Esperienze

Sono uno Psicologo e Criminologo Clinico (Albo degli Psicologi del Lazio n. 18762) esperto in Affettività, Trauma e Relazioni; mi occupo di sostegno e riabilitazione psicologica individuale, di coppia e familiare sia in ambito eterosessuale che LGBT-Q.
Il mio approccio alla terapia psicologica è integrato (Psicologia Relazionale Integrata) e centrato sulla relazione tra l’uomo (come sistema biologico complesso) con sé stesso e con il suo ambiente (inteso come affetti, contesti e società) e nasce dallo studio di varie teorie: teoria psicodinamica, psicoanalisi relazionale, teoria dell’attaccamento, teoria sistemico-relazionale, neuroscienze affettive, teoria cognitivo-comportamentale di terza generazione (centrata sulle Emozioni e la Consapevolezza).

Nel 2015 ho ideato un metodo di intervento specifico per le relazioni che ho chiamato il “Metodo Lei&Lui

Il mio metodo, integra i principi di varie discipline psicologiche ed è mirato a raggiungere l’individuazione e la maturità psico-affettiva (individuale e di coppia) e con essa maggiore serenità, senso di integrazione e consapevolezza emotiva.

Negli anni, mi sono specializzata nello studio dei disturbi di personalità post-traumatiche (trauma relazionale) e in particolare – aiuto le persone ad individuare gli schemi di relazione maggiormente implicati nei rapporti affettivi caratterizzati da abuso emotivo e co-dipendenza affettiva, con particolare riferimento al narcisismo patologico.

Questa caratteristica di personalità viene ricondotta maggiormente al sesso maschile, ma non sempre le ricerche si basano su evidenze cliniche e per questo – non si distaccano dagli stereotipi di genere (archetipo dell’uomo cattivo e bruto e della donna fragile e indifesa/dicotomia yin-yang).

La confusione dei ruoli, il post-pandemia e l’estensione del modello individualistico basato su valori estremamente connessi al narcisismo (eterna giovinezza, ricchezza e potere) ha ulteriormente messo in crisi l’individuo nelle relazioni ponendolo in una condizione quasi paranoica della paura dell’altro.

L’altro non è più un arricchimento, non è possibile accettarlo nei suoi difetti, ma costituisce un’attrattiva di breve durata, un bisogno e poi si trasforma rapidamente in “un intralcio”, un freno alla propria auto-realizzazione.

Non c’è equilibrio tra appartenenza e individuazione, tra ricerca individuale e costruzione di un legame di coppia e familiare.

Qual è quindi il confine tra sacrificio e masochismo nelle relazioni?

Stiamo con qualcuno perché vogliamo o perché abbiamo paura, siamo realmente “indipendenti” a livello affettivo tanto da poter DARE anziché solo pretendere o dare per poi essere riconosciuti?

Il senso del percorso terapeutico secondo questo approccio è racchiuso nei concetti di INTEGRAZIONE, ACCETTAZIONE e CONSAPEVOLEZZA.
Il mio metodo offre al singolo, la coppia e la famiglia, la possibilità di crescere emotivamente, fornendo un contesto relazionale protetto, in cui apprendere o recuperare salute psicologica ed emotiva.

Dal 2020 collaboro con la R.A.I. ed in particolare con Matilde D’Errico, in qualità di ospite esperto in Psicologia Clinica e in Narcisismo Patologico nelle trasmissioni RAI Amore Criminale e Sopravvissute.

A tal riguardo ho scelto di conseguire il Master di II livello in Criminologia Clinica.

Dal 2019 collaboro inoltre con il collega Dott. Daniele Vitale, Psicologo Clinico, Criminologo e Sessuologo, esperto in ambito Forense.
Sono presente sul canale Instagram Instadoktor-in sul quale si propongono vari format di contenuti gratuiti, tra cui dirette tematiche sui Disturbi di Personalità, il Trauma, ma anche sul Narcisismo e la Dipendenza Affettiva in collaborazione con Matilde D’Errico e in ambito Criminologico e Forense con il Collega e Collaboratore Dott. Daniele Vitale.
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Indirizzo

Psicologia Relazionale Integrata
Via Edoardo Amaldi, Roma

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M
Presso: Altro Altro

Silvia mi ha letteralmente salvato la vita !!! Navigando su internet ho letto un suo interessantissimo articolo sul disturbo di personalità bordeline, poi successivamente ho provato a contattarla. Persona disponibile e altamente preparata che fin da subito mi ha fatto ritrovare il contatto con la realtà e mi ha dato consapevolezza su quello che mi stava accadendo . Mi ha accompagnato giorno dopo giorno fino al totale ricongiungimento alla mia autostima !!! Sempre attenta e disponibile in qualsiasi momento avessi bisogno di aiuto. Un vero e proprio Angelo custode ! Grazie ancora......

