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Psicologa clinica, professionista nell'ambito della salute mentale. Opera nello sviluppo e nella conduzione di programmi mirati al miglioramento del benessere personale, tenendo conto del fattore umano nei diversi ambiti di intervento. In grado di progettare e implementare percorsi terapeutici e si impegna a migliorare le procedure di analisi e valutazione dei dati per la risoluzione di problematiche complesse.
Dotata di ottime capacità di comunicazione interpersonale, spirito di iniziativa e versatilità.
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Esperto in:
  • Psicologia clinica
  • Psicologia forense

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Personalmente ho trovato il suo approccio significativo e interessante, in grado di risolvere nodi e problematiche che si erano sedimentate nel tempo e per le quali non avevo ancora deciso rivolgermi a figure professionali. Consiglio a tutti di avvalersi di specialisti in tutti i casi in cui occorra aiuto qualificato e supporto. I suoi punti di forza sono l’estrema professionalità, la cordialità e la preparazione. Mette a proprio agio in tutte le situazioni e crede fortemente nel suo lavoro, aspetto assolutamente da non sottovalutare. Grazie ancora!

Dott.ssa Virginia Romita

La ringrazio di cuore per le sue parole. Sono molto felice che il mio approccio le sia stato utile nel risolvere le difficoltà che aveva incontrato. Credo fermamente nell’importanza di offrire un supporto qualificato e personalizzato, e sapere che si è sentita a suo agio e compresa durante il nostro percorso è per me una grande soddisfazione. La professionalità, la cordialità e la preparazione sono valori che considero fondamentali nel mio lavoro, e sono grata che li abbia apprezzati. La invito a continuare a prenderci cura di sé e a non esitare a chiedere supporto quando ne sente il bisogno. Grazie ancora per la fiducia!

E
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Non avrei mai immaginato quanto un percorso psicologico potesse cambiare la mia vita. La dottoressa mi ha accompagnata con pazienza e dedizione, aiutandomi a superare vecchi blocchi e a riscoprire la fiducia in me stessa. Consiglio a tutti di intraprendere un percorso con lei: è una professionista che lavora con il cuore.

Dott.ssa Virginia Romita

La ringrazio sinceramente per le sue parole così gentili e profonde. È una grande soddisfazione sapere che il nostro percorso insieme le abbia permesso di superare vecchi blocchi e riscoprire la fiducia in sé stessa. La psicoterapia è un viaggio personale, e ogni passo che facciamo insieme è un segno di crescita e di consapevolezza. Sono davvero felice di aver potuto essere al suo fianco in questo processo. La ringrazio per la fiducia e le auguro di continuare a coltivare il benessere e la crescita che ha intrapreso.

D
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In un periodo di forte stress e ansia, la dottoressa è stata un punto di riferimento fondamentale. Grazie al suo aiuto, sono riuscita a superare momenti difficili e a sviluppare nuove strategie per affrontare le sfide della vita quotidiana. La sua sensibilità e attenzione ai dettagli fanno davvero la differenza.

Dott.ssa Virginia Romita

La ringrazio di cuore per la sua testimonianza. È stato un piacere poterla supportare in un periodo così delicato e sapere che insieme siamo riusciti a trovare nuove strategie per affrontare le difficoltà quotidiane. La sua fiducia e il suo impegno nel percorso sono stati fondamentali per il progresso che ha raggiunto. È molto gratificante sapere che la mia sensibilità e attenzione ai dettagli siano stati apprezzati. Le auguro di proseguire con serenità nel suo cammino, continuando a rafforzare le risorse che ha sviluppato. Grazie ancora per le sue parole!

A
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“Empatia e competenza eccezionali”
La dottoressa si distingue per la sua grande empatia e la sua competenza. Ogni seduta è stata un passo avanti nel mio percorso di crescita personale. Ho apprezzato molto la sua capacità di adattare gli strumenti e le tecniche alle mie esigenze, rendendo il percorso terapeutico davvero efficace.

Dott.ssa Virginia Romita

La ringrazio sinceramente per il suo feedback. Sapere che il percorso terapeutico è stato efficace e utile per la sua crescita personale è per me motivo di grande soddisfazione. Resto sempre disponibile per supportarla nel suo cammino.

