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Studio Privato Dott.ssa Manuela Ciambellini
Corso Adriano 20, Modena


Pazienti senza assicurazione sanitaria


Presso questo indirizzo visito: adulti, bambini a partire da 12 anni
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Prestazioni e prezzi

I prezzi indicati sono quelli per pazienti senza assicurazione sanitaria

Prestazioni suggerite

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Colloquio psicologico clinico


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75 €

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65 €

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Esperienze

Io, mamma, attivista per i diritti, psicologa e psicoterapeuta. Fare la psicoterapeuta era un sogno che avevo sin dai 17 anni, quando nei banchi di scuola iniziai ad amare la filosofia e le essenze dell’essere umano.
Credo molto in questa straordinaria esperienza di vita, nella sua bellezza e nella sua efficacia. Ho imparato su di me che fare un percorso di psicoterapia richiede una straordinaria forza di volontà e coraggio; il coraggio di guardare dentro di sé, dentro la propria storia, di voler trasformare la propria sofferenza, le proprie difficoltà in qualcosa di buone per sé.

Penso che farlo, incontrando le persone giuste, faciliti la scelta di traiettorie di maggior benessere.

La funzione sociale della psicoterapia sta nell’essere risposta collettiva, sociale e strutturata: non può essere staccata dal tessuto sociale e famigliare, dalle condizioni/situazioni lavorative, di istruzione, di sanità. In psicoterapia si maneggiano le realtà delle persone, incluse quelle del terapeuta. Chiedere al terapeuta la scelta del metodo adottato, l’efficacia, le conseguenze è fondamentale ed è base di un rapporto contradditorio.
Integro l'approccio sistemico relazionale con altri approcci.

Per me fare psicoterapia è un onore; curare la psicoterapia è un dovere.
Renderla uno strumento aperto, plurale, complesso, valorizzatore dei singoli è indicatore di quanto ogni terapeuta riesca a mettersi in gioco, in empatia, in ascolto attento e curi ogni dettaglio da potenziare in un percorso di benessere.
Ormai tutti gli accadimenti della vita arrivano a noi psicoterapeuti: un lutto, il parto, la gravidanza, l’adolescenza, l’apprendimento scolastico, l’invecchiamento, … è per questo che è fondamentale chiedersi che essenza ha lo psicoterapeuta da cui vado e quindi il percorso psicoterapico che farò?
Per questo sono qui, in dialogo, con chi vorrà intraprendere questa possibilità individualmente, in coppia, in famiglia.
Altro

Punteggio generale

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G
Presso: Studio Privato Dott.ssa Manuela Ciambellini psicoterapia individuale

Mi sono trovata molto bene con la dottoressa Manuela Ciambellini. Ho trovato il suo approccio molto efficace e pratico, con strumenti concreti che mi hanno aiutato a migliorare aspetti della mia vita personale e relazionale. Manuela è empatica, professionale e crea un ambiente di supporto in cui ci si sente compresi e non giudicati. La consiglio vivamente a chi cerca un supporto psicologico qualificato.

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Presso: Studio Privato Dott.ssa Manuela Ciambellini psicoterapia individuale

Certamente, ecco una versione più breve e meno esplicita:

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Mi sono trovata molto bene con la dottoressa Manuela Ciambellini. Ho trovato il suo approccio molto efficace e pratico, con strumenti concreti che mi hanno aiutato a migliorare aspetti della mia vita personale e relazionale. Manuela è empatica, professionale e crea un ambiente di supporto in cui ci si sente compresi e non giudicati. La consiglio vivamente a chi cerca un supporto psicologico qualificato.

