Dott.ssa
Carla Chierchia
Psicologo,
Psicoterapeuta
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Castellammare di Stabia 3 indirizzi
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M.A.
Ho fatto una visita con la dottoressa qualche giorno fa e sono rimasta molto colpita.
La dott.ssa mi ha finalmente illuminata sulle tante cose che non capivo di me, con la sua dolcezza e semplicità mi ha spiegato le motivazioni reali che si celavano dietro le mie angosce. Inoltre, mi sono sentita a mio agio nello studio che è caldo e accogliente.
La consiglio vivamente.
F. F.
Ho iniziato il percorso di psicoterapia con la Dottoressa Chierchia circa 2 mesi fa, da allora la mia vita è decisamente migliorata! La Dottoressa ha il dono di una straordinaria empatia e comprensione, è molto preparata e attenta al paziente! Sono grata di averla incontrata.
E.C.
Mi sono rivolto alla dottoressa Chierchia in un periodo che mi ha messo a dura prova. Nonostante le mie tante resistenze sono riuscito ad aprirmi anche grazie all’empatia che la contraddistingue. Alla conclusione di questo percorso sono conseguiti risultati tangibili, riuscendo a concludere il percorso universitario dopo un brutto blocco e riuscendo ad uscire definitivamente da una brutta rottura.
Una sola parola: grazie.
F.DA
Mi sono rivolta alla Dottoressa in un momento difficile della mia vita e non potrei essere più soddisfatta del percorso intrapreso insieme. È una professionista competente, empatica e sempre attenta ai bisogni del paziente. Ogni seduta è stata un’occasione per comprendere meglio me stessa e affrontare le mie difficoltà. La consiglio vivamente a chiunque stia cercando un aiuto professionale e umano.
Italia
Sono arrivata dalla dottoressa in un periodo particolare di attacchi di panico,non riuscivo più a relazionarmi accomoagnata da forti paure che mi portavano disagi anche nel mio lavoro. Mi fa fatto riflettere molto sulla mia persona, nel senso che mettevo al primo posto sempre le esigenze altrui e mei le mie. Mi ha insegnato che nella vita bisogna avere il coraggio di chiedere se si ha bisogno di aiuto senza pensare ad altro come facevo io. Parliamo di tutto e la cosa che mi è sempre piaciuta è quella di farmi porre delle domande a me stessa su ciò che mi fa stare bene. Il concetto è quello di non aver paura di chiedere , perché non è un problema mio ma di chi ti Eve la richiesta. Trovo che sia una professionista empatica e molto perspicace.
D.B.
La Dottoressa Carla mi ha aiutato in un periodo particolare della mia vita, professionista indiscussa che con attenzione, empatia e razionalità ha sempre saputo ascoltarmi senza mai farmi sentire inopportuno… la consiglio vivamente!
G.
Con la dottoressa Carla è stato un percorso molto gratificante, nonostante la difficoltà iniziale per il mio essere introverso è stata fin da subito capace di farmi sentire in un ambiente protetto e focalizzare l'attenzione sui punti trattati. Molto cortese, puntuale e disponibile.
B A
Sto facendo un percorso con la dottoressa, è davvero una professionista nel suo lavoro . Colta, preparata e competente. Mi ha fatto conoscere parti di me che da solo non avrei mai potuto osservare, sempre nel pieno rispetto delle mie emozioni e sentimenti. La consiglio vivamente
Risposte ai pazienti
ha risposto a 53 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno, ho 36 anni e sto con un uomo di 50 da 19 anni. Non siamo sposati, non abbiamo figli, io non ho un lavoro fisso. Io dopo un anno di conoscenza mi sono trasferita a 200km da casa per stare con lui.