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“Professionalità e accoglienza”
Mi sono rivolta alla dottoressa in un momento di grande difficoltà personale. Fin dal primo incontro, mi sono sentita accolta e compresa. La sua professionalità e la sua capacità di ascolto mi hanno aiutata a esplorare le mie emozioni e a trovare nuove risorse dentro di me. Consiglio vivamente a chiunque stia cercando un supporto psicologico.

Dott.ssa Virginia Romita

La ringrazio di cuore per le sue parole. Sono felice di sapere che il percorso intrapreso insieme le sia stato di aiuto. Resto sempre a disposizione per accompagnarla nel suo cammino di crescita personale.

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 8 domande da parte di pazienti di MioDottore

2024 un disastro. Mio padre si ammala, inizio medicina finalmente, ma non riesco a concentrarmi per i tanti cambiamenti, sono lontano da casa, dalla mia famiglia e dalla mia ragazza. Questo già contribuisce a svuotarmi di quella positività per la quale avevo lottato, partendo da una condizione ...Altrodi pessimista perenne. Adesso, è arrivata veramente la bomba. La mia ragazza è un po’ particolare. In passato purtroppo praticava autolesionismo, aveva problemi con il cibo, fumava e odiava se stessa. Io dò tutto il merito a lei, ma da quando stava con me, ho cercato di farle apprezzare se stessa, di renderla felice. Ha smesso di farsi del male, ha iniziato a mangiare, ha messo peso, ha smesso di fumare ed era felice. Questi comportamenti a parer mio erano uno spettro della sua migliore amica. Di fatto, non hanno avuto buoni rapporti in questo periodo. Adesso che sono lontano, non posso starle vicino spesso e temevo che qualcosa sarebbe successo. Ha iniziato con le kiwi (sigaretta elettronica), e ora so che fuma regolarmente, di nascosto. Ha iniziato ad uscire con l’amica di nuovo, che porta con sé fidanzato e amici di esso. Uno di questi, ha accompagnato la mia ragazza a casa, le ha mandato richieste sui social alle quali lei ha ricambiato, e ci sarà probabilmente anche altro. Mi sono sentito tradito, le ho subito parlato, anche perché lei mi ha nascosto queste cose (non so se volutamente), e le ho sapute successivamente. Lei è molto gelosa e ho sempre rispettato il suo modo di essere evitando qualsiasi possibile fonte di preoccupazione, perciò da lei non me lo aspettavo. Non sono possessivo, ma vedere la persona che amo ricadere nel baratro fa male, fa male pensare che questa persona abbia degli interessi in lei e lei lo stia assecondando, sperando che non ci sia già stato qualcosa. Mi sento stupido, inetto e vuoto. Non so cosa fare, ho la tachicardia per tutto il giorno, mi sento male, ed è il periodo peggiore mai vissuto fino ad ora in questa relazione. Ultima nota, spesso mi dice che non faccio abbastanza nella relazione, ma io ho messo tutto da parte per lei, e ho fatto i salti mortali. Si lamenta delle mie ansie, ma poi mi da motivo di averne. Mi scuso per essermi dilungato, spero di ricevere un consiglio su come gestire questa situazione, e poi successivamente inizierò un percorso con uno di voi, grazie. Meno

