Esperienze

Sono il Dott.Carbone Vincenzo, psicologo e psicoterapeuta in formazione ad orientamento Cognitivo Comportamentale.
Lavoro nel mio studio di San Giuseppe Vesuviano dove effettuo terapie individuali e di coppia anche online, oltre a questo sono attivo nell’ambito delle comunità di adolescenti psichiatrici e mi occupo principalmente di difficoltà per adulti e adolescenti.
Ho abbracciato sin dall’inizio della mia carriera l’approccio bio psico sociale, questo mi permette ogni giorno di approfondire il funzionamento biologico e psicologico che sta alla base delle malattie croniche e dei disturbi gastrointestinali.
Sono al mio terzo anno di formazione Cognitivo Comportamentale presso l’Istituto Skinner di Napoli.
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Studio di Psicologica Cognitiva Comportamentale Dott.Carbone Vincenzo
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Presso: Studio di Psicologica Cognitiva Comportamentale Dott.Carbone Vincenzo psicoterapia

VORREI DURASSE ALL INFINITO HO DETTO TUTTO ,LO CONSIGLIO VIVAMENTE A TUTTI, LA SUA EMPATIA E LA VOSTRA SALVEZZA

Dott. Vincenzo Carbone

Grazie per aver lasciato questo messaggio così speciale. Sapere che questo percorso ti dona la possibilità di sentirti compresa darà sicuramente ad entrambi tanta forza per tutti gli obiettivi che verranno.

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Presso: Studio di Psicologica Cognitiva Comportamentale Dott.Carbone Vincenzo superamento di eventi traumatici

Il dottor Carbone mi è stato di grande aiuto nel periodo più difficile della mia vita. È innanzitutto un grande professionista, sempre puntuale con gli appuntamenti, riesce facilmente a metterti a tuo agio grazie alla sua empatia e alla capacità di comprendere in quali momenti è necessario un atteggiamento più distaccato e quando uno amichevole e confortante. Grazie al suo supporto ho iniziato un percorso che mi ha portato ad affrontare ansie e rabbia, portandomi a sviluppare una maniera costruttiva per analizzare il tutto.

Dott. Vincenzo Carbone

Grazie mille per il feedback

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Presso: Studio di Psicologica Cognitiva Comportamentale Dott.Carbone Vincenzo colloquio psicologico individuale

Ho una situazione personale difficile che, sin da quando ho memoria, mi ha portato a star male. Ho sempre ignorato tutti i segnali, anche in modo consapevole, sottovalutando la situazione. Un giorno però crollo, implodo... così anche chi era attorno a me si rende conto del mio stato. Ho incontrato il dott. Carbone subito dopo questo episodio, è stato mia fratello a organizzare tutto. Fin dall'inizio mi sono sentito a mio agio, un po' teso, però domanda dopo domanda ho dato sfogo a quello che avevo dentro. Per la prima volta ho sentito che qualcuno mi ascoltava veramente. La strada è lunga, troppo spesso mi fermo a rimuginare, però sono felice di aver iniziato e continuare.

