Logo
Dott. Vincenzo Vannoni

Via Retta 13, Rimini 47921

Adesione al Bonus psicologico INPS.

03/02/2024

Indirizzi (2)


Pazienti senza assicurazione sanitaria


Colloquio psicologico • 70 €

Consulenza online • 70 €

Consulenza psicologica • 70 € +22 Altro

Analisi dello stress • 70 €

Bonus Psicologo - Consulenza Psicologica • 70 €

Bonus Psicologo - Consulenza Psicologica online • 70 €

Mostra tutte le prestazioni

0541 172..... Mostra numero

Effettuare un bonifico al seguente IBAN:

I pagamenti per le consulenze sono inviati direttamente allo specialista, che è anche responsabile della policy di cancellazione e rimborso.

In caso di eventuali problemi con il pagamento, ti preghiamo di contattare lo specialista.

Ricorda, MioDottore non ti addebita alcuna commissione aggiuntiva per la prenotazione dell'appuntamento e non processa i pagamenti per conto dello specialista.


Almeno 30 minuti prima della consulenza riceverai un SMS ed un'email con il link per iniziare il videoconsulto. Potrai collegarti sia da PC che da smartphone.


Tieniti pronto 10 minuti prima della consulenza. Assicurati che la batteria del tuo dispositivo sia carica. Per i videoconsulti: controlla la tua connessione internet e il corretto funzionamento di camera e microfono. Tieni a portata di mano eventuali referti medici (es. il risultato degli esami).


Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia
Via Retta 13, Rimini


Pazienti con assicurazione sanitaria e pazienti senza assicurazione sanitaria


Presso questo indirizzo visito: adulti, bambini a partire da 14 anni
Carta di credito, Carta di debito, Carta prepagata, + 3 Altro
0541 172..... Mostra numero


Prestazioni e prezzi

I prezzi indicati sono quelli per pazienti senza assicurazione sanitaria

Prestazioni suggerite

Psicoterapia individuale


Colloquio psicologico


Colloquio psicologico clinico


Consulenza online


Consulenza psicologica

Altre prestazioni


70 €

Consulenza online


Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



70 €

Consulenza online


Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



70 €

Consulenza online


Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



70 €

Consulenza online


Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



70 €

Consulenza online


Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



70 €

Consulenza online


Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



70 €

Consulenza online


Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



70 €

Consulenza online


Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



70 €

Consulenza online


Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



70 €

Consulenza online


Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



70 €

Consulenza online


Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



70 €

Consulenza online


Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



70 €

Consulenza online


Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



70 €

Consulenza online


Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



70 €

Consulenza online


Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



70 €

Consulenza online


Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



Via Retta 13, Rimini

40 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



Via Retta 13, Rimini

50 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



70 €

Consulenza online


Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



70 €

Consulenza online


Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



70 €

Consulenza online


Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



Via Retta 13, Rimini

50 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



70 €

Consulenza online


Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



70 €

Consulenza online


Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia



70 €

Consulenza online


Via Retta 13, Rimini

70 €

Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia

I professionisti sanitari ed i centri medici sono responsabili dei prezzi mostrati e delle informazioni correlate. MioDottore non determina né influisce sui prezzi che vengono mostrati.

