Dott. Vito Maria Buonomenna

Buonasera dottori, sono una ragazza di 19 anni. Negli ultimi giorni sto avendo diversi sintomi che mi stanno preoccupando. I sintomi sono derealizzazione, perchè mi sento costantemente dissociata dal mio corpo e quando questo si muove sento come se questo fosse in autopilota, faccio fatica a vedere e a leggere, come se non riuscissi a mantenere il focus e come se fossi sempre dissociata, non riesco a concentrarmi e sento i muscoli piuttosto pesanti. Premetto che settimana scorsa ho avuto il Covid (adesso sono negativa) quindi ho sospettato questi come sintomi di "long Covid", ho effettuato anche dei prelievi sospettando fossero sintomi di carenza di ferro, visto che ne ho sofferto, ma anche quei valori si trovano nei loro range quindi ho escluso la cosa. Aggiungo inoltre di soffrire di disturbo ossessivo compulsivo e di ansia e che ho passato alcuni mesi vivendo con forte stress. Potrebbe essere una sorta di "reazione" a tutta la tensione che ho precedentemente avuto? Oppure è veramente long-covid? I sintomi sono iniziati da neanche una settimana, prima i momenti di derealizzazione avvenivano ad intermittenza, e quando occorrevano sentivo il corpo pesante e la sensazione di "svenire", tuttavia ora è presente quasi sempre e ciò mi preoccupa moltissimo (di base sono una persona ipocondriaca e molto ansiosa)

Buongiorno, mio fratello ha 42anni e sono sicura abbia un disturbo psichiatrico. Dall'università ha iniziato ad avere comportamenti e modi di ragionare strani e assurdi, ha perso i suoi amici dell'adolescenza e ha iniziato a diventare sempre più asociale, anche perché non ha mai avuto un lavoro stabile, sempre fatto lavoretti saltuari alternati a periodi anche lunghi di disoccupazione. Non avendo quindi indipendenza economica vive ancora con i nostri genitori pensionati, non facendo nulla tutto il giorno e cercando sempre lo scontro verbale con loro, accusandoli spesso anche di cose che in realtà appartengono alla sua persona (esempio banale accusa mio padre di essere stanco o di non fare nulla tutto il giorno). Proseguono ormai da anni i ragionamenti privi di logica, in più non si rende nemmeno conto che il fatto di non avere un lavoro stabile sia un problema. Sostiene che solo lui sia nel giusto, sia come azioni che come idee, che il governo voglia rovinarci e tante altre idee poco logiche. Non è possibile ragionarci perché qualunque cosa gli si dica lo prende come un attacco a lui. Passa le giornate a provocare discussioni. L'unico barlume di simil "normalità" ce l'ha quando gioca con mio figlio di 4 anni, perché sembra proprio che il suo cervello possa ragionare solo a quel livello lì. Empatia inesistente, monotonia di frasi.
Sempre a scrivere messaggi in cui chiede dove mi trovo (alla domanda perchè? Risponde:così. Oppure risponde male come se gli avessi chiesto chissà cosa). Se la prende quando nostra mamma ci aiuta con i nipotini, quando lui è del tutto dipendente (non pulisce, non cucina ecc).
Impossibile avere la sua fiducia e consigliargli di farsi aiutare perché non si rende conto di averne bisogno e perché lo vede come un affronto. Quindi come possiamo fare? I miei sono ormai depressi e io sempre in ansia per il suo futuro ma anche per quello della mia famiglia
Grazie