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Dott.ssa Vanessa Coccimiglio

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Si effettuano consulenze in ambito di Psicologia dell'Aviazione.
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24/01/2025

Esperienze

Sono uno Psicologo ad indirizzo cognitivo comportamentale (ultimo anno di specializzazione come psicoterapeuta), con un'attenzione particolare verso la Mindfulness e l'Acceptance and Commitment Therapy (ACT). Dopo aver conseguito un master in Valutazione dello Stress Lavoro-Correlato, ho affinato le mie competenze con un percorso di formazione in meditazione sportiva, diventando tecnico in questo ambito.

Attualmente, ricopro il ruolo di Ufficiale Psicologo del Corpo Sanitario Aeronautico. Sono membro attivo dell'Association for Contextual Behavior Science (ACBS), un'organizzazione che promuove l'integrazione di scienza e pratica nell'ambito delle terapie contestuali.

Il mio approccio terapeutico è orientato a fornire ai miei pazienti strumenti concreti per affrontare le sfide quotidiane, ridurre lo stress e promuovere una vita più ricca e significativa. Lavoro con passione per aiutare le persone a sviluppare una maggiore consapevolezza e a superare i blocchi che ostacolano il loro benessere.

Se stai cercando un professionista che possa accompagnarti in un percorso di crescita personale e miglioramento del benessere psicologico, sarò felice di accoglierti nel mio studio.
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Esperto in:
  • Psicologia clinica
  • Psicodiagnostica

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Mi ha messo subito a mio agio, non ho avuto nessuna difficoltà ad aprirmi su temi più delicati per me.

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Attenta, cortese e professionale, mi ha saputo aiutare in un percorso efficace di supporto

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La dottoressa COCCIMIGLIO mi ha fatto subito sentire a mio agio ed abbiamo intrapreso un percorso di diversi mesi. Posso dire che oltre la professionalità ciò che più di ogni altra cosa la contraddistingue è l'empatia .

M
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Attenta, capace, in grado d'aprirti prospettive intere dove prima vedevo solo piccoli spiragli. Dopo le nostre "chiacchierate", stavo subito meglio. Fondamentale per uscire da un periodo grigio della mia vita.

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Ho avuto il piacere di lavorare con la Dott.ssa e posso dire con assoluta certezza che è una professionista eccezionale. Fin dal primo incontro, si è dimostrata empatica, attenta e pienamente dedicata a comprendere le mie esigenze. Grazie alla sua competenza e al suo approccio rassicurante, mi sono sentito immediatamente a mio agio, libero di esprimermi senza giudizio.
La Dott.ssa ha una straordinaria capacità di ascolto e riesce a cogliere anche i dettagli più sottili, riuscendo poi a restituire riflessioni profonde e utili per il percorso personale. Con lei ho potuto affrontare temi difficili con serenità, sentendomi sempre sostenuto e compreso.
Grazie alla sua guida, ho fatto progressi significativi e sono riuscito a sviluppare nuove prospettive e strumenti per gestire situazioni che prima consideravo insormontabili. Non posso che raccomandarla a chiunque cerchi una psicologa di grande professionalità e sensibilità umana.

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Tanta professionalità, accoglienza e ascolto a trecentosessanta gradi

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La dr.ssa Coccimiglio è stata molto disponibile nel fissare un appuntamento e nel venire in contro alle mie esigenze. Ho avuto la percezione di essere ascoltato ed è stato bello sentirsi a proprio agio nel condividere il proprio vissuto e le proprie emozioni.

T
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Persona disposta all ascolto e molto socievole.decisiva e risolutiva

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Una Dottoressa così si può solo sognare. L'accoglienza, l'empatia, la preparazione professionale sono solo alcuni dei punti di forza della Dott.ssa Coccimiglio.
È stato un percorso pieno di scoperte su me stesso e sulla vita.
La consiglio veramente di cuore.

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Un'ottima collaboratrice!!! Feedback più che positivi dalla comune utenza.

