Esperienze
Mi occupo prevalentemente di:
consulenza, sostegno psicologico e psicoterapia all’individuo, alla coppia e al gruppo;
valutazione psicodiagnostica in ambito clinico e forense;
intervento clinico con gli adolescenti;
percorsi di orientamento per gli studenti degli istituti di istruzione secondaria;
promozione e sviluppo del benessere individuale, di gruppo e organizzativo.
Esperto in:
- Psicoterapia
- Psicodiagnostica
- Psicologia scolastica
- Psicologia forense
- Psicologia giuridica
Indirizzi (2)
Pazienti senza assicurazione sanitaria
Accompagnamento in gravidanza (descrizione) • 50 €
Assessment psicologico (minori) (descrizione) • 50 €
Colloquio psicologico di coppia • 75 € +20 Altro
Colloquio psicologico età evolutiva • 50 €
Colloquio psicologico familiare • 75 €
Colloquio psicologico individuale • 50 €
Mostra tutte le prestazioniPazienti senza assicurazione sanitaria
Consulenza online • 50 €
Colloquio psicologico familiare • 75 €
Colloquio psicologico online • 50 € +8 Altro
Consulenza psicologica per infertilità e sterilità • 50 €
Consulenza Sessuologica • 75 €
Consulenza sessuologica di coppia • 75 €
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9 recensioni
Punteggio generale
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I.
Ho avuto il privilegio di essere seguita dal Dr. Matteo Totaro e posso dire, con certezza, che è stato un percorso estremamente positivo. Fin dal primo incontro, ho sentito di essere in un ambiente sicuro e accogliente. Passo dopo passo, mi ha aiutata ad esplorare le mie emozioni e i miei pensieri in profondità, con professionalità e delicatezza.
Ogni sessione è stata un'opportunità per riflettere, crescere e imparare nuovi strumenti per affrontare le sfide della vita quotidiana. Grazie alla sua guida, mi sento più consapevole, più forte e con una nuova prospettiva. Lo consiglio vivamente a chiunque stia cercando un professionista serio, competente e umano.
L M
Mi sono sentito subito a mio agio. Credo nessuno mi abbia mai riservato un ascolto così attento, comprensivo, autentico. Sempre grato per aver conosciuto il dottore, che consiglio sinceramente.
F.Z
Un ottimo professionista: empatico, attento, professionale, competente. Fare un percorso con lui mi ha fatto sentire protetta, sostenuta, spronata. Lo consiglio a tutt*
A. C.
La sua professionalità e il suo approccio chiaro e mirato mi hanno permesso di comprendere meglio me stesso e di affrontare le difficoltà in modo più consapevole. Ogni incontro è stato un passo importante verso la soluzione delle mie difficoltà.
M.P.
Il dott. Matteo Totaro è un professionista serio e competente. Mi ha supportato nel capire meglio me stesso e mi ha offerto il supporto di cui necessitavo. Mi sono sentito molto a mio agio nelle sedute e ho tanto apprezzato la sua capacità di ascolto.
A. L.
Ho iniziato il percorso con il dottor Totaro in un periodo difficile della mia vita. Ho incontrato un dottore empatico, capace di mettermi subito a mio agio e che mi ha fatto sentire che quello che ho da dire ha sempre valore e merita di essere ascoltato.
Ancora mille grazie, doc!
VS
Non potrei che essere soddisfatta del percorso intrapreso insieme al dott. Totaro. Professionista empatico e attento, capace di creare un'atmosfera accogliente. Consiglio vivamente a chiunque stia cercando supporto psicologico.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 5 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buonasera, sono un ragazzo di 27 anni non ho mai avuto una ragazza e sono vergine, faccio una vita molto sacrificata per mezzo del lavoro e degli orari avendo un attività, ovviamente non è solo questo il problema se sono vergine a 27 anni bensì è un aggravante, comunque vivo questa cosa molto male e più tempo passa e più ho paura, non sono uno sfigato totale gestisco un attività ho anche amici anche se non molti, non penso di essere brutto mi reputo abbastanza carino e non sono omosessuale, rispetto a questa cosa ho come un blocco e mi sento inferiore rispetto agli altri e mi sento molto frustrato quando si parla di fidanzamento, specie quando si parla di portare a letto una ragazza mi spezza il cuore, ammetto di essere diventato frustrato e anche geloso per questa cosa, non voglio avere una ragazza a 50 anni o non averla male, sono combattivo su tutto ma su questo sono pessimista e mi rendo conto che così peggioro la situazione, sinceramente per i 30 se non risolvo questo problema preferisco farla finita piuttosto che vivere questa umiliazione e essere inferiore agli altri, non lo dico per fare la vittima lo farò senza dire niente a nessuno, non è possibile che sono l'unico a essere inferiore pure ai ragazzi di 15 ann, scusate per lo sfogo grazie a chi vorrà darmi un consiglio
Buonasera, innanzitutto grazie per aver voluto condividere apertamente i suoi sentimenti e il suo vissuto, per quanto doloroso. L’avrà probabilmente già sentito dire, ma val la pena ripeterlo ancora: il valore di una persona non si misura attraverso il confronto con gli altri o in base a standard sociali astrattamente prestabiliti. Ciascuno di noi ha la sua storia e il proprio percorso, unici e irripetibili. Spesso, le aspettative sociali possono generare una pressione insostenibile. Il contesto sociale e culturale di cui ciascuno di noi è parte tende a creare ideali di successo cui ognuno si sente in dovere di aderire. Ma se ognuno è un soggetto unico e inimitabile per caratteristiche e storia personale, non possono esistere norme valide aprioristicamente per tutti. Le nostre esperienze, le nostre acquisizioni, come pure le nostre imperfezioni non definiscono in assoluto il nostro valore in quanto esseri umani. Spesso la percezione di una mancanza ci impedisce di riconoscere “le presenze”; la sensazione di vuoto satura la possibilità di vedere il “pieno” che esiste nelle nostre vite: relazioni amicali appaganti, soddisfazioni lavorative, e così via. Impedendoci di cogliere opportunità inattese. La possibilità di ritagliarsi uno spazio di riflessione su di sé insieme a un professionista può generare l’occasione di riconoscere parti di sé finora sconosciute e aprire la strada all’opportunità di raccontare in maniera differente la propria storia… per generare il cambiamento.
