Esperienze

Roberto Pasanisi, psicologo clinico e psicoterapeuta, italianista, scrittore, editore e giornalista, è nato a Napoli nel 1962.
È iscritto all’Albo dell’Ordine degli Psicologi della Campania (Sezione A, n. 7015) e all’Albo dell’Ordine dei Giornalisti della Campania.
Come clinico, svolge didattica e attività di ricerca, a livello universitario, nell'àmbito delle psicopatologie, della Psicologia sociale e della Psicologia dell'arte e della letteratura.
Come psicoterapeuta, si occupa di psicopatologia e psicologia del benessere e della qualità della vita, di psicologia del lavoro e di psicologia giuridica: problematiche connesse alla depressione, all’ansia e agli attacchi di panico, al narcisismo, ai disturbi di personalità, alle ossessioni, alle fobie, ai problemi sessuali, ai problemi di coppia, ai problemi familiari e genitoriali, ai problemi sociali e del lavoro e alle dipendenze; di counseling, coaching, meditazione, tecniche di rilassamento e Training Autogeno. Le altre sue aree di competenza sono relative alla Psicologia del benessere e della qualità della vita, al Mobbing ed al Burnout.
Pratica la professione sia nei suoi due studi di Napoli (ubicato nel quartiere Vomero Arenella, vicino alla fermata Rione Alto della metropolitana collinare Linea 1) e di Mondragone (in provincia di Caserta, località Pineta Prisconte); sia attraverso sedute in presenza sia consulenze cliniche A Distanza, ovvero online (tramite chat) e telefoniche. Riceve per appuntamento.
Già docente di Lingua e letteratura italiana, di Politica e società italiana e di Storia del cinema italiano alle Università di Galaţi, Mosca e Lovanio, già docente e direttore del Master di Psicologia dell’Accademia di Belle Arti “Fidia” di Vibo Valentia, già docente di Storia del cinema e del video e di Teoria e metodo dei mass media all’Accademia di Belle Arti “Fidia”, già Direttore dei Dipartimenti di Comunicazione e Didattica dell’arte; di Arti visive; e di Progettazione e arti applicate all’Università degli Studi Artistici “Kandinskij” di Trapani, all’interno del Polo Universitario “Principe di Napoli”, dove è docente di Storia e teoria dei nuovi media, di Principi e tecniche della terapeutica artistica, di Storie e modelli dell’arteterapia, di Tecniche espressive integrate, di Cinematografia e di Teoria e analisi del cinema e dell’audiovisivo; nonché Capo Ufficio Stampa e Pubbliche relazioni.
È attualmente docente e direttore di alcuni Master universitari di Psicologia clinica, anche A Distanza (on line); è docente e direttore della Formazione in Psicoarteterapia del CISAT; è direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli e del CISAT (Centro Italiano Studi Arte-Terapia, dove è analista didatta, direttore dei corsi di Formazione e del “Giornale Italiano di Arteterapia”). Ha pubblicato alcuni volumi saggistici (gli ultimi Le «muse bendate»: la poesia del Novecento contro la modernità e E piove in petto una dolcezza inquieta) e circa trecento articoli di psicologia clinica e di psicologia della letteratura in riviste specializzate italiane e straniere. Nel 2002 ha ricevuto il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la saggistica. È uscito il suo romanzo Gli angeli ed alcune raccolte di poesia (la più recente Sulla rotta di Magellano, tradotta in diverse lingue). Collabora come opinionista ad alcuni giornali, con articoli di argomento psicologico, sociologico, letterario e politologico.
Nel 1994 ha fondato – e tuttora dirige – il centro di psicologia clinica e psicoterapia CISAT, che è l'unica istituzione riconosciuta nel nostro Paese che pratichi l'Arteterapia come una teoria ed una prassi psicoterapeutica a tutti gli effetti ed autonoma, sviluppando questa disciplina come una scuola di psicoterapia tout court, curata non da scrittori o pittori o scultori o da psicologi di altre scuole, ma da specialisti in questo particolare tipo di psicoterapia: la psicoarteterapia. In tal senso, come caposcuola, Roberto Pasanisi ha fondato dal 1994 la psicoarteterapia come psicologia clinica, ovvero come psicoterapia d’avanguardia: il modello CISAT - Pasanisi.

via Bernardo Cavallino, 89 ("la Cittadella"); 80131 Napoli - tel. 081/ 546 16 62 (con segreteria telefonica) – 339 / 285 82 43 (con segreteria telefonica) – fax 081 / 220 30 22; posta elettronica direzione@centrostudiarteterapia.org; Skype ICIONLUS; Whatsapp 3392858243; Facebook https://www.facebook.com/profRobertoPasanisi; LinkedIn https://www.linkedin.com/in/roberto-pasanisi-8b741444

via Domitiana, 2350 (Parco Pineta Prisconte: viale Leopardi, Villa Adriana); Mondragone (CE) – tel. 339 / 285 82 43 (con segreteria telefonica)
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via Bernardo Cavallino 89, scala A, IV piano, interno 14, citofono 1014, Napoli