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 6 domande da parte di pazienti di MioDottore

Cosa ci sta succedendo?
Salve, sono una donna di 30 anni, scrivo perché mi sto tormentando da giorni. Si tratta di una situazione relazionale piuttosto confusa e mi sembra di camminare sui vetri ad ogni passo.
Parto dalla base.
Ho una amicizia molto intima con un collega di lavoro, di quasi 10 anni di più grande. Ci siamo conosciuti circa 3 anni fa, nel disprezzo, che si è evoluto pian piano in una simpatia ed è sfociata nel sesso occasionale più bello e coinvolgente che abbia mai avuto. Il tutto è durato qualche mese, anche a distanza, con un intermezzo di allontanamento per esigenze di lavoro, e una mia dichiarazione di coinvolgimento un po' più profondo. Si è tirato indietro di fronte a ciò, dicendomi che era nel mezzo di un casino (aveva una donna con cui le cose non andavano già da un po'). Non ci siamo più visti fuori dal lavoro. Sono stata, però, il motivo precipitante della loro rottura, a seguito della quale è ripiombato un'altra, ultima volta con me. Poi, ha cominciato ad allontanarsi e, alla mia richiesta di rivederci ancora, dopo qualche settimana, mi ha detto di no, perché ogni volta che veniva a letto con me gli facevo casino in testa e piombava in un buco nero. Ciò detto, abbiamo provato a mantenere un rapporto amichevole ma distaccato, che ovviamente non abbiamo saputo gestire. Io, intanto, provavo disagio e sentimenti forti, ma non ero innamorata. Ho ceduto e glielo ho ribadito, con una conseguente litigata e rottura definitiva che è durata circa 8 mesi, con nessun contatto anche per motivi logistici. Con la psicoterapeuta, ho affrontato tutto, arrivando al distacco e ad aver abbandonato l'idea di vederlo.
Tuttavia... la vita si è messa di mezzo e ci siamo ritrovati di nuovo a lavorare insieme. Non è stato facile, ma gradualmente è riuscito a conquistare uno spazio nella mia vita che non pensavo volesse e che io volessi dargli ancora. In questi ultimi 9 mesi, l'ho visto valicare i confini che lui stesso aveva tracciato in precedenza. È stato questo suo indebolirsi ad aprire la via a una intimità relazionale che non avevamo mai avuto e che non avevamo da anni, anche a suo dire. Lui ha cominciato a brillare, non come una bomba pronta a deflagrare, ma come il lumino che nelle sere d’infanzia ti protegge dal buio. Ho cominciato ad apprezzare la sua capacità di starmi vicino in momenti di stress e smarrimento, ha vinto alcune paure perché sapeva che erano momenti importanti per me. Io l'ho sostenuto e consigliato, ogni giorni di più, e non abbiamo avuto alcun coinvolgimento fisico per mesi. Per me non era nemmeno plausibile che volessimo ancora qualcosa di erotico, sebbene fosse stato l'ultimo per me e tutti i nostri amici mi dicessero che fosse palese un imminente riavvicinamento più intenso. Noi quando siamo insieme ridiamo, ci divertiamo anche stando solo sul divano, abbiamo persino cominciato ad avere un registro di frasi ed espressioni tutto nostro. Lui non nasconde più in pubblico la voglia di starmi vicino ed è stato tutto così genuino e naturale e sobrio che non so come siamo arrivati ad ora.
Morale della favola, mentendo a me stessa senza rendermene conto, una sera siamo usciti ed gli ho detto quanto fossi grata di aver superato tutto, che alla fine non era una relazione possibile e che volendo sarei andata a letto con lui un'ultima volta prima del suo trasferimento. Come è finita? Che la sera stessa mi ha baciata e poi mi ha mandata via. E' stato come fumare una sigaretta dopo mesi di astinenza: caldo ed euforizzante. Da lì, siamo stati in intimità 2-3 volte e tutte le volte, sul più bello, lui non ce l'ha fatta. Ha perso quasi sempre l'erezione o dopo aver fatto sesso, scadentissimo rispetto a prima, si rintanava da solo e non voleva più essere toccato o toccare me. E' stato bruttissimo, soprattutto perché avevo un ricordo speciale dei nostri incontri. Io mi sono sentita a disagio e triste mentre mi davo a lui, perché mi sono resa conto di essere innamorata di lui. Una sola sera gli ho chiesto se avesse l'ansia o fosse a disagio e mi ha confessato, nei fumi dell'alcol, che era agitato per il suo imminente trasferimento e perché io ero, di fatto, l'unica con cui stesse avendo rapporti da tempo. Ha farfugliato qualcosa del tipo "per me non è soltanto... niente insomma, ho l'ansia anche perché sei tu" per poi rispondere alla domanda se volesse ancora fare sesso con me che sì, lo voleva da sempre e ancora nei prossimi mesi a venire, ma che si sente in un buco nero e che aveva deciso di farlo di nuovo con me perché gli avevo offerto una roba senza legame ed impegno (cioè quasi a dire "ora è colpa tua"). Io non ho avuto il coraggio di dirgli nulla su come mi sento, anche perché ci stiamo fisicamente separando e non so se ci vedremo più questa volta, ma so che siamo arrivati a fare del sesso "brutto" e distante è perché non siamo presenti e siamo presi dalle nostre reciproche angosce, che forse anche per lui riguardano il nostro rapporto. Lui, quando ci vediamo mi abbraccia, mi accarezza i capelli, mi odora il collo e poi mi spinge via dicendo di andare. Ci siamo sentiti qualche sera negli ultimi giorni e siamo in rapporti tutto sommato distesi e amichevoli. Io, però, non riesco ad accontentarmi e a non volerlo vedere, mi sto frenando in ogni modo possibile per non cadere in un fosso ancora più profondo. Non lo sto cercando e sto facendo una fatica mostruosa. Lui non è perfetto, è un soggetto di base evitante, insicuro, indeciso e anche con traumi relazionali pesanti alle spalle che non ha mai voluto affrontare. Non ama davvero da anni, da quando ha rotto con la ragazza della vita. E' come se fosse stato rinchiuso in un mausoleo di sconfitte che ha arredato lui. Lo stesso valeva per me, poi è arrivato il lui presente.
So che nessuno di voi legge nel pensiero altrui, ma mi chiedevo se secondo voi è plausibile che lui si trovi in una condizione in cui provi qualcosa che non mi sta dicendo. Io mi sto auto-convincendo che non provi nulla. E' più facile per me. Gli ho scritto delle lettere che non gli ho spedito, perché so che non ama questo tipo di cose e lo metterebbero a disagio. Io comunque sono paralizzata.

