Dott.ssa Maria Bollecchino

La prima visita, della durata di circa un'ora, rappresenta il primo incontro tra nutrizionista e paziente.. sarà l'appuntamento più lungo , ma sicuramente il più importante ai fini del successo dell'obiettivo prefissato! Oltre a permettere la conoscenza reciproca, fondamentale per instaurare un rapporto di fiducia, il primo incontro permetterà la valutazione di una serie di parametri fondamentali: -stato di salute (patologie in corso o pregresse quali colesterolo, diabete, ipertensione, ipotiroidismo...) -anamnesi familiare (patologie familiari ereditarie) - lettura esami ematochimici al fine di riscontrare eventuali problematiche su cui lavorare - assunzione di farmaci - abitudini alimentari Successivamente al paziente verranno presi peso e altezza e verrà effettuata la BIA, meglio conosciuta come analisi bioimpedeziomentica, esame per la valutazione della composizione corporea (massa magra, massa grassa, met basale, acqua intra ed extracellulare), attraverso la quale sarà possibile approfondire lo stato di salute dello stesso al fine di individuare insieme gli obiettivi su cui lavorare! Successivamente, e solo dopo qualche giorno, verrà rilasciato un piano alimentare personalizzato!!!

La dieta in gravidanza è un aspetto molto importante per garantire il controllo del peso della mamma, ma soprattutto il corretto sviluppo del feto. Durante la visita verranno individuate le abitudini alimentari della donna, verrà effettuata un'anamnesi familiare e personale (presenza di patologie da tenere sotto controllo ed eventuale assunzione di farmaci), verranno presi peso ed altezza, mentre la BIA verrà evitata in quanto potrebbe dare dati falsati soprattutto in termini di acqua intra ed extracellulare. Verranno quindi prefissati gli obiettivi e verrà stilato un piano personalizzato atto a garantire un apporto adeguato di kcal (a seconda del periodo di gestazione) e sopratutto bilanciato da un punto di vista nutrizionale.

Monitorare il diabete significa tenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue( glicemia), al fine di prevenire i danni che deriverebbero dalle complicanze di una non corretta gestione del diabete stesso. La dieta, per i diabetici, non è sinonimo di rinunce e/o mancanza di cibo..tutt'altro!!! La cosa fondamentale è adottare uno stile di vita sano, programmando un'alimentazione corretta associata ad una costante attività fisica. Pasti bilanciati, ricchi in proteine nobili, verdura, carboidrati complessi e fibra, ma poveri di zuccheri semplici potranno permettere di tenere sotto controllo una patologia che negli ultimi anni ha preso il sopravvento, ma che, con le opportune precauzioni, non deve assolutamente spaventare!

il piano alimentare, deve tener conto delle esigenze personali ma soprattutto salutistiche del paziente e, soprattutto, rispecchiare a pieno gli obiettivi da raggiungere. A tale scopo, deve tener conto dell'apporto calorico adeguato al soggetto in esame, dell'apporto di nutrienti adeguato al mantenimento dello buono stato di salute, nonchè di eventuali patologie da tenere sotto controllo o combattere. Pertanto esso non deve essere un prestampato che ci si possa scambiare tranquillamente tra amici e parenti, ma un PIANO PERSONALIZZATO e ADEGUATO alle esigenze di ciascuno.

La dieta vegetariana, insieme a quella vegana, rappresenta negli ultimi anni, un approccio dietetico sempre più diffuso.Sia che sia stata scelta per un fattore etico e/o salutistico, essa prevede l'esclusione di tutte le tipologie di carne e pesce a predilizione, invece, di frutta, verdura, cereali, legumi, frutti oleosi e alimenti di derivazione animale, quali uova e prodotti lattiero-caseari. Ricca in vitamine e sali minerali, tale dieta potrebbe risultare sbilanciata per quanto riguarda l'apporto di proteine nobili (mancando carne e pesce), ma soprattutto potrebbe presentare un surplus di grassi saturi responsabili di numerose malattie quali ipercolosterolemia, diabete mellito tipo II, obesità... Fatta in modo sano, e soprattutto con le dovute integrazioni, essa potrebbe essere tra le diete attualmente più equilibrate...pertanto è opportuno che sia calcolata minuziosamente per ottemperare a tutti i fabbisogni nutrizionali del soggetto in esame

La prima visita, della durata di circa un'ora, rappresenta il primo incontro tra nutrizionista e paziente.. sarà l'appuntamento più lungo , ma sicuramente il più importante ai fini del successo dell'obiettivo prefissato! Oltre a permettere la conoscenza reciproca, fondamentale per instaurare un rapporto di fiducia, il primo incontro permetterà la valutazione di una serie di parametri fondamentali: -stato di salute (patologie in corso o pregresse quali colesterolo, diabete, ipertensione, ipotiroidismo...) -anamnesi familiare (patologie familiari ereditarie) - lettura esami ematochimici al fine di riscontrare eventuali problematiche su cui lavorare - assunzione di farmaci - abitudini alimentari Successivamente al paziente verranno presi peso e altezza e verrà effettuata la BIA, meglio conosciuta come analisi bioimpedeziomentica, esame per la valutazione della composizione corporea (massa magra, massa grassa, met basale, acqua intra ed extracellulare), attraverso la quale sarà possibile approfondire lo stato di salute dello stesso al fine di individuare insieme gli obiettivi su cui lavorare! Successivamente, e solo dopo qualche giorno, verrà rilasciato un piano alimentare personalizzato!!!

Le visite di controllo, della durata di circa 20-30 minuti, rappresentano gli appuntamenti successivi alla prima visita..sono incontri durante i quali ci si confronta sui risultati raggiunti rispetto alla volta precedente (il paziente verrà infatti ripesato, e verrà rieffettuata l'analisi bioimpedenziomentrica), la persona in esame potrà indicare le proprie perplessità o le difficoltà eventualmente riscontrate e si decideranno insieme le modifiche (qualora ce ne fosse bisogno) da apportare al piano! Si sceglieranno insieme i successivi obiettivi e verrà scelta la nuova data del prossimo appuntamento! Generalmente le visite di controllo hanno una cadenza mensile, ma ci possono essere delle eccezioni dovute alle esigenze personali o salutari del paziente stesso!