Esperienze

Lavoro come psicoterapeuta da oltre ventanni a Rimini.
Mi sono laureato in Psicologia indirizzo Applicativo presso l’Università di Roma “La Sapienza” nel 1987. Ho poi conseguito la specializzazione presso la Scuola Superiore di Formazione in Psicoterapia dell’Istituto di Analisi Immaginativa di Cremona nell’anno accademico 1991/1992 con una tesi dal titolo “Il lavoro psicoterapeutico con giovani pazienti psicotici nei centri residenziali diurni”. Mi sono formato sul trattamento dei disturbi dell’alimentazione presso ABA “Associazione per lo studio e la ricerca sull’anoressia, la bulimia e i disordini alimentari” di Milano .
L’interesse e l’orientamento della mia formazione mi ha portato ad un approfondimento della clinica in senso psicoanalitico e dal 2017 sono Membro Titolare della S.I.Ps.A. – Società Italiana di Psicodramma Analitico.
Ho da sempre affiancato alla attività di psicoterapeuta anche l’impegno professionale come psicologo in altri ambiti. Collaboro con la “Fondazione En.A.I.P. S. Zavatta Rimini Onlus” nella attuazione di progetti di accompagnamento al lavoro di giovani adulti con disabilità fisica e mentale e adulti in condizioni di fragilità e vulnerabilità. L’interesse per la clinica, la ricerca ed il lavoro nel sociale mi ha portato a ricoprire dal 2010 al 2018 la carica di direttore di una comunità per la riabilitazione di pazienti psichiatrici. Svolgo supervisione in comunità educative e terapeutiche per minori e adulti.
Ho approfondito la formazione e l’interesse per la clinica partecipando alle attività di formazione in psicoterapia psicoanalitica organizzata da ARPA “Associazione per la ricerca e lo Studio della Psicoanalisi” di Cesena e da Itaca “Associazione per la formazione e l’applicazione della psicoanalisi” di Rimini.
Presidente dal 2017 e socio fondatore di “DireUomo – APS” Spazio di ascolto per uomini maltrattanti. Informazioni sulla pagina Facebook dell’Associazione.
Associato a Mito & Realtà Associazione per le Comunità Terapeutiche e Residenziali.
Iscritto dal 1994 all’Ordine degli Psicologi della Regione Emilia Romagna al N. 1385 ed all’elenco degli Psicoterapeuti del medesimo Ordine.
Altro

Punteggio generale

Tutte le recensioni contano e non possono essere rimosse o modificate dai dottori a proprio piacimento. Scopri come funziona il processo di moderazione delle recensioni.
A
Presso: Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia psicoterapia individuale

Competente, empatico e disponibile. Mi ha trasmesso sicurezza e fiducia per superare mie fragilità

M
Presso: Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia psicoterapia individuale

Preparato e competente. Dopo altre esperienze ho trovato nel lavoro fatto con il Dott. Vannoni un buon aiuto per affrontare le mie questioni.

V
Presso: Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia psicoterapia individuale

Il dottor Vannoni è puntuale, cortese e disponibile. La sua terapia è a mio avviso più che consigliata.

A
Presso: Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia psicoterapia individuale

Professionista attento ed empirico l, mette a proprio agio

C
Presso: Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia psicoterapia individuale

Ottima persona e serio professionista,mi ha seguito per alcuni mesi

D
Presso: Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia psicoterapia individuale

Psicologo attento alle mie esigenze, mi è stato di aiuto in momento di particolare fragilità.

C
Presso: Studio Privato di Psicologia e Psicoterapia psicoterapia individuale

Sono ancora in percorso e fino ad adesso sono soddisfatto

Si è verificato un errore, riprova

Risposte ai pazienti

ha risposto a 6 domande da parte di pazienti di MioDottore

Salve a tutti dottori.
Sono una ragazza di 36 anni ed è un mese circa che ho " chiuso" con il mio ex compagno più piccolo di me di 9 anni con cui sono stata due anni e mezzo.
È stata una storia burrascosa, specialmente durante il primo anno e mezzo dopo di che è cambiato minimamente in meglio ma alcuni comportamenti e modi di essere sono rimasti tali e quali. Dopo un anno e mezzo di mancanze di rispetto ( usava crack che ora nn usa più come prima , nn mi ha mai tradita ma diceva bugie su questa dipendenza e lo ammetteva dopo giorni per paura mi allontanassi ) mi sono raffreddata molto e nn sono stata più la stessa nei suoi confronti. Ovviamente lui avvertiva e percepiva la mia freddezza e che distacco che allo stesso tempo nn mi portava a chiudere ma a infilarmi ancor di più in un circolo vizioso. Ero Lucida, differente da lui in tante cose eppure nn riuscivo ad allontanarmi. Sin dall inizio abbiamo creato un rapporto molto morboso, vedendoci ogni giorno e avendo quella problematica cerco di stargli accanto il più possibile. Lavoravo ma ero perennemente in ansia quando nn stavo con lui e spesso si faceva tutto quel che decideva lui. Quando ha quasi smesso di utilizzare quella sostanza ero speranzosa che tante cose fossero cambiate ma su alcuni lati rimaneva identico , anzi accusava me di essermi raffreddata e distaccata e di prenderlo in giro visto che continuavo a stare con lui. È una persona che difficilmente si assume le responsabilità e secondo lui ha sbagliato solo quando negava quel che faceva e come si comportava. Invece io mi sono sentita mancata di rispetto anche in questi ultimi mesi , mancanza di tatto , poca empatia e delicatezza , ossessionato dal fatto che io avendo trovato un altro lavoro potessi allontanarmi e cominciare a frequentare le colleghe ( cosa che ho fatto e che a lui faceva stare in ansia nonostante uscissi con loro ogni tanto ) ora mi ritrovo dopo una lite di un mese fa ad essermi allontanata , per lo meno fisicamente e lui nn si fa pace , ci sentiamo quasi tt i giorni e i suoi sono per lo più sms di insulti ( nn ci siamo più visti perché io evito ) e accuse. Mi sento in colpa per nn averlo voluto vedere e per aver mandato avanti una storia che mi faceva star male.
Dopo un mese è presto ma non capisco perché mi senta così in colpa e perché avendo tutto davanti agli occhi nn riesca più a stare bene con me stessa e a mettermi l' anima in pace.
Grazie ..