In questo momento sto vivendo una forte crisi, che mi sta portando a lasciarlo. Ci sono dei lati negativi del suo carattere che ultimamente stanno peggiorando sempre più. Ha continuato per anni a chiedermi aiuto per gestire ogni sua situazione, e ad attaccarmi nel caso di errori. Io ho fatto di tutto, ho scelto un lavoro più adatto alle esigenze famigliari, ho sacrificato vacanze con amiche ed uscite perché se no lui si sentiva abbandonato, niente sport che piaceva a me perché lui non era interessato a venire e quindi io non potevo fare se non con sensi di colpa. Avevamo interessi comuni che adesso non lo riguardano più perché ha trovato altre passioni che lo occupano tutto il giorno. Io per lui non esisto più se non quando ha bisogno di aiuto per risolvere qualche cosa che lui non ha voglia di affrontare. Nel frattempo lui è diventato sempre più aggressivo e con pretese sempre più alte. A gennaio allora ho deciso di dare dei limiti, non l'ho più aiutato come prima, mi sono iscritta ad un corso di yoga ed ho iniziato ad uscire con le amiche, ovviamente è stata una lotta quotidiana e a volte ho dovuto dire bugie pur di poter fare per me. La sua aggressività però non è cambiata, soprattutto quando beve un po' di alcol, mi umilia, mi dice che sono una persona immatura, non sono in grado di fare nulla ecc ecc. L'aggressività penso derivi anche dal fatto che sua madre è malata e forse lui non accetta la cosa. Niente manifestazioni di affetto nei miei confronti, quando siamo insieme dobbiamo sempre fare quello che vuole lui. Io ora vorrei lasciarlo ma non so se sia la scelta migliore, lui non è interessato a fare un percorso se non di coppia. Potrebbe servire un percorso di coppia? O è meglio valutare un allontanamento e un percorso personale? Grazie
Gentilissima, come già suggerito dal collega, la sensazione è che lei voglia accontentare, ancora, una volta il suo compagno, ma qual è il suo bisogno ?
Se anche lei desidera fare un percorso di coppia potete provarci. Altrimenti può pensare ad un percorso individuale che l'aiuti a conoscersi e a riconoscere desideri, bisogni e risorse.
Un abbraccio
Buonasera,
Vorrei chiedere un consiglio in merito ad una situazione familiare.
Io e mio marito siamo sposati da 3 anni a seguito di una relazione di 15.
Da qualche mese siamo diventati genitori, ma la nostra gioia è stata demolita dal lutto improvviso di mio suocero. Oltre a un dolore immenso ci siamo ritrovati con un'amara sorpresa perché era pieno di debiti di cui nemmeno sua moglie era a totale conoscenza. Nonostante sapessimo che aveva avuto qualche intoppo finanziario, aveva fatto credere che la cosa fosse stata risanata nel giro di 4/5 anni.
Ora è tutto sulle spalle di mio marito e mia suocera se può caricarlo ancora di più lo fa senza indugi il che sta comportando un forte stress in lui che anche il poco tempo che è a casa lo passa a fare conti e telefonate allontanandolo da noi 2. Lui non è figlio unico, suo fratello, però, ha abusato di molte sostanze in gioventù ed ora non ha la minima capacità di relazionarsi con gli altri, provare empatia, fare discorsi senza dire qualcosa di stupido, imbarazzante o che sia estremamente personale (ad esempio se ha avuto rapporti intimi con sua moglie) Lui (49) e sua moglie (44) lavorano entrambi da almeno 5 anni e da quando li conosco so per certo che sono stati aiutati da mia suocera ogni mese almeno negli ultimi 12 anni. Piccola parentesi loro sono andati in vacanza tutti gli anni, lei si è rifatta il seno, si è fatta dei tatuaggi, dei filler al viso grazie ai soldi di mia suocera.
Noi non abbiamo mai chiesto nulla e quando non potevamo andare al mare stavamo a casa.
A seguito della nuova situazione mia suocera ha dovuto mettere uno stop ai soldi che dava loro mensilmente.
Noi abbiamo disinvestito un cuscinetto di nostri risparmi per fare fronte a tutte le spese che stanno venendo a galla, e non basteranno, mia suocera idem, l'altro figlio invece non si è esposto di nulla.
Praticamente sta pagando mio marito (con i nostri soldi) e mia suocera anche per lui. In tutto questo con nostra cognata i rapporti sono glaciali, lei per anni ha trattato male e risposto male a chiunque perché faceva una vita che la rendeva insoddisfatta e se l'è sempre presa con chiunque le capitasse a tiro, suoceri compresi.