Mi dispiace molto sentire quello che stai attraversando. La situazione che descrivi è complessa e dolorosa, e comprendere il tuo stato emotivo è importante. Stai affrontando una serie di cambiamen...Altroti significativi nella tua vita, tra cui l’adattamento a una nuova realtà lontano da casa, l’inizio di un percorso universitario impegnativo e, soprattutto, una relazione che sembra essersi messa in crisi proprio nel momento in cui avevi più bisogno di stabilità. Prima di tutto, è comprensibile che tu ti senta sopraffatto e confuso. Questi cambiamenti, uniti alla distanza dalla tua famiglia e dalla tua ragazza, hanno probabilmente scatenato una reazione di ansia e vulnerabilità. La tua reazione emotiva (tachicardia, sensazione di vuoto) è una manifestazione naturale dello stress che stai vivendo, e non c’è nulla di “stupido” o “inefficace” in quello che stai provando. La sofferenza che descrivi è frutto di una combinazione di fattori: le difficoltà legate alla tua vita accademica, la distanza emotiva e fisica dalla tua ragazza, e il dolore derivante dal sentirti tradito o ignorato da lei. Per quanto riguarda la tua ragazza, sembra che lei stia attraversando un momento di fragilità. Quello che descrivi sul suo passato di autolesionismo, disturbi alimentari e l’abitudine di fumare, ci fa capire che le sue difficoltà emotive potrebbero essere ancora presenti, anche se in forme diverse. Il fatto che stia di nuovo entrando in contatto con vecchie dinamiche e comportamenti potrebbe indicare che non è ancora completamente “guarita” o che si sente sopraffatta da nuove pressioni, tra cui la distanza dalla relazione e la mancanza di un supporto diretto, che probabilmente ti faceva sentire un punto di riferimento per lei. Tuttavia, il fatto che lei ti abbia nascosto alcune cose – come il fumare o il contattare altre persone – e che sembri non rispettare le tue preoccupazioni, è chiaramente doloroso e genera un forte senso di tradimento. Questo crea un conflitto tra il desiderio di proteggerla e il sentirsi svalutato da ciò che sembra essere un’incoerenza nei suoi comportamenti. A questo punto, potrebbe essere utile fare un passo indietro e riflettere su alcuni aspetti fondamentali. Prima di tutto, chiediti quali sono le tue priorità in questo momento. Sei ancora in grado di sostenere una relazione che, al momento, sembra farti soffrire più che arricchirti? Il tuo impegno e il tuo amore sono evidenti, ma la relazione è basata su un equilibrio reciproco, e se senti che non stai ricevendo un supporto adeguato, è importante considerarlo. La tua salute mentale e il tuo benessere emotivo non devono essere sacrificati per mantenere una relazione che ti sta facendo star male. Secondo, potresti considerare se ci siano motivi più profondi, sia nella tua ragazza che in te stesso, che stanno influenzando il modo in cui vi relazionate. È possibile che la tua ansia e la tua preoccupazione per lei stiano esasperando la situazione, rendendo ancora più difficile trovare un equilibrio. Dall’altra parte, il fatto che lei possa aver ricominciato con alcuni comportamenti distruttivi suggerisce che ci potrebbero essere delle dinamiche da esplorare, non solo tra di voi, ma anche a livello individuale. Il confronto che avete avuto, sebbene doloroso, è stato un passo importante per mettere in luce le problematiche della relazione. Tuttavia, potresti aver bisogno di maggiore chiarezza su cosa entrambi volete realmente e su come gestire la distanza emotiva e fisica che c’è tra di voi. La comunicazione aperta e onesta è fondamentale, ma senza che uno dei due si senta costantemente sotto accusa o trascurato. La tua ragazza potrebbe avere bisogno di un supporto professionale per affrontare le sue difficoltà, e tu stesso, data la carica emotiva che stai vivendo, potresti beneficiare di un aiuto psicoterapeutico per capire meglio come gestire la situazione. Infine, è fondamentale che tu non ti senta in colpa per aver provato ad aiutare la tua ragazza e per aver dato tanto nella relazione. L’amore e l’impegno che hai messo non sono mai sbagliati, ma è altrettanto importante riconoscere quando la relazione sta diventando dannosa per entrambi. Se hai la sensazione che la tua crescita personale e il tuo benessere siano stati messi da parte, è importante fare un passo indietro e chiederti se è possibile per entrambi lavorare su questi aspetti insieme, o se è necessario rivedere le dinamiche della relazione. In ogni caso, un percorso psicoterapeutico può offrirti uno spazio per esplorare queste emozioni in profondità, aiutandoti a trovare un equilibrio tra le tue necessità e quelle della tua ragazza, e capire se la relazione può ancora evolversi in una direzione sana per entrambi Meno