Non abbia paura nel ritenere giusta la scelta che ha fatto. Uscire dalle relazioni che sono vissute come tossiche, che portano sofferenza e poco beneficio e sono caratterizzate da una forte dipendenza non è mai una scelta immediata ed un percorso facile. Ma se ha colto questo momento come una opportunità di cambiamento significa che ha iniziato a dare più importanza a se stessa ed a pensare al suo benessere. Questo primo passo poi si accompagnerà con dubbi e ripensamenti perché ogni legame che si interrompe richiede un tempo ed un lavoro di elaborazione, necessario per attraversare il dolore di ogni separazione. Ma non dimentichi mai di ascoltare le sue esigenze e i suoi desideri. Un caro saluto. Vincenzo Vannoni.

Dott. Vincenzo Vannoni

Salve, avevo scritto qui un mesetto fa e ora sono di nuovo a scrivere per cercare di capirne un po’ di più.. premetto, sono seguita da uno psicologo e stiamo affrontando il mio problema, in più prendo anche zoloft prescritto dallo psichiatra (nessuno di loro ha ritenuto la mia situazione grave, io però non trovo ancora pace). Ho iniziato a gennaio nel non stare bene, avevo momenti di tristezza e piangevo, avevo pensato alla tiroide ma i valori erano tutti nella norma, ho sospeso la pillola anticoncezionale pensando potesse essere quella, ma niente. Mi ricordo un episodio in cui tornavo da un centro commerciale, nel passare davanti ad una chiesa in cui si stava celebrando un funerale, vidi il carro funebre e pensai “chi muore non soffre più”, subito dopo questo pensiero sono stata malissimo, il giorno dopo lo raccontai a mia mamma piangendo per aver fatto appunto questo pensiero che mi aveva spaventato, mi ricordo di averlo raccontanto anche a mia cugina tramite messaggio e sempre nei messaggi scrivevo “so che è solo un pensiero, ovviamente non penso quelle cose, amo la mia vita e le persone che mi sono accanto.” Nel frattempo, ero in una relazione tossica con un ragazzo che aveva scatti d’ira, quando si arrabbiava urlava con un tono di voce molto alto, mi ha preso per il colletto un paio di volte, si scusava con dei regali dicendomi quando urlava che era il suo modo per esprimere la rabbia, che era normale. Ricordo che quando sentivo al telegiornale di ragazzi che uccidevano la propria ragazza pensavo “e se dovesse succedere a me?”. Era geloso, una volta mi ha fatto una scenata sotto lo psicologo, ha citofonato allo studio cercandomi e una volta scesa mi ha urlato contro perché non lo avevo avvisato che stessi facendo ritardo, mettendo in dubbio ciò che stessi facendo con il mio psicologo. Sempre quella sera, mentre eravamo per strada, continuava ad essere fuori di testa, ha sputato sulla porta di una chiesa e tirato un pugno al bidone affianco. In tutto ciò, io ho iniziato a piangere aspettando che arrivasse mia madre a prenderci, una volta entrati in auto per fortuna lei ha visto questa sua reazione, lui continuava a dire anche davanti a mia mamma che dovevo avvisarlo del mio ritardo, continuava ad insultare lo psicologo e bestemmiava anche. Dico per fortuna perché a volte penso di inventarmi tutto ed essere pazza. Prima di lasciarlo, ricordo di aver avuto un pensiero intrusivo sul balcone, un altro pensiero che mi aveva terrorizzato ma che dopo è andato via. (È ritornato ma ne parlo a breve). A maggio decido di lasciarlo, capendo con l’aiuto di mia sorella che molto probabilmente non provavo più nulla per questa persona, lo decido di fare nella settimana in cui lui era tornato per qualche giorno a casa sua (io sono del sud, lui del nord), perché probabilmente