Esperienze

Sono una psicologa psicoterapeuta iscritta all'Albo degli Psicologi della Lombardia (n°22084). Ho un approccio psicodinamico e lavoro con adulti, giovani-adulti e adolescenti. Partendo dalla storia personale e dal vissuto soggettivo di ogni singola persona cerco di strutturare con lei un percorso adeguato ai suoi bisogni, alle sue caratteristiche e al momento evolutivo che sta vivendo.

Le esperienze che ho svolto nel corso della mia formazione mi hanno permesso di acquisire le competenze necessarie per approcciare difficoltà e problematiche diverse. Dal 2019, mi interesso della tematica della violenza di genere. Ho portato a termine il corso di formazione nel centro antiviolenza della mia città e ho intrapreso il tirocinio formativo per diventare operatrice.

Collaboro con l'Associazione Italiana Sclerosi Multipla, per la quale svolgo percorsi di sostegno psicologico e con lo Studio Associato di Psicologia Magigioco - Centro per la Crescita nel quale mi occupo di sostegno alla genitorialità.
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Indirizzo

Studio di Psicologia
Via Corsica 263, Brescia

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Punteggio generale

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P
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Presso: Consulenza online consulenza online

Era un periodo che mi sentivo bloccata su vari fronti della mia vita. Il percorso che ho iniziato con la dottoressa mi ha aiutato a dare un senso alle mie difficoltà e a ricominciare a mettermi in gioco. La consiglio!

C
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Presso: Studio di Psicologia

La mia esperienza è stata molto positiva! La dottoressa mi ha fatta da subito sentire a mio agio. La consiglio assolutamente

R
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Presso: Studio di Psicologia

La dott.ssa Scanzi é una psicologa estremamente preparata, disponibile e attenta. In costante aggiornamento professionale, dotata di qualità quali empatia, chiarezza, accoglienza. La consiglio vivamente!

A
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Presso: Studio di Psicologia

Mi sono rivolta alla dottoressa in un momento di grande difficoltà e mi sta aiutando a ritrovare la fiducia in me stessa. È una persona davvero gentile e corretta, mi sento di consigliarla a chiunque stia passando un brutto periodo come me.

M
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Presso: Consulenza online primo colloquio psicologico

Era la prima volta che avevo occasione di consultarmi con una psicologa. Nonostante la mia iniziale timidezza, Roberta è stata in grado di mettermi subito a mio agio e non ho avuto problemi ad aprirmi. Roberta mi ha saputo ascoltare e allo stesso tempo è riuscita, con le domande giuste, a focalizzare l'attenzione su certe tematiche che volevo affrontare. Sono rimasto molto soddisfatto da questa prima visita e sicuramente continuerò la terapia con la dottoressa.

G
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Presso: Ellisse

La dott.ssa Scanzi è stata molto professionale e mi ha fatto subito sentire a mio agio. Non giudica, lascia parlare e con la sua pacatezza ed empatia riesce ad entrare in sintonia con il suo interlocutore.

M
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Presso: Ellisse

La dottoressa è stata molto cortese, consiglio a tutti di provare una visita, sicuramente mi ha messo a mio agio e ho avuto dei benefici.

P
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Presso: Ellisse

Ho fatto il primo incontro con la dottoressa Questa settimana. Rimandavo da mesi l’inizio di un percorso ed ero un po’ spaventata all’idea di incontrare uno psicologo. Il colloquio invece è stato molto naturale, la dottoressa mi ha fatto sentire a mio agio e mi ha aiutato a raccontare le mie difficoltà. Sono molto contenta della mia scelta

C
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Presso: Consulenza online

L'esperienza con la Dott.ssa Scanzi è stata molto positiva. Mi ha fatto sentire compresa e a mio agio. Molto professionale, puntuale e disponibile. Ci mette passione nel suo lavoro. Mi sento di consigliarla.