B
Presso: Studio Privato Dott.ssa Manuela Ciambellini colloquio psicologico

Direi che siamo andati più che bene , un bellissimo primo incontro


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buongiorno, in particolare a chi si sofferma a leggere. Cerco di essere sintetica e nello stesso tempo spero, esaustiva. Da circa 20 anni sono in cura, per ansia e depressione, vari psichiatri e varie terapie ad ogni significativa ricaduta e sono state davvero tantissime. Questa è devastante...Per anni, anni ed anni, il mio percorso di vita è stato caratterizzato da cadute e rialzate, continue cadute e rialzate. Le mie cadute per inteso, non sono state e non sono del tipo che inciampi e caschi a terra, no, sono burroni, precipizi, vuoto, buio. "Solo alla morte non c'è rimedio " come stile di vita, è già da un bel po' che sono entrata in un processo di torpore mentale e fisico, di auto-distruzione. Il problema vero è che, non muovo un dito per rialzarmi. Ora sono vittima e carnefice di me stessa e Madre Teresa di Calcutta per gli animali. L'unica forma di vita che al momento mi dà emozione. La vita per me è sempre stata una gara ad ostacoli, in alcuni casi però, io per prima non li ho evitati. Mi sono persa.... cosa posso fare?

Buongiorno, nel leggerla colgo la sua sofferenza ma anche la sua esperienza, competenza, conoscenza di sé e sensibilità.
Riconoscendo quindi sia la sofferenza che descrive, ma anche e soprattutto le sue competenze, può imboccare un cammino, forse non così misterioso, verso la comprensione della struttura portante della sua sofferenza.
Anche tollerando, come scrive Eugenio Borgna, che "l'anima non guarisce mai del tutto, le resta sempre accanto un'ombra", sensibilità e fragilità, che descrive così bene, sono premessa di ogni conoscenza, anche intuitiva, e possono generare comprensione delle emozioni, dell'inquietudine del cuore, della tristezza, delle angosce e delle speranze.
Usandole per ricercare quella struttura portante, “si può ritrovare”.
Cordialmente, Manuela Ciambellini

Dott.ssa Manuela Ciambellini

Buonasera,
da circa un mese sto soffrendo di uno stato di derealizzazione/depersonalizzazione costante, di intensità moderata e piuttosto variabile (non cessa mai del tutto, ma si registrano frequenti oscillazioni nell'arco della giornata). Ho sempre vissuto occasionali episodi di derealizzazione fin da piccolo, sebbene si presentassero sporadicamente e non si protraessero per più di qualche ora. Dopo un fortissimo e inaspettato episodio dissociativo verificatosi il mese scorso (causato semplicemente dall'ansia di poter sperimentare una situazione simile), si è innescato un circolo vizioso fatto di angoscia che ha alimentato e incrementato questa condizione di derealizzazione/depersonalizzazione, di fatto consolidandola e mantenendola viva sino ad oggi. Ora, io sono abbastanza fiducioso che, se mi sforzo di concentrarmi sul presente e sugli stimoli dell'ambiente circostante, "desensibilizzandomi" rispetto a certi meccanismi, nel giro di qualche settimana potrò tornare a percepire il mondo come prima. Tuttavia, più il tempo passa, più il timore che questa possa essere una situazione irreversibile aumenta, amplificando di conseguenza il disturbo. Un altro aspetto che mi rattrista e mi angoscia, oltre alla percezione del mondo esterno come irreale e onirico, è il fatto di non riuscire più a entrare in contatto con me stesso, i miei pensieri e le mie emozioni, quasi che si fosse creata una barriera che mi impedisce di scrutare a fondo nella mia interiorità. Mi confermate che questa è una situazione/un disturbo da cui posso guarire, per cui posso tornare a percepire gli altri e me stesso come un tempo? E nel caso, ritenete sia assolutamente necessario un percorso psicoterapeutico, o questa problematica può anche risolversi spontaneamente nel tempo? Vi ringrazio tantissimo per l'attenzione e rimango in attesa di un vostro gentile riscontro

Buongiorno,
Mi colpiscono la consapevolezza e la terminologia tecnica con cui descrivi ciò che provi e vivi.
E per certi aspetti mi preoccupano: se non ben canalizzate e gestite, queste consapevolezze e questi saperi, potrebbero essere un boomerang rispetto a ciò che potrebbe essere situazione e non condizione.
Penso di si, sarebbe assai utile un percorso con un professionista che possa accompagnarti nella definizione e nella gestione di ciò che provi.

Dott.ssa Manuela Ciambellini

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