non ho mai avuto il coraggio di farlo prima, forse perché avevo paura di una sua reazione. Dopo tre giorni, lui è sceso e tornato a casa mia per riprendersi le sue cose, ammetto che ero molto spaventata e ansiosa nel doverlo incontrare. Il giorno in cui lo dovevo incontrare ero super in ansia, ricordo di essere andata a prendere delle goccine perché pensavo che il cuore mi dovesse uscire dal petto. In quella stessa giornata, qualche ora prima di incontrarlo, mi han detto di una persona del mio paese che la sera prima si era tolta la vita.. quando l’ho incontrato, lui ha iniziato a dirmi tante cose, che non si sarebbe mai aspettato questa mia scelta, che era a pezzi.. quando io gli ho parlato dei suoi atteggiamenti che mi spaventavano, lui mi ha anche detto che avrebbe potuto denunciarmi per diffamazione, poi si è scusato e mi ha detto che non mi avrebbe mai fatto del male, che quel gesto del colletto non era chissà cosa. Mi ha anche detto che qui al sud non avrei concluso nulla, che sarei stata con mamma, papà e mia sorella, che dovevo staccarmi da loro e lui invece su avrebbe iniziato un lavoro con uno stipendio alto, avrebbe ripreso a giocare a calcio e fatto altre cose, in quel momento ricordo di aver pensato “e se io dovessi fare la fine di quella ragazza?”.. ho iniziato a stare male, ho iniziato ad avere un ossessione nei confronti di questa ragazza, mi veniva sempre in mente e mi immaginavo il suo volto molte volte durante la giornata. Un giorno mi ricordo che nel bar in cui lavoravo un ragazzo che conosceva bene la ragazza che si è tolta la vita, scherzando mi ha detto che potevo avere qualche disturbo come lei, solo perché avevo visto un signore prendere la cassa della musica in pieno e continuavo a ridere.(Sin da bambina son sempre stata così, ad esempio se vedevo davanti a me una persona inciampare mi veniva da ridere). Questa frase su un mio ipotetico disturbo mi ha fatto stare malissimo, perché nella mia testa se avessi avuto qualche disturbo, sarei morta, insomma avrei fatto la sua stessa fine.. (Recentemente ho saputo che la ragazza faceva uso di sostanze). Sempre nel bar in cui lavoravo, pensavo quando vedevo i clienti “chissà cosa penseranno quando non ci sarò più” o “la persona che aveva problemi era lei non lui”. Ho iniziato ad avere altri pensieri intrusivi, quando ero/sono in macchina ho il pensiero dello sportello, di buttarmi sotto un treno, del balcone, dei ponti e di qualsiasi cosa. Ho avuto/ho pensieri intrusivi sul fare del male a qualcuno e a me stessa. Ho passato un’estate di inferno, la mattina mi alzavo terrorizzata, ricordo un episodio in cui mi sono alzata e ho iniziato a piangere dicendo a mia mamma “non voglio morire”. Ho iniziato a non voler stare più da sola in casa per il balcone, e in giro per strada per il pensiero intrusivo che avevo avuto “e se adesso mi giro e scappo?”. Quando andavo nei locali o in casa di altre persone, incastravo i piedi alle gambe delle sedie per timore che potessi perdere il controllo e scappare. Ho avuto pensieri intrusivi che potessi sbattermi la testa al muro, ogni cosa è un pericolo, ogni cosa come una notizia del telegiornale mi provoca paura, terrore e genera altri pensieri intrusivi. Ho sognato anche un paio di volte che il mio ex si era tolto la vita, e nel sogno mi ricordo che dicevo che sarei morta anche io perché era colpa mia. Da questa estate
