Esperienze
Ho fondato lo studio "Psichidea" in cui lavoro oltre che con pazienti adulti e in età evolutiva anche con gruppi di adulti ed adolescenti. Attualmente i gruppi sono online: sull'elaborazione del lutto, sui disturbi alimentari, sul protocollo MBSR di otto incontri. Ogni mercoledì da dieci anni è presente un gruppo stabile di pratica mindfulness.
Esperto in:
- Psicodiagnostica
- Psicologia Clinica
- Psicoterapia cognitivo comportamentale
Indirizzo
Pazienti senza assicurazione sanitaria
Psicoterapia • Da 60 €
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M.M
La dottoressa é bravissima, ti fa sentire in un ambiente sicuro e lontano dai pregiudizi sin da subito. É una persona molto professionale ed empatica, parlare con lei é un piacere perché ti senti capito e ascoltato.
P.C.
Ho svolto un percorso con la dott.ssa qualche anno fa per delle difficoltà familiari che la terapia mi ha aiutato ad affrontare e comprendere. Di recente ho scelto di rivolgermi nuovamente a lei per svolgere, invece. un percorso di mindfulness che mi sta aiutando a gestire con maggiore consapevolezza pensieri ed emozioni. E' un'esperienza molto interessante che mi sta apportando notevoli benefici nella mia vita quotidiana lavorativa e relazionale.
Antonietta Lapegna
Salve, ringrazio per la stima che mi ha accordato e sono felice che il percorso sia stato utile ai fini di una migliore gestione delle relazioni. Il percorso Mindfulness è un cammino che sostiene il desiderio di evoluzione personale e aiuta ad essere in contatto con se stessi in modo nuovo e sano.
La saluto cordialmente
R.B.
Professionista disponibile, professionale, molto attento al paziente con notevole capacità di dare spiegazioni e consigli riguardo ai problemi esposti. Grazie ! Spiega molto bene le cause e le risoluzioni del caso, ti senti a tuo agio e non hai problemi a raccontare i tuoi problemi.
E.
La dottoressa Lapegna ha dimostrato sin da subito una grande professionalità ed empatia che mi ha permesso di aprirmi e di affrontare tematiche per me importanti. La consiglio vivamente!
Risposte ai pazienti
ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno!
Sono un ragazzo di 24 anni che sta affrontando l’ultimo anno di università da fuorisede.
Da circa un anno e mezzo soffro di attacchi di panico, per cui sono stato in terapia affrontando le problematiche del momento e per gestire lo stress dovuto alla preparazione della tesi di laurea. Adesso, dopo il percorso psicologico e il sostegno della mia famiglia e del mio ragazzo, riesco a gestire meglio l’ansia, sapendola riconoscere e disinnescare. Tuttavia ho passato questi periodi dividendomi tra familiari e il ragazzo, senza mai tornare nella città di studio se non per brevi periodi. Adesso che sono rientrato definitivamente sento in sensazione di vuoto enorme, correlato da una tristezza latente e da svariate crisi di pianto. Non credo si tratti di ansia, visto che la città è quella che ho scelto in prima persona e sui cui in fondo mi trovo bene, sto finendo egregiamente il lavoro di tesi e ho già svariate offerte di lavoro. Eppure mi ritrovo sempre in camera a star male, con i pensieri che mi fanno mettere in dubbio tutto ciò che ho costruito, nonostante qui sia pieno di amici, conoscenti e colleghi mi sento quasi sempre da solo, sopratutto nei momenti in cui lo sono fisicamente. Mi chiedevo se si trattasse di un’ulteriore fase da analizzare o se si tratta solo di un periodo di transizione cui devo riabituarmi alla città e alla lontananza dei miei affetti.
Vi ringrazio anticipino per le dritte.
Salve, tutti i momenti di passaggio possono risultare emotivamente difficili da gestire. Ci assestiamo in una situazione, impariamo a gestirla, ad affrontare gli eventuali disagi e poi la vita ci porta altri cambiamenti, magari altro luogo in cui abitare, un cambiamento di stato (da studente, divento un giovane che lavora, ecc.). Tutte cose belle dal punto di vista evolutivo e che dovrebbero renderci felici. Invece, ecco là nuovamente un senso di disagio, di vuoto, eppure dovrei stare bene, è tutto ok, nessun problema! I momenti di passaggio portano con sè questi momenti di disorientamento. E' necessario che tu sappia che è normale, vivili e non averne paura. Se perdurano chiedi aiuto ma tranquillo! Niente di grave!
Buonasera,ho 18 anni e da quand’ero piccolo ho sempre vissuto in una famiglia disfunzionale con un fratello disturbato mentalmente e un altro con ritardo mentale più grandi adesso il mio problema è il seguente: non ho mai vissuto la vita mi è sempre stato impedito di uscire(non con la forza ma ho sempre avuto una madre che mi minacciava stessa cosa mio fratello) e che credeva io fossi mancante di indipendenza perciò non mi ha mai fatto uscire di casa, quando esco adesso si è un po’ calmata ma comunque vede “strano” che io esca perché e infatti una vita sociale non ce l’ho, vengo al dunque: io mi son sempre sentito come se mi mancasse qualcosa, come se fossi autistico e adesso che ho 18 anni sto capendo cose che prima non capivo come se per magia mi stessi rendendo conto, io vorrei capire se è il fatto di stare lontano dalla vita, oppure che mi sto facendo grande, ma se mi sto facendo grande vuol dire che sono ritardato perché cose che sto capendo a 18 miei coetanei le capirebbero a 14 quindi cos’è che ho? Inoltre ho sempre avuto mutismo selettivo e non mi rendevo conto all’inizio, non capivo che era un problema io mi sentivo come se non potevo farci niente, adesso invece di botto capisco che è un problema è devo fare qualcosa, io mi rendevo conto già verso i 10 anni però mi sentivo impotente adesso invece mi sento ancora più consapevole, anche il fatto del narcisismo di mio fratello, già mi rendevo conto verso i 4 anni (lui 18 abbiamo 14 anni di differenza) che aveva qualcosa che non andasse, ma solo adesso mi rendo conto di chi ho in casa (perché si, vive ancora in casa nostra a 32 anni insieme a sua moglie e abbiamo anche casa piccola ) senza mai avere un lavoro da quando ha finito le medie. È come se mi stessi rendendo conto adesso di cose che prima già sapevo ma non consideravo neanche, come faccio inoltre ad essere più spensierato e andare avanti con la mia vita ? Grazie per lo sfogo
Salve, racconti molte cose della tua vita e certamente si coglie tanta sofferenza. Dalle tue parole comprendo che stai comunque interrogandoti su molti punti della tua vita e, probabilmente, stai cercando molte risposte in internet. Lo fanno in tanti. Mi sembra anche però che queste risposte possono darti molta confusione e un senso di vertigine. Molto meglio sarebbe che tu ponessi i quesiti che presenti nel tuo scritto ad un professionista in carne ed ossa perchè si avverte anche tanta paura per le tante cose che vivi e che pensi. Tieni presente che potresti anche rivolgerti ad una struttura pubblica e fare una ricerca sul territorio in cui risiedi e magari trovare un terapeuta che possa seguirti inizialmente e dare risposte almeno ad alcune delle questioni che tu poni.
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