Dott.
Duscian Davide Riccio
Psicologo,
Psicoterapeuta
Psicologo clinico
Altro
Genova 1 indirizzo
Esperienze
La mia specializzazione riguarda: disturbi d'ansia, depressione, difficoltà a gestire i propri comportamenti, insonnia, ossesioni e stress psicologico collegato all'insoddisfazione; ciò significa che tale pratica clinica riguardi molti sintomi del disequilibrio psicofisico tra cui il panico, le fobie, i problemi sessuali, ansia che sembra immotivata e generalizzata, rimuginio, senso di vuoto, insoddisfazione, insonnia, comportamenti controproducenti, ragionamenti, preoccupazioni fino al dubbio ossessivo; ambito ques'ultimo elettivo non solo per via del mio approccio ma grazie all'esperienza come allievo e tesista del prof Davide Dèttore, tra i massimi esperti italiani in materia. Per molti anni ho svolto attività di insegnamento presso scuola secondaria di secondo grado e attività di tutor didattico per BES E DSA. Per tale motivo possiedo uno sguardo anche orientato alla fascia giovani adolescenti, alle loro problematiche evolutive e al parent training. Sia nel lavoro con l'adolescenza sia età adulta credo fermamente nell'impossibilità di raggiungere un equilbrio soddisfacente, senza conoscere i processi che goveranano la mente umana e il linguaggio peculiare, frutto delle nostre esperienze, della nostra storiografia personale e del rapporto che con questa abbiamo costrutito.
Se ritieni di avere problemi come: ansia, depressione, indecisione cronica, dubbi e ossessioni, bisogno estenuante di controllare, compulsioni, tante e diverse preoccupazioni specifiche come le malattie o generiche come qualsiasi problema quotidiano, paura di avere di nuovo attacchi di panico, uscire di casa o frequentare luoghi chiusi e affollati, dipendi da una relazione, dal sesso, dal tuo telefono; fatichi a inibire la rabbia, agisci impulsivamente, sei sempre teso e agitato, non dormi, non sai prendere decisioni, pensi sempre al futuro o al passato e non trovi più nulla di soddisfacente nella tua vita, devi sapere che la terapia cognitivo comportamentale di terza (o ultima) generazione viene raccomandata dalle linee guida internazionali.
La Psicoterapia cognitivo comportamentale o TCC viene chiamata anche psicoterapia evidence based ovvero con possibilità di misurazione dell'evidenza di un esito positivo per il paziente. Risulta trattamento elettivo in tutti i disturbi d'ansia e depressione e delle seguenti problematiche: panico, ansia sociale e generalizzata, agorafobia, rabbia, impulsività, ossessioni, bisogno di evitare luoghi o persone o gruppi, autostima, relazioni dolorose, nuove dipendenze come porn on line, videogiochi, social media, acquisti compulsivi, insonnia, dissociazione, fobie specifiche, tabagismo.
La terapia cognitivo comportamentale di ultima generazione risulta attualmente la più efficace nel coniugare l'esigenza di ricostruire il significato della propria vita, risalire alla descrizione delle esperienze remote collegate alla nostra fragilità attuali e assolvere alle esigenze pratiche, riducendo il disagio in tempi ragionevoli. Si serve infatti dell'intervento di nuovi protocolli e contributi di ricerca afferenti a diversi approcci, primariamente delle nuove acquisizioni delle neuroscienze. Per tali motivi risulta molto utile anche nel trattamento del trauma e dei disturbi di personalità. Rispetto alla gestione dei traumi, la terapia cognitivo comportamentale non è solo supportata da evidenza scientifica, raccomandata dalle linee guida della comunità scientifica internazionale ma in alcuni casi obbligatoria. La terapia E.M.D.R rappresenta un esempio. Ti basti pensare che questo protocollo di trattamento è obbligatorio in USA per le categorie a rischio trauma e alto stress lavoro correlato come le forze dell'ordine, i militari in congedo, insegnati e infermieri. La terapia cognitivo comportamentale di ultima generazione si avvale di approcci innovativi e recenti come Acceptance and commitment Therapy e la Mindfulness, Schema Therapy, EMDR, Sensorymotor Therapy, Compassion Therapy. Tutti i suddetti approcci ed i rispettivi protocolli terapeutici, sono supportati dalla ricerca scientifica internazionale sia nelle teorie di riferimento che nella percentuali di efficacia. Una particolare attenzione meritano le acquisizioni provenienti dal filone ACT (acceptance and commitment therapy) che vanta ormai oltre 850 RCT (randomized control trial) ovvero studi "randomizzati" controllati, ricerche sperimentali fondamentali per verirficare la trasversalità e l' effiacacia delle pratiche cliniche. La conoscenza del funzionamento della mente umana anche oltre ad uno sguardo clinico, apre alla possibilità di farci muovere non solo via dalle nostre fragilità e sofferenze ma anche verso ciò che ci fa sentire vivi.
