Esperienze
Ho una formazione Bioenergetica (a Mediazione Corporea) e Umanistico Esistenziale.
Inoltre utilizzo TECNICHE SUGGESTIVE QUALI IPNOSI E TRAINING AUTOGENO. Ho collaborato con riviste e quotidiani (Giornale di Ostia) pubblicando articoli di Carattere Clinico.
EFFETTUO ANCHE INTERVENTI DI PSICOTERAPIA BREVE(MASSIMO 15 SEDUTE) PER IL TRATTAMENTO SINTOMATICO DI ANSIA, PANICO, EPISODI DEPRESSIVI. INOLTRE CURA LA PREPARAZIONE DI PERFORMANCES SPORTIVE TEATRALI ARTISTICHE E PROFESSIONALI IN GENERE TRAMITE IPNOSI E MENTAL COACHING.
PSICOTERAPIA CLASSICA- La psicoterapia classica consiste essenzialmente in un colloquio libero in cui il paziente racconta sè stesso. grazie alle domande "mirate" dello Psicoterapeuta il paziente sarà condotto gradualmente ad esplorare e comprendere le sue problematiche ed a trovare le soluzioni giuste per il suo cambiamento.
PSICOTERAPIA CLASSICA CON ANALISI BIOENERGETICA- La psicoterapia Classica con Analisi Bioenergetica comprende sia il colloquio verbale che l'alternarsi di specifici esercizi che SBLOCCCANO E LIBERANO importanti aspetti emotivi del paziente. durante gli esercizi bioenergetici il paziente è messo gradulamente in contatto con il suo corpo e con le sue esigenze al fine di ripristinare la consapevolezza del proprio sè corporeo.
PSICOTERAPIA CLASSICA ED IPNOSI- La Psicoterapia Classica con l'Ipnosi comprende sia il colloquio conoscitivo che interventi specifici con la Terapia Ipnotica. l'IPnosi è uno strumento molto potente di trasformazione del carattere adatto per intervenire con le persone che hanno bisogno di modificare comportamenti disfunzionali. E' molto efficace nella modificazione delle Condotte Alimentari, nell'Obesita' e nei Disturbi del Sonno, oltre ad avere una efficacia importante sui disturbi di Ansia, Panico e molte alte patologie stress correlate.
TRAINING AUTOGENO-E' UN METODO DI AUTODISTENSIONE MEDIANTE LA CONCENTRAZIONE PSICHICA.si basa sul principio della suggrestione ed è molto utile per tutti coloro che sono inquieti e nervosi. poco concentrati e che sviluppano ansia in relazione a delle prove. (esami, competizioni, lavoro).
SI EFFETTUANO ANCHE SEDUTEONLINE TRAMITE VIDEOCHIAMATE WHATSAPP- VIA SKYPE account emanuele6940.
Esperto in:
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152 recensioni
Punteggio generale
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Emanuele C.
Psicologo empatico e dal cuore grande, fa in modo di metterti a proprio agio e ad allentare le proprie tensioni.
Roberta
Professionale e competente, riesce a metterti a tuo agio già dal primo incontro ed aiutarti con parole semplici e comprensibili. Efficace ed assolutamente consigliato.
Franco
professionista serio e competente .
Capace di capre le problematiche e porre rimedio efficacemente.
consiglio
Viviana
Il Dottor Grilli è una persona come poche, è di buon cuore, empatico, rassicurante. Ti trasmette calma col suo fare attento ma leggero e anche con la sua simpatia che fa sì che ti sentirai a proprio agio a parlare con lui. Conoscerlo è una vera fortuna. Lo consiglio
Lucy Rec
Ho avuto la fortuna di incontrare uno psicologo specializzato in bioenergetica e ipnosi. Il Dott. Emanuele Grilli, con professionalità ed empatia mi sta aiutando a riscoprire un profondo equilibrio tra mente e corpo. Le sue sedute non sono solo un’opportunità per affrontare i miei blocchi emotivi, ma anche per comprendere come le tensioni fisiche influiscono sul mio benessere psicologico.
