Dott.ssa
Zena Ballico
Psicologo,
Psicologo clinico
Psicoterapeuta
Altro
Milano 1 indirizzo
Esperienze
Sono psicologa clinica, psicoterapeuta a indirizzo psicoanalitico e pedagogista.
Lavoro dal 2003 in servizi pubblici e privati dell'area psichiatria, disabilità, tutela minori e anziani.
Attualmente lavoro come psicologa in una RSA e in un Centro Nutrizionale, all’interno dei quali mi occupo di valutazioni neuropsicologiche, sostegno ai caregiver, formazione e supporto agli operatori , valutazione dei disturbi alimentari e supporto alla corretta alimentazione.
Svolgo la libera professione nel mio studio con adulti, coppie e adolescenti.
Il mio approccio, di matrice psicoanalitica, guarda al disagio ed ai suoi sintomi in un'ottica relazionale. La sofferenza nasce spesso all'interno di relazioni disfunzionali ed è all'interno della relazione sana e autentica tra "paziente e terapeuta" che si può lenire.
Propongo percorsi settimanali (con possibilità di frequenza quindicinale) che possano sostenere la persona sia in momenti di crisi e/o disadattamento momentanei sia per affrontare disagi più profondi e radicati nel tempo.
Esperto in:
- Psicologia clinica
- Psicodiagnostica
- Psicologia dell'età evolutiva
- Psicoanalisi
- Psicologia della salute
- Psicologia nutrizionale
- Psicosomatica
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18 recensioni
Punteggio generale
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Pino
È una professionista seria e preparata.
Interagisce ottimamente e mette a proprio agio il cliente. La consiglio vivamente..
Daniel
Molto seria e professionale nell suo lavoro. Dal primo giorno mi sono sentito molto meglio. Raccomando!
Spataro
Buongiorno,
Sono solo agli inizi ma mi trovo davvero molto bene. Dottoressa gentile e puntuale. Spero che questo percorso mi permetta di acquisire maggior sicurezza in me stesso.
Consiglio a tutti.
G. C.
La dottoressa Ballico mi segue da qualche mese. Mi trovo bene con lei perché sta riuscendo a capire il perché del mio malessere. Dopo anni di lotte sto finalmente alzando la testa!! Non posso che rigraziarla!
Andrea
La Dottoressa è gentile, puntuale e disponibile, mi sono trovato subito a mio agio, il mio percorso è appena cominciato ma fin da subito ho sentito la possibilità di aprirmi sulle mie difficoltà, continuerò con le sedute, sicuramente la consiglio.
Fede
Mi sono trovata benissimo con la dottoressa! Mi ha capita e non mi sono sentita giudicata. Tornerò sicuramente perché mi ha proposto un percorso che credo mi aiuterà
Maria
Dottoressa fantastica. Contentissima di aver deciso di intraprendere questo percorso con lei.
Ti mette a proprio agio fin da subito. Consigliatissima !!!
SC
Professionista preparata e competente. Dimostra sempre di essere disponibile, accogliente ed empatica.
LM
Puntuale, empatica, professionale, ti mette subito a tuo agio. Si può parlare veramente di tutto.
Consigliata!
Risposte ai pazienti
ha risposto a 215 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buonasera a tutti,
sono una ragazza di 23 anni, e vi scrivo perché mi trovo in difficoltà in merito ad una situazione.
Sono sempre stata una ragazza dalle grandi ambizioni, sempre molto concentrata sui miei obiettivi, e quest'anno mi sono laureata.
In generale sono sempre stata molto occupata con lo studio e non ho mai avuto interesse verso le relazioni d'amore.
Tre anni fa però, ho conosciuto il mio attuale fidanzato, l'unico che sia riuscito davvero a smuovermi qualcosa nel petto, e che mi ha trasformata facendo emergere una parte di me sinceramente altruista ed empatica.
Mi sono lasciata assorbire e ho messo me stessa da parte per un po'.
Il mio ragazzo quando l'ho conosciuto aveva una situazione familiare particolare, in quanto a 18 anni, periodo in cui l'ho conosciuto, era già abbandonato dalla famiglia in senso affettivo, ed io all'inizio me ne sono presa cura quasi fossi un madre, e nonostante fossi di solo un anno più grande di lui.
L'abbandono affettivo, si è tramutato poi in abbandono concreto e ci siamo trovati a dover affrontare molteplici e difficili situazioni.
Ad oggi la situazione si è sistemata rispetto al passato, in quanto ha una casa ed una stabilità, anche se non lavora sodo come dovrebbe e sembra non impegnarsi quasi in nulla.
Questo genera in me un forte senso di frustrazione, in quanto non percepisco in lui un voler migliorare la propria condizione sociale e di vita, creandosi un futuro solido che forse dovrebbe comprendere anche me.
Ma il fulcro della questione sulla quale vorrei che mi aiutaste a riflettere in realtà è un altro.