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- Psicologia clinica
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33 recensioni
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G.F.
Ho intrapreso un percorso con il dott. Duscian da ottobre 2023 a giugno 2024 in un periodo difficile da decifrare della mia vita. Fin dall'inizio mi sono trovato compreso e presto siamo stati in grado di risolvere alcune complessità dei miei problemi con piccoli passi alla volta per poterli meglio comprendere e quindi riutilizzarli in futuro.
Il clima è amichevole e consiglio vivamente un percorso con lui.
M. M.
Il Dottor Duscian è un ascoltatore molto attivo ed empatico, in grado di mettere subito a loro agio le persone. Per quanto sia stata solo la mia prima visita, il dottore ha subito proposto soluzioni per le mie tematiche e mi ha dato un paio di prospettive che fin'ora non avevo considerato.
Grazie!
Il Dottore non si è presentato
Appuntamento per prima visita, questa mattina h 10 in Albaro. Il Dottore non è presente il studio, non risponde alle chiamate ne ai messaggi.
Mario
Sempre attento ed empatico, ha individuato un problema del carattere su cui ci sarà da lavorare e che non era mai stato evidenziato
Pg
Numero uno! Gentile, disponibile e chiaro! Una garanzia!
ginevra
sono arrivata da lui che ero nel panico piu' totale,ma con tanta pazienza e' riuscito con la sua calma e professionalita' a tirami fuori da un lungo periodo molto buio...non potrei piu' fare a meno di lui.
E.G.
Ottima capacità di farmi sentire a mio agio e di gestire diversi ambiti psicolgici.
Mi ha fornito e mi sta fornendo molti strumenti per gestire in autonomia diversi ambiti della mia vita.
Mc
Molto attento ad apprendere la situazione e chiaro nella spiegazione
Risposte ai pazienti
ha risposto a 48 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buonasera , ho un problema di coppia , io e il mio compagno siamo fidanzati da quasi 5 anni , siamo o almeno eravamo una coppia molto affiatata , complici e innamorati .
Lui quest’anno a Marzo ha coronato il sogno di una vita , ha acquistato la sua prima casa tramite mutuo ! Io in quel periodo ero molto stressata con un lavoro che non mi piaceva e un lutto molto grave nella mia famiglia che stavo ancora metabolizzando ma nonostante ciò sono stata sempre presente in tutte le decisioni e anche molto entusiasta che finalmente coronavamo i nostri sogni.
Fatto sta che dall’acquisto della casa il nostro rapporto è cambiato , lui si è assentato e ha iniziato sempre di più ad uscire con gli amici fino a luglio che ha confessato che non è più felice di nulla e che quindi mi chiedeva una pausa di riflessione per capire se poteva dipendere da me visto che lamentava che nell’ultimo periodo non aveva più le attenzioni che desiderava .
Io devo dire che durante questa pausa ho fatto di tutto per fargli capire quanto ci tenessi e che le mie poche attenzioni erano dovute al periodo di stress che poi ho fortunatamente superato.
Questa pausa è durata 1 mese che poi alla fine si è risolta con lui che è tornato molto speranzoso ma che comunque continuava a stare male perché non trova più l’entusiasmo e la felicità di prima con se stesso . Con l’inizio della routine di settembre si sta richiudendo di nuovo in lui stesso , piange spesso e capita che nel weekend non voglia vedere nessuno per pensare , neanche più gli amici dove afferma che anche con loro non sta bene .. come se si sentisse solo . C’è da dire che lui è molto coccolato e viziato dalla famiglia ,mia e sua e dagli amici e siamo tutti in apprensione per lui.
Più volte ho chiesto di vedere uno psicologo ma lui non ha ancora avuto il coraggio di chiamarlo , quindi avrei bisogno di un consiglio perché sono molto preoccupata .. non so se dipende da me , o è l’ansia dei suoi 30 anni e di crescere che l’ha fatto cadere in una specie di depressione .
Salve
in questo caso solitamente è utile rivolgersi ad una terapia di coppia. Per gestire le ritrosia del suo compagno potrebbe partire dal chiarire con lui il significato di questa mancanza di coraggio nel richiedere un supporto.
