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20/11/2023
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Punteggio generale
Sono ancora all'inizio, ho solo note positive, se non comprendo, mi fa capire.
Prima visita mi sono subito sentito a mio agio nonostante avessi molti dubbi riguardanti il mio carattere.
La dottoressa Lavinia si è dimostrata da subito molto empatica e disponibile. Sicuramente la consiglio.
Della ssa Sestito posso dire che è una eccellente professionista, attenta,empaica che infonde positività.....anche in soggetti un po' ostici. La consiglio vivamente
Oltre alla disponibilità, professionalità e serietà, ho riscontrato una forte empatia con il paziente, esemplare attenzione nell’ascolto ed una passione nel proprio lavoro come pochi sanno fare.
Mi ha aiutata e sostenuta per affrontare le prove psico-attitudinali in un concorso.
La terapia è stata efficace e la dottoressa molto cortese. Mi ha messo subito a mio agio ed è stato facile instaurare un rapporto di fiducia.
Mi sono sentita accolta ed ho trovato ascolto ed attenzione al mio vissuto interiore. Sono molto contenta, lo studio è confortevole, la dottoressa davvero deliziosa ed empatica.
ha risposto a 214 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve a tutti, vorrei chiedere un parere su una situazione che mi affligge ormai da un po'. Sono una ragazza iscritta la terzo anno di università, in un campo che mi è piaciuto da quando ero piccola: le lingue. Sin da piccola (5/6 anni) ho studiato privatamente inglese senza stancarmi, molti bambini di quella età si scocciano di prendere lezioni private, ma io ho sempre provato entusiasmo. A scuola sono sempre andata bene e non avevo particolari problemi. Da quando mi sono iscritta all'università, però, non riesco più a studiare. Ho un sacco di esami arretrati e la cosa mi fa stare male, non perché io sia stata bocciata, ma perché proprio non riuscivo ad aprire il libro. I miei genitori mi hanno spesso parlato della cosa, a volte con toni comprensivi, ultimamente però si fanno sempre più impazienti; da un lato li capisco, dall'altro però sono io a non sentirmi compresa da loro. Spesso mi chiedono "ma cos'è che ti manca?" e la verità è che non so dare una risposta a questa domanda; sulla carta io ho tutto: una famiglia che mi ama e che io amo, un fidanzato, degli amici, faccio sport anche a buon livello, mi piace il campo che ho scelto e per fortuna non ho particolari problemi che mi impediscano di studiare. Quindi effettivamente io non so "cos'è che mi manca" e non mi fa studiare. So di volerlo fare, sono piena di buoni propositi, ho voglia di studiare. Spesso mi viene voglia di mettermi alla scrivania, ma poi quando arriva il momento di aprire i libri il mio cervello vaga per altre parti, e così passano le giornate e io non ho fatto assolutamente nulla.
Ho provato ad andare da un terapeuta, ma non sono mai riuscita a parlare di questo. Ogni volta trovavo altri argomenti di cui parlare, che seppur validi allo stesso modo, fungevano da scusa per non affrontare il problema. Davanti alla domanda "come vanno gli studi" fatta dalla dottoressa, non riuscivo ad essere sincera, rispondevo "tutto bene!" con un bel sorriso e poi passavamo oltre.
Cosa posso fare secondo voi?
Grazie in anticipo <3
Ciao,
molto importante che tu oggi ne parli.
Si sa che dietro ad un "tutto bene" detto con grande entusiasmo spesso si nasconde una difficoltà.
Penso di sapere perché sia così difficile mettersi davanti ad un libro e studiare, mi piacerebbe potertelo spiegare, anche perché è correlato a tante altre cose che ti accompagnano da tanto tempo anche se non ne sei consapevole.
Un caro saluto
Lavinia
A breve dovrò iscrivere mia figlia alla scuola secondaria di primo grado. Lei da sempre vorrebbe fare un determinato istituto convintissima del percorso triennale e ovviamente felice poiché lo frequenteranno anche le sue più care amiche. Io per motivi di orario e offerta formativa vorrei iscriverla in un altro istituto. Lei è assolutamente contraria e non vuole capire e accettare questa mia scelta e le ragioni che ci sono alla base. Cerco di sostenerla sempre poiché il suo benessere è la mia priorità, lei e’ la luce della mia vita e il suo futuro (compreso quello scolastico) la mia priorità. Da sempre una bambina socievole equilibrata e didatticamente preparata. Potrebbe questa mia scelta forzata compromettere il suo equilibrio? Per questo sono combattuta se cedere nella sua richiesta o meno. Grazie per l’ascolto.
Salve Signora,
le posso garantire che la scelta la deve fare sua figlia, nn lei per questioni "pratiche".
La vita spesso non è pratica, ma la viviamo ugualmente.
Per esperienza lavorativa e non solo, le dico in tutta serenità che la scuola imposta dai genitori, oltre ad altre dinamiche ovviamente, ha creato non pochi problemi ad i pazienti che vedo nel mio quotidiano, da anni.
Le auguro di fare la scelta giusta, che non sempre sarà quella che lei vuole.
Un caro saluto
Lavinia
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