Dott. Vincenzo Carbone

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 34 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buonasera
Sono un ragazzo di 24 anni che è attualmente in cura da ormai 2 anni con psichiatra e psicoterapeuta che mi hanno aiutato direi molto ad uscire da una depressione che ormai mi stava lacerando dentro. Pian piano ho ricominciato a fare tutto, i primi viaggi, lavorare, incontrare persone e tutto questo è stato per merito di due figure essenziali per l’andare avanti. Ora però, una delle due figure (terapeuta) non penso faccia più per me… e questa situazione, questo pensiero mi sta facendo male perché in fondo io mi son affezzionato a lei e mi sento molto “stronzo” ad abbandonarla dopo due anni quasi assiemenin cui mi è stata vicino, però non mi sento più a mio agio con lei per delle uscite che ha fatto durante alcune sedute in cui mi so sentito giudicato per temi quali “i miei mi pagano la patente” facendo facce allucinate o giudicando alcune sue pazienti rifatte. Ho chiaramente portato questo tema in terapia ma l’unica risposta che ho avuto è stata : tutti giudichiamo e siamo andati avanti. Io però nelle sedute inizio a non sentirmi più io, inizio a non essere più a mio agio ma allo stesso tempo vorrei uscirne e guardami altrove perché una parte di me molto grande me lo chiede iñ continuazione e da mesi ormai l’arrivo del giorno in cui ho la seduta con lei, mi fa stare male. Non entrerò nel dettaglio di altre cose accadute con lei ma la mia paura è anche dovuta al fatto di abbandonare il percorso con lei che è specializzata in ipnoterapia e emdr. Cosa dovrei fare? Io ho già portato i miei dubbi con lei ma non noto cambiamenti o spiegazioni più corrette e soprattutto io non mi sento più a mio agio o in spazio sicuro ma allo stesso mi spiacerebbe ferirla. Inoltre volevo chiedervi, soffrendo di un doc in cui monitoro in continuazione una parte specifica del corpo creando una sensazione alla testa, e avendo dei traumi molto pesanti legati al bullismo in caso io dovessi cambiare percorso è meglio un percorso emdr o ipntoterapia per il doc e traumi? Ho fatto tanti passi avanti nel presente ma ho un passato che purtroppo pesa molto e di cui devo affrontare con una persona non giudicante. Ringrazio in anticipo tutti

Gentile utente, hai pieno diritto di interrompere la terapia in qualsiasi momento, senza dover dare giustificazioni. È una scelta tua, e il tuo benessere è sempre la priorità soprattutto se consideri che la relazione tra te e la tua terapeuta si è già incrinata, il rapporto di fiducia e collaborazione sono il primo passo per il benessere, non è più terapeutico se senti un clima giudicante e hai l’ansia di andare in seduta.

Dott. Vincenzo Carbone

Buongiorno a tutti, vorrei chiedere un aiuto riguardo a una relazione che ho iniziato da poche settimane. Da poco abbiamo avuto una conversazione dove è venuto fuori che entrambi non stiamo provando niente di forte, siamo in una situazione dove i sentimenti sono piatti e quello che proviamo è solo tranquillità e sentirsi a proprio agio. A livello fisico ci siamo spinti un po' oltre rispetto al punto in cui siamo, ma anche lì non si prova molto. Quando siamo lontani che non ci vediamo ci pensiamo tantissimo, vorremmo vederci e abbracciarci, ma quando ci vediamo siamo contenti, ma dentro non si smuove niente. Tuttavia siamo d'accordo sul fatto che per noi una relazione è valida anche se si parte da questo punto perchè ci vogliamo bene e c'è qualcosa di più rispetto agli altri. Diciamo che un po' ce ne siamo convinti perchè entrambi abbiamo avuto un modo estremamente ansioso di approcciarci alle relazioni (questa è la prima per entrambi) sia in passato che ora dove facevamo molta fatica a sentirci adeguati per una relazione e a vivercela normalmente; entrambi abbiamo avuto esperienze spiacevoli. Ci siamo detti che forse allora provare tranquillità è positivo in questo caso e che il fatto di non provare nulla quando ci siamo dichiarati era il modo che abiamo sempre avuto per difenderci a stare meglio azzerando tutto: così ovviamente l'ansia sparisce. Volevo sapere se potrebbe trattarsi solamente di un blocco e che magari è possibile che con il tempo si sblocchi dentro qualcosa, o se siamo insieme per confort per non perdere la possibilità di avere una relazione nella nostra vita. C'è qualcosa che al momento, dopo la conversazione avuta, mi ha lasciata in ansia, penso che sia l'ansia di un possibile rifiuto solo perchè ho capito che lui pensava le mie stesse cose e non ha sentimenti. Che cosa ne pensate di questa situazione? Grazie mille per l'attenzione.

Bisognerebbe cominciare a definire quel “niente di forte”, e analizzarlo in base ai vostri desideri e aspettative rispetto alle relazioni in genere e confrontarli con la vostra, e capire se ci sono aspettative irrealistiche, se è basso il desiderio o se va tutto bene ma magari ai vostri occhi non sembra. Dato che siete entrambi in questo stallo, vi consiglio di chiedere un parere esterno che magari attraverso un breve percorso vi permetta di trovare risposta ai vostri dubbi.

Dott. Vincenzo Carbone
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