Dott.ssa Caterina Dimuccio

Il colloquio è un incontro in cui il processo di conoscenza dell’altro avviene attraverso la creazione di una relazione. Lo psicologo raccoglie la domanda che ha portato il paziente, in un clima di ascolto non giudicante. Egli non dà consigli, ma interroga, fa domande, non risponde ma chiede: indagando, insieme al paziente, sul perché dei suoi sintomi, attribuendovi, durante il lavoro congiunto, senso e significato. I colloqui hanno una durata di circa 50 minuti, i restanti minuti sono utilizzati dal terapeuta per annotazioni di carattere clinico.

Il colloquio clinico psicologico, a differenza del colloquio clinico di tipo medico, non tiene conto solamente dell’obiettività dei dati raccolti, ma comporta anche delle deduzioni, in base alle modalità che il paziente usa per leggere la realtà, il suo stile del pensiero, il modo in cui collega e riordina le sue esperienze di vita e attribuisce loro un senso. Il compito dello psicologo è dunque quello di comprendere la personalità del paziente per poter intervenire riportando equilibrio e benessere nella persona. I colloqui hanno una durata di circa 50 minuti, i restanti minuti sono utilizzati dal terapeuta per annotazioni di carattere clinico.

Il percorso di psicoterapia è un viaggio verso e dentro sè stessi. Conoscere sè stessi significa diventare consapevoli delle dinamiche psichiche che agiscono nella nostra vita, che rendono difficile le relazioni con gli altri, che fanno attivare paure irrazionali, difese e blocchi che rendono alle volte impossibile vivere con serenità il quotidiano. Vivere significa confrontarsi con le luci e le ombre e per questo motivo il percorso di psicoterapia può essere faticoso, ma molto affascinante. Lungo il viaggio ci saranno momenti in cui ci sentiremo meglio e momenti in cui, affrontando la causa profonda dei nostri problemi, ci troveremo in difficoltà, tutto però servirà a ritrovare l’equilibrio con sè stessi e di conseguenza con gli altri. I colloqui hanno una durata di circa 50 minuti, i restanti minuti sono utilizzati dal terapeuta per annotazioni di carattere clinico.

Il percorso di psicoterapia è un viaggio verso e dentro sè stessi. Conoscere sè stessi significa diventare consapevoli delle dinamiche psichiche che agiscono nella nostra vita, che rendono difficile le relazioni con gli altri, che fanno attivare paure irrazionali, difese e blocchi che rendono alle volte impossibile vivere con serenità il quotidiano. Vivere significa confrontarsi con le luci e le ombre e per questo motivo il percorso di psicoterapia può essere faticoso, ma molto affascinante. Lungo il viaggio ci saranno momenti in cui ci sentiremo meglio e momenti in cui, affrontando la causa profonda dei nostri problemi, ci troveremo in difficoltà, tutto però servirà a ritrovare l’equilibrio con sè stessi e di conseguenza con gli altri. I colloqui hanno una durata di circa 50 minuti, i restanti minuti sono utilizzati dal terapeuta per annotazioni di carattere clinico.

Il percorso di psicoterapia è un viaggio verso e dentro sè stessi. Conoscere sè stessi significa diventare consapevoli delle dinamiche psichiche che agiscono nella nostra vita, che rendono difficile le relazioni con gli altri, che fanno attivare paure irrazionali, difese e blocchi che rendono alle volte impossibile vivere con serenità il quotidiano. Vivere significa confrontarsi con le luci e le ombre e per questo motivo il percorso di psicoterapia può essere faticoso, ma molto affascinante. Lungo il viaggio ci saranno momenti in cui ci sentiremo meglio e momenti in cui, affrontando la causa profonda dei nostri problemi, ci troveremo in difficoltà, tutto però servirà a ritrovare l’equilibrio con sè stessi e di conseguenza con gli altri. I colloqui hanno una durata di circa 50 minuti, i restanti minuti sono utilizzati dal terapeuta per annotazioni di carattere clinico.

