Salve, sono la Dott.ssa Maria Grazia Catte, una Biologa Nutrizionista e Specialista in Scienza dell'Alimentazione e Nutrizione clinica. Mi sono interessata, ahimè, già da molto piccola a questo affascinante mondo; negli anni ho studiato e fatto esperienza per me stessa, per gestire il mio Diabete, e già all'età di 9 anni provavo a capire cosa significasse alimentarsi e nutrirsi adeguatamente. Durante gli studi universitari in Scienze Biologiche, mentre facevo il topo da laboratorio, ho maturato sempre più la convinzione che dovessi fare dell’affascinante mondo della nutrizione umana il mio lavoro e dovessi portare al servizio e alla cura degli altri la mia passione. Ho proseguito quindi con la laurea magistrale in Scienze della Nutrizione Umana. Dopo la laurea magistrale ho deciso di continuare a studiare, frequentando la Scuola di Specializzazione in Scienza dell'Alimentazione e Nutrizione clinica, per apprendere ancora di più quanto l'alimentazione sia una terapia fondamentale in qualunque contesto clinico e patologico. Ho conseguito il titolo di Specialista, ed eccomi qui, il mio sogno è diventato realtà e mi occupo di tutto ciò che più mi appassiona con scienza e coscienza.
Amo il contatto con le persone, nonostante la mia timidezza personale, e adoro tutto ciò che riguarda il cibo, dalla sua composizione all’influenza che svolge sul nostro corpo e sulla nostra mente.
Ho anche una forte passione per il cibo e la buona cucina e questo mi aiuta per l'elaborazione dei piani alimentari, per renderli assolutamente sfiziosi e per nulla noiosi.
Il mio obiettivo è quello di aiutare le persone a raggiungere e mantenere uno stile di vita sano, ma senza troppe privazioni.
Credo in una idea di dieta che sia salutare e variegata, ma che rispetti anche il gusto e l’amore per il cibo.
Scegliere un’alimentazione sana non è restrizione né rinuncia. E’ sostituire le scelte alimentari errate con cibi nutrienti. Mangiare sano vuol dire conoscere e scegliere attentamente ciò che mettiamo nel carrello della spesa e nel piatto, con la consapevolezza di quanto questa scelta abbia un impatto positivo sulla nostra salute, energia e umore.
Salve, sono la Dott.ssa Maria Grazia Catte, una Biologa Nutrizionista e Specialista in Scienza dell'Alimentazione e Nutrizione clinica. Mi sono interessata, ahimè, già da molto piccola a questo affascinante mondo; negli anni ho studiato e fatto esperienza per me stessa, per gestire il mio Diabete, e già all'età di 9 anni provavo a capire cosa significasse alimentarsi e nutrirsi adeguatamente. Durante gli studi universitari in Scienze Biologiche, mentre facevo il topo da laboratorio, ho maturato sempre più la convinzione che dovessi fare dell’affascinante mondo della nutrizione umana il mio lavoro e dovessi portare al servizio e alla cura degli altri la mia passione. Ho proseguito quindi con la laurea magistrale in Scienze della Nutrizione Umana. Dopo la laurea magistrale ho deciso di continuare a studiare, frequentando la Scuola di Specializzazione in Scienza dell'Alimentazione e Nutrizione clinica, per apprendere ancora di più quanto l'alimentazione sia una terapia fondamentale in qualunque contesto clinico e patologico. Ho conseguito il titolo di Specialista, ed eccomi qