Dott.
Stefano Recchia
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Esperienze
Sono specializzato in gestione dello stress, terapia di coppia, relazioni, psicologia scolastica, psicologia del lavoro, gestione delle emozioni, coaching e problemi di autostima. Sono psicologo associato SIMP (Società Italiana Medicina Psicosomatica), psicologo associato SIPP (Società Italiana Psicologia Positiva), psicologo associato SITCC (Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva).
Ho lavorato al fianco di operai, impiegati, manager, insegnanti e studenti e ho sofferto molto nel vedere persone con un alto potenziale rovinare le proprie relazioni e il proprio rendimento perché oberati e sopraffatti dagli impegni.
Lo stress, senza un percorso per gestirlo conduce a scelte sbagliate, gravi errori e ripercussioni irreparabili sulla vita familiare.
Oggi, con il mio percorso, aiuto adulti e adolescenti a migliorare la qualità della vita e delle proprie relazioni. Li aiuto a recuperare la propria autostima e a vedere le proprie potenzialità, ad alleggerire gli stati d’ansia, le paure e a recuperare energia positiva.
Il mio obiettivo è far stare bene le persone nella loro vita di tutti i giorni, prevenendo le possibili patologie che i ritmi moderni possono causare.
Lavoro come psicologo clinico nel mio studio di Roma e online in tutta Italia.
Ho sottoscritto contratti di convenzione con diverse aziende italiane e con gruppi di lavoratori emigrati tra Italia e Francia fornendo consulenza e supporto psicologico per coloro che vivono fuori dall’Italia.
Visita il mio sito: https//www.stefanorecchia.it/
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43 recensioni
Punteggio generale
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Eleonora
Io e il mio compagno seguiamo un percorso di coppia da 5 mesi con il dottor Stefano, e da subito ci siamo sentiti a nostro agio.
La sua empatia, é meravigliosa.
È divenuto un momento meraviglioso, da condividere assieme, che ci sta aiutando moltissimo
Grazie di cuore
G
È già da un po’ di settimane che conosco il dott Recchia. Persona empatica e preparata.
Sono riuscito subito ad individuare alcune problematiche e ad agire su di esse in modo efficace grazie al suo aiuto
Andrea Callarelli
Cordiale e molto attento, il Dott. Recchia mi ha messo completamente a mio agio gia' dal primo minuto.
Al momento ho problemi con pressioni a lavoro, poche' per la prima volta, sono stato messo a capo di progetti senza una guida, il che mi ha portato sull'orlo del burnout.
Grazie alla sua esperienza passata come leader in grandi aziende il Dott. Recchia e' in una posizione speciale per capire in profondita' i pensieri negativi che mi stanno affliggendo.
Dopo una prima eccellente sessione dove mi ha gia' dato consigli utili, sono motivato a continuare a lavorare insieme con il Dott. Recchia per cambiare i pattern di pensiero negativi che mi affliggono da una vita, e finalmente riuscire ad affrontare nuove sfide con il giusto entusiasmo invece che con ansie insormontabili e paralizzanti.
V.M.
Ottima esperienza: professionista attento, empatico, che sa trasmettere calma e quella sensazione di fiducia a cui affidarsi.
Fortemente consigliato!
C.L.
Ero partito prevenuto ma, il dottore, mi ha subito fatto sentire a mio agio e mi sono sentito subito libero di esprimere tutte le mie difficoltà.
Giorgia
Dottore che raccomando fortemente! Ho scelto di intraprendere il mio percorso a causa di una forte ansia che non mi permetteva più di vivere la mia quotidianità tranquillamente e sin dalla prima seduta ho iniziato a sentirmi meglio e che finalmente non stessi più affrontando le mie difficoltà da sola!
Davide De Gregoris
Profesdionista eccellente, tutto perfetto consiglio assolutamente. Puntuale, preparato, mette il paziente a proprio agio. Molto attento a percepire il problema e a capire come parlare con il paziente molto professionale e spiegazione molto semplice che fa capire molto bene il problema . serio e studio molto accogliente.
A.
Ottimo professionista, attento e discreto. Mi ha trasmesso tranquillità fin dal primo incontro ed è stato facile entrare in sintonia ed aprirmi.
Francesco
molto accogliente, sa mettere a proprio agio, grande professionalità, molto attento ai problemi, consiglia molto bene sui comportamenti
Risposte ai pazienti
ha risposto a 79 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno, Ho bisogno di aiuto a gestire una situazione complessa. Mio marito se ne è andato di casa e sto trovando il mio modo di gestire la perdita senza far soffrire mio figlio. Allo stesso modo, prima di lasciarci stavamo cercando di avere un secondo figlio, che purtroppo non siamo riusciti ad avere per via di ripetuti aborti. Il mio problema è che riesco ad accettare e convivere con l'idea di aver perso il mio compagno, se è ciò che vuole non lo voglio/posso costringere a restare, ma non riesco ad accettare di perdere anche il progetto di un secondo figlio che avevo accarezzato così da vicino. Sto quindi pensando nel breve futuro di diventare madre single, e dare al nostro piccolo un fratellino/sorellina che completi il disegno idealizzato di famiglia che avrei desiderato per me e per lui. Allo stesso tempo, sono combattuta su quanto egoista sia questa scelta per l'ipotetico figlio che crescerebbe senza un padre mentre il fratello uno se pur separato ce l'ha e per il figlio che già c'è. Come mettere ordine a questa confusione? Quale scelta è giusto far prevalere? Quanto traumatico può essere per un figlio nascere da madre single con un fratellino avente un padre (separato e quindi non convivente)?
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua situazione. Il suo pensiero di poter avere un secondo figlio da sola è un pensiero che va sicuramente approfondito. Tutte le domande che pone sono pertinenti ed è necessario approfondirle. Non è facile dire quale sia la scelta "giusta" da fare e come "mettere ordine". Ci sono altri elementi che andrebbero presi in considerazione tra cui anche la condivisione di questa, eventuale, scelta con il suo figlio attuale. Le suggerisco di iniziare un percorso psicologico che la aiuti ad approfondire questi temi. Non è semplice dare risposta alle sue domande e per questo le consiglio di rivolgersi ad un professionista che sappia aiutarla ed indirizzarla. Spero di esserle stato d'aiuto. Un caro saluto. Dott. Stefano Recchia
Buongiorno,
mi trovo a scrivere qui in quanto sento la necessità di ricevere un aiuto. Sono una ragazza di 27 anni e sono fidanzata da 4 anni. Convivo da 3 anni e mezzo circa e sono sposata da 3 mesi.
Mio marito ha 32 anni e fin da subito abbiamo sempre sognato una famiglia insieme; abbiamo sempre fantasticato sul nostro futuro e il desiderio di avere dei bambini è sempre stato forte in noi. Purtroppo fino ad oggi non abbiamo ancora mai provato ad avere un bimbo (causa instabilità del mio lavoro). Abbiamo sempre rimandato per aspettare che il mio lavoro diventasse stabile. Dopo il matrimonio, avvenuto a Luglio 2024, abbiamo finalmente deciso che da Maggio 2024 avremmo provato ad allargare la famiglia.
