Esperienze

Ciao a tutti! Mi presento: sono un medico ginecologo esperto in Omeopatia e iscritta all’Albo degli Omeopati di Roma n°737. E soprattutto sono una mamma ed una moglie.Quello di portare l’omeopatia nella vita quotidiana di tutti noi. Mi alzo tutte le mattine ed il primo pensiero è di far star bene i miei cari, di aiutare i miei pazienti, di veder correre in salute il mio cane Nina e la mia gatta Evelina. Per questo ho iniziato a studiare l’omeopatia e sicuramente non smetterò mai di approfondire sempre di più le mie conoscenze. Con l’omeopatia riesco a curare senza fare del male, senza causare effetti indesiderati, senza creare nuove malattie. E’ un modo semplice e meraviglioso di prendermi cura delle persone a cui tengo!

Ed è strano che proprio io dica queste cose. Se mi guardo indietro, 10 anni fa, ero un medico che “stroncava” qualsiasi tipo di male. Le mie armi: antibiotici, cortisone, antinfiammatori!!

Ma questo mi avevano insegnato e fino a dieci anni fa attorno a me c’era SOLO questo!!!

Il mio primo anno di iscrizione a Medicina e Chirurgia dell’Università La Sapienza di Roma è stato il 1990… mamma mia … ne è passata di acqua sotto i ponti!!! Nella mia prima lezione la primissima diapositiva proiettata diceva: “DNA = dogma della medicina”. Cioè il DNA non si toccava, non può cambiare, non può essere messo in discussione: prendere o lasciare. Era IMMODIFICABILE, IMMUTABILE …. E così è stato per tutto il corso di laurea e di specializzazione: rigidità, protocolli, schemi terapeutici…. Nessuno spazio per la propria attività cerebrale ed intellettuale! Non ci si domanda se è corretto quello che stiamo facendo. E’ giusto e basta, senza perché o ma!!!!

Ero diventata bravissima: “Sig.ra che cosa ha? Una candida? Ketoconazolo. Non funziona?? Allora Miconazolo. Dopo un po’ di tempo la paziente ritorna di nuovo con la candida: “ Eh Sig.ra lei è stressata. Riproviamo però con il Fluconazolo e dei fermenti lattici!”.

La cistite? “Antibiotico! Ne prenda una bustina la sera per due sere e vedrà che starà bene”. Poi la paziente ritorna dopo poco tempo con di nuovo la cistite. “Va bene, riprenda le due bustine questa settimana e poi una bustina a settimana per 4 settimane”. Poi dopo qualche mese la sig.ra ritorna con una nuova cistite: “Eh Sig.ra lei è moooolto stressata!!!, Però riproviamo cambiando il tipo di antibiotico!”

Questa è la vita quotidiana del medico che mi hanno fatto diventare. Uno che ragiona a compartimenti stagno per cui mi sarei dovuta occupare, essendo ginecologo, solo di vagina, utero e ovaie, come se questi organi vivessero a Roma e tutto il resto del corpo a Miami. Questa modalità di approccio, che aiuta a tappare il buco nell’acuto, spostando il problema semplicemente mettendolo da un’altra parte, sbatteva violentemente contro l’immagine del medico con cui sono cresciuta e che volevo invece diventare: il punto di riferimento di quel paziente, per qualsiasi cosa avesse avuto. Diciamo come un Maestro d’orchestra che dirige tutti gli strumenti, nell’umiltà e nella consapevolezza di non sapere tutto ma con la capacità di ascoltare e collegare tutto. Come il vecchio medico di una volta, che andava a casa del malato. Conosceva la famiglia, sapeva la loro agiatezza o la loro povertà, indagava sulla loro alimentazione, sulle preoccupazioni, il loro modo di vivere …. Metteva tutto insieme e tirava fuori dalla magica borsa da medico il RIMEDIO giusto, che fosse un farmaco, una pacca sulle spalle, un ammonimento o un consiglio per lavorare meglio.

