Esperienze
Ho conseguito con lode la laurea magistrale in Psicologia dello Sviluppo e dei Processi Socio-lavorativi presso l'Università degli Studi di Cagliari e attualmente frequento la scuola di specializzazione quadriennale in Psicoterapia ad indirizzo Sistemico Relazionale Simbolico Esperienziale (SRPF). Questo percorso di formazione mi consente di esplorare in profondità le dinamiche relazionali familiari di coppia e individuali.
Offro consulenze psicologiche, creando uno spazio di ascolto per analizzare e affrontare le questioni che mi vengono sottoposte. Il mio obiettivo è di costruire una comprensione che consenta di individuare strategie efficaci per superare le sfide presentate. Questa fase iniziale può anche servire da preliminare ad un supporto psicologico più strutturato, volto a sostenere singoli individui, coppie e famiglie.
Mi dedico in particolare a:
- Sostegno psicologico rivolto all'individuo, dedicato in particolare a chi si trova in una situazione di disagio o crisi personale. Il mio obiettivo è fornire uno spazio sicuro e accogliente dove poter esprimere le proprie preoccupazioni e difficoltà. Attraverso il supporto psicologico, aiuto le persone a esplorare e comprendere meglio se stesse, le loro emozioni e i loro pensieri, facilitando un percorso di crescita personale e auto-scoperta. La mia attenzione è inoltre rivolta a chi desidera migliorare la propria conoscenza di sé e affrontare con maggiore serenità e consapevolezza le diverse fasi della vita. Che si tratti di gestire lo stress quotidiano, affrontare cambiamenti significativi, o superare momenti di incertezza, mi propongo di accompagnare la persona verso un maggiore benessere psicologico.
- Adolescenti e giovani adulti, aiutandoli a superare problemi nelle relazioni con gli altri, a diventare più indipendenti, a crescere verso l'età adulta e a definire e realizzare i propri obiettivi personali. Inoltre, offro supporto specifico accompagnando chi cerca di capire meglio se stesso, affrontando dubbi e problemi legati alla dimensione affettiva, all'orientamento sessuale e alla definizione della propria identità.
- Sostegno alla genitorialità, assistendo le famiglie in momenti critici come separazioni, problemi personali o dei figli, lutto o traslochi. Attraverso la mia consulenza, incoraggio una riflessione sugli approcci educativi e comunicativi adottati nel rapporto genitore-figlio, mirando a promuovere un ambiente familiare sano e supportivo.
Attualmente presto inoltre servizio come psicologa volontaria presso l'Associazione Luna e Sole Onlus, un centro antiviolenza che si occupa di prevenzione e contrasto della violenza di genere, accogliendo presso le loro sedi donne vittime di violenza e bisognose di aiuto.
Esperto in:
- Psicologia clinica
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Consulenza online • 66 €
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Sostegno psicologico • 66 €
Sostegno psicologico adolescenti • 66 €
Colloquio psicologico familiare • 80 €
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Punteggio generale
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E. G.
Mi sono trovata bene con la dott.ssa Cocco, è gentile e ti fa sentire a tuo agio, mi ha messo nelle condizioni di parlare liberamente. Grazie al suo aiuto sto meglio. La consiglio a chi cerca supporto.
MC
Accogliente e professionale, la dottoressa Cocco mi ha fatto sentire a mio agio sin dalla prima visita.
A.S
Ho trovato nella dottoressa una forte empatia. È molto disponibile, puntuale e gentile. In questo percorso non mi sono mai sentita sola. La consiglio a chiunque voglia intraprendere un percorso di cura psicologico
C.S.
Ho iniziato con la dott.ssa Cocco ormai da qualche settimana, e devo dire che mi trovo veramente bene nonostante avessi dei pregiudizi riguardo alla psicologia.
Mi sono sentita da subito accolta e compresa dalla dott.ssa.
S.C.
La mia esperienza con la dottoressa è ottima.
Nello specifico, quello di cui ho avuto bisogno è stata una guida nell'aiutarmi a trovare il fulcro di quelli che sono dei problemi abbastanza radicati, sviluppati tempo addietro, che non ho voluto affrontare.
Lei è stata in grado di gestirli e di guidarmi con precisione chirurgica e in maniera graduale (rispettando i miei tempi e le mie esigente) verso il cosa genera i problemi nella quotidianità.
Può capitare che non riesca a capire correttamente un concetto e in questi casi è pronta a rispiegare finché necessario con pazienza ed empatia.
Punto importante è la sua capacità di ascolto. Lei infatti ascolta in modo attento tutto il racconto assicurandosi di avere tutte le informazioni sul caso ponendo domande ponderate (in modo da guidare). Si sente che si è stati ascoltati da come poi, una volta completato il racconto, lei riesca a porre le domande giuste su dettagli su cui, magari, non avevo manco prestato attenzione (ma fondamentali).
A.C.
Persona molto seria, professionale e soprattutto gentile.
RC
Persona meravigliosa, empatica, gentile e molto professionale
R.M
Altissima professionalità su tutti gli aspetti!
Mi sono sentita a mio agio immediatamente nel esporre le mie problematiche.
M.S.
Con lei mi sono sentita capita e non giudicata. Puntuale, cortese, professionale. Consiglio vivamente!
M.M.
Seria e affidabile, professionista super consigliata, non ho dubbi!
