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Dott.ssa Aurora Quaranta

Via Dante Alighieri 82/a, Trezzano Rosa

Il mio studio di psicologia offre sedute online per garantire flessibilità e comodità ai miei clienti. L'ambiente virtuale è accogliente e professionale, progettato per offrire un'esperienza terapeutica efficace e rilassante. Mi dedico con passione ad aiutare le persone a raggiungere il loro benessere emotivo, con un approccio empatico e solare. L'ascolto attivo e la comprensione profonda sono alla base del mio lavoro, per creare un percorso terapeutico personalizzato e incentrato sulle esigenze di ciascun individuo.

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06/11/2024

Esperienze

Sono Quaranta Aurora, ho frequentato un master nei DCA , per quanto concerne l'ambito adolescenziale e adulto. Tirocini svolti presso reparti disturbo della nutrizione e del comportamento alimentare, disturbo ossessivo compulsivo, disturbi d'ansia , autolesionismo e dipendenze. Ho lavorato per un anno presso l'attività sportiva Pro Sesto e Real Milano, come sostegno psicologico agli allenatori.
Inizio della scuola di specializzazione cognitivo-comportamentale.
Persona solare, sempre dedita al lavoro , credo che la cosa fondamentale sia continuare ad autostimolarsi e trovare la propria fioritura interna. Tutti noi valiamo
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Health&Soul di Federica Ghiselli
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La dottoressa Aurora ti fa sentire subito dal primo incontro a tuo agio grazie alla propria gentilezza e disponibilità. Molto preparata e molto professionale, ti crea intorno un ambiente gradevole durante le sedute. Molto soddisfatta sia dal percorso che dagli esercizi che ti consiglia di fare in autonomia a casa. Consigliatissima.

C
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Dottoressa chiara e disponibile, fornisce sempre spiegazioni chiare dei percorsi che intraprendiamo ed è pronta a cambiare strada se si rende necessario

A
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Consiglio Aurora in quanto una professionista empatica, molto preparata, mette subito a proprio agio, gli esercizi proposti hanno un ottimo riscontro e pensati in base alle esigenze, molto disponibile a dare spiegazioni aggiuntive e supportare tramite il consiglio di materiale extra, supportiva e incoraggiante anche al più piccolo progresso.

A
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Presso: Ethically S.r.l colloquio psicologico clinico

La Dott.ssa è una professionista straordinaria: empatica, competente e sempre disponibile. Mi sono sentito subito a mio agio e grazie al suo supporto ho trovato strumenti concreti per affrontare le mie difficoltà. La consiglio vivamente a chiunque cerchi un aiuto serio e umano.

Dott.ssa Aurora Quaranta

Grazie mille!

G
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sono rimasta particolarmente soddisfatta della professionalità ed empatia, che mi ha subito permesso di essere a mio agio sin dal primo colloquio

Dott.ssa Aurora Quaranta

Grazie mille giulia

M
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persona competente e qualificata, disponibile anche fuori orario di appuntamento

Dott.ssa Aurora Quaranta

Grazie mille !

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La dott.ssa Quaranta fa sentire perfettamente a proprio agio, anche quando gli argomenti trattati sono difficili da esprimere, oltre ad essere molto empatica. Spiegazioni sempre puntuali e chiare.

Dott.ssa Aurora Quaranta

grazie mille!

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E' passato tempo prima che trovassi una persona a me affine; la Dottoressa è molto preparata e (cosa molto importante) non giudica ma lavora con empatia, cercando di arrivare alla tua verità, e non alla sua .
La consiglio, scoprireste un lato tutto nuovo di percepire ogni cosa.

Dott.ssa Aurora Quaranta

grazie mille Angela, è un piacere !

