Esperienze

Sono una psicoterapeuta sistemico familiare: il mio approccio, infatti, mira a comprendere il ruolo delle dinamiche familiari e delle relazioni nel benessere psicologico, con l'obiettivo di favorire il cambiamento e il miglioramento della qualità di vita di tutti i suoi componenti, a prescindere dal setting individuale, di coppia o familiare.


La mia formazione e le mie esperienze lavorative mi hanno permesso di entrare in contatto con realtà apparentemente molto diverse ma accomunate dal meticoloso strato di studio clinico e dall’avvicinarsi rispettosamente alla sofferenza dell’altro: dagli studi di ricerca sui giovani adulti al mondo degli affidi e delle adozioni; ma anche il delicato lavoro con i pazienti del Centro di Salute Mentale, sia in forma individuale che di coppia; e ancora la dura realtà ospedaliera, nel lavoro di supporto con gli operatori e soprattutto con pazienti e familiari ricoverati nei reparti critici di terapia intensiva durante la pandemia.

Una attenzione speciale é poi stata riservata al mondo dell’infanzia e delle dinamiche familiari: i bambini, con il loro comportamento e i loro “mal di pancia”, sono spesso portatori inconsapevoli di dolori e fatiche della famiglia che ricadono su di loro, e in terapia si rivelano ricchi di risorse e grande sensibilità.

Integro nel mio lavoro la terapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), un metodo efficace per l'elaborazione del trauma e la gestione di esperienze dolorose o stressanti.

Il mio impegno è volto a fornire un ambiente sicuro e accogliente, dove esplorare le difficoltà e trovare nuove risorse per affrontare la vita con fiducia.
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Esperto in:
  • Psicodiagnostica
  • Psicologia Clinica
  • Psicoterapia
  • Psicoterapia sistemico relazionale

Indirizzo

Studio di Psicoterapia Dr.ssa Alessia Alongi
Via Sampolo 48, Palermo


Pazienti senza assicurazione sanitaria


Presso questo indirizzo visito: adulti, bambini di qualsiasi età
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091 986..... Mostra numero

Prestazioni e prezzi

Psicoterapia individuale

60 €

Consulenza psicologica

60 €

Colloquio di coppia

70 €

Colloquio individuale

60 €

EMDR (Psicoterapia dei disturbi post-traumatici)

60 €

+ 8 prestazioni

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Presso: Studio di Psicoterapia Dr.ssa Alessia Alongi colloquio individuale

Grandissima professionista, sensibile e alla mano. Consigliatissima!

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La Dottoressa Alongi é un faro nei momenti di difficoltà. Sempre paziente, disponibile, professionale, amorevole ed efficace.
É un gran sollievo sapere di poter contare su professionisti come lei.

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Ottima esperienza, professionista attenta all’ascolto.

F
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Competente, empatica e con grande propensione all'ascolto la dott.ssa ha supportato me e mio marito in un momento molto difficile e le sarò sempre grata per ogni singolo incontro fatto insieme! Super consigliata

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Terapeuta molto affidabile, davvero un riferimento per le famiglie.

A
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Mi sono sentita accolta e ascoltata., nonostante la delicatezza della situazione che mi ha spinto a chiedere aiuto L'ambiente é confortevole.

E
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Presso: Studio di Psicoterapia Dr.ssa Alessia Alongi psicoterapia individuale

Non faccio spesso recensioni, ma voglio ringraziare la dott.ssa Alongi per la professionalità e il supporto che mi ha dato in un momento di forte difficoltà. Terapeuta assolutamente consigliata.

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 4 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buongiorno vorrei esporvi questo problema. Sono il papà di un bimbo di quasi 5 anni a cui è stato diagnosticato un ritardo nel neurosviluppo. Io e la mamma del bambino siamo separati da quando il bambino aveva pochi mesi. Lei vive con un nuovo compagno, che il bimbo chiama papà. Io vivo per questioni lavorative fuori regione e vedo il bambino una volta o due volte al mese. Fino a questo momento io prendevo il bambino e lo tenevo a dormire con me, nessun problema. Cercava a volte la mamma ma poi si tranquillizzava e rimaneva volentieri con me. Nelle ultime volte invece Appena mi vede urla e si dimena disperato tanto che non ho potuto tenerlo con me. Abbiamo deciso di tenerlo solo di giorno e riportarlo alla mamma però è una cosa che mi fa stare parecchio male. Non ci sono stati eventi durante le notti a casa che possono averlo scombussolato, lui è sempre stato tranquillo. Chiedo a voi un consiglio su quale sia la strada migliore da percorrere specie perché purtroppo non c'è nella mamma un atteggiamento buono nei miei confronti ma spesso oppositivo. Grazie

Gentile papà,

Grazie per aver condiviso questa situazione, comprendo quanto possa essere doloroso e difficile per lei affrontare questi momenti con suo figlio. Mi sembra che il suo impegno e la sua sensibilità verso il benessere del bambino siano evidenti, e questo è un punto di forza su cui lavorare.