Risposte ai pazienti
ha risposto a 8 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve. Ho 32 anni e vivo da sola da quando ne avevo 19. I miei genitori sono sempre stati troppo presenti in tutte le mie scelte e decisioni. Premetto che sono stata adottata, e in me sento sempre, quando i miei pretendono qualcosa una sorta di obbligo. Non riesco a dire le cose, anche le più semplici e banali. Il tutto si è acuito nel momento in cui mi sono fidanzata. I miei non tollerano la convivenza (io e il mio fidanzato viviamo in due diverse città). Ogni volta che sono io a dover andare da lui mia madre inizia a fare storie. Lo sai che non voglio che vai lì, casa tua (comprata da loro) non è lì. Che cos’è la convivenza ecc ecc.. questo crea in me uno stato di ansia e agitazione. Ogni viaggio che faccio prima devo litigare perché non vuole.
Il Natale bisogna passarlo con loro, le vacanze estive con loro, insomma mi fanno pesare il fatto che io a volte scelga di andare dal mio fidanzato (nonche futuro marito) e non da loro. mi rinfacciano sempre che io da quando l'ho conosciuto non ho voglia di tornare a "casa". Premetto che la voglia di tornare non c'è mai stata, tornavo solo perche non avevo altre alternative. Non sono mai stata attaccata al paesino in cui sono cresciuta. Infatti sono scappata non appena ne ho avuto la possibilità. Vorrei poter vivere liberamente la mia vita e non sentirmi sempre in ansia o in apprensione perche i miei si arrabbiano con me per le cose appena descritte. Cosa suggerite?
Gentile utente,
grazie per aver condiviso la sua storia e le sue preoccupazioni. Posso immaginare quanto sia difficile la situazione che descrive. Il desiderio di indipendenza e la necessità di affermare la propria autonomia sono assolutamente legittimi, è naturale voler vivere liberamente e prendere le proprie scelte.
La sensazione di obbligo che prova nei confronti dei suoi genitori è comprensibile, ma è essenziale che lei possa anche mettere dei confini sani per proteggere il suo benessere.
Può provare a parlare con i suoi genitori in modo calmo e assertivo, spiegando loro come si sente e quanto sia importante per lei vivere la vita in modo indipendente. Potrebbe essere utile farlo con l'aiuto di un terapeuta familiare che possa facilitare la comunicazione e aiutare a ridurre i conflitti.
Consideri inoltre di lavorare su se stessa e sulla sua autostima con l'aiuto di un professionista. Questo potrebbe aiutarla a rafforzare la sua capacità di esprimere bisogni e desideri senza sentirsi in colpa o in ansia.
Ricordi che è fondamentale mettere al primo posto il proprio benessere. Una persona adulta ha il diritto di fare le sue scelte, anche se questo significa dover affrontare delle difficoltà con i propri genitori.
Le auguro il meglio e spero che possa trovare la serenità e la libertà che merita
Cordiali saluti
Buongiorno, sono una ragazza di 30 anni e da quasi 6 vivo con mio fratello.
La nostra storia è un po' complicata, influenzata da un rapporto non sano tra i nostri genitori che ha purtroppo compromesso il nostro equilibrio. Io dei due sono quella che ne ha risentito di meno sia per un aspetto caratteriale ma soprattutto perché esclusa dagli attacchi di mio padre. Lui ha infatti riversato il suo odio e frustrazione su mio fratello e mia madre mentre verso di me ha mostrato degli atteggiamenti diversi. ovviamente questo ha causato in me un grande senso di colpa che mi ha portato a prendermi cura di entrambi per espiare la mia colpa di essere preferita.
Il problema è che dopo l'università (che ho frequentato al nord) i miei hanno deciso di fare venire a vivere con me mio fratello per dargli delle opportunità in più. Lui cresciuto ovviamente con grandissime insicurezze, ha sviluppato gravi disturbi (episodi psicotici, doc con pensieri ricorrenti a base persecutoria ecc.). Io ho vissuto al suo fianco tutti gli effetti, gli sono stata sempre vicina, l'ho accompagnato alle sue sessioni con lo psichiatra, ho assistito alle sue crisi tralasciando come mi sentissi. Per farla breve ho messo lui al primo posto come qualsiasi sorella avrebbe fatto di fronte ad un fratello in difficoltà. Il problema è che ho 30 anni e mi sento incompiuta,interrotta. Le mie insicurezze soprattutto con il genere maschile sono diventate più aspre. Non riesco ad immaginare il futuro per me perché mi vedo bloccata in un posto in cui sono costretta ad essere. Non so cosa fare, i miei genitori non rappresentano un riferimento né un punto di appoggio perché non sono capaci di farlo non avendolo mai fatto.ogni volta che ritorniamo per le vacanze non vediamo l'ora di riscappare. Non so davvero cosa fare perché mi rendo conto di essere arrivata al limite e di non sopportare più la situazione. Vi ringrazio per eventuali consigli
Gentile utente, grazie per aver condiviso una parte così intima e complessa della sua vita. Non è facile portare il peso delle proprie esperienze e, al contempo, prendersi cura delle persone che si amano, soprattutto in una situazione così delicata. Mi arriva profondamente il suo senso di responsabilità e di affetto per suo fratello, insieme al dolore e alla fatica che emergono dal dover mettere spesso se stessa da parte.
È del tutto naturale che si senta “incompiuta” o “interrotta” dopo tanti anni di dedizione; il suo desiderio di trovare uno spazio personale e di sentirsi libera di esplorare il futuro è più che legittimo. Il ruolo che ha assunto in famiglia è stato prezioso, ma può anche diventare difficile e faticoso da portare avanti senza un sostegno adeguato.
Potrebbe esserle d’aiuto uno spazio di ascolto per se stessa, in cui dare voce alle sue esigenze e alle sue aspirazioni. La ricerca di supporto ed il chiedere aiuto per sé non tolgono nulla al sostegno che ha dato finora a suo fratello e che continua a dargli.
Le auguro sinceramente di riuscire a costruire il suo spazio personale e trovare la serenità che cerca e merita.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.
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