Diversi sono i motivi che incidono sul benessere psichico e fisico di una coppia: stress lavorativo, relazione con i figli, relazione con le proprie famiglie di origine, gestione della vita quotidiana. Si tratta di eventi, situazioni apparentemente insignificanti che possono mettere in discussione l’equilibro della coppia, quel senso di appartenenza, di complicità che ha portato all’unione. Il colloquio psicologico di coppia rappresenta quindi un primo importante passo per prendersi cura della propria coppia e di se stessi nella coppia. Si tratta di uno spazio di ascolto e di relazione nel quale, nella totale riservatezza e privacy, entrambi i partner possono esprimere le motivazioni che hanno portato a ricercare l’aiuto di un professionista, ma anche le emozioni, le ansie, i disagi che vivono dentro la coppia e con se stessi. I colloqui hanno una durata di circa 80 minuti, i restanti minuti sono utilizzati dal terapeuta per annotazioni di carattere clinico.

In un momento di confusione è importante fidarsi, affidarsi ad un professionista che nella totale privacy e riservatezza, senza alcun giudizio accoglierà il vostro disagio, il vostro problema, vi ascolterà, vi aiuterà ad affrontare quel sintomo, quei sintomi che non vi rendono felici. Il colloquio psicologico è quindi un importante spazio di ascolto ma anche di relazione. Un luogo fisico ma anche psichico nel quale poter esprimere le proprie emozioni senza timore di essere criticati o giudicati. I colloqui hanno una durata di circa 50 minuti, i restanti minuti sono utilizzati dal terapeuta per annotazioni di carattere clinico.

Diversi sono i motivi che incidono sul benessere psichico e fisico di una coppia: stress lavorativo, relazione con i figli, relazione con le proprie famiglie di origine, gestione della vita quotidiana. Si tratta di eventi, situazioni apparentemente insignificanti che possono mettere in discussione l’equilibro della coppia, quel senso di appartenenza, di complicità che ha portato all’unione. Il colloquio psicologico di coppia rappresenta quindi un primo importante passo per prendersi cura della propria coppia e di se stessi nella coppia. Si tratta di uno spazio di ascolto e di relazione nel quale, nella totale riservatezza e privacy, entrambi i partner possono esprimere le motivazioni che hanno portato a ricercare l’aiuto di un professionista, ma anche le emozioni, le ansie, i disagi che vivono dentro la coppia e con se stessi. I colloqui hanno una durata di circa 80 minuti, i restanti minuti sono utilizzati dal terapeuta per annotazioni di carattere clinico.

Il parent training fa riferimento ad una serie di interventi psicologici per genitori ai cui bambini sono stati diagnosticati alcuni disturbi mentali e comportamentali. il Parent Training mira a migliorare la relazione e la comunicazione tra genitori e figli, aumentare la capacità di analisi dei problemi educativi che possono insorgere, aumentare la conoscenza dello sviluppo psicologico dei figli e dei principi che lo regolano, diffondere metodi educativi efficaci, rendere la vita familiare e i problemi di tipo educativo che possono sorgere più facilmente gestibili. Il Parent Training si propone infatti di modificare lo stile relazionale e gli atteggiamenti che influiscono negativamente sui comportamenti dei bambini: i genitori apprendono ad affrontare con efficacia molti problemi comuni che, a lungo andare, possono compromettere non solo il benessere familiare ma lo sviluppo psicologico del bambino I colloqui hanno una durata di circa 80 minuti, i restanti minuti sono utilizzati dal terapeuta per annotazioni di carattere clinico.

L’obiettivo principale del primo colloquio psicologico è valutare se la persona che si presenta può intraprendere un percorso psicologico, o di psicoterapia, con quel professionista. Il terapeuta deve infatti capire se, con le competenze che ha a disposizione, ritiene di poter essere di aiuto per quella persona. I colloqui hanno una durata di circa 50 minuti, i restanti minuti sono utilizzati dal terapeuta per annotazioni di carattere clinico.

