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Pazienti senza assicurazione sanitaria
Colloquio psicologico (descrizione) • 70 €
Psicoterapia individuale • 70 €
Psicoterapia di coppia • 100 € +1 Altro
Psicoterapia familiare • 100 €
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Consulenza online
Psicoterapia individuale • 60 €
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Prestazioni e prezzi
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Prestazioni suggerite
Colloquio psicologico
Via L. Ariosto 6, Carpi
70 €
Studio Privato di Psicoterapia
Il colloquio psicologico riguarda le prime sedute di consulenza nelle quali si ottengono le informazioni essenziali per stabilire un percorso di intervento mirato sulla base delle esigenze della persona
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Psicoterapia individuale
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Altre prestazioni
Psicoterapia di coppia
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Esperienze
Mi sono formata presso l'Università degli Studi di Parma laureandomi in Scienze del Comportamento e delle Relazioni Interpersonali e Sociali, e successivamente in Psicologia Clinica.
Sono Psicoterapeuta Sistemica e Relazionale, ho conseguito la specializzazione quadriennale presso Iscra, Istituto Modenese di Psicoterapia Sistemica e Relazionale.
Ho perfezionato la mia specializzazione sulla Terapia di Coppia presso ITFF, Istituto di Terapia Familiare di Firenze.
Sono in costante aggiornamento rispetto alla mia formazione e ogni anno partecipo a corsi di perfezionamento con esperti internazionali di Psicoterapia Sistemica e Relazionale e di Psicoterapia Familiare.
Sono membro dell'AITF, Associazione di Istituti di Terapia Familiare.
Il mio approccio è sistemico e relazionale, il quale parte dall'idea che il disagio psichico possa essere colto attraverso l'osservazione delle relazioni umane. Si tratta di relazioni specifiche, peculiari e necessarie per lo sviluppo di ogni individuo, cioè quelle che vengono a costituirsi all'interno del nucleo familiare.
Il paziente, allora, non è colui che subisce ed esibisce un sintomo, bensì è esso stesso il sintomo: quello di una famiglia disfunzionale.
Ciò che è osservabile nel qui ed ora, ossia i comportamenti, le relazioni, la comunicazione, porta già con sé la storia del disturbo ed è, allo stesso tempo, il terreno su cui intervenire al fine di produrre il cambiamento terapeutico.
Il paziente viene dunque considerato parte integrante dei suoi contesti relazionali, quali famiglia, amici, lavoro, sport, ecc., e la problematica portata viene vista come una delle risposte possibili di adattamento affinché venga mantenuto l'equilibrio di quel contesto.
Pubblicazioni e articoli
5 recensioni
Punteggio generale
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Laura
Mi sono trovata molto bene con la dottoressa. Mi ha capita, e mi sta aiutando molto. Adesso che lo studio è chiuso per il coronavirus ci stiamo vedendo su skype e quindi è chiaro che è una persona che ci tiene e che c’è se uno ha bisogno.
Alice B.
Sono stata dalla dottoressa Paterlini perché stavo vivendo un periodo buio della mia vita, con grande professionalità e accoglienza la
Dottoressa mi ha aiutata a fare chiarezza e a risollevarmi. La consiglio!
Giovanni R.
La dottoressa Paterlini ha seguito me e mia moglie per una terapia di coppia e ci ha aiutato ad uscire dalla nostra crisi. E' molto competente e professionale, ascolta e da' consigli senza giudicare, e ci ha messo a nostro agio.
Assolutamente consigliata!
Paolo M.
Ottima competenza e professionalità, si instaura un clima in grado di far sentire a proprio agio, molto consigliata.
Sara A.
Servizio professionale ottimo.
Studio pulito, ordinato, elegante, situato in edificio prossimo al centro (quindi comodo per chi deve anche sbrigare commissioni), dotato di parcheggio, secondo piano raggiungibile con ascensore .
La dottoressa è cortese, puntuale, disponibile a rispondere telefonicamente ai quesiti relativi alla seduta, capacissima di mettere a proprio agio il paziente, competente e preparata.