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 3 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buongiorno. Sono uscita da poco da una relazione di 4 anni molto travagliata con una ragazza. Inizialmente sembrava tutto perfetto, solo che essendo il mio primo approccio con una donna così tardi (avevo 26/27 anni) sono andata molto a rilento, volevo essere certa. Poi però da quando ci siamo viste la prima sera e quindi la prima volta di un contatto, sono stata totalmente sua.. Sembrava tutto apposto e dopo mesi arrivano i primi problemi. Purtroppo e me ne rendo conto, io tendevo a scappare dai problemi ed ogni qualvolta mi sentivo in difficoltà oppressa o altro tendevo ad allontanarmi. Lei sembrava essere molto gelosa di tutto, soprattutto nel modo in cui mi approcciavo ai social ma anche nel come ero solita rispondere alle persone, per lei alle volte ero 'troppo" e quindi si poteva fraintendere. In questi lascia e prendi ho risposto a qualche messaggio di qualcuno e questo l'ha molto ferita. Era solo msg, non avevo assolutamente fatto nulla. Passa il tempo e non faccio più cose simili, ma nonostante tutto continuano i lascia e prendi. Mi sento sempre in difetto, non sono mai abbastanza brava o premurosa o gentile o dolce o amorevole. Mai abbastanza qualcosa e sbaglio sempre qualcosa. I litigi diventano sempre più forti. Ho avuto un passato un po' burrascoso e lei sapeva tutto di me, avendo avuto un ex violento purtroppo ho conservato alcuni limiti conosciuti tra l'altro durante questa relazione. Diciamo che lei tendeva ad urlare e avvicinarsi a me in modo minaccioso quindi anche io anziché disinnescare innescavo . Alcuni litigi infatti diventavano violenti. L'anno scorso poi mi ha lasciata sembrava definitivamente, il motivo erano i social, io ero stanca a dire si a tutto, lei invece era stanca al mio modo di usare i social. Postavo delle foto normalissime, si magari negli anni prima mi mettevo in posa come una stupida ma poi anche questo l'ho modificato. Mi contestava anche una foto che io chiamavo artistica dove si intravedeva un mio tatuaggio magari ma lei invece diceva sempre le solite cose, che sono ridicola , che sono trasportata dalla massa, che lei vuole una donna e non una ragazzina. Quindi mi lascia, e vedo che si avvicina ad una ragazza, ( un'amica di tanti anni prima, ma con cui c'era stato qualcosa , le avevo detto che non mi sarebbe piaciuto rivederle insieme che mi avrebbe fatto male e che non c'era motivo di ricomporre questa amicizia rotta da prima di conoscermi) lei invece fa questo da subito. Ho pensato malissimo e quindi ho iniziato ad uscire e farmi la mia vita, lei non si faceva sentire e si stava godendo la sua amicizia, un ragazzo mi corteggia e ci finisco a letto. Torno da lei a fine estate con la coda tra le gambe e le chiedo perdono... Inizialmente dice no. Che per lei è stato un tradimento. Poi mi dice si e torniamo insieme, mi chiede di cancellare i social, cancello. Mi chiede di cancellare alcuni contatti, cancello. Mi chiede di non dare tanta confidenza ad alcune persone, lo faccio. Mossa dal senso di colpa, faccio tutto, ho anche accettato di intraprendere io stessa un'amicizia con quella ragazza di cui ero gelosa, ho pensato è una sua amica devo accettarlo. Eppure io tempo addietro ho dovuto troncare dei rapporti solo per il dubbio. Speravo con il tempo passasse tutto questo accanimento nei miei confronti , speravo passasse il peso dell'ingiustizia che mi sentivo addosso...ed invece le discussioni erano sempre le stesse, trovava sempre qualcosa che non andava e le discussioni erano molto violente. Diventa violenta con se stessa spesso ed io li non so cosa fare. Mi butta fuori casa più volte. Mi insulta dalla testa ai piedi, tutto questo in questo inverno. verso questa estate arrivo stremata ma con la speranza che possiamo passare una bella estate insieme.. invece è bastato un niente per essere lasciata di nuovo. Ho soltanto cambiato una foto su WhatsApp e li mi ha allontanata ricoprendomi di insulti. Dicendomi