosa con qualcuno in questi mesi. Lei si è subito messa sulla difensiva, dicendo che eravamo single e che non mi doveva importare, che non me lo avrebbe mai detto e che ci stavamo vedendo ed era quello l’importante e che stavo rovinando la serata. Forse in parte quello che ha detto a ragione, ma questa è una cosa che voglio sapere perché dovrebbe essere una mia scelta decidere se accettare o no quello che c’è stato, eventualmente, con qualcun altro. Sinceramente le sue parole mi fanno pensare al fatto che ci sia stato qualcosa che non voglia dire, forse per paura di essere giudicata, ma allo stesso tempo io non riuscirei ad andare avanti senza una risposta, avrei sempre questo dubbio nella mente che non mi farebbe dormire. La ragazza che ho conosciuto per un anno e mezzo non lo avrebbe mai fatto, ma mi ha lasciato e mi ha detto che non mi amava più, sembrava una persona diversa e non ci metto più la mano sul fuoco. È lecito voler sapere una cosa del genere da parte mia oppure no? Non so come reagirei se sapessi che c’è stato qualcosa con un altro ragazzo in questo lasso di tempo, è vero che non stavamo insieme ma è passato comunque poco tempo e mi sembra una cosa irrispettosa verso una persona che le ha voluto bene e che sapeva stessi soffrendo molto a causa sua. Io credo che la mia sia una domanda più che lecita a cui lei dovrebbe rispondere sinceramente per poter provare a stare insieme, non credo che dovrebbe fare tutte queste storie perché dovrebbe essere un mio diritto saperlo, non ci stiamo conoscendo per la prima volta e nè ci siamo lasciati per anni. Per ora ho lasciato perdere dato che era la prima uscita dopo tanto, ma prima o poi vorrei avere una risposta e credo che una sua eventuale non risposta sarebbe già una risposta a questa domanda (ossia una risposta positiva, è stata con qualcuno ma si vergogna ad ammetterlo perché anche lei, per come la pensa, sa essere una cosa non proprio corretta). Vorrei avere i vostri pareri su questa storia, grazie mille

Salve, capisco il suo stato d'animo soprattutto dopo un periodo abbastanza lungo in cui ha avuto una relazione con questa ragazza, ma penso che avendo lei stesso definito la relazione "tossica" a causa dell gelosia, dovrebbe mettere da parte i suoi dubbi e ricominciare la relazione con altre premesse. Cosa cambierebbe per lei se la sua compagna avesse avuto un altro rapporto nel periodo di separazione da lei, è questa la domanda che dovrebbe porsi e alla quale solo lei può rispondere e la psicoterapia avrebbe dovuto aiutarla in tutto ciò. Deve considerare che in quel periodo vi eravate lasciati e quindi eravate entrambi liberi di fare altri tentativi sentimentali. La psicoterapia sottolinea sempre e lei dovrebbe saperlo, di concentrarsi sul qui ed ora e non pensare agli eventi passati,. Si butti gli eventi trascorsi alle spalle e ricominci con altre premesse ed altre basi, se sta utilizzando proficuamente il suo percorso psicologico , chieda aiuto al terapeuta proprio in questo. Cordiali saluti. Dr.ssa Catarinella

Dott.ssa Raffaella Catarinella
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