P
Presso: Psicologia Relazionale Integrata

Molto scettico nell'avvicinarmi alla terapia.mi sono subito ricreduto per l'approccio del suo metodo.La dottoressa Silvia Michellini ha saputo coniugare molto bene la professionalità e l'informalità mettendomi a mio agio e questo ha comportato un percorso di terapia molto proficuo

A

Sono rimasto molto soddisfatto del lavoro della dottoressa Silvia Michelini. La raccomando sicuramente a tutti in quanto, personalmente, mi sono trovato davvero bene vista la sua disponibilità, professionalità e competenza

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 3 domande da parte di pazienti di MioDottore

Domande su psicoterapia

Sono molto insoddisfatto della mia vita non ho più voglia di andare avanti ho un problema che non riesco a superare. Non riesco ad accettare di essere stato tradito da mia moglie perché penso che se ha fatto una cosa del genere nonostante la sua timidezza e paura di ciò che sarebbe successo se fosse stata scoperta tale situazione le conseguenze sarebbero state molto brutte da superare. Ma è accaduto ho anche tenuto tutto il più nascosto possibile la ho voluto perdonare ma non riesco a perdonare che mi abbia detto le sue cose in maniera sempre diversa e io verificando e insistendo con dei controlli abbia appurato che spesso non sia stata sincera. Ho bisogno della sua massima sincerita per trovare la forza di potermi fidare di lei soprattutto quando mi dice di voler mi bene e di amarmi. Ma se penso che non sia sempre sincera con me e se penso mi dica cio che crede sia meglio dirmi e se penso abbia dei segreti con me mi sento un fallito e non riesco a essere più me stesso

Salve,
da quello che afferma, lei ripone/riponeva moltissime aspettative dalle relazioni amorose e la perdita dell'illusione del controllo sulla persona amata le ha generato moltissima sofferenza, tanto che lei oggi, sta bene solo se "la persona amata la rassicura del fatto che è sincera".
La sua identità, la sua individualità sono in secondo piano rispetto all'esigenza di mantenere stabile il legame,anche se attualmente, le genera molta sofferenza.
Superare un tradimento non è cosa semplice, e non dobbiamo biasimarci se non ci riusciamo....perché i due membri della coppia debbono intanto rientrare nei confini della coppia, valutare i reciproci sentimenti, le motivazioni e le eventuali carenze nella coppia che hanno portato il terzo ad inserirsi, rivedere tutta una serie di equilibri preesistenti, lavorare sulla disillusione, sulla riparazione, sulla possibilità del perdono e maturare una visione del tradimento come di un'occasione di crescita per la coppia, il che, non è semplice.
Il tradimento mette a nudo le nostre fragilità, è una ferita narcisistica profonda, i cui aspetti di ombra possono divenire la ricerca di una sottile vendetta sulla persona amata, che deve passare la vita a "ripagarci e rassicurarci".
Questo non è chiaramente possibile, perché non vi è controllo che possa sanare questo terrore di essere svalutati e abbandonati.
Il tradimento mette a rischio la nostra autostima o meglio quei valori che noi percepiamo come assolutamente indispensabili per sentirci degni di stima e aventi dignità.
Quello che le consiglio è di intraprendere un percorso psicologico individuale mirato al recupero dell'autostima della salute affettiva e relazionale, da affiancare qualora sua moglie lo desideri, una terapia di coppia, perché dalle sue parole lei non ha superato questo tradimento, sta celando e covando (più o meno consapevolmente) rabbia.

Dott.ssa Silvia Michelini

Domande su psicoterapia

Salve, da tempo ho un problema che non riesco a risolvere. Sto da quasi 5 anni con un ragazzo, quando ci siamo messi insieme avevo solo 16 anni. La relazione è sempre andata bene sino a quando, qualche anno fa, i miei hanno iniziato a litigare e si sono separati. Da lì è iniziato un calvario per la mia relazione, che ad oggi non so spiegare; mi spiego meglio: ci siamo lasciati molte volte in questi cinque anni, mai per cose gravi, sempre litigi e l'unica scappatoia che trovavo era mollare tutto e ricominciare. Ricominciare? Non ci sono mai riuscita concretamente. Sono una ragazza molto instabile e confusa, e me ne rendo conto perché la cosa è evidente a tutti ormai. Vorrei solo riuscire a capire se il problema di questa relazione è la mia instabilità (presumo, data dal fatto che i miei si sono lasciati e non credo più nell'amore) o la relazione è già finita da un pezzo. Sentimenti? Lui mi ama alla follia, nonostante l'abbia lasciato un paio di volte continua a starmi accanto e riprovare. Io, non mi vedo accanto a nessun altro perché il solo pensiero mi angoscia. Forse mi sono dilungata troppo, ma vorrei semplicemente un parere tratto da queste poche righe. Penso che andrò da uno specialista perché voglio veramente ricostruire questa relazione e per farlo so che devo "riassemblare" qualcosa dentro me. Grazie per l'attenzione!

Salve Cara,
certamente gli schemi di relazione dei nostri genitori, influiscono sulla nostra modalità di relazionarci nella vita e in amore.. e in tal senso.. lo strappo tra i suoi genitori, l'implicita ferita , confusione, insicurezza...ha generato in lei un meccanismo di ribellione interno, di instabilità, ma anche una "coazione a ripetere" degli schemi di relazione familiari.
Per questi motivi, la sua scelta di intraprendere un percorso mirato è giusta.
Le consiglio tuttavia, di scegliere un professionista in modo molto attento, che si occupi proprio di relazioni e di schemi di relazione in una prospettiva familiare/generazionale.

Silvia Michelini

Dott.ssa Silvia Michelini
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