che sono ridicola e che preferisco farmi le foto sola che con lei, le spiego che ho paura a farmi foto con Lei e collezionare dei ricordi perché mi cacciava una volta a settimana di casa, quindi io non sentendomi nel torto allora non le chiedo scusa ed anzi reagisco, infatti si è lamentata della mia reazione. Allora la ho pensato no... Non puoi cedere, non hai fatto niente. Sono stata molto male, le dicevo che ero a casa con gli attacchi di panico e che piangevo ma lei niente non spuntava anzi mi arrivavano solo insulti. Una volta e mezzo si era avvicinata ma sempre con la presunzione che io la pregasi di restare o parlare e mai con la gentilezza di una persona che ti ama e vuole chiarire. Allora Non ho ceduto, ho incassato e ho iniziato ad uscire con le mie amiche per bere e distrarmi. Una sera sono andata a ballare e li la prima telefonata che mi ricopre di insulti e di accuse, poi sale fin casa mia e mi sputa. Allora nella mia testa penso, ma perché ? Perché per questo ti sei avvicinata ? Ancora non ho ceduto neanche lì e ho continuato ad uscire. Ma purtroppo il mio pensiero era la e continuavo a scriverle. In quelle sere in cui uscivo si era avvicinata una ragazza a me (è un'amica della mia migliore amica) dolce gentile e con dei bei modi. Siamo diventate amiche perché spesso siamo nello stesso gruppo. Si ride e si scherza, Non mi sono però mai spinta oltre 4chiacchiere, non ci sarei neanche riuscita. Un paio di giorni fa, di sera scrivo alla mia ex come tante volte in cui l'ho fatto senza però mai più ricevere risposta. Il giorno dopo mi spunta una sua amica dicendomi che lei è stata molto male che era preoccupata per lei che lei era furiosa perché le scrivevo pur avendo che fare, e tutte le cose che la mia ex sosteneva, nel frattempo che io mi spiegassi come sto facendo con voi, nel frattempo che le dicevo che mi sentivo scontata dopo che mi aveva detto " lei mi ha detto che con te non ci tornerebbe dopo questo tempo" e io " ma perché io si? Da per scontato che io torni da lei, io sempre io."... Nel frattempo arriva la mia ex infuriata e scalciando, urlando a me e poi alla mia famiglia ( che è sopraggiunta dopo per le urla) urlando che io non dovevo più scriverle che non la lasciavo in pace e che non dovevo permettermi visto che mi stavo facendo i fatti miei con un'altra . Urlando a tutto l'isolato che io non dovevo assolutamente scrivere. Li ho pensato di aver toccato il fondo.. mi sono sentita uno schifo ed in colpa, però penso.. rifletto e continuo a pensare... Ma che colpe ho? Io mi stavo impegnando così tanto per riuscire in questa relazione ma a lei basta un niente per mandarmi via. lei si tiene sempre l'orgoglio e mi allontana. È tornata solo per gelosia a fare le sue scenate ma mai con dolcezza a parlarmi, è venuta tra l'altro di nuovo con l'intenzione di fare male , la sua amica la teneva, è stato veramente brutto. Tutto quella confusione ..ma perché ? Cosa ho fatto di così sbagliato? Perché devo sentire in torto? Anche lei usciva.anche lei si faceva le sue serate. E cosa c'è di male ad uscire con delle amiche? Perché devo tornare io strisciando da te?! Perché lei è capace di essere delicata e comprensiva solo con gli altri ?Mi sono sentita in colpa anche solo di averci scherzato con quella ragazza. E penso anche se hai paura che io diventi di qualcun altro perché non mi stringi a te con amore e gentilezza anziché con presunzione possesso e rabbia. E comunque dopo tutta quella ultima scenata teatrale che ha fatto, mi ha contattata lei. Messaggi che sono ancora lì, né aperti né cancellati. Non ho la forza di fare nessuna delle due cose. Anche questo mi fa capire quanto mi dia per scontata e che si sente in diritto di fare di me ciò che vuole, quando vuole senza il minimo rispetto. Io la sto ignorando ormai anche per paura. Non so più come comportarmi e cosa fare o pensare. Sono nella totale confusione. Chiedo aiuto a voi, sperando in qualche consiglio e soprattutto sperando che qualcuno di voi arrivi in fondo al mio poema. Grazie