S
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Ho avuto la fortuna di lavorare con la Dott.ssa, Aurora Quaranta e la raccomando di cuore. La sua professionalità è palpabile in ogni momento, così come la sua disponibilità e straordinaria preparazione, pronta a sostenermi in ogni passo. Non posso fare a meno di consigliare a chiunque ne avverta il bisogno di intraprendere questo cammino. Grazie a lei ho vissuto una vera e propria rinascita, ho imparato a guardare le mie relazioni e le mie sfide con una nuova consapevolezza e ad affrontare le difficoltà con una determinazione che credevo ormai perduta. Non smetterò mai di esprimerle la mia gratitudine per tutto ciò che ha fatto per me.

Dott.ssa Aurora Quaranta

grazie mille gentilissima

G
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Grazie del percorso stupendo che mi hai fatto vivere. Sei stata un faro e un aiuto importantissimo per questa mia fase. Consiglio la dottoressa a chiunque. Professionista di altissimo valore!

Dott.ssa Aurora Quaranta

grazie mille

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 368 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buonasera e già che mi trovo buone festività. Già ho proposto una domanda sull'argomento, vorrei aggiungere un particolare. Ho la sensazione di vivere con gli occhi addosso di 3-4 colleghi/e. Se mi limito a lavorare e resto nel mio quando ho dei minuti di pausa anziché aderire a questo o quel gruppetto, mi dicono che non calcolo nessuno e non me ne frega di nessuno, se sono silenzioso c'è chi mi esorta a essere scherzoso come sempre. Se mi limito a parlare coi pochi colleghi più educati mi criticano perché alcuni di loro li vedono come i cattivi di cui sparlare. Se provo a fare gruppo cercando coesione mi boicottano le iniziative tipo uscite o cene perché devono decidere alcuni di loro. Se mi limito a chiacchierare con una collega con famiglia (una delle poche con cui parliamo di cose nostre e non di colleghi) via al vociare che ci sto provando anche di persona per provocarmi sebbene lei manifesti il piacere della mia compagnia, rodono e bombardano mesi finché limito di farmi vedere con lei, in questo modo non li senti più sparlare. Anche se lo fai per scherzare, non può durare mesi perché diventi pesante. Se mi vedono scherzare con la direttrice che ritengo professionalmente molto valida (a loro non sta a genio perché fa lavorare), via al "che lecchino" e via dicendo. Se arrivano nuove persone e inizio a farci semplice amicizia (come fanno altri) iniziano a criticarmi che ci provo con tutte pur di condizionarle, quando in realtà non ho mai fatto proposte a nessuna collega mai in vita mia, semmai ne ho ricevute. Ho provato a parlare con la direttrice affinché prendesse provvedimenti e non avendo del tutto le redini dell'ufficio perché sa di essere odiata da molti, anche un semplice chiarimento con me e lei presente, mi dice che ogni testa è un mondo a se e di far leva sul mio valore personale e sorvolare sugli atteggiamenti infantili, il problema è che ogni giorno è la stessa storia da mesi e mesi. La situazione migliora lievemente nel momento in cui ridimensiono i rapporti, limitandomi al buongiorno e arrivederci, rispondere se mi chiedono qualcosa e dopo un po' noto che si gelano e mi guardano di sott'occhio per capire cosa fosse successo per ridurmi freddo nei loro confronti, con un paio di loro sto facendo così, evitandoli il più possibile, uno si è accucciato, l'altra continua a darmi zeppate indirettamente parlando con le nuove colleghe che si è fatta volutamente amiche mostrandosi buona dolce e gentile all'improvviso. E non si stanca, appena mi vede offrire un caffè a un nuovo collega si fionda lei tra noi due e inizia a parlargli per prendersi la scena e spezzare la conversazione. L'ultima volta le ho detto pacatamente che tre occasioni consecutive in mezz'ora sembrava un'ossessione. Quello che intendo dire è che se devo far così con tutti quelli che non sanno contenersi o che hanno qualcosa nei miei confronti a livello inconscio, rimarrei a calcolare 3 persone su 20... perché poi ognuno di questi si porta appresso a se altri colleghi coi vari gruppetti che si sono creati per dominare l'ufficio, a cui non potrei avvicinarmi.
Non chiedetemi di essere assertivo perché causa lavoro stressante, non è così semplice esserlo ne io sono predisposto, piuttosto evito e amen visto che non amo gli scontri che si generano, più scontri fai e più fai la nomea quindi evito. Non voglio nemmeno isolarmi del tutto e vedere loro che si "divertono" a contaminate questo e quel collega, né tantomeno ho voglia e intenzione di fare lo stesso. Consigli? Grazie mille

Buonasera e buone festività anche a te!