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Domande su Ansia

Buon pomeriggio, sono una donna di 46 anni e soffro di ansia e attacchi di panico da quando ne avevo circa 20. Ho “tamponato “ per tantissimi anni soltanto con i farmaci e all’ennesimo tentativo di scalare la dose del farmaco ( lo avevo deciso io) mi sono ritrovata di nuovo attanagliata dalla paura, da pensieri negativi e dal panico h 24. Essendo rimasta senza una guida ( la dottoressa che mi seguiva vive in un ‘altra città) mi sono rivolta, circa 6 mesi fa, ad uno psichiatra che mi ha prescritto nuovi farmaci .. ai controlli ha aumentato il dosaggio per due volte perché non sto ancora bene… da quasi un anno ho una dispnea ansiosa molto forte e mi sono capitati due strani episodi (nella fase prima di addormentarmi) in cui non riesco a stare con gli occhi chiusi, sobbalzo e ho un inquietudine davvero sgradevole, simile ad un attacco di panico.. a breve inizio un percorso di psicoterapia anche perché la mia vita è costellata da situazioni piuttosto difficili e io non so più che pesci prendere… l’ultimo colpo che devo ancora parare è la scoperta della ludopatia di mio padre… mi chiedo: perché la terapia farmacologica piuttosto forte non fa effetto?? Riuscirò a stare meglio con la psicoterapia??Gentilissimi, aiutatemi a capire, ho bisogno di stare bene, i miei genitori hanno bisogno di me e io non vivo più. Grata a chi può darmi conforto

Gentile Signorina,

è chiaro che la l’ansia, lo stress, gli attacchi di panico, le paure profonde e irrazionali, i problemi relazionali e di personalità, i problemi psicologici sono propriamente non un disturbo, ma i sintomi di un disturbo, che riguarda chiaramente tutta la personalità, nel presente come nella Sua storia personale.

È possibile che, con un approccio specifico alla problematica, che potremmo presumibilmente chiamare psico-educativo, si potrebbe ottenere in tempi non lunghi sia una risoluzione della problematica in questione, sia un miglioramento, di riflesso, del più complessivo stato generale d’ansia, di stress e di insicurezza.

In tal senso, una focalizzazione strategica sul sintomo e una rieducazione psicologica appaiono senz’altro adeguati.

In alternativa, una soluzione più radicale sarebbe – su tempi più lunghi - affrontare una terapia del ‘profondo’, che risolva le radici dell’ansia e della depressione e, di conseguenza, anche i suoi sintomi.

Tale approccio potrebbe in tal caso essere valido per ristrutturare le parti immature e ancora infantili della Sua personalità ed eliminare dai suoi ‘meccanismi’ quei granelli che – per così dire – ne ostacolano il corretto e felice funzionamento in direzione della crescita personale e dello sviluppo adulto della Sua identità, oltre ogni psicopatologica insicurezza e disistima.

Le invio cordiali saluti.

prof. Roberto Pasanisi
(psicologo clinico e psicoterapeuta, Ordine degli Psicologi della Campania; già direttore dei Dipartimenti e docente, Polo Universitario "Principe di Napoli"; Direttore, CISAT)

Prof. Roberto Pasanisi

Domande su Alcolismo

Salve io ho cominciato a bere da giugno aumentando gradualmente,fino ad agosto dove più o meno bevevo un giorno si e uno no(per bere intendo fino a sbronzarsi 2 o 3 birre) settimana scorsa invece ho bevuto per 4 giorni consecutivi.Il giorno dopo la birra era finita e in realtà non pensavo fosse un problema visto che cmq l abitudine non l ho ancora presa,e invece verso mezza giornata ho iniziato a sentirmi male,come in astinenza ero agitata,angosciata, mi è salito il mal di testa,il giorno dopo è stato anche peggio,mi sentivo bollente e più di tutto avevo un angoscia assurda,la cosa strana è che non sentivo nemmeno voglia di bere,riuscivo solo a pensare che mi sentivo come in astinenza e che quindi ero un alcolizzata,e mi ha un pò spaventata.Ora è una settimana che non bevo e forse oggi inizia ad andare meglio,il piano sarebbe di non bere per 5 o 6 mesi minimo, perchè appunto quello che vorrei sapere è se davvero devo considerarmi veramente un alcolizzata a vita?? È una domanda stupida forse,ma mi sembra assurdo,che nel giro di un mese o se proprio vogliamo 3,ci sia già rimasta sotto a vita, adirittura dovrei evitare anche l alcool nel cibo,tipo sfumare il risotto col vino...? L ultima cosa è che cmq ho problemi di salute e ho il sospetto che senza quelli cmq sarei stata meno male questa settimana,però nn so, grazie e scusate se è un pò lunga..

Gentile Lucia,

è chiaro che la l’ansia, lo stress, le paure profonde e irrazionali, i problemi relazionali e di personalità - ed in particolare le dipendenze di lunga data -, i problemi psicologici sono propriamente non un disturbo, ma i sintomi di un disturbo, che riguarda chiaramente tutta la personalità, nel presente come nella Sua storia personale.

È possibile che, con un approccio specifico alla problematica, che potremmo presumibilmente chiamare psico-educativo, si potrebbe ottenere in tempi non lunghi sia una risoluzione della problematica in questione, sia un miglioramento, di riflesso, del più complessivo stato generale d’ansia, di stress e di insicurezza.

In tal senso, una focalizzazione strategica sul sintomo e una rieducazione psicologica appaiono senz’altro adeguati.

In alternativa, una soluzione più radicale sarebbe – su tempi più lunghi - affrontare una terapia del ‘profondo’, che risolva le radici dell’ansia e della depressione e, di conseguenza, anche i suoi sintomi.

Tale approccio potrebbe in tal caso essere valido per ristrutturare le parti immature e ancora infantili della Sua personalità ed eliminare dai suoi ‘meccanismi’ quei granelli che – per così dire – ne ostacolano il corretto e felice funzionamento in direzione della crescita personale e dello sviluppo adulto della Sua identità, oltre ogni psicopatologica insicurezza e disistima.

Le invio cordiali saluti.

prof. Roberto Pasanisi
(psicologo clinico e psicoterapeuta, Ordine degli Psicologi della Campania; già direttore dei Dipartimenti e docente, Polo Universitario "Principe di Napoli"; Direttore, CISAT)

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