Qualora questo non risucisse a convincerlo, sarebbe comunque opportuno a mio avviso considerare un supporto per lei, in modo da non vivere passivamente tale situazione.
cari saluti
Buongiorno Dottori,
Sono un ragazzo di 32 anni, fidanzato da 8 anni con una ragazza di 27. Nel mese di gennaio abbiamo acquistato una casa, sempre desiderata da entrambi. Due settimane fa, di ritorno da un viaggio di lavoro di 10 giorni, come un fulmine a ciel sereno, la mia ragazza mi comunica che non vuole più vivere con me, che da un mese frequenta uno psicologo e ha capito di non amarmi ma di provare solo affetto. Non mi vede nel suo futuro. Sono sprofondato. Un mutuo, una casa ancora in fase di ristrutturazione, mobili acquistati. Io amo profondamente questa ragazza e allo stato attuale non riesco neppure più a parlarci. Mi ha tirato su un muro dicendo di lasciarle i suoi spazi e che per la casa troveremo una soluzione. Si è messa a piangere più volte dicendo che le dispiace. Non dormo da 10 giorni, mangio a fatica, ho un uragano nello stomaco. Come tutte le coppie si litigava ma penso niente di irrisolvibile. C’era stata qualche discussione sulla scelta dei mobili ecc ma penso sia del tutto normale. Ho proposto alla mia ragazza una terapia di coppia, per avere quanto meno la possibilità di confrontarmi. Mi è stata bocciata sul nascere in quanto secondo il sup terapeuta non serve a nulla, visto che non abbiamo un trascorso di convivenza o matrimonio. Mi sembra assurdo. 8 anni di storia non sono un trascorso? Fino a due settimane fa sembra a felicissima, mi mandava messaggi in cui diceva che non vedeva l’ora di abitare con me. Un anno fa la proposta di matrimonio, accettata con molto entusiasmo. Sono davvero disperato. Sto provando a non contattarla da qualche giorno nella speranza si faccia risentire lei. Ad oggi il nostro unico legame è questa casa, di cui non so cosa ne sarà. Dopo tutti i sacrifici di questi mesi mi sembra tutto una presa in giro. Come potrei farla tornare sui suoi passi?
Grazie
Buongiorno, dall'immagine che ha usato per descrivre il suo dolore (uragano nello stomaco) si coglie il suo stordimento e ne ha tutte le ragioni. Se lei lo consente, vorrei tuttavia a provare a ribaltare la prospettiva della sua aspettativa: per quale motivo dovrebbe essere lei a "dover far cambiare idea"? Perchè sta ponendo il suo problemi in questi termini? Certo, lei ora forse starà pensando: "perchè sto soffrendo!" e ha ragione in questa ma Quando ci troviamo in capitoli di vita tristi, la mente spesso cerca di effettuare un problem solving inefficace. Lei descrive la classica situazione di fulmine inaspettato, della prigione senza chiavi di uscita. E se si trova in questo punto, è probabile che lei stia affrontando questo problema con gli stessi strumenti e attrezzi mentali che hanno contribuito a crearlo!
Si tratta di un paradosso piuttosto tipico delle relazioni di coppia...
Ha già pensato di provare a costruire alcune teorie che le consentano non solo di dare senso all'agire della sua parntner ma a dare senso al suo agire? Ad aggiungere alcuni attegiamenti che le consentano di eseguire alcuni comportamenti adesso, in questo momento che le consentando di riappropiarsi di se stesso mentre la sua mente deve gestire l'uragano?
Le dico che di fronte a lei, ci sono delle traiettorie che può percorrere per rimpossesarsi del suo personale concetto di felicità ma che in questo momento la sua attenzione non coglie. Se la sentirebbe, di individuare quali strumenti la sua mente ha utilizzato per arrivare a creare i presupposti di questo distacco?
Immagini questi strumenti come azioni, pensieri, modi di ragionare e reagire alle sue emozioni, regole infallibili. Immagini che questi siano "attrezzi del mestiere" attrezzi che lei ha usato fino ad oggi per rapportarsi alla sua partner. (Pensi ad alcuni comportamenti che le piacciono....ora ad altri che le piacciono meno).
Provi ad inidividurare quali sue aspettative, modi di ragionare ed attegiamenti per lei sono stati fino ad oggi indiscutibili. Quali modi di essere sono stati in grado di garantirle una sincronia con la sua partner: ad un dato momento, in alcuni precisi contesti, attraverso alcune esperienze, questi stessi strumenti hanno smesso di aiutarla. Forse non si sono più rilevati utili a sincronizzarsi e a comprendere la sua partner? forse lei è stato preso in giro? forse è lei che a volte lo ha fatto? le ipotesi sono molteplici ma immagini il potere che potrebbe ottenere da se e dalla sua vita quando individuerà quali sono stati gli strumenti che un tempo in grado di aiutarla, hanno creato i presupposti per essere in una tempesta!
Quando li avrà individuati, potrà iniziare rapidamente a costruirne di nuovi per aprire l'ombrello e riontare il suo sguardo in questa eperienza dolorosa che deve attraversare e uscire dalla situazione di stallo in cui si sente arrivato ora.
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