Grazie al lavoro di respirazione e alle tecniche bioenergetiche, sento una maggiore connessione con il mio corpo. Consiglio vivamente questo professionista e questo tipo di percorso a chi cerca un approccio profondo per il proprio benessere psicologico e fisico. Grazie Doct
M.P.
Mi sono rivolta a lui per un problema molto serio ed ha dimostrato grande professionalità, attenzione e disponibilità. Consigliatissimo!
G.D.
Il Dott. Grilli, dalla prima seduta, ha dimostrato interesse ed attenzione alle mie problematiche, facendomi riflettere su aspetti, che non avevo considerato, e aiutandomi così, a risolverle. In più ci mette un tocco di simpatia ed ironia, che rende l’ atmosfera ancora più tranquilla. Lo studio è veramente accogliente. Felice quindi di aver iniziato questo percorso con il dott. Grilli.
Mauro
Attento ed Interessato. Esauriente e Propositivo.Chiaro ed Amichevole.
S.T.
Il dott. Grilli è un professionista molto empatico ed in grado di farti sentire accolto, cosa a mio avviso fondamentale in un percorso di psicoterapia. Queste qualità unite alla preparazione e professionalità che lo contraddistinguono fanno si che il percorso, anche se a volte difficile, abbia un andamento fluido e rassicurante. Inoltre, l'ipnosi, di cui il dottore fa uso, è un plus che aiuta a ritrovare pace e contatto profondo con se stessi.
Silvia
Da tempo avevo intenzione di iniziare un percorso di psicoterapia e sono davvero contenta di aver trovato il dott Grilli. Con la sua estrema professionalità, umanità, empatia e con l'aiuto dell'ipnosi mi sta aiutando ad affrontare le problematiche della mia vita. Lo consiglio vivamente.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 535 domande da parte di pazienti di MioDottore
Perché il pensiero e il giudizio degli altri mi blocca molto?!
Ciao scrivo perché mi rendo conto che quello che pensano gli altri mi inibisce e mi blocca molto, tutto questo si è creato da quando ero piccola e facevo le medie, non solo anche alle superiori ed da adulta a 21 anni è stata la stessa cosa. Tutto è iniziato da quando da tempo delle scuole medie ripetevo sempre il nome di un vicino di casa (Clemente) e il nome di una professoressa del mio paese ma il fatto che lo ripetevo sempre è che volevo ridicolizzare queste persone perché nella mia testa mi facevano ridere, ma se ci penso il fatto che li ripetevo sempre sembrerebbe un atteggiamento molto stupido ed infantile ciò che facevo, visto che lo fatto ossessivamente un tot di volte, allora pure una mia compagna della scuola media mi diceva che era molto infantile e stupido ciò che facevo allora capivo che stavo sbagliando tanto è che mi sono chiusa in me sotto una caterva di insicurezze, visto che a 13 anni stavo cambiando, anche di mente, allora perché al contempo c'erano questi atteggiamenti infantili?! Anche se altri amici mi hanno detto che era un senso dell'humor il fatto che volevo ridicolizzare le persone, secondo voi il fatto che ripetevo un tot di volte i nomi di queste persone c'è un qualcosa che non va?! Se ci penso sono stata stupida ed infantile c'è un qualcosa che non va?! Poi non solo questa cosa è successa pure a 21 anni con una conoscenza online con un ragazzo di 5 anni più di me, capendo il mio carattere e mancanza di esperienze mi ha detto che non avevo mai baciato allora volle chiudere la conoscenza proprio per questo, dicendomi che ero troppo bimba per lui, o che sembravo una ragazza di 16 anni anziché di 21 anni per i modi di pormi e di fare, allora tutto questo mi ha fatto chiudere in me creandomi insicurezze cioè mi ha inibito e bloccato, anche se poi gli altri mi hanno fatto capire che lui è stato infantile a dirmi quelle cose che certe cose non si pensano (come l'esperienza del primo bacio), c'è un desiderio di insoddisfazione in me, perché sento che gli altri mi hanno dato opinioni sbagliate, e questo mi fa chiudere in me, se sento un parere sbagliato su di me mi blocca mi inibisce molto tanto da fare la vittima, sto avendo un comportamento immaturo per questo motivo?!