Mi sembra che tu stia vivendo una situazione di pressione sociale sul posto di lavoro, che ti porta a sentirti costantemente sotto esame, con colleghi che criticano qualsiasi cosa tu faccia o non faccia. Le dinamiche che descrivi sembrano un classico esempio di ambiente di lavoro tossico, dove la competizione, le rivalità e il gossip prendono il sopravvento.

Capisco che questo ti crei stress, e che tu stia cercando di evitare conflitti, ma allo stesso tempo desideri non isolarti completamente e mantenere una certa tranquillità. Ecco alcuni suggerimenti su come potresti affrontare la situazione:

1. Definisci i tuoi confini con fermezza ma in modo discreto
Evita di entrare nel "gioco" dei gruppetti e delle chiacchiere, ma allo stesso tempo cerca di non dare l'impressione di essere "distaccato" o "indifferente". Questo potrebbe far crescere ulteriori critiche. Puoi rimanere cortese e professionale, senza entrare nei dettagli della tua vita personale o concedere troppo spazio a chi ti provoca. Un semplice "No, grazie, non posso oggi" quando qualcuno ti invita a eventi che non vuoi frequentare può essere sufficiente per evitare complicazioni.

2. Sfrutta la professionalità come scudo
Come ti ha suggerito la direttrice, fai leva sul tuo valore professionale. Dimostra che sei concentrato sul lavoro e che non ti lasci distrarre dalle dinamiche sociali. Essere professionale ti permette di mantenere il rispetto senza cadere nel gioco delle rivalità. Inoltre, anche se non puoi evitare completamente le critiche, questo atteggiamento ti aiuterà a essere visto come una persona affidabile e competente.

3. Affronta il comportamento diretto ma con calma
Se alcuni colleghi, come la collega che interrompe le conversazioni con nuovi arrivati, continuano a metterti in difficoltà, puoi affrontarli con calma ma in modo diretto. Non è necessario alzare la voce, ma dire qualcosa del tipo: "Mi sembra che stiamo cercando di parlare, e sarebbe bello se tutti avessimo un po' di spazio per condividere senza interruzioni". In questo modo, non fai un attacco, ma comunichi il tuo disagio in modo chiaro.

4. Gestisci i conflitti indiretti senza escalation
Nel caso dei colleghi che ti criticano o cercano di farti sentire "in difetto" per le tue azioni, la strategia di ignorare e ridurre i contatti può funzionare. Tuttavia, cerca di non arrivare a un punto in cui diventi completamente invisibile, poiché potrebbero interpretarlo come una forma di rifiuto. Un buon equilibrio è mantenere la cortesia e l'affetto senza entrare nel loro "gioco" di gossip e critica.

5. Riflettere sul tuo ruolo e sulla tua posizione
A volte, quando ci si trova in un ambiente di lavoro ostile, può essere utile fare un passo indietro e riflettere sul tuo ruolo. Chiediti: cosa voglio ottenere da questo ambiente? Ho bisogno di questa situazione per crescere? Se la risposta è sì, allora cerca di mantenere la calma e concentrati su ciò che ti permette di crescere. Se la risposta è no, potresti considerare altre possibilità, come esplorare nuove opportunità di lavoro in un ambiente più sano.

6. Rivolgiti a una figura esterna di supporto (es. risorse umane)
Se la situazione dovesse continuare a peggiorare o diventare insostenibile, potrebbe essere utile parlare con qualcuno delle risorse umane o con una figura di supporto, magari la tua direttrice, cercando di ottenere il suo aiuto nel gestire il clima lavorativo. Questo è particolarmente importante se le dinamiche di gruppo stanno influenzando negativamente il tuo benessere psicologico.

