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13 recensioni
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C.A
Il dottore Vincenzo Filoso è una persona con grande capacità di ascolto, molto preparato e competente ma anche una persona estremamente disponibile, gentile e puntuale. Sono veramente soddisfatta di averlo conosciuto.
C.D.
Quando ho iniziato a vedere il Dott. Filoso, non sapevo davvero cosa aspettarmi. Ero in un periodo molto difficile e avevo bisogno di qualcuno con cui parlare. Sin dal primo incontro, ho sentito subito che era la persona giusta per me. Ha un modo di ascoltare che ti fa sentire capito e mai giudicato. Ogni seduta con lui è stata come un peso che si sollevava dalle spalle. Mi ha aiutato a vedere le cose da un'altra prospettiva e a trovare nuovi modi di affrontare le mie ansie. Grazie a lui, mi sento molto meglio.
E.N.
Ho conosciuto il Dott. Filoso tramite questa piattaforma. Da subito si è mostrato una persona cordiale, empatica e attenta. Dal confronto con lui sto riuscendo a esplorare diverse parti di me e mi sento accompagnata in questo processo di cambiamento.
M.M.
Il Dott. Filoso è stato da subito molto accogliente ed empatico nel percepire le mie difficoltà nel quotidiano. Inizialmente mi ero recato da lui per cercare di alleggerire il mio carico d'ansia ( ne soffro grandemente da anni ) in particolare modo rispetto alla percezione che gli altri e la mia famiglia in particolare hanno di me, ma nel giro di alcune sedute mi ha aiutato a rievocare la vera origine di queste mie difficoltà e ancora tutt' ora mi è di grande aiuto.
Consigliatissimo
G.D
Ho iniziato da 3 mesi sedute a distanza , vivendo all'estero cercavo un professionista italiano che potesse seguirmi e con il quale avrei potuto esprimermi in lingua madre. Consiglio il dott. Filoso a tutti quelli che come me vivono fuori, anche tramite Skype le sedute sono molto intense ed efficaci.
CP
Il dottor Filoso è molto cortese, professionale e disponibile, è riuscito a farmi sentire subito a mio agio, cosa che non mi succede facilmente. Abbiamo fatto insieme un percorso molto bello, che è riuscito ad aiutarmi enormemente nelle mie problematiche.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 5 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve, ho 49 anni e premetto che sono sempre stato ipocondriaco ma dal mese di maggio in poi questo tipo di disturbo si è accentuato molto.
In questi mesi infatti ho avuto alcuni attacchi di panico dovuti a problemi di deglutizione, avevo paura di strozzarmi, sudavo quando stavo a tavola e non mangiavo quasi nulla per paura, ché mi sarei soffocato e ancora tuttora avvolte capita, anche se sto leggermente meglio. Ma la cosa che mi preoccupa e chiedere a voi un consiglio, che da quando ho avuto il problema di aver paura di mangiare è aumentato molto il mio lato ipocondriaco, con paura di star male, avere patologie particolari, pensieri negativi e di morte anche improvvisa.
Secondo voi posso superare questo disturbo che non riesco in questo particolare momento a superare e come, sto andando da una psicologa. Grazie
Gentile Utente, il mio primo invito è quello di affrontare le sue paure con la collega che la tiene in cura. Dalle sue parole mi arriva una forte preoccupazione, ma è importante al fine di una buona terapia, fidarsi della propria figura di cura. Sicuramente la collega sarà preparata a rispondere a tutte le sue preoccupazioni, ma tenga presente che i percorsi di terapia sono a volte lunghi e richiedono costanza e sacrificio, oltretutto i miglioramenti non sono sempre costanti, possono esserci dei periodi di regressione.
Le auguro il meglio
Dott. Vincenzo Filoso
Gentili dottori buongiorno,
9 mesi fa, in seguito a un infortunio sono entrata in contatto con un professionista sanitario che mi è stato molto vicino. Io nel tempo, frequentandolo per ragioni legati alla mia salute, credo di essermene innamorata nonostante fosse più giovane di me e io fossi sposata. Abbiamo avuto una storia durata questa estate...e sicuramente io ero molto presa, ma sempre consapevole del fatto che il tutto fosse condizionato anche dalla relazione di cura.
Da circa due mesi lui è andato via per ragioni legate al lavoro e ci siamo visti un weekend....quando ci siamo salutati il suo mi è sembrato un addio - non esplicito-, anche se nei giorni seguenti si è fatto sentire finchè io ho pano piano stoppato ogni forma di contatto.
Sento un vuoto pazzesco, innanzitutto perchè mi manca quel periodo di "accudimento" e poi mi manca lui, ma non so nemmeno dire se effettivamente potrebbe piacermi, nonostante la forte attrazione fisica, se slegassi la sua figura a quella dei mesi di terapia.
Sicuramente il rapporto potrebbe trasformarsi, anche in meglio.., ma non riesco ad accettare l'idea che la sua vicinanza come terapeuta sia conclusa.
Per il resto penso che il matrimonio con mio marito non vada bene e che comunque staccarmi da entrambi può farmi ritrovare la ludicità.
Purtroppo questo incontro ha toccato delle corde profonde...il tema legato agli anni andati (io ho 40 anni) alla maternità...perchè una cosa che mi fa desistere da questa nuova storia è il fatto che lui più volte ha parlato di figli nel suo futuro...ma so che io non potrò tra anni consideratà l'età. Insomma c'è un bel po' di carne a cuocere in questo momento di forte dolore e confusione. Che ne pensate?
Gentile utente, da ciò che ha scritto emerge chiaramente la difficoltà di un periodo molto delicato sotto molteplici punti di vista. In questo "momento di forte dolore e confusione" utilizzando le sue parole, le consiglio (se sente di farcela data la precedente esperienza) di iniziare un percorso di terapia al fine di elaborare la rottura traumatica con la sua figura di cura, per essere accompagnata nell' esplorazione della sua situazione matrimoniale attuale e il suo desiderio di maternità, ma soprattutto per centrarsi lei stessa nel qui ed ora dei tanti eventi che la stanno coinvolgendo, così da affrontare con maggiore consapevolezza il suo presente e il suo futuro. Le auguro il meglio, resto a sua disposizione.
Dott. Vincenzo Filoso
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