Un saluto, resto a disposizione. Matteo Totaro.
gentili dottori, dopo un periodo della mia vita buio a causa di una malattia, sempre a causa di un trauma fisico, entro in contatto con una persona che mi tiene in cura per mesi. Tra noi si è creata subito una certa sintonia e feeling. Veniamo al dunque: io sposata, mi rendo conto di provare infatuazione per quest'altro uomo molto più giovane di me.
Inizia tra noi una storia prevalentemente fisica e mi rendo conto che siamo entrambi molto attratti, ma nel contempo razionalmente ci rendiamo conto che le cose sono complicate...finchè lui decide di cambiare città e di andar via..ci siamo incontrati per un weekend insieme....poi mesi di silenzio...a Natale ci siamo rivisti...ma ora è ripartito con la promessa che sarei andata a trovarlo.
I due mesi che non ci siamo visti/sentiti ho cercato di recuperare il rapporto con mio marito, in crisi da circa un anno...ancor prima che incontrassi l'altro. Mi sono resa conto che è irrecuperabile ma non riusciamo a lasciarci.
Ho avuto modo di elaborare anche l'altra situazione...mi sono resa conto che comunque la fase idilliaca in cui eravamo sempre insieme per le mie cure è cessata e fa parte di una fase oramai chiusa. Il problema è che avrei voluto frequentarlo al di fuori di quel contesto per più tempo, per capire se effettivamente provo o meno dei sentimenti. Lui non mi ha dato tempo perchè è andato via...e la distanza non aiuta! lui sta conoscendo altre donne, quindi deduco che a parte qualche uscita random con me, non è che abbia questa gran voglia di legarsi a me...o che sia innamorato.
Onestamente non riesco nemmeno a elaborare il rapporto con mio marito perchè nonostante viaggi su un binario parallelo comunque ora è condizionato da questa sbandata forte.
Sono sincera con me stessa: se l'altro non fosse andato via o mi avesse dato un chiaro segnale avrei già preso una decisione...ci avrei provato senza ombra di dubbio, ma così è complicato. Del resto lui è scaltro, mi ha velatamente fatto capire che il fattore matrimonio è determinante nel definire il nostro rapporto ....ma non si sbilancia mai più di tanto.
So che la scelta giusta per il mio benessere sarebbe quella di chiudere il mio matrimonio a prescindere... ma non trovo la forza. Dall'altro lato penso ancora....chissà se vale la pena "forzare" il rapporto con il nuovo, ma la distanza mi spaventa. Vorrei un parere, fermo restando che ho intenzione di iniziare un percorso che mi aiuti a elaborare il tutto.
Innanzitutto grazie per aver condiviso con autenticità il delicato momento che sta attraversando. È una fase di indubbia complessità emotiva, in cui si intrecciano sentimenti intensi e talvolta contraddittori, riflessioni razionali e difficoltà nel prendere decisioni definitive. Tuttavia, la sua consapevolezza rispetto alla crisi nel rapporto con suo marito e alle dinamiche di relazione con l'altra persona dimostra capacità di riflessione su di sé e sui vissuti che attualmente la abitano. Probabilmente la fatica che attraversa è anche quella di voler comprendere meglio cosa desidera davvero per sé stessa e come può affrontare le paure che possono bloccarla – come la paura della distanza, quella del cambiamento o quella di dover fare delle scelte. È naturale sentirsi smarriti quando ci si trova a fare i conti con legami complessi, sia quelli che si stanno chiudendo sia quelli che potrebbero non realizzarsi come si sperava. Il futuro ci riserva certamente delle incognite, ma può anche offrire delle opportunità. La sua intenzione di iniziare un percorso terapeutico è un passo estremamente importante. Attraverso il lavoro su di sé potrà esplorare in profondità i suoi bisogni più autentici, il significato delle relazioni che ha vissuto e i nodi emotivi che potrebbero influenzare le sue scelte. Un simile percorso potrà aiutarla a leggere in maniera differente la sua storia, a ritrovare chiarezza, a individuare nuove prospettive per generare possibilità di cambiamento. Un caro saluto, Matteo Totaro.
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