In sintesi:
Rimanere professionale e distaccato è fondamentale.
Sii assertivo ma pacato quando necessario.
Non isolarti completamente ma scegli con attenzione con chi interagire.
Evita conflitti diretti, ma comunica i tuoi limiti in modo chiaro e rispettoso.
Se necessario, cerca il supporto delle risorse umane.
Ricorda che non possiamo controllare il comportamento degli altri, ma possiamo controllare come rispondere. Prenditi cura di te stesso e dei tuoi confini, e non sentirti obbligato a entrare in dinamiche che ti fanno sentire male.

Spero che tu possa trovare la serenità e il supporto di cui hai bisogno!

Dott.ssa Aurora Quaranta

salve, mi chiamo francesca e ho 18 anni volevo chiedere un consulto mi sono accorta solo recentemente che io cerco di sembrare perfetta agli occhi di tutti, come se indossassi una maschera, diciamo che metto una maschera nel modo di comportarmi con gli altri, non riesco mai a essere me stessa al 100% e ho anche paura di farlo, non saprei nemmeno come essere me stessa, non parlo mai a nessuno dei miei problemi, delle mie paranoie, delle mie insicurezze.
sia perche ho paura del giudizio ma anche perche mi sentirei debole agli occhi degli altri.
ma ho pensato anche al fatto che io questa “maschera” la indosso da sempre.
non vado piu in discoteca perche mi vergogno del mio fisico ma dico ai miei amici che non ci vengo perche non ho soldi o semplicemente non ho voglia.
non metto vestiti aderenti e non vado mai in piscina se sono con qualcuno.
non sono mai stata fidanzata e non mi sono mai frequentata con nessuno, ma non mi piace dirlo.
con i miei genitori ho un rapporto un po particolare, non andiamo molto d’accordo, sento come se loro mi oppressassero, pretendessero troppo da me, e che loro mi vogliano come mio fratello( praticamente un ragazzo modello) ma non riesco ad andare bene a scuola, non riesco a impegnarmi, non riesco a portare a termine una cosa iniziata (un po in tutto) mi distraggo facilmente e a scuola ci vado piu per scaldare la sedia, pero riesco sempre a fare il minimo essenziale per superare l’anno.
mi sento sempre un po “triste” e riesco a trovare conforto in sensazioni senza penso che impazzirei
mi sono sempre sentita superiore a mio fratello, ma allo stesso tempo inferiore, è una sensazione che non riesco a spiegare, da bambini ho sempre avuto gelosia nei suoi confronti ma adesso non più.
Non riesco a capire da dove derivi questa mia insicurezza che mi porti a non essere me stessa secondo voi e come faccio a liberarmi di più? e ultima cosa io cerco sempre di farmi vedere superiore ma io mi sento inferiore e ogni persona è come se gli dessi un “importanza sociale”, più è in alto e più io la “preferisco” diciamo
grazie per l’ascolto

Ciao Francesca, grazie per aver condiviso quello che senti e che stai vivendo. Scrivere tutto questo non è affatto facile, e il fatto che tu lo abbia fatto è già un segnale di grande consapevolezza e coraggio. Cerchiamo di affrontare un passo alla volta quello che hai raccontato, perché ci sono tanti aspetti importanti e delicati.

La "maschera" che indossi
Questa sensazione di dover sembrare perfetta e di indossare una "maschera" davanti agli altri può derivare da vari fattori:

Paura del giudizio: Temi che, se mostri le tue insicurezze o fragilità, gli altri possano giudicarti o vederti "debole". Questo ti porta a comportarti come pensi che gli altri si aspettino da te.
Desiderio di approvazione: Cerchi di ottenere l’approvazione delle persone per sentirti accettata e apprezzata, come se il loro giudizio determinasse il tuo valore.
Esperienze familiari: Il rapporto complesso con i tuoi genitori e il confronto con tuo fratello potrebbero aver creato in te l’idea di dover essere sempre all’altezza delle aspettative, anche quando ti senti diversa o in difficoltà.
Il problema è che questa "maschera" ti allontana sempre di più da chi sei veramente, e questo può far crescere dentro di te una sensazione di tristezza o vuoto, proprio come hai descritto.