Quella “Borsa da medico” ce l’ho ancora a casa … ed era di mio padre, Medico di Famiglia che ha svolto la professione proprio così … entrando nel cuore dei pazienti che ancora oggi mi parlano con amore e profonda stima di quanto era bravo il mio papà! …e quella Borsa da Medico è sempre stato e sempre sarà il mio obiettivo. Essere quel medico CURIOSO, che non si ferma a: Tosse = sciroppo mucolitico, Febbre = Paracetamolo. E’ chiaro che sarò ANCHE quel medico che prescrive antibiotici e cortisone. La scienza è andata avanti per cui non possiamo negare il successo della penicillina, dei cortisonici, degli antipertensivi. Ma mi domandavo: ho solo questo per aiutare la mia famiglia, i miei pazienti?

Anni fa visitando una mia paziente, le dissi che aveva un fibroma abbastanza grande di circa 5 cm. All’epoca facevo molta chirurgia. Le proposi quindi, una terapia ormonale e la chirurgia. Lei mi disse che l’avrebbe curato con l’omeopatia. Io le dissi con un sorriso sghembo sulle labbra che non avrebbe funzionato e che “l’acqua si beve, non cura!!”

Poi però tornando a casa mi sono detta: “ e se avesse ragione lei? , Perché ci sono tutte queste persone che si curano con l’omeopatia?”. E poi avevo letto che questa particolare medicina era nata alla fine del 1800 e allora pensavo “mamma mia, dura da due secoli!!!…. allora non può essere proprio una buffonata, qualcosa ci deve pur essere di intelligente per durare così tanto negli anni”….. oppure sono tutti stupidi???

Strano a dirsi che qualche giorno dopo mi si concretizzava in mano un depliant di un corso della Scuola Aurum di Omeopatia di Roma. Ho detto: “va beh, andiamo a sentire di che parla!!”.

Sono stati 3 anni di omeopatia passati ognuno con un mio approccio e una apertura differente.

1° anno: in fondo all’aula. Braccia conserte, gambe accavallate e neuroni sulla difensiva… “Ma che sta dicendo questo???” …. Ero fortemente scettica, ma la curiosità ha vinto e mi sono iscritta anche al secondo anno!


2° anno: mi metto a metà dell’aula. “Beh, proviamo a sperimentare questi rimedi e vediamo come va. Che dicono i miei pazienti?? come si trovano??…. Tornano???…… Porca miseria, funziona davvero!!!!”


3° anno: In primissima fila. Facevo domande, rispondevo sempre, rompevo le scatole a tutti.


In tutto il mio percorso scolastico e universitario non sono MAI e dico MAI stata in prima fila a sentire o a interagire con le lezioni. Mi sono sempre fatta i cavoli miei in fondo all’aula, studiando poi il necessario per un 7 a scuola e un 28 all’università.

Qui era diverso, volevo il massimo e volevo assorbire tutto quello che potevo. Stavo davvero arrivando a quella borsa da medico che tanto desideravo …

Tornando all’inizio, il DNA era un dogma, immodificabile e NOI dovevamo essere immodificabili nelle nostre convinzioni accademiche.

Ora abbiamo visto che invece il DNA si modifica, in base all’ambiente, emozioni, alimentazione ecc. Questo ci porta a renderci modificabili nelle nostre idee, nelle nostre convinzioni. Dobbiamo riscoprire e riconoscere quella CURIOSITA’ che avevamo all’inizio dei nostri studi. E’ solo la curiosità che vi può spingere a frequentare i corsi di Omeopatia.

Tutto questo mi ha portato ad essere molto arrabbiata con la MIA Medicina, con il nostro sistema universitario, con i miei Professori che non mi hanno mai detto che ci potevano essere delle alternative, che potevamo studiare ANCHE altre forme di medicina, altri approcci per vedere cosa risuonasse meglio in noi e nei nostri singoli pazienti. Per avere più carte da giocare contro le malattie croniche soprattutto.