Buonasera, le sue parole rendono bene l'idea del senso di confusione che sta vivendo. Ho avuto l'impressione, leggendo la sua storia, che non sia la prima volta che le capiti di instaurare relazioni sentimentali con persone che hanno degli atteggiamenti svalutanti e aggressivi nei suoi confronti e capisco che ritrovarsi in situazioni di questo tipo possa non farla sentire bene e la metta in un costante stato di insicurezza. Alle volte ci sono delle motivazioni interne, nostre personali, di cui non sempre siamo consapevoli, che ci spingono a venire più o meno attratti da quel tipo di persone e penso che varrebbe la pena che potesse approfondire la questione attraverso un percorso psicologico che la possa aiutare a mettere maggiore chiarezza e la possa far sentire meno in balia degli eventi. Un cordiale saluto, dott.ssa Roberta Scanzi

Dott.ssa Roberta Scanzi

Mi sono trasferito da un anno a Napoli, mia provincia di origine, per motivi di lavoro.
Insegno alle superiori e mi trovo talvolta davanti classi problematiche, con alunni che assumono condotte arroganti e provocatorie.
Sono bastati i primi giorni di questo nuovo anno scolastico perché mi rendessi conto che i prossimi mesi saranno per me un calvario.
Da premettere che ho a lungo sofferto di ossessioni, ma nonostante le tensioni dell'ambiente lavorativo, che sto sperimentando da quando sono tornato a Napoli, la patologia era quasi scomparsa, anche grazie alla cura farmacologica, via via poi diminuita.
Non vorrei che il doc fosse ora riemerso in altra forma, ancorato alle preoccupazioni legate al quotidiano, visto che mi ritrovo a ruminare continuamente sulle scene che ho vissuto in classe in questi giorni e a non saper allontanare quei pensieri.
In particolare è al momento di prendere sonno che la mia sofferenza si acuisce, perché le immagini della giornata scolastica si affollano involontariamente nella mia mente e mi ritrovo incapace di porre un argine a difesa del momento che dovrei dedicare alla mia tranquillità, indispensabile anche in vista della
giornata successiva, che ho paura di non riuscire ad affrontare in maniera adeguata a causa della stanchezza.
Non posso contare sul sostegno dei colleghi, perché ho un carattere molto introverso e ho legato poco in generale con il contesto.
Stanotte ho appena assunto dieci gocce di En, ma dopo quattro ore di dormiveglia confuso sono già in piedi, con i pensieri che convergono, superfluo dirlo, tutti sui nuovi alunni che mi toccherà imparare a gestire in qualche modo, altrimenti temo che il mio equilibrio psichico andrà in pezzi, considerando che sono già messo così dopo nemmeno una settimana di scuola... che ne pensate?

Buonasera, dal suo racconto sembrerebbe che la situazione di stress legata alle difficoltà vissute nel suo ambiente di lavoro l'abbiano portata a reagire in una modalità disfunzionale che comprensibilmente non la fa stare bene. Ritengo che potrebbe esserle utile, in questo momento, potersi confrontare con un esperto con il quale poter cercare di dare un significato a quello che sta vivendo affinché non ne venga più così sopraffatto. La saluto cordialmente. Dott.ssa. Roberta Scanzi

Dott.ssa Roberta Scanzi
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