La tua insicurezza e il confronto con gli altri
Hai parlato di insicurezza verso il tuo fisico, la scuola e anche verso il tuo valore personale. È come se tu avessi una doppia percezione:

Ti mostri superiore agli altri per difenderti e proteggerti (come un modo per nascondere le insicurezze).
Ti senti inferiore interiormente, come se non fossi mai abbastanza, soprattutto quando dai "importanza sociale" alle persone.
Questi pensieri spesso nascono dal confronto costante con gli altri (come il paragone con tuo fratello) o dal bisogno di dimostrare il tuo valore in una società che sembra dare molto peso all’apparenza.

Perché succede tutto questo?
Questa insicurezza e questa difficoltà a essere te stessa potrebbero derivare da:

Eventi del passato: Magari hai vissuto momenti in cui ti sei sentita giudicata, non accettata o non all’altezza, e questo ha creato una paura di fondo.
Aspettative familiari: Sentire che i tuoi genitori pretendono tanto da te può farti percepire pressione e portarti a dubitare delle tue capacità.
Autostima fragile: Se non ti senti "all’altezza" delle situazioni o degli altri, è facile costruire delle barriere per proteggerti.
Come puoi liberarti e trovare te stessa?
Liberarti da questa "maschera" e imparare a essere te stessa richiederà tempo e pazienza, ma è possibile. Ecco alcuni passi che potrebbero aiutarti:

Accetta le tue emozioni e le tue fragilità:

Non devi essere perfetta per essere accettata o amata. Tutti abbiamo insicurezze, problemi o momenti di difficoltà. Questo non ti rende debole, ma umana. Prova a dirti: "Va bene se non sono perfetta. Va bene se ho dei difetti."
Lavora sulla tua autostima:

Scrivi su un diario le qualità che ti piacciono di te stessa (anche piccole cose, come "sono gentile con gli amici" o "mi prendo cura di chi mi sta vicino").
Fai qualcosa che ti piace e che ti faccia sentire capace: uno sport, un hobby, un progetto creativo. Questo ti aiuterà a vedere il tuo valore al di fuori delle aspettative altrui.
Parla con qualcuno di fidato:

Anche se ti sembra difficile, condividere i tuoi pensieri e le tue paure con qualcuno (un amico, un familiare o un professionista) può aiutarti a sentirti meno sola e a capire meglio quello che provi.
Affronta il giudizio altrui:

Prova a chiederti: "Cosa succederebbe se mostrassi un po’ di più la vera me?" Spesso scopriamo che le persone ci accettano comunque, e anzi, apprezzano di più chi è autentico.
Cambia il modo in cui ti confronti con gli altri:

Invece di vedere gli altri "in alto" e te stessa "in basso", ricorda che ognuno ha i propri punti di forza e le proprie difficoltà. Nessuno è superiore o inferiore: siamo tutti diversi e unici.
Chiedi aiuto a un professionista:

Un percorso con uno psicologo o psicoterapeuta potrebbe aiutarti a esplorare meglio le tue insicurezze, il rapporto con la tua famiglia e il bisogno di indossare questa "maschera". Non è un segno di debolezza chiedere aiuto, anzi: è un atto di coraggio e amore verso te stessa.
Conclusione
Francesca, ricorda che non sei sola in questo percorso. Molte persone, soprattutto alla tua età, attraversano momenti in cui si sentono perse o insicure. Quello che provi è normale e comprensibile, ma non deve definirti. Dentro di te hai già la forza per affrontare tutto questo e trovare la vera te stessa.

Inizia un passo alla volta, con gentilezza e pazienza verso di te. Se vuoi parlarne ancora o hai bisogno di altri consigli, sono qui per ascoltarti e supportarti.

Dott.ssa Aurora Quaranta
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