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Punteggio generale
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V. L.
Ottima professionalità mi sono trovata molto bene
Adriano
Ho iniziato da poco il percorso con lei. Ma da subito mi ha trasmesso sicurezza e tranquillità. Mi piace il modo in cui affronta alcune tematiche facendomi sentire a mio agio. Consigliatissima!
Alessandro
Connubio perfetto tra professionalità e personalità.
Stupendamente Dottoressa Bardi
A.P.
La psicologa è stata eccezionale sotto ogni aspetto. La sua professionalità è evidente fin dal primo incontro, dimostrando una profonda competenza nel suo campo.
Consiglierei vivamente questa psicologa a chiunque cerchi un aiuto professionale e umano.
G.D
Gentilissima,accogliente, empatica, comprensibile , disponibile al ascolto cortese e puntuale.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 7 domande da parte di pazienti di MioDottore
Io non capisco perché mi sento sempre al punto di partenza. Tutte le mie amiche stanno cambiando, fanno nuove esperienze, nuove amicizie (e sono molto più estroverse di me). Io invece sono una spettatrice, sono molto più introversa. Io ci sto provando a cambiare ma è come se rimanessi uguale. Cos'ho che non va?
Gentile utente,
Mi immagino quanto il suo sentirsi sempre al punto di partenza e spettatrice della vita la renda insoddisfatta.
L'essere introversi non è un difetto, è una caratteristica della personalità, la quale ha un processo più profondo di pensieri ed emozioni.
Non credo che lei abbia qualcosa che non va probabilmente ha solo bisogno di un po di supporto per capire meglio cosa sta succedendo e cosa potrebbe fare per non sentirsi in difficoltà.
Se vuole sono disponibile per approfondire l'argomento anche online, e decidere insieme il percorso più idoneo da intraprendere affinché possa uscire da questa situazione.
Un caro saluto, Dott.ssa Sara Bardi
Salve,
Sabato scorso il mio fidanzato mi ha lasciata improvvisamente. Io 31 anni lui 37, fidanzati da 3 anni più 6 di amicizia prima.
Lui soffre di depressione, sta male da 5 anni ed è seguito da una psicologa da 2.
Il suo problema sembra riguardare esclusivamente il lavoro e la famiglia, poiché si tratta dell'azienda di famiglia. Lavora sempre e viaggia all'estero moltissimo. Da qui stress elevato, ernia alla schiena che l ha costretto 6 mesi a casa (prima che stessimo insieme ed è stato un po' l'inizio di questo suo malessere). Insonnia cronica, ansia, nausea che lo porta a non mangiare, è dimagrito molto, attacchi di panico.
L'anno scorso ha preso anche dei farmaci (prescritti da un altro medico per la cura del sonno se non sbaglio) come cipralex,rivotril, ma senza alcun beneficio.
Attualmente l'azienda sta avendo dei problemi, nel senso che il papà (che lui ammira moltissimo) ha lasciato le redini al fratello(lo zio), che essendo stato sempre in fondo geloso del papà del mio fidanzato si sta vendicando sul nipote (il mio fidanzato) che sta cercando di tagliare fuori.
Da qui lui ha avuto un forte peggioramento dei vari sintomi. In più è preoccupato per il padre, che ha avuto un tumore l anno scorso(ora fuori pericolo) che a sua volta è sotto stress.
Con me non ha mai fatto pesare la cosa, vedendoci solo il weekend io sono sempre stata la sua parentesi felice.
Quindi ero al corrente sempre di nausea, ansia, stress, il non dormire ma non mi ha mai parlato chiaramente di depressione, ne mi ha mai dato dettagli sulle sue sedute con la psicologa, per il resto appariva comunque normale. Sono stata io ad informarmi da sola leggendo.
E c'è anche da dire che lui non è il classico depresso che non si riesce nemmeno ad alzare dal letto.
Lavora perennemente, viaggia per lavoro, esce con me, con gli amici, ride e scherza, dice che se è a casa a pensare impazzisce e sta male, deve sempre fare delle cose.
Quindi a parte me e i suoi, nessuno sa di questi problemi.
Tra di noi non ci sono mai stati problemi o incomprensioni, a parte questo suo malessere che ha rovinato il rapporto.
Due mesi fa parlavamo di fare una famiglia una volta risolti i problemi con l'azienda, che per lui sono una priorità (evidentemente).
Arrivando a sabato, dopo avermi preparato il pranzo e portata a bere un te nel pomeriggio, dopo una piccola incomprensione (perché insomma, anche per me non è facile questa situazione) decide di dirmi che vuole chiudere il nostro rapporto. Inizia a parlare come un fiume in piena.
Mi dice che sta malissimo, che non ce la fa più, che è arrivato a un punto di rottura, che non ha più piacere a fare nulla, nemmeno guarda la tv, la sera sta da solo a guardare fuori dalla finestra in silenzio. Si sforza ad uscire con gli amici (ed è sempre il primo ad andarsene) , che gli capita di avere attacchi di panico anche quando è con loro, o mentre viaggia, o a casa, tranne che con me. Che settimana scorsa ne ha avuto uno quando io sono andata via. Che ha un enorme senso di colpa nei miei confronti, perché io sono tutto ciò che lui ha sempre desiderato ma non riesce a darmi quello che merito. Ad ogni mio bel gesto lui sta male perché pensa di non meritarlo. Si chiede perché io stia con lui. E che a volta quando gli scrivo che sto arrivando va in ansia ultimamente. Dice che se nemmeno con me è riuscito a stare meglio deve provarci da solo. Che per lui adesso è l'unico modo possibile. Che non vuole che suo zio vinca e (aggiungo io) a costo di buttare la sua vita e il suo futuro e benessere.
Dice che è devastato da questa scelta, che ha provato in tutti modi ad evitare che accadesse ma purtroppo non ci è riuscito e che non immagino nemmeno quanto tutto questo lo faccia soffrire.
La settimana precedente però eravamo insieme felici a parlare delle vacanze di Pasqua, baci, carezze e tutto come sempre.
Gli ho chiesto cosa dice la sua psicologa del nostro rapporto e lui ha risposto che lei dice che lui mi sta portando a fondo con lui... gli ho chiesto quando gli ha detto questa cosa.. mi ha risposto qualche settimana fa.
Ora io, a parte questa cosa, inizio ad avere dei seri dubbi che la terapia con lei stia andando bene, in due anni è lentamente peggiorato, fino ad arrivare ad adesso. A mia volta sono andata da uno psicologo per parlare di questa situazione ed anche lui mi ha detto che probabilmente la terapeuta non sta facendo il giusto lavoro.
Ora io sono a pezzi, dopo essermene andata ci siamo sentiti con qualche messaggio e poi non mi ha più risposto. Mi ha detto che ci vedremo sicuramente ancora ma adesso peggiorerebbero solo le cose.
Io sono molto innamorata, nonostante questo enorme dispiacere che sto provando non voglio abbandonarlo, vorrei più che altro fargli capire che forse sarebbe meglio cambiare terapeuta. E poi stagli vicino da lontano finché ne avrò le forze e se lui me lo permetterà.
Sarebbe un giusto approccio?
Chiaramente so che devo pensare a me, ma è successo tutto da qualche giorno e sono completamente a terra, non dormo, non mangio e continuo a piangere.
Grazie in anticipo.
Salve, ogni situazione riportata da lei andrebbe analizzata in modo diverso.
Le consiglio di prendere un appuntamento per capire meglio di cosa ha realmente bisogno e come intervenire.
Se vuole sono disponibile anche per sedute online.
Cordialmente
Dott.ssa Sara Bardi
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