Salve gentile utente, da quello che scrive sembra che lei abbia poco chiara quelle che sono le sue prerogative caratteriali , ciò le genera , probabilmente , insicurezza e scarsa autostima. Un percorso psicoterapeutico può aiutarla a costruire la sufficiente fiducia in se’. La saluto cordialmente. Dottor Emanuele Grilli
Negli ultimi anni mi sono reso conto di una realtà che all’inizio mi pesava molto: non ho amici. Non so dire esattamente quando è successo, ma ormai è un po’ di tempo che mi ritrovo da solo. All’inizio non era qualcosa a cui prestavo molta attenzione, forse perché gli impegni della vita, tra studio e altre responsabilità, tendevano a riempire i miei giorni. Tuttavia, man mano che il tempo passava, questa solitudine ha iniziato a farsi sentire in maniera più forte.
Mi capita di guardare le persone intorno a me, vedere come riescono a mantenere rapporti di amicizia che durano anni, e mi chiedo cosa sia successo nel mio caso. Le relazioni che avevo una volta sembrano essersi dissolte senza un vero motivo, o forse ci sono state piccole incomprensioni che sono cresciute senza che io riuscissi a fermarle. Non c’è stato un litigio drammatico o un addio ufficiale, è stato semplicemente un allontanamento graduale, silenzioso.
A questo si aggiunge il fatto che, negli ultimi tempi, mi sento spesso a disagio quando mi trovo in mezzo alla gente. Non so mai come comportarmi, cosa dire, o se quello che faccio o dico sia giusto. A volte mi blocco, altre volte cerco di mascherare la mia insicurezza con un sorriso forzato o battute che non sempre fanno ridere. La verità è che non mi sento più a mio agio nelle interazioni sociali, come se avessi perso quel naturale senso di connessione che una volta avevo. Forse, a forza di chiudermi in me stesso, ho finito per allontanare gli altri.
Una cosa che rende tutto ancora più evidente è il fatto che, durante il fine settimana, i miei genitori e mia sorella escono, mentre io resto a casa da solo. Loro hanno le loro vite, le loro attività, ma io rimango in quella solitudine che, ormai, sembra parte della mia routine. Quando accade, cerco di fare finta che non sia un problema, di ignorarlo, ma dentro di me sento che questo isolamento mi pesa. È un problema che ho da tanto tempo, e in certi momenti mi sembra quasi la normalità. Mi comporto come se non stesse succedendo nulla, come se fosse tutto sotto controllo, ma la verità è che questa situazione mi fa sentire ancora più distaccato dal mondo esterno.
A complicare tutto c’è il fatto che, nella mia vita, non ho molti interessi. A volte mi sembra di vivere una routine vuota, senza grandi passioni o hobby che mi facciano sentire davvero coinvolto. Non riesco a trovare qualcosa che mi motivi davvero o che mi aiuti a riempire i vuoti che sento. E questo, in qualche modo, contribuisce ad aumentare la mia sensazione di isolamento.
Inoltre, mi rendo conto che a volte tendo ad essere negativo, e questo non mi aiuta. Mi capita di criticare ciò che fanno gli altri o di vedere il lato peggiore delle cose, e penso che questo possa influire sul modo in cui mi relaziono con le persone. È una parte di me che non mi piace, ma che riconosco e che spero di migliorare col tempo.