Dal suo racconto emergono diversi aspetti che potrebbero influire sulla situazione: il ritardo del neurosviluppo di suo figlio, la separazione precoce tra lei e la madre, la presenza di figure diverse nella vita quotidiana del bambino, e il fatto che la vostra relazione padre-figlio si sviluppi in un contesto di distanza geografica e incontri limitati. Tutti questi elementi interagiscono e possono rendere più complessa la gestione delle sue reazioni.

Il fatto che suo figlio mostri ora maggiore disagio al momento del distacco potrebbe essere legato a un suo bisogno di maggiore stabilità o prevedibilità nelle relazioni. I bambini, soprattutto quelli con difficoltà nello sviluppo, possono essere particolamrente sensibili ai cambiamenti o alle transizioni. L’importante è accogliere il suo comportamento senza vederlo come un rifiuto verso di lei, ma come una sua espressione di bisogno. Spesso noi adulti, spinti dal bisogno di capire cosa sbagliamo, rischiamo di centrare l’attenzione su noi stessi dimenticandoci che dall’altra parte c’è un bambino, che cresce, che cambia in bisogni ma anche in gusti e preferenze, come è normale che sia specialmente a cinque anni.

Mi sento di dirle che continuare con gli incontri di giorno, come già state facendo, potrebbe essere una buona strategia per aiutarlo a ristabilire un senso di sicurezza con lei. È importante che questi momenti siano sereni e prevedibili, con attività che lo coinvolgano e lo facciano sentire a suo agio.

Inoltre, anche se può essere difficile, cercare di mantenere una comunicazione quanto più possibile collaborativa con la madre è fondamentale per il benessere di vostro figlio. Non so se è il vostro caso, ma qualora foste in difficoltà nel trovare il modo di fare rete potrebbe anche essere utile un mediatore familiare o una consulenza congiunta per costruire un dialogo che metta al centro il bambino. Il punto su cui ci si deve concentrare in questi casi è che, seppur la coppia coniugale si è separata, si resta e resterà per sempre coppia genitoriale e, seppur con fatica, si può essere davvero una grande squadra per il proprio figliolo, anche da separati.

Considerando il ritardo del neurosviluppo, potrebbe poi essere utile confrontarsi con gli specialisti che seguono il bambino (come neuropsichiatri, terapisti o educatori) per capire meglio i suoi bisogni emotivi e come strutturare al meglio i momenti di incontro. Un supporto psicologico anche per lei potrebbe aiutarla a gestire le emozioni legate a questa situazione complessa.

Anche se gli incontri fisici sono limitati, mantenere una connessione costante con suo figlio, ad esempio attraverso videochiamate, messaggi vocali o piccoli gesti affettuosi come l’invio di disegni o fotografie, può aiutarlo a sentire la sua presenza nella quotidianità. È evidente che questo richiede la collaborazione degli adulti intorno a lui, e qui ritorna l’importanza di un clima di cooperazione tra genitori per mantenere vivi i legittimi legami.

Il fatto che lei si stia interrogando su come fare il meglio per suo figlio è un segnale importante della sua dedizione come padre. Il percorso migliore potrebbe includere un lavoro congiunto che coinvolga non solo lei, ma anche la madre e, se possibile, i professionisti che seguono il bambino, con l’obiettivo di creare una rete stabile e collaborativa intorno a vostro figlio.

Cordiali saluti,
Dott.ssa Alessia Alongi, psicologa psicoterapeuta

Dott.ssa Alessia Alongi

Domande su Depressione

Ho la depresdione persistente ma appena sento di essere o fare qualcosa di importante sto bene al contrario sto male, come mai?

Buongiorno a lei.

Quello che sta descrivendo sembra legato a come percepisce te stesso e il suo valore in relazione a ciò che fa o al contesto in cui si trova. È possibile che quando sente di essere o fare qualcosa di importante, questo confermi un’immagine positiva di se stesso, dando un senso di riconoscimento o di scopo che allevia il malessere. Al contrario, quando queste conferme non arrivano, emergono pensieri o emozioni che riportano ad uno stato depressivo.

Potrebbe esserle utile capire cosa significa per lei “essere importante”, da dove nasce questa sensazione e quali dinamiche, anche familiari o relazionali, possono influire su questo meccanismo, indagando come il senso di valore personale si sia costruito nel tempo e comprendere come “rimetterlo nelle sue mani”, rendendolo meno dipendente da fattori esterni.

Cordiali saluti, Dott.ssa Alessia Alongi psicologa psicoterapeuta

Dott.ssa Alessia Alongi
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