Dott.ssa Virginia Romita

Buongiorno,
Sono un ragazzo di 29 anni, la mia vita non era malissimo, la mia passione (palestra) occupava quasi tutti i miei giorni, sapere che ci sarei andato mi faceva vivere bene il resto del giorno e anche mangiare bene.
Il 5 ottobre dal nulla ho iniziato a vomitare e sono stato ...Altro
in ospedale.
Diagnosi gastrite acuta, inutile dire che sono stato male e con nausea per un mese circa, mentalmente a pezzi se avessi potuto preme un bottone e farla finita lo avrei fatto. Mangiavo pochissimo perdevo peso, mi vedevo sporco e pallido.
Ad oggi, vado a camminare ogni giorno anche 2/3 ore, ho mangiato e sto mangiando quello prescritto dal medico quindi niente caffè o cibi fritti o acidi ecc.
mi sento meglio già da due settimane ma non sono ancora tornato in palestra.
La cosa che mi fa paura è il non sapere perché mi è presa, se è stato un virus o altro e ho il terrore che mi torni.
Vorrei andare avanti con la mia vita, tornare in palestra ecc.
quindi ho deciso che il 1 gennaio come nuovo inizio tornerò in palestra ( è aperta sempre)
Cosa ne pensate ? Potrei tornare già oggi ma ho deciso di tornare il primo del nuovo anno.
Come faccio a togliermi questa paura di tornare a stare male ? Secondo voi posso tornare in palestra ? (Questa paura ce l’avevo anche per tornare a mangiare fuori o andare al cinema ) ma due settimane fa sono andato con grande ansia a mangiare una pizza fuori e ora non ho più paura.
Intanto vi ringrazio Meno

Innanzitutto, è importante che tu riconosca il coraggio che hai avuto nel fare il passo di raccontare la tua esperienza. Hai affrontato una situazione fisica molto difficile e l’incertezza che deri...Altrova dalla malattia e dalla sua causa può generare molta ansia, specialmente se si è legati a un’abitudine come la palestra, che era parte integrante del tuo benessere quotidiano. La tua paura di tornare a stare male è comprensibile, soprattutto dopo aver vissuto un’esperienza traumatica come la gastrite acuta e il periodo di convalescenza. Quella paura di ricadere, di sentirti di nuovo come prima, può farti sentire impotente e insicuro rispetto ai tuoi progressi. Tuttavia, il fatto che tu stia già camminando ogni giorno e abbia ripreso a mangiare seguendo le indicazioni mediche dimostra che stai migliorando e prendendo cura di te stesso. Il passo che intendi fare il 1° gennaio, cioè tornare in palestra, è una buona idea, ma è altrettanto importante che tu lo faccia gradualmente e con consapevolezza. Una volta che ti sentirai fisicamente più forte, potresti considerare di rientrare in palestra, ma con un approccio progressivo, senza la pressione di dover tornare immediatamente ai tuoi livelli precedenti. Puoi iniziare con sessioni più leggere, per esempio con esercizi di stretching, camminata o attività che non siano troppo intense. In questo modo, ti sentirai più in controllo della situazione e meno esposto alla paura di stare male. Inoltre, se la causa della gastrite non è stata identificata in modo definitivo, sarebbe utile consultare di nuovo il medico per escludere qualsiasi altra problematica che potrebbe interferire con il ritorno all’attività fisica. La paura che hai provato anche per altre situazioni, come mangiare fuori o andare al cinema, è legata a un processo naturale di ansia anticipatoria. L’ansia, infatti, tende a crescere quando ci si preoccupa di eventi futuri che non si possono controllare. Sei riuscito ad affrontare la situazione di mangiare una pizza fuori, e questo ti ha dato una conferma che la paura non è necessariamente fondamento per evitare le cose che ti piacevano. Questo è un passo positivo, che dimostra che sei capace di affrontare le tue ansie e di superarle, anche se il percorso può essere graduale. In modo simile, il ritorno in palestra potrà essere affrontato con un po’ di pazienza e consapevolezza. Per gestire la paura di stare male, una cosa che potrebbe aiutarti è dedicare del tempo a pratiche di rilassamento o mindfulness. Tecniche come la respirazione profonda, la meditazione, o anche il rilassamento muscolare progressivo possono aiutarti a ridurre l’ansia e a sentirti più sicuro. Se la paura dovesse persistere o crescere, sarebbe utile parlare con un professionista, come uno psicoterapeuta, che possa aiutarti a esplorare più a fondo le cause di questa ansia e supportarti nel superarla.In sintesi, il ritorno in palestra è assolutamente possibile, ma è importante che lo faccia in modo graduale e ascoltando il tuo corpo. Non c’è fretta: l’obiettivo è di riprendere le tue abitudini in modo che ti facciano sentire bene fisicamente e mentalmente. La paura che provi è una risposta naturale a una situazione stressante, ma con il tempo e con l’approccio giusto, sono sicuro che riuscirai a gestirla e a riprendere il controllo della tua vita, proprio come hai fatto con il cibo e con altre situazioni. Meno

Dott.ssa Virginia Romita
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