Diversi sono i motivi che incidono sul benessere psichico e fisico di una coppia: stress lavorativo, relazione con i figli, relazione con le proprie famiglie di origine, gestione della vita quotidiana. Si tratta di eventi, situazioni apparentemente insignificanti che possono mettere in discussione l’equilibro della coppia, quel senso di appartenenza, di complicità che ha portato all’unione. Il colloquio psicologico di coppia rappresenta quindi un primo importante passo per prendersi cura della propria coppia e di se stessi nella coppia. Si tratta di uno spazio di ascolto e di relazione nel quale, nella totale riservatezza e privacy, entrambi i partner possono esprimere le motivazioni che hanno portato a ricercare l’aiuto di un professionista, ma anche le emozioni, le ansie, i disagi che vivono dentro la coppia e con se stessi. I colloqui hanno una durata di circa 80 minuti, i restanti minuti sono utilizzati dal terapeuta per annotazioni di carattere clinico.

Il sostegno alla genitorialità è un intervento supportivo di tipo psicoeducativo che persegue l’obiettivo di aiutare i genitori a riconoscere e affrontare situazioni o periodi di crisi nella crescita del figlio adolescente, che hanno conseguenze sul modo di essere genitori. Il sostegno genitoriale è un lavoro sul ruolo e sulla funzione genitoriale. Si occupa di indagare nella mente del genitore quali sono le rappresentazioni di sé in relazione alle rappresentazioni sul figlio. Esplorare le rappresentazioni vuol dire elaborare gli affetti che stanno alla base dello stile genitoriale. Vuol dire rivedere la propria storia personale alla luce del rapporto con il figlio adolescente. I colloqui hanno una durata di circa 80 minuti, i restanti minuti sono utilizzati dal terapeuta per annotazioni di carattere clinico.

Il sostegno psicologico è un incontro in cui il processo di conoscenza dell’altro avviene attraverso la creazione di una relazione. Lo psicologo raccoglie la domanda che ha portato il paziente, in un clima di ascolto non giudicante. Egli non dà consigli, ma interroga, fa domande, non risponde ma chiede: indagando, insieme al paziente, sul perché dei suoi sintomi, attribuendovi, durante il lavoro congiunto, senso e significato. I colloqui hanno una durata di circa 50 minuti, i restanti minuti sono utilizzati dal terapeuta per annotazioni di carattere clinico.

L’adolescenza può essere causa di turbamenti: come l’angoscia di perdere, la trasformazione l’unità dell’Io, il timore di un ritorno all’impotenza originaria, il rischio di una chiusura in se stessi per l’incapacità di far fronte alle nuove e pressanti richieste dell’ambiente. Tuttavia rappresenta anche una scoperta, una fase stimolante e creativa, perché apre a nuove esperienze, nuove possibilità. La crisi adolescenziale è caratterizzata da una serie di cambiamenti complessi. Per vari motivi questi cambiamenti possono non attuarsi e trasformarsi in situazioni di malessere. Il sostegno psicologico agli adolescenti può essere richiesto direttamente dai ragazzi, o dai genitori che si trovano a vivere o percepire segnali di stati di sofferenza e rappresenta uno spazio di ascolto e di elaborazione del disagio sperimentato. Le tematiche più comunemente affrontate con l’adolescente riguardano la progettualità futura, le relazioni con i coetanei e con gli adulti, la gestione delle emozioni, il rapporto con il proprio corpo, la scuola. I colloqui hanno una durata di circa 50 minuti, i restanti minuti sono utilizzati dal terapeuta per annotazioni di carattere clinico.

L’essere umano sano è colui che ha una forza vitale che circola in modo ottimale attraverso il suo corpo quando la mente e il corpo sono in totale equilibrio. Quando si subisce qualche tipo di alterazione, la persona inizia ad avere vari disagi fisici che, in generale, derivano da un’energia bloccata risolvibile proprio attraverso il percorso di bioenergetica. L’espressione della nostra vita emotiva attraverso il corpo ci permette di lavorare attraverso il rilassamento, la respirazione, il movimento e così sbloccare l’emotività, lavorando su ciò che era in sospeso o su ciò che non è stato lasciato andare. L’obiettivo, quindi, è quello di ridare fluidità a ciò che è bloccato, di ri-energizzare le parti del corpo che sono rigide e congelate. Ma anche di ri-energizzare le parti del corpo e del cuore che lasciamo infeltrite. La pratica ha una durata di circa 50 minuti, i restanti minuti sono utilizzati dal terapeuta per annotazioni di carattere clinico.