Salve,
Volevo parlare di un problema che mi sta molto a cuore. Ho 16 anni ed ovviamente vivo ancora con i miei genitori. Ho due fratelli maggiori che si sono entrambi trasferiti nelle loro case e sono rimasta sola in casa. I miei genitori all'apparenza sembrano una coppia normale, ma in realtà ci sono problemi molto profondi che si manifestano ogni tanto. Mia madre da giovane ha avuto problemi mentali legati soprattutto all'autostima che la portarono ad avere problematiche anche fisiche (non specifico per tutelare la sua privacy), legate sicuramente ad un rapporto con il padre veramente molto tossico e grave, invece mio padre ha avuto una storia particolare. Fino a quasi 30 anni è stato sempre in casa, da solo, a studiare, a causa dei suoi genitori particolarmente severi e "manipolatori" (questo è quello che dice lui). Entrambi, però, non si sono mai rivolti a degli specialisti della salute mentale e penso che molto loro problemi ci siano ancora. Queste sono questioni che riguardano solo loro, ma il mio disagio nasce dal momento in cui tutto ciò influisce sulla famiglia. Mio padre ha dei periodi in cui ha dei veri e proprio scatti di rabbia improvvisi ed imprevedibili, poi di solito non fa del male, ma urla, insulta, e, nei casi più gravi, rompe qualcosa. Mia madre invece cerca di rispondergli, per farsi valere, poi molte volte piange ed alla fine, molto spesso, lui vince nella discussione. Non litigano spesso in realtà, ma ci sono periodi in cui succede e che veramente mi fanno tremare le mani, accelerare il battito, venire nausea, ansia e preoccupazione seria. Mi è venuto in mente di scrivere proprio perché esattamente pochi minuti fa mio padre è esploso. Stavamo mangiano tranquilli a pranzo, ad un certo punto, lui inizia a dire che nella sua pasta c'è troppo olio, mia madre nega e lui si arrabbia ancora si più. Lei afferma di aver semplicemente sbagliato la dose, invece lui è convinto che lei addirittura glielo abbia messo apposta solo a lui e che così ingrasserà, oltre che a sprecare l'olio. La situazione poi degenera, perché lui inizia a dire che lei non è capace a fare niente, lei ribatte dicendo che ha sempre fatto di tutto per la famiglia e vanno avanti per ore. Una situazione stupida che se fosse successa a persone sane mentalmente si sarebbe risolta dopo neanche un minuto. Io, nel frattempo, ero a tavola ed ero pietrificata, continuavo a mangiare velocemente per andarmene il prima possibile, ma appena arrivo in camera mi sento male. Una volta iniziarono ad urlare pesantemente davanti a me e quando poi se ne andarono perché arrivò mio fratello, io mi sentì sovraccaricata emotivamente e piansi davanti a mio fratello (considerando che è stata la prima ed unica volta in cui piango davanti ad una persona). Io ovviamente non posso obbligarli ad andare in terapia o a provare a risolvere i loro problemi, d'altra parte non so come comportarmi. Non capisco se dovrei intervenire in queste liti, ma anche se dovessi non ci riuscirei. Non riesco a gestire questa situazione e penso che mi abbia abbastanza plasmata nella mia crescita, molto di più rispetto che ai miei fratelli. Con mio padre, infatti, non ci parlo per niente perché con lui mi sento sempre di dover camminare in punta di piedi. So che poi non ha mai fatto niente di grave, ma gli urli, e le liti dei miei genitori mi fanno troppa paura lo stesso. Non so come comportarmi davvero.
Grazie.
Buona giornata