Quanto tempo perso in questi 11 anni di Università (6 anni di Laurea e 5 di Specializzazione). Sicuramente ho imparato moltissimo per la mia professione ma avrebbero potuto però aprirmi la mente e non chiuderla o addirittura paralizzarla.

Sarebbe bello che ai nostri corsi ci fossero studenti di Medicina, Farmacologia e Veterinaria che alla fine del loro percorso universitario avessero voglia di ampliare il loro bagaglio culturale e terapeutico con l’Omeopatia …. E sarebbe FANTASTICO che tutti noi, impiegati, commercianti, casalinghe … ognuno di noi aprisse il proprio cervello e la propria quotidianità all’Omeopatia!!! Questo sì che sarebbe il segno che il mondo può cambiare, e questa volta in meglio.

Non voglio solo galleggiare nella mia sopravvivenza con antinfiammatori o antipertensivi ma voglio nuotare in profondità, riuscendo a vedere cosa ho sul mio fondale. Questo mi farà arrivare ad una esistenza sicuramente più sana, sicuramente con meno medicine da prendere e con più energia per affrontare gli anni della mia vita, come giusto che sia, visto che di vita ce n’è solo una!!!!!

Siate Curiosi,

Allargate lo spazio mentale,

Evitate pregiudizi,

Ascoltate l’Intuito.

Grazie.
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Non la cambio con nessuno é la mia ginecologa da quando avevo 14 anni e oggi ne ho 38! Svolge il suo lavoro con passione è il" medico di famiglia" quelli che non si torvano più!!!!!!
Attenta,professionale,accuratissima al minimo dettaglio,mette il paziente a proprio agio e trova sempre la migliore soluzione su tutto!!!LA CONSIGLIO VIVAMEMTE!

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Cosa dire di Marina... Grazie a lei ho avuto i miei due bambini, è una professionista attenta e competente e molto empatica. Non posso che consigliarla per qualsiasi problema e/o anche per farsi seguire in gravidanza; molto preparata anche in ambito dei trattamenti di fecondazione assistita. Io le devo molto, anzi tutto. SUPERCONSIGLIATA!!!

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La dott.ssa Salvi è molto delicata,attenta,cortese,disponibile,molto scrupolosa,molto preparata,puntuale e riceve in un bellissimo studio vicino ex fiera Roma

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Professionista seria, puntuale e molto empatica, che sa mettere a proprio agio, anche una fifona come me.

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Conosco la Dott.ssa Salvi da tanti anni ed è una garanzia.Mi ha seguito nelle mie due gravidanze mostrando sempre disponibilità e umanità oltre che una grande professionalità.

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Conosco da tanti anni la dottoressa Salvi. Oltre ad essere la migliore ginecologa è una persona speciale. Mi ha aiutata a realizzare i sogni di mamma e dopo 16 anni mi continua a seguire in tutte le mie difficoltà. La consiglio a tutte come dottoressa perché è molto scrupolosa, preparata ma soprattutto di un’unanimità unica

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Dott. Ssa sempre gentile , disponibile e molto preparata. Apprezzo molto l’approccio omeopatico ,Assolutamente consigliata!

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Dottoressa molto preparata, molto calma e scrupolosa, non ha lasciato nulla al caso ed ha un modo di parlare che trasmette tranquillità e fiducia sono molto soddisfatta

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La dottoressa Salvi è chiara e precisa nel rispondere ad ogni domanda ,accoglie dubbi e perplessità con competenza ed attenzione.
Cura corpo ed anima, mette a disposizione le sue capacità per una presa in carico globale delle pazienti,in ogni fase del loro essere donne.

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La dottoressa mi ha fatto sentire subito a mio agio è stata delicata nella visita e attenta alle mie problematiche. Molto accurata e gentile.

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