Io ho sempre taciuto, perché così mi era stato chiesto dalla famiglia poiché avevano paura che lasciasse il figlio, che sarebbe tornato ad essere un loro problema e di non vedere più il nipote, che ugualmente hanno visto con il contagocce.
Da quando è nata mia figlia però qualcosa dentro me è scattato, noi per nostro nipote ci siamo sempre interessati, prima che nascesse avevamo preso il lettino, abbiamo sempre chiesto loro cosa potesse servirgli o cosa volesse e quando è cresciuto gli abbiamo preso la cameretta, certo di un mobilificio a prezzo basso, ma comunque sempre una cameretta scelta da loro.
Quando mia figlia è nata le è stato regalato un completino (t-shirt e pantaloncino) preso al mercato per 6 mesi d'età. A 6 mesi sarebbe stato gennaio. Capisco che ognuno fa quello che si sente o che può, ci mancherebbe altro, ma i loro gesti sono sempre così, proprio non pensati. Inoltre mai una telefonata per sapere come stessi io, né durante né dopo la gravidanza o per sapere della nipote, di cui non si ricordavano nemmeno il nome. Potrei andare avanti ad aneddoti per ore.
Quando l'ho fatto notare a mia suocera ha preso per l'ennesima volta le loro difese dicendo poi a mio marito che parlandone con loro si è resa conto che noi abbiamo le nostre ragioni e loro le loro.
Io ora non riesco più a vederla con gli stessi occhi, loro non vorrei più averli nelle nostre vite perché sono aridi, invidiosi e cattivi.
Mia suocera vorrebbe la famiglia unita ma è impossibile con mia cognata che non si mette mai in discussione e io sinceramente vorrei usare le mie energie com cose più produttive.
Sono preoccupata per la mia famiglia, mio marito si sta ammalando per il forte stress di questo periodo, tant'è vero che sta facendo esami su esami perché non digerisce ed ha tutti i valori del fegato sballati senza contare che non riesce a godersi per nulla nostra figlia (ha la domenica e il lunedì come riposo e il lunedì è sempre in giro tra avvocato, commercialista , banca,ecc...). I nostri risparmi sono spariti, pensavamo ad un altro figlio ed ora più niente, siamo vicino ai 40 non abbiamo molto altro tempo per pensarci/lavorarci.
Quando faccio notare a mia suocera che suo figlio non sta bene cambia argomento e fa finta di niente. Si presenta a casa nostra senza avvisare, nonostante le abbia detto più volte di chiamare prima, viene sempre per vedere la bimba che la distrae e non la fa pensare quando è triste per suo marito. Ecco, anche queste cose le vivo male, non credo che alla bimba faccia bene assorbire la tristezza degli altri, perché comunque sono sensibili e non è il suo compito quello di farci stare meglio, non è venuta al mondo per questo, mentre a me a malapena mi saluta.
Ormai lo so che con mio cognato e mia cognata non ci potrà mai essere una relazione se non di circostanza, anche se me ne domando il senso, quello che mi infastidisce è però mia suocera.
I miei suoceri sono sempre stati buoni con me, con mio suocero avevo sicuramente un ottimo rapporto, mia suocera è sempre stata più concentrata a tutelare l' altro figlio che non a trattare equamente figli e nuore e nonostante non penso sia una cattiva persona e non riesco nemmeno a immaginare quanto possa stare male in questo momento, non riesco più a sopportare e a passare sopra a tutte queste cose. So benissimo che il rapporto che ha con l'altro figlio e l'altra nuora non sono affar mio, ma non mi va nemmeno di essere sempre quella che deve sopportare e fare un passo indietro per il quieto vivere e rinunciare a quello che vorrei e al bene della mia famiglia, chiedo solo di essere rispettata e non calpestata, se noi non stessimo contribuendo con il nostro tempo e il nostro denaro lei non riuscirebbe a fare nulla, sto forse sbagliando?
Buongiorno, sento dalle sue parole l'urgenza di mettere dei confini a queste persone e a questi problemi che stanno soffocando lo spazio vitale della sua famiglia. Si faccia aiutare da un terapeuta ad autorizzarsi a farlo e ad aumentare le sue risorse per affrontare questo momento particolare della vostra vita.
Un forte abbraccio
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