Camminare sui vetri, non è sicuramente una passeggiata facile. Cosa spinge una persona a farlo? La risposta non rimanda per forza ad un'idea di giusto o sbagliato. A volte crediamo che darci una regola, sia una soluzione. Quante volte ci siamo promessi di non toccare un barattolo di gelato dopo un mal di pancia, oppure di non correre in autostrada dopo una multa? In questo momento c'è qualcosa di importante che la tiene ancora sui quei vetri rotti. Solo che, paralizzata, ne sente tutto il dolore. Consulti uno specialista per meglio approfondire ed esplorare come muovere il primo piccolo passo per spostarsi. Cordialità

Dott.ssa Vanessa Coccimiglio

Vivo in modo complesso in un mondo fin troppo semplice. Sono sempre stata sola in mezzo agli altri più o meno simili o me , anche perché scelgo sempre la libertà e le nuove sfide/obiettivi che mi fanno sentire viva. Però ho attraversato problematiche con il cibo che mi hanno accompagnato fin da piccola in modo ciclico. Vorrei liberarmi anche di questo fardello per essere più spensierata e vivere la mia maturità in modo equilibrato senza sensi di colpe. Mi serve una valigetta degli attrezzi che mi aiuti ad uscire dal circolo vizioso dei pensieri punitivi .

Gentile utente, ogni azione impegnata verso ciò che conta per noi richiede un pizzico di coraggio. Comprendo la sua fatica. Quando è pronta, scelga lo specialista che può aiutarla ad arricchire la sua valigetta. In bocca al lupo.

Dott.ssa Vanessa Coccimiglio
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