Mio marito prima del nostro matrimonio ha però intrapreso un'altra strada, facendo il concorso per diventare vigile del fuoco. Premetto che lui ha una casa di sua proprietà e un lavoro fisso che gli permette di vivere in maniera dignitosa con 3 giorni di riposo e 2 turni mattina, 2 pomeriggio e 2 notti. Premetto inoltre che proviene da una famiglia in cui il padre e il fratello sono vigili del fuoco, pertanto anche loro fanno la loro parte spingendolo a diventare vigile. Lui ha sempre saputo il mio pensiero al riguardo. Provò a fare il concorso anche due anni fa, senza passarlo. Questo scatenò già una fortissima discussione tra di noi in quanto io non ero d'accordo poiché avevamo preso un grande impegno a mio parere, ovvero quello della convivenza. Ripeto, quest'anno a Giugno, quindi un mese prima del nostro matrimonio, ha ben pensato di partecipare nuovamente al concorso. Io non gli ho detto nulla in quanto lui già era a conoscenza del mio pensiero. Ho solo passato i mesi pregando che non passasse la prova e invece, la settimana scorsa è arrivata la notizia più brutta di sempre: HA SUPERATO QUESTA MALEDETTA PROVA. Io ho provato a parlare con lui ma ogni volta nasce sempre una discussione. Ho espresso le mie perplessità, ovvero il fatto di non poter realizzare i nostri progetti come avevamo pianificato, il fatto di restare sola per almeno 1 anno in cui lui starà fuori a fare il corso, il fatto di mettere tutto in discussione; una volta terminato il corso di un anno, gli verrà assegnata una destinazione e a quel punto cosa faremo? Lui andrà in un'altra città e io cosa farò? A quasi 30 anni dovrò cambiare città, lasciare la mia famiglia e cercare un nuovo lavoro, una nuova casa ecc.... per cosa??? per stare con una persona che lavorerà anche di notte e io mi ritroverò spaesata in una città che non conosco e senza un aiuto. Non riesco nemmeno a pensare a una gravidanza in queste condizioni, in cui io passerei 9 mesi sola, senza l'appoggio dei miei familiari. Il punto è che, parlandone con lui, mi ha solo dato contro dicendomi che o accetto questa cosa o me ne posso andare. La ritengo una scelta davvero egoistica da parte sua. Non si è minimamente preoccupato della nostra relazione e del nostro futuro. Per di più io, nel corso di questi anni, mi sono ritrovata anche a perdere il lavoro e ho dovuto iniziare da capo, cercando un nuovo impiego con una convivenza in atto. Nel mentre cercavo un nuovo lavoro (con molte difficoltà, in quanto vivo in una piccola città che offre poco), avevo anche ipotizzato di iscrivermi all'università per un corso che tanto amavo e per il quale, una volta laureata, avrei dovuto partecipare a dei concorsi per entrare in ospedale. Bene, lui in quell'occasione, come in altre, mi ha ribadito più volte che se io avessi dovuto cambiare città per lavoro, lui non mi avrebbe seguita e sarebbe finita la nostra storia. Sono davvero in confusione, non so cosa fare. Dentro di me so che non riesco proprio ad accettare questa sua scelta e mi sento messa da parte. Ritengo che, una volta che si è sposati, le scelte debbano essere prese insieme e valutate insieme e sono certa che se fosse capitato a me, mi sarei già ritrovata fuori la porta di casa con la serratura cambiata. Chiedo un vostro parere e vi ringrazio in anticipo.
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua situazione. In un rapporto di coppia la condivisione è importante ed è importante anche la realizzazione personale di ciascuno. Entrambi dovreste adoperarvi per vedere realizzate le aspettative dell'uno e dell'altra. Per raggiungere questo risultato è importante confrontarsi per valutare le varie possibilità e tenere in considerazione le aspettative proprie e quelle dell'altra/o. State insieme da diversi anni e potete affrontare tranquillamente la situazione condividendo le perplessità di ciascuno e ascoltandole senza dare ultimatum.
Nell'eventualità in cui non riusciste potrebbe aiutarvi affrontare un percorso psicologico di coppia. Il percorso di coppia serve proprio per avere un punto di osservazione esterno che aiuta ad affrontare le difficoltà guardandole da una prospettiva nuova che singolarmente non si riesce a vedere.
Spero di esserle stato di aiuto. La ringrazio. Un caro saluto.
Dott. Stefano Recchia
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