Dott.ssa Rosita Marzano

Psicologo Altro

Giugliano in Campania 1 indirizzo

7 recensioni

Esperienze

PERCORSI PSICOLOGICI BREVI ORIENTATI ALLA SOLUZIONE.

Puoi contattarmi se credi di star vivendo un periodo di disagio, stress, malessere o indecisione nell'ambito delle relazioni, del lavoro/futuro professionale, della tua vita personale ed emotiva.

Tipologie di disagio trattate:

stress, ansia, malessere emotivo e relazionale, periodi di cambiamento, incertezza, dubbi, difficoltà a decidere, insoddisfazione, mancanza di obiettivi.

percorsi di crescita personale, di potenziamento dell'autostima e di sviluppo abilità.
L'obiettivo è trovare insieme una soluzione, strategie e comportamenti che, in armonia con se stessi, permettano di orientarsi in direzione del benessere personale e relazionale.

Formazione: specialistica in Psicologia Clinica presso Università della Campania Luigi Vanvitelli. Formazione post-lauream in psicologia relazionale presso Asl Na1 Centro e Istituto di terapia relazionale di Napoli. Approfondimento formativo in Interventi Psicologici BREVI orientati alla soluzione.

Svolgo l'attività professionale in ambito clinico presso lo studio privato sito in Giugliano in Campania, mediante piattaforme online e in contesti scolastici.
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Indirizzo

Smart psicologia
Via Filippo Caruso 16, Giugliano in Campania

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R
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Presso: Smart psicologia sostegno psicologico

Che grande scoperta!
Professionalità e tanta tanta passione!
Ho ritrovato la mia dimensione di serenità!
La consiglio sempre a tutti

M
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Presso: Smart psicologia consulenza psicologica

Cortesia, puntualità e disponibilità...la dottoressa mi ha accompagnato nel mio percorso con professionalità e competenza...consigliatissima

R
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L'attenzione che ha avuto la Dottoressa nei miei confronti mi ha aiutato ad allontanare il periodo buio che stavo vivendo.

G
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Ho da poco concluso un ciclo di terapie dalla dottoressa, ed al contrario di quello che pensavo è stato breve e mi ha aiutato molto. Ci tornerò sicuramente se ne avrò bisogno.

G
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Presso: Smart psicologia sostegno psicologico

Con la Dottoressa Marzano ho trovato serietà e professionalità, mi ha aiutata tantissimo nel mio percorso. Consigliatissima!

G
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Presso: Smart psicologia consulenza psicologica

Si è dimostrata molto competente, seria e professionale, mi ha messo subito a mio agio. Consigliatissima.

C
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Presso: Smart psicologia consulenza psicologica

Seria, professionale e molto empatica... È stata in grado di mettermi da subito a mio agio. Consigliatissima!

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 1 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buongiorno, ho 32 anni e per 8 mesi ho frequentato una ragazza di 26 la quale sta vivendo - da quando aveva 14 anni circa - in una condizione di accudimento invertito: madre che abbandona la famiglia e padre che l’ha relegata in un rapporto morboso al ruolo di moglie surrogata. Lo stesso schema si è ripetuto più di recente (circa 2 anni fa) alla morte della nonna, per cui si ritrova oggi e dover badare anche al nonno non più completamente autosufficiente. Questa ragazza soffre di afefobia in quanto - per sua dichiarazione - da bambina veniva sempre respinta dai genitori ogni volta che cercava abbracci e coccole. Tutto questo ha portato a sviluppare in lei ansia, eccessiva rigidezza di ragionamento, profondi sensi di colpa e malessere al solo di abbandonare il tetto e altre fobie legate a ordine, igiene e socialità. La relazione si è bruscamente interrotta per l’impossibilità di riuscire a trovare qualunque compromesso con questa ragazza. Tengo molto a questa persona e vorrei porvi alcune domande per comprendere meglio il suo punto di vista e se possibile aiutarla. Chi soffre di afefobia pensate che potrebbe provare maggiore disagio nel momento in cui riceve gesti intimi oppure per il fatto di non riuscire a riceverli come vorrebbe? Con un eventuale figlio questa persona pensate che potrebbe concedersi almeno con lui gesti di intimità oppure potrebbe risultare anaffettiva e distaccata? Nel caso di accudimento invertito, il partner e l’eventuale nucleo famigliare che questa persona si creerà ritenete che potrebbero essere sempre relegati ad un ruolo marginale? Questa persona risulta conscia di tale situazione, pensate sia possibile intraprendere un percorso con uno specialista? Grazie fin da ora per la pazienza e disponibilità ad analizzare il caso. Saluti

Salve! Intanto mi sento di dirle che qualsiasi osservazione fatta qui in risposta al suo messaggio viene avanzata solo sulla base di quanto lei ha riportato scrivendo, pertanto, cerchi di attribuirle il giusto peso, senza farne una questione di verità assoluta .
In merito a quanto riporta, è percepibile la sofferenza che prova e me ne dispiaccio. Mi colpisce l'utilizzo che lei fa nel racconto dei termini diagnostici per descrivere la ragazza e per formulare i quesiti a cui chiede risposta, si comprende l'importanza che ricopre "il sintomo" all'interno della vostra relazione. In risposta a quanto chiede, credo che non sia possibile sapere a priori se la ragazza possa o non possa riuscire a svincolarsi dalle dinamiche scomode a cui è soggetta, così da poter vivere a pieno e in maniera soddisfacente un rapporto di coppia o creare un nucleo familiare a sé. Inoltre, non credo che la risposta dipenda tanto dal nome (diagnosi) che è stata attribuita al suo comportamento. Piuttosto, credo che questa "possibilità di ripresa" dipenda da tanti aspetti diversi, tra l'altro non deducibili da questo messaggio e in assenza di una conoscenza diretta della persona in questione. Il punto è che non è un'etichetta diagnostica a decidere dell'evoluzione di vita di una persona, ma la disponibilità o meno di risorse interne ed esterne a cui la persona potrebbe attingere per risolvere certe questioni, sempre che ci sia un barlume di consapevolezza e di motivazione da parte della stessa.
Spero di aver un minimo saturato il suo desiderio di risposte.
Saluti, Psicologa Marzano Rosita.

Dott.ssa Rosita Marzano

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