Dott.ssa
Marzia Mazzavillani
Psicologo
Psicologo clinico
Professional counselor
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Forlì 1 indirizzo
Esperienze
Anche il lavoro con i SOGNI è parte fondamentale della mia formazione e mi permette di monitorare il percorso del paziente.
Ho acquisito competenze anche nell'approccio corporeo seguendo la formazione di Conscious Body di Judith Hending Ph.D., corsi di Bioenergetica e Mindfulness.
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7 recensioni
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L S
Ho conosciuto Marzia Mazzavillani consultando la sua Guida Sogni. La precisione e l'attenzione con cui rispondeva ai lettori della Guida mi hanno incoraggiata a rivolgermi a lei per un percorso di counseling che mi ha portata più lontano di quanto potessi immaginare. Marzia sa mettere a proprio agio, la sua preparazione e la sua esperienza le consentono di ascoltare e accompagnare con rispetto e partecipazione, adattandosi alle caratteristiche e al percorso di chi ha di fronte.
Sabrina
Ho avuto l'immenso piacere di essere seguita da Marzia per alcuni mesi, e posso affermare con certezza che è una professionista eccezionale. Una delle qualità che più ho apprezzato è la sua straordinaria empatia. È in grado di creare un ambiente sicuro e accogliente, dove ci si sente liberi di esprimersi senza timore di giudizio. Marzia è sempre stata molto disponibile e flessibile nel venire incontro alle mie esigenze. Ha mostrato grande pazienza e disponibilità, adattandosi ai miei orari e rendendo ogni incontro produttivo e significativo. La sua guida mi ha permesso di acquisire strumenti preziosi per affrontare le difficoltà quotidiane con una nuova prospettiva e una rinnovata fiducia in me stesso.
Raccomando vivamente Marzia a chiunque sia alla ricerca di un supporto psicologico di alta qualità. La sua professionalità, umanità e competenza la rendono una scelta eccellente per chi desidera intraprendere un percorso di miglioramento personale. Grazie di cuore, Marzia!
Isabella
Ho conosciuto la dottoressa tramite guidasogni.it, chiedendole un parere su un sogno che avevo fatto. Già quella sua prima risposta fu molto d'aiuto.
Ha saputo aiutarmi con dolcezza e sincerità, sempre con delicatezza.
Ogni volta che ho rischiato di avere delle "ricadute", ha sempre saputo farmi riflettere e capire quale fosse la via più utile al mio benessere.
Le sue interpretazioni sui sogni sono molto utili a scopo terapeutico e a livello di evoluzione personale, per capire meglio cosa sta succedendo dentro noi stessi.
Mi ha anche aiutata a scoprire parti di me che non avevo mai "visto" così bene.
La consiglio a tutti, è una professionista molto preparata e molto umana. Mi ha subito messa a mio agio e presa per mano in un momento di grande difficoltà. È stata fondamentale per me. Felice e grata di averla trovata.
Rossella
Ho fatto un percorso con la dottoressa Mazzavillani e da una situazione personale di disagio, ha saputo guidarmi con vera professionalità verso un rasserenamento interiore anche grazie alla elaborazione di miei sogni. Le sono davvero grata, perché ho incontrato una persona non solo esperta, ma empatica che fin da subito mi ha messo a mio agio creando un clima che mi ha permesso di aprirmi senza timore.
Maria Cristina
Ho seguito un percorso con la Dott.ssa Marzia Mazzavillani in un momento in cui si sono ripresentati gli attacchi d'ansia. Marzia mi ha seguita con empatia, aiutandomi a gestire meglio la mia respirazione e a trovare strumenti utili per riprendere il controllo dei miei pensieri, radicandomi nel presente anche attraverso l'aiuto dell'analisi dei sogni raccontati in seduta. La ringrazio davvero molto per la sua professionalità e la consiglio vivamente.
Gian Paolo
Durante una serie di incontri con la Dott.ssa Marzia Mazzavillani ho trovato un ottimo riscontro sia dal punto di vista personale che professionale.
Oltre essermi sentito a mio agio ho tratto notevoli miglioramenti per risolvere le mie difficoltà sia durante le sedute che alla fine del percorso.
Sto proseguendo tutt’ora con minore frequenza e mi sento una persona più forte e migliore.
Dario Campeggio
La Dott.ssa Marzia Mazzavillani è un'ottima psicologa che mi ha fornito gli strumenti per ottenere il giusto equilibrio per affrontare la quotidianità'.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buonasera, vi scrivo perché ho notato che le ultime mie storie amorose si sono concluse più o meno nello stesso modo. Inizialmente io molto presa e disponibile, accettando a volte comportamenti non del tutto normali per una coppia come il sentirsi pochissimo o anche non ricevere una chiamata o un messaggio per un’intera giornata, ad un certo punto, quando vedo che dall’altra parte si sta creando una situazione in cui è lui a ricercare attenzioni, io necessito di spazio perché mi sento in gabbia e preferisco stare in gruppo piuttosto che sola con lui e la mia parte sensibile e comprensiva lascia spazio ad una me antipatica. Perché faccio così? Ho paura di legarmi e questi miei atteggiamenti sono solo un modo per mettere alla prova le persone per capire se effettivamente ci tengono?