Un’altra cosa che forse incide sulla mia vita è la mia dislessia di tipo mista. Non so se il mio disagio sociale, la difficoltà nelle relazioni e il mio isolamento possano in qualche modo dipendere anche da questo. La mia dislessia ha sempre influenzato il mio modo di comunicare, soprattutto nelle situazioni sociali, dove a volte mi sembra di non riuscire a esprimermi come vorrei. Forse c’è un legame tra le difficoltà nel leggere e scrivere e quelle nelle interazioni sociali, ma non sono sicuro di quanto incida davvero.
A questo punto, un altro aspetto della mia vita che non posso ignorare è che non ho mai avuto una ragazza. Nonostante le esperienze che vedo intorno a me, non sono mai riuscito a costruire una relazione sentimentale. Questo mi fa riflettere spesso su me stesso, su cosa mi stia impedendo di fare quei primi passi per avvicinarmi a qualcuno. Mi sento un po’ lontano da questo aspetto della vita, come se fosse una parte di me che non sono riuscito a esplorare e che ora mi sembra quasi distante, quasi irraggiungibile.
Un altro problema che si collega a tutto ciò è la mia bassa autostima. Non mi sento mai abbastanza, né nella vita sociale, né in quella professionale. Spesso mi dico che non sono capace di fare bene le cose, o che non merito di avere relazioni sane o di raggiungere i miei obiettivi. Questa mancanza di fiducia in me stesso mi limita in molti aspetti, e mi fa sentire ancora più insicuro e distante dagli altri. Mi sembra di vivere come se fossi un passo indietro rispetto a chi mi circonda, e questo mi fa sentire inadeguato.
Un’altra cosa che noto in me è che, a volte, tendo a dipendere dagli altri. Non riesco a prendere decisioni in modo indipendente, spesso mi faccio influenzare dal parere degli altri, anche quando non dovrei. Questo mi fa sentire confuso, indeciso, come se non fossi in grado di affrontare le situazioni da solo. Mi ritrovo spesso a chiedere l’opinione degli altri anche su cose che dovrei essere capace di decidere autonomamente. Questo comportamento mi fa sentire vulnerabile e mi lascia con la sensazione che non possa fare affidamento su di me stesso, aumentando ulteriormente la mia insicurezza.
Nonostante tutto questo, so di essere fortunato sotto molti aspetti. A breve mi laureerò, e anche se non sto vivendo particolari insoddisfazioni sul piano pratico, sento comunque che qualcosa manca nella mia vita. Ho una famiglia fantastica che mi sostiene sempre, e non posso che essere grato per questo. I miei genitori e mia sorella sono sempre stati presenti, mi hanno sempre dato supporto e affetto, e sapere di poter contare su di loro è qualcosa di molto importante per me.
Di recente, ho iniziato a pensare che forse avrei bisogno di un aiuto per affrontare tutto questo. Mi piacerebbe intraprendere un percorso di psicoterapia, perché credo che parlare con un professionista possa aiutarmi a capire meglio le radici del mio disagio e trovare delle soluzioni per superarlo. Vorrei imparare a gestire meglio le mie insicurezze, la mia negatività e forse riuscire a ristabilire delle connessioni con le persone intorno a me. Non è una decisione facile, ma credo che potrebbe essere un passo importante per migliorare la mia situazione.
Ora mi trovo in una fase della mia vita in cui la solitudine è diventata una sorta di compagna costante. Non è necessariamente un peso insopportabile, ma ogni tanto mi manca il senso di appartenenza, quelle conversazioni senza scopo, le risate condivise, o anche solo il conforto di sapere che qualcuno c’è.
Non è facile ammetterlo, ma è la mia realtà. Mi piacerebbe cambiare questa situazione, e intraprendere un percorso di terapia potrebbe essere la chiave per farlo. Nonostante tutto, spero che col tempo le cose possano migliorare.
Gentile utente , le sue riflessioni in merito alla sua condizione esistenziale sono contestuali d condivisivil. Il passo successivo è intraprendere un percorso psicoterapeutico che la aiuterà ad aprirsi. Cordiali saluti. Dottor Emanuele Grilli
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