Io ogni mattina mi alzo col pensiero “voglio vivere?” “Morirò?” ed è estremamente estenuante, perché è come se da questa estate in poi io non stessi vivendo più.. ogni giorno ho questo pensiero costante tutto il giorno che non mi lascia in pace.. non sto lavorando e le mie giornate sono sempre le stesse.. questo pensiero mi toglie la voglia di fare le cose, mi sento diversa in mezzo alla gente perché so di avere questo pensiero bruttissimo, non mi sento più una persona normale, ho avuto attacchi di panico e ho ancora tanta ma tanta ansia che si manifesta con questi pensieri di morte.. premetto che nonostante io abbia passato un’estate da incubo, io non mi sono mai fatta del male e mai provato a fare niente, sono qui, sono viva nonostante tutto.. perché nonostante io abbia allontanato il mio malessere, non riesco a stare bene? perché penso alla morte? io ricordo di aver sempre avuto paura sin da bambina, non volevo neanche andare al cimitero perché mi rattristiva tanto.. non ho mai avuto pensieri del genere in vita mia se non prima di iniziare a soffrire d’ansia sempre quando stavo con lui..
Dimenticavo che ho scoperto tra l’altro qualche settimana fa che mentre era con me, scriveva ad altre ragazze, ho pianto perché non me l’aspettavo assolutamente visto che mi diceva che non l’avrebbe mai fatto, ma ad oggi mi chiedo con che persona sono stata.. ammetto però, che nonostante io sin dall’inizio non fossi convinta di iniziare una relazione con lui, nonostante li atteggiamenti che ha avuto, io ci sono stata tre anni, ho subito tutto ciò e mi ci sono stata.. probabilmente si parla di una dipendenza affettiva? Sono cresciuta con un papà che si sentiva con un’altra donna per più di 20 anni, con un papà assente a livello affettivo e umano.. non abbiamo mai avuto chissà quale rapporto padre-figlia, anzi ricordo la mia infanzia con tanta tristezza e sofferenza, ho subito bullismo per il mio fisico, probabilmente per me il cibo era anche uno sfogo per la situazione che vivevo a casa, liti su liti, pianti su pianti, paure su paure.. sono cresciuta, detto da mia sorella, in un bolla perché troppo sensibile.. non ho mai saputo cosa fare in futuro, mai avuto aspirazioni, mai avuto forti passioni, forse perché in tutta la mia infanzia e la mia adolescenza ero occupata a preoccuparmi di altro.. sempre così timida, con il pensiero di non essere abbastanza, neanche di essere all’altezza di un’università..
aperta e chiusa questa parentesi, vorrei davvero cercare di capire qual è il mio problema, perché non riesco a stare bene? perché vivo le mie giornate con il pensiero “vivrò? voglio vivere o morire?” aggiungo che ho tanti alti e bassi.. riesco a stare meglio quando non do tanto retta ai pensieri e capisco che in realtà non voglio morire ma che è una mia grandissima paura, ma poi ritorno comunque a stare male sempre per gli stessi pensieri.. è un loop che mi sta facendo stare malissimo, non mi sta facendo vivere!!!

Buongiorno ho letto il suo lungo post e molte risposte le ha già, ha già iniziato a pensarle, sta cercando di aiutarsi, è seguita da uno psicologo e state affrontando il problema, fa una cura prescritta dallo psichiatra, ha avuto la determinazione di uscire da una relazione che la faceva soffrire ulteriormente. Ha fatto un lungo inventario di situazioni che parlano della sua fatica e delle sue esperienze dolorose con cui sta cercando di convivere in maniera più capace. Mantenga i rapporti con i professionisti che ha contattato e continui a portare all'interno di quelle relazioni quello che, pur tra alti e bassi, è il suo desiderio di potersi occupare di se.
Un caro saluto

Dott. Vincenzo Vannoni
Vedi tutte le risposte

Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.