Buongiorno quello che hai verificato come modalità che si ripete nelle tue relazioni sentimentale, riflette un copione interno che è diventato automatico, e che ha origine in probabili dinamiche vissute nel tuo passato.Non è possibile "decidere" di agire diversamente, perchè l'avvallo della coscienza e della volontà non sono sufficienti a modificare ciò che in te è diventato un automatismo inconscio che ti fa agire e reagire sempre negli stessi modi,. Salvo poi sentire una grave insoddisfazione. Questi meccanismi sono da esplorare con l'aiuto di un professionista che ti aiuterebbe a riconoscere ed elaborare il materiale inconscio che ti condiziona. Pensaci seriamente e deciditi ad avviare il tuo percorso di cambiamento. Un caro saluto
Ho bisogno di parlare di me.
Oggi ho 27 anni.
Temo di soffrire di depressione. Lo so soltanto io. Non ho chiesto aiuto a nessuno fuorché a qualche psicologo ai quali credo di non aver fatto ben capire la mia situazione. Un po' perché mi dispiaceva dover dare loro una tale responsabilità, un po' perché, mi sto rendendo conto, di avere qualche problema di comunicazione.
Dico le cose una volta e non le ripeto più. Accenno e non rimarco. Approfondisco solo su richiesta e se posso rimango vaga.
Succede spesso che le persone non capiscano ciò che ho detto o fraintendano le mie parole quando esprimo ciò che desidero.
Forse per questo, talvolta, di fronte a chi mi conosce poco, appaio come una persona ambigua.
C'è da dire anche che sono spesso sulla difensiva. Scruto, studio e difficilmente mi apro. Quindi sono timida, riservata ed introversa con chi non conosco, mentre invece sono chiacchierona, decisa ed entrante con chi conosco, con uno spiccato spirito accudente.
L'impulsività non mi appartiene. Piuttosto sono riflessiva.
Sono proprio una di quelle persone che da piccole si isolavano e si rifugiavano nei loro pensieri e che oggi hanno un atteggiamento evitante verso le problematiche.
Proprio questa caratteristica mi ha permesso di procrastinare le reazioni relative ad ogni "trauma" e problematica della mia vita e così le situazioni sono andate peggiorando a poco a poco.
Uno dei problemi chiave è stata l'evoluzione del rapporto con mia madre a seguito di una cambiamento traumatico avvenuto in famiglia.
Inutile dilungarmi sulle varie dinamiche tossiche elencando gli episodi più amari.
Quello che importa è che ho sofferto il peso delle sue aspettative ritrovandomi in uno stato di immobilismo.
Non sono mai riuscita a dirle davvero quali fossero le mie difficoltà temendo la sua esasperata apprensione e le sue reazioni.
La temo. Soltanto ora mi accorgo di temerla così tanto...
Nonostante sappia che non sia giustificabile, la odio. Un odio viscerale. Però le voglio anche bene e so, razionalmente, che su tutto ciò, lei non ha colpe, perciò continuo a prestarmi a lei(anche se inutilmente) per farla star bene e mi dispiaccio quando mi accorgo di trattarla con irascibilità solo perché mi sfugge dal controllo l'odio che mi suscita.
Ho iniziato a stare veramente male a 24 anni.
Soffrivo di stress.
Mi risvegliavo nella notte terrorizzata, udendo le urla di mia madre che in realtà non c'erano.
Soffrivo di forte tachicardia dovuta a degli attacchi di panico. Erano fortissimi, da farmi male. Ho iniziato a desiderare di morire e a pianificare il mio suicidio. Così la notte non dormivo se non per poche ore, né dormivo il giorno. Ancora oggi passo da dei periodi di insonnia a dei periodi di ipersonnia.
Così ho iniziato anche a perdere la memoria, veri vuoti di memoria.
Dolori fisici e forti mal di testa. Attacchi di panico ricorrenti.
Ho fatto i conti con l'istinto di sopravvivenza che più e più volte ha tradito le mie intenzioni.
Al di fuori dell'evidente distrazione e mancanza di memoria, non ho mai fatto trapelare niente. Niente di niente.
Tutto molto molto stancante, non più solo psicologicamente ma anche fisicamente.
Ho deciso dunque, di abbandonare me stessa, tutti i miei desideri e i miei obiettivi e di trasformarmi in un oggetto. Vivere per inerzia. Così ho messo da parte anche quello stato di sofferenza, ma ovviamente è riemersa, con i sensi di colpa per essermi permessa di vivere così: vivere senza essere nessuno.
Ho buttato i migliori anni della mia vita. Ho fatto dei danni a me stessa irreparabili e adesso sogno di scappare di casa e andare a vivere sotto ai ponti, nella speranza di uscire dal mio immobilismo. Magari in condizioni estreme riuscirò a prendere le redini di me stessa. Cosa suggerite?
Buonasera, sono rimasta colpita dalla descrizione accurata dei meccanismi che alimentano la tua sofferenza e anche dall'incipit: Ho bisogno di parlare di me. Sì, hai bisogno di parlare, ne sei consapevole anche se dici di aver problemi di comunicazione . Eppure sei molto chiara e lucida nel descrivere qui per iscritto ciò che ti tormenta e l'impatto che ha sulla tua mente e il tuo corpo. Io credo che tu abbia già fatto un passo nella direzione del cambiamento scrivendo. Forse per te è più semplice, ma va bene così, si comincia da ciò che appare più semplice. Così come credo che se sei arrivata a toccare il fondo avrai anche la forza ulteriore di darti quella spinta necessaria a riemergere. E' qualcosa di istintivo. Come puoi immaginare quello che ti suggerisco è un percorso da fare con un professionista. Niente di facile, ma assolutamente necessario. Io sarei curiosa di sapere cosa sogni. In che modo il tuo inconscio comunica con te. Io partirei da questo. Rifletti. un caro saluto
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