Io temo a distanza di 3 anni, che lui stia con me perché sostanzialmente ha solo me...temo che stia con me per convenienza e perché sicuro che io non lo abbandonerei mai.
Sembra sempre che stia lì ad aspettare che io risolva i suoi problemi, o che necessariamente debba ascoltare i suoi continui e uguali lamenti che si protraggono ormai da tempo immemore e sempre sulle stesse questioni..
Il nostro rapporto si è inquinato, litighiamo molto spesso.
E penso che una causa dei nostri litigi sia il mio cambiamento, in quanto sono passata dall'essere una mamma/fidanzata premurosa quasi a livello esasperati e imbarazzanti, all'essere una fidanzata consapevole dei comportamenti sbagliati del proprio fidanzato e che anche se a volte in modo bruschi cerca di spronarlo ad impegnarsi per se stesso. Questo a lui non va bene, e anzi mi accusa di averlo "ingannato", di essermi mostrata in un modo e poi rivelata in un altro, ma io ho semplicemente compreso di aver sbagliato nell'essermi messa da parte e nell'avere trascurato me stessa e i miei obiettivi... Anche perché in cambio non ho ricevuto nemmeno le attenzioni e la comprensione che avrei voluto.
La relazione verte su di lui, sui suoi problemi, sul non arrivare a fine mese, e su altre questioni che riguardano solo lui.
Non affrontiamo altre conversazioni, in quanto è un piagnisteo continuo.
Ho paura che lui stia con me perché ha paura di stare solo, perché appunto non ha contatti stabili con i familiari, e non ha amici.. A volte sembra che la mia persona gli dia profondamente fastidio, ma è come se si trattenesse perché non ha scelta.
E pensare che io per lui ho dato anche l'anima senza mai dire nulla, e lui invece anche quando deve fare una cosa banale per me, come un piatto di pasta, me lo fa pesare molto.
Mi sento delusa da molte sue azioni e parole, mi sento sconfitta, demotivata.
Gli ho assolutamente messo tutta la questione in chiaro, e lui sembrava essere determinato come me a chiuderla, ma poi ha iniziato a dirmi che ci tiene e non vuole perdermi.
Inutile dire che quando ci siamo visti abbiamo fatto pace, ma la pace dura un giorno e poi ricominciano i conflitti sempre con le stesse dinamiche e per le stesse cose.
Il mio pallino resta sempre quello.
Sto iniziando a mettere in dubbio la sincerità del suo amore, dovrei?
E a volte, metto in dubbio anche il mio di amore.
Solo che per quanto io riconosca che lui non è la persona giusta per me, purtroppo quando lo rivedo mi faccio fregare da un legame emotivo che credo sia stato costruito a seguito di tutte le situazioni difficili che abbiamo superato insieme e dalla fragilità che io rivedo nei suoi occhi.
Buonasera,
credo che la cosa più utile per lei in questo momento sia rivolgere lo sguardo a sé ad elle aspettative deluse. Lei teme che il suo fidanzato stia con lei “soltanto” per il conforto ed il sostegno che lei riesce a dargli. Ma le domando: lei è certa di voler investire ancora in questa relazione? Inoltre, ha mai avuto modo di riflettere su ciò che l’ha spinta ad entrare in una modalità relazione così sbilanciata rispetto ai suoi bisogni?
Le suggerisco di valutare la possibilità di iniziare un percorso di psicoterapia come luogo per aprire altre domande e trovare nuove consapevolezze.
Cari saluti
Buonasera, mia figlia ha iniziato la prima media, convinti che sarebbe stata messa in classe con la sua migliore amica (da 8 anni) come richiesto all'iscrizione, ma così non è stato (non per motivi di carattere, perché sono due bambine tranquillissime e le più brave della classe)
Si è ritrovata in una classe di 25 alunni, dove ne conosce due (senza però esserne amica) e tutti gli altri che vengono da un'altra scuola, che si conoscono quasi tutti e dove ognuno ha almeno un amico che aveva scelto all'iscrizione.
Questa cosa a me crea molta rabbia perché non è giusto che lei si trovi in questa situazione e gli altri no, ma soprattutto molta preoccupazione per lei.. perché non ha un carattere espansivo e fa fatica ad inserirsi in un gruppo nuovo..
In questi giorni ho continuato a chiederle i dettagli di chi c'è in classe, se ha parlato con qualcuno ecc...
La mia domanda è se devo lasciarla stare, non farle domande del genere e aspettare di vedere cosa succede col tempo..
Buonasera,
comprendo la sua preoccupazione ma non è detto che coincida con quella di sua figlia. Provi a vedere come vanno le cose interessandosi alla vita di classe senza troppa enfasi sul tema in oggetto. Magari sua figlia la stupirà! L’età della preadolescenza è ricca di cambiamenti e nuove conquiste. Quel che sembra un ostacolo può diventare opportunità di crescita…
Le faccio i miei migliori auguri
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.
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