Esperienze
Lavoro nel mio studio privato con ADULTI E ADOLESCENTI, attraverso COLLOQUI INDIVIDUALI, DI COPPIA, DI GRUPPO, sia psicoterapeutici sia di sostegno. Conduco GRUPPI PSICOTERAPEUTICI ATTRAVERSO LA METODOLOGIA DELLO PSICODRAMMA, a costi più contenuti. Con riferimento in particolare ai colloqui di sostegno, offro SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ INDIVIDUALE E DI COPPIA, anche per coppie che si stanno separando e hanno bisogno di un accompagnamento rispetto ai comportamenti da tenere nei confronti dei figli nella delicata fase che precede la separazione e in quella successiva, nonché sostegno ai membri delle famiglie allargate. Collaboro con avvocati della pratica collaborativa IACP a favore di chi ha la volontà di separarsi in un modo rispettoso e civile per tutti, ma efficace e tutelante nella definizione delle condizioni di separazione.
Lavoro ANCHE VIA SKYPE, prevalentemente a percorso psicoterapeutico o di sostegno già avviato se sopraggiungono ragioni che impediscono al paziente l'incontro di persona.
Sono SOCIO FONDATORE E PRESIDENTE DI A.P_RE, Associazione di Psicoanalisi Relazionale, WWW.PSICOANALISIAPRE.IT
In quanto donna, sono particolarmente interessata alle problematiche che possono accompagnarsi a certe fasi di passaggio specifiche nella vita delle donne, come LA PUBERTÀ, LA MATERNITÀ, LA MENOPAUSA.
Sono stata GIUDICE ONORARIO AL TRIBUNALE PER I MINORENNI DI MILANO DAL 2008 AL 2016. Ho fatto e faccio formazione nell'ambito della tutela minori.
Precedentemente alla laurea in Psicologia presso l'Università degli Studi di Torino, mi sono laureata in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Milano
Esperto in:
- Psicoterapia
Indirizzo
Pazienti con assicurazione sanitaria e pazienti senza assicurazione sanitaria
Colloquio psicologico • Da 70 €
Consulenza online (descrizione) • Da 80 €
Colloquio di sostegno alla capacità genitoriale di coppia • Da 100 € +4 Altro
Colloquio psicoterapeutico • Da 80 €
Colloquio psicoterapeutico di coppia • Da 120 €
Psicodramma (descrizione) • 60 €
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A.
Più di un anno di terapia insieme e sono contenta del modo in cui affronto le situazioni adesso, la differenza è evidente, ho ancora da lavorare ma la dottoressa mi sta guidando in un percorso che da sola mi stava portando in un vicolo cieco.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 8 domande da parte di pazienti di MioDottore
salve,io e la mia compagna ci siamo lasciati e fin qui nessun problema.lei soffre di dipendenza affettiva confermata da specialisti,anche se nn siamo piu insieme lei ha il bisogno di sentirmi spesso durante il giorno e alterna molto gli stati d animo.la mia domanda avendo lei questo problema per aiutarla e meglio che io sparisca di netto dalla sua vita o che la accompagni ad affrontare la vita ed eventualmente nuove relazioni sperando di riuscirci?la situazione va avanti da un annetto ho provato a sparire ma ha avuto crisi nn proprio normali rimanendo giorni a letto e ho ceduto alle sue chiamate come posso fare per aiutarla?
Buongiorno, come molti colleghi che mi hanno preceduto, ritengo che, oltre a provare a suggerire un percorso psicoterapeutico alla sua ex compagna, sia importante che anche lei possa farsi sostenere in questo momento complesso e delicato per meglio comprendere le difficoltà del distacco e al meglio attuarlo. Immagino che la vostra relazione sia stata caratterizzata, almeno in passato, da un intreccio di dinamiche relazionali che, probabilmente, non è ancora del tutto sciolto e che coinvolge tuttora anche lei. Poterlo affrontare e trasformare con l'aiuto di un professionista penso senz'altro possa rappresentare una strategia proficua.
Carissimi dottori.
Eccomi di nuovo qui a scrivervi.
Sono Michela.
Ormai la mia storia già la sapete.
“Famiglia” se la si può chiamare così senza amore.
Un padre assente, un dolore insopportabile.
Mi distrugge il cuore questa cosa, non potermi confrontare con lui perché non gli interessa di come sto.
Non poter avere un suo abbraccio perché non c’è mai stato e non ci sarà mai.
Un “ fidanzato ossessivo, un fidanzato che mi fa malissimo tante volte ma nello stesso tempo mi da amore, quell’amore che non ho mai ricevuto.
Sono cresciuta con questa persona è mi sono legata, anche con tutte le sofferenze, i litigi il fatto che non sono indipendente per far star bene lui, per non perderlo, perché non riesco ad accettarlo, ho paura, ho tanta paura.
Non voglio più stare male, sono stata male già abbastanza.
Non voglio nulla di materiale, nulla.
Vorrei affetto, attenzioni, amore, vorrei tanto essere felice senza avere la paura di sbagliare.
Non sto bene a casa, sto sempre chiusa in una stanza senza nemmeno mangiare tante volte perché so che non conto nulla e perché non riesco a vedere che c’è affetto fra mio padre e mio fratello più piccolo, mentre io mi sento di troppo, sola.
Io mi sento un peso.
Mio padre mi odia, non mi vuole bene.
Il mio ragazzo come già sapete mi mette alla scelta fra lui o la mia indipendenza, alla quale se io scelgo lui, devo stare a casa 24 ore su 24 a subire mio padre che non mi pensa e se lo fa è solo per criticarmi, per offendermi, e non mi fa bene tutto questo.
Se scelgo la mia indipendenza, un lavoro solo quello, io perdo il mio fidanzato, perché lui non l’accetta, ed io questo non riesco ad accettarlo.
È vero mi tratta male tante volte, è ossessivo e non sia mai faccia qualcosa che gli può dare fastidio, ma quando sta bene mi da amore, affetto, sto bene, mi sento a casa con lui.
In entrambi i casi io soffro, ed io non voglio più.
Ho quasi 21 anni e mi sento stupida, inutile, mi sento sbagliata, quante volte desidero morire perché non c’è la faccio più.
La mentalità della mia famiglia e anche un po’ del mio ragazzo.
Non mangio sono una vittima, mi lamento sono una vittima, mi dicono che ho stancato che se me ne andrei di casa si salvano, tante volte dicono che sono la rovina della famiglia.
Il mio ragazzo mi giudica di continuo.
Io non c’è la faccio più, piango per tutto, per ogni singola cosa, mi fa male tutto, ho il cuore a pezzi, forse sarò una vittima, non lo so.
Ma vorrei tanto che ognuno di voi potesse vivere anche un solo giorno di come la vivo io, forse mi capireste, e vedreste con i vostri occhi che non sono una vittima.
Io non sto nene
Buongiorno Michela, si sente dalle sue parole un grande senso di disperata impotenza, come se non vedesse via di uscita possibile dalla sua situazione che non implicasse una sofferenza e solitudine intollerabili. Ma anche così, per come sta vivendo ora, la sua situazione è di grande sofferenza e solitudine. E allora vale proprio la pena farsi aiutare da uno psicoterapeuta con cui condividere la sua condizione, che la faccia sentire compresa e supportata e guidata in un cammino che la porti a sentirsi pienamente legittimata a scegliere persone che la rispettino, la stimino e amino e a sentirsi autonoma e capace di autodeterminazione, cose che non sono affatto incompatibili.
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