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ha risposto a 3 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buonasera e già che mi trovo buone festività. Già ho proposto una domanda sull'argomento, vorrei aggiungere un particolare. Ho la sensazione di vivere con gli occhi addosso di 3-4 colleghi/e. Se mi limito a lavorare e resto nel mio quando ho dei minuti di pausa anziché aderire a questo o quel gruppetto, mi dicono che non calcolo nessuno e non me ne frega di nessuno, se sono silenzioso c'è chi mi esorta a essere scherzoso come sempre. Se mi limito a parlare coi pochi colleghi più educati mi criticano perché alcuni di loro li vedono come i cattivi di cui sparlare. Se provo a fare gruppo cercando coesione mi boicottano le iniziative tipo uscite o cene perché devono decidere alcuni di loro. Se mi limito a chiacchierare con una collega con famiglia (una delle poche con cui parliamo di cose nostre e non di colleghi) via al vociare che ci sto provando anche di persona per provocarmi sebbene lei manifesti il piacere della mia compagnia, rodono e bombardano mesi finché limito di farmi vedere con lei, in questo modo non li senti più sparlare. Anche se lo fai per scherzare, non può durare mesi perché diventi pesante. Se mi vedono scherzare con la direttrice che ritengo professionalmente molto valida (a loro non sta a genio perché fa lavorare), via al "che lecchino" e via dicendo. Se arrivano nuove persone e inizio a farci semplice amicizia (come fanno altri) iniziano a criticarmi che ci provo con tutte pur di condizionarle, quando in realtà non ho mai fatto proposte a nessuna collega mai in vita mia, semmai ne ho ricevute. Ho provato a parlare con la direttrice affinché prendesse provvedimenti e non avendo del tutto le redini dell'ufficio perché sa di essere odiata da molti, anche un semplice chiarimento con me e lei presente, mi dice che ogni testa è un mondo a se e di far leva sul mio valore personale e sorvolare sugli atteggiamenti infantili, il problema è che ogni giorno è la stessa storia da mesi e mesi. La situazione migliora lievemente nel momento in cui ridimensiono i rapporti, limitandomi al buongiorno e arrivederci, rispondere se mi chiedono qualcosa e dopo un po' noto che si gelano e mi guardano di sott'occhio per capire cosa fosse successo per ridurmi freddo nei loro confronti, con un paio di loro sto facendo così, evitandoli il più possibile, uno si è accucciato, l'altra continua a darmi zeppate indirettamente parlando con le nuove colleghe che si è fatta volutamente amiche mostrandosi buona dolce e gentile all'improvviso. E non si stanca, appena mi vede offrire un caffè a un nuovo collega si fionda lei tra noi due e inizia a parlargli per prendersi la scena e spezzare la conversazione. L'ultima volta le ho detto pacatamente che tre occasioni consecutive in mezz'ora sembrava un'ossessione. Quello che intendo dire è che se devo far così con tutti quelli che non sanno contenersi o che hanno qualcosa nei miei confronti a livello inconscio, rimarrei a calcolare 3 persone su 20... perché poi ognuno di questi si porta appresso a se altri colleghi coi vari gruppetti che si sono creati per dominare l'ufficio, a cui non potrei avvicinarmi.
Non chiedetemi di essere assertivo perché causa lavoro stressante, non è così semplice esserlo ne io sono predisposto, piuttosto evito e amen visto che non amo gli scontri che si generano, più scontri fai e più fai la nomea quindi evito. Non voglio nemmeno isolarmi del tutto e vedere loro che si "divertono" a contaminate questo e quel collega, né tantomeno ho voglia e intenzione di fare lo stesso. Consigli? Grazie mille
Buongiorno proponga alla Direttrice di lavorare sul clima aziendale e sulla rilevazione del mobbing. Lavorare in gruppo su queste problematiche da esprimere in circle time farebbe bene sia all'individuo che al clima organizzativo del lavoro.
Salve dottori, scrivo qui perchè vorrei un parere o consiglio da voi riguardo la mia situazione..premetto lui è molto più grande di me di circa 20 anni più, nonostante questo so quanto ci tenga a me e provi amore nei mie confronti, anche io ci tengo a lui..purtroppo però sto provando spesso gelosia, delle volte anche tanta..certe volte glielo dico, certe volte gli faccio qualche battuta, altre volte mi tengo questa ansia mista a fastidio forse e appunto anche gelosia penso, anche sul fatto che possa uscire con un amico a bere qualcosa e il mio pensiero è soprattutto quello che lui si metta magari a guardare altre ragazze, cosa che noto anche quando siamo insieme, ovvero non che si metta li in modo ossessivo a guardare chiunque, però che se passa qualcuna lui la guarda (e soprattutto anche il lato dietro e magari anche davanti), cosa che si so è normale, ma che purtroppo io non riesco a venirne fuori, non riesco a uscire da questo loop di pensieri dove lui si mette a guardare altre o che ne so possa farsi pensieri su queste..e in questi momenti che ultimamente sono sempre più spesso mi verrebbe voglia di stare da sola e avere contatti con lui solo in amicizia, ma almeno io non mi dovrò più mettere determinati pensieri ogni volta e non dovrò più avere "paure" che lui possa fare qualcosa o meno..purtroppo mi fa star male questo perchè non pensavo di poter essere cosi "gelosa"..non so che fare e che decisione prendere..perchè parlando con lui poi mi direbbe che mi ama e vuole stare con me e io lo so e lo sento quindi non riuscirei più a dirgli di voler stare sola..cosa devo fare, come posso analizzarmi o capire come togliermi determinati pensieri e paure
Buongiorno deve lavorare maggiormente sulla sua Autostima e sul senso del suo valore personale.
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