Consiglio questa professionista.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 26 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve, ho 49 anni, ho confermato da pochi gg che sto in menopausa, non l ho presa bene perché tutta la mia vita non sono mai stata serena. Da sabato scorso mi è salita una ansia sempre maggiore fino ad oggi, nonostante pigli un ansiolitico, da anni post perdita di mamma e unfratello anni fa. In questi giorni l ansia è cambiata rispetto a quella di prima, vi sembrerà strano ma è così. È anticipatoria, sono spaventata proprio. Da che? Beh a 49 anni fatti 1mesata e mezzo fa, ho deciso che è ora che iopossa vivere e godere un po, non solo fare la figlua che accudisce il proprio padre, solo che non trovo lavoro, non ho un compagno, il covid mi sta facendo temere le relazioni intime, e comunque non è facile conoscere bravi uomini. Amici sono sposati, insomma molta solitudine. E in piu un messaggio interioriizzato del mio vissuto, che se sei felice o stai bene, lo paghi subito magari stadi male o morendo. Più si è fatta forte la voglia di vivere, rinascere e più forte è la paura. Ma arrivo a dire che vi scrivo dopo che ieri sera vedo un film sperando di rilassarmi, e mentre guardavo l ansia saliva ma volevo tenere duro, finisce e mi piglia a livelli forti, una derealizzazione, paura di perdere il controllo e chissà perché ogni volta che mi è successa tale sintomo lo associo e se perdo il controllo e mi butto di sotto? Nel passato avendo fatto psicoterapia, seppi che la paura non è voglia, che ne esercito troppo di controllo, non lo perdo. Avevo imparato a dirmi ciò e stavo meglio, ieri sera no nulla da fare. Respiro piano, prendo l ansioitico ma ero agitata angosciata, ho fatto 2 risvegli. Il primo Con paura tachicardia, post incubo dove papà stava male, non rispondeva (nel film c era il periodo della maturità ed io che mi sento di a er perso molte cose della mia vita perché troppo adultizzata, mi sono sentita arrabbiata, poi ua nonna che muore nel sonno, poi un attore che non ci sta più ed io non guardo mai films con chi non è vivo. Il tema morte in ogni declinazione, è il mio tallone di Achille insieme alla paura di impazzire), dicevo mi sveglio e assicio il sogno su papà, al film, solo che avevo preso l ansiolitico e non avrei dovuto star così. Con l angoscia, dopo 2h mi riappisolo e poco fa alle 7. 30 mi risveglio da un horror, non un sogno e basta. Io che ho a che fare con una coetanea diabolica matta, con madre simile, e ho paura. Poi credo che lei insomma irretisce uno che mi piaceva, io me ne vado via, e poi torno e trovo che lui stava male, tipo emorragia, volevo chiamare il medico ma lui non voleva perché era da troppo sesso che lei praticava a lui con violenza, insomma ora sto sconvolta. Angosciata, arrabbiata. Volevo salvare lui di cui ero innamorata, a cui tenevo, ma temevo lei, insomma ora da sveglia me la sento appiccicato e ho paura.. Che ha il mio cervello? Con questa menopausa che mi sta accadendo? Io ora come faccio a togliermi di dosso l horror? Help help Monica
Gent.ma Monica, la menopausa è una fase critica del ciclo di vita personale, che può riattualizzare vissuti di perdita forse mai del tutto elaborati. Dalle sue parole colgo una grande consapevolezza unita ad una voglia di rinascita. È una buona base di partenza. Ora non le resta che cercare un terapeuta al quale affidarsi per compiere qualche altro passo in avanti e venire a patti con la paura espressa.
Le faccio un grande in bocca al lupo!
Cordiali saluti,
Dott.ssa Elisa Paterlini
Riguardo i problemi/disturbi della mente, chi fa le diagnosi?
La diagnosi dev'essere rivelata al paziente o no?
Se no, il paziente come capisce a chi deve rivolgersi se non sa dare un nome al suo problema?
Buongiorno, la diagnosi di disturbo mentale viene fatta dopo una serie di colloqui di valutazione da uno psicoterapeuta o da uno psichiatra. Solitamente è auspicabile che queste due figure lavorino insieme perché un approccio congiunto di psicoterapia e terapia farmacologica ottiene risultati efficaci per i disturbi mentali.
Se dovesse avere altre domande in merito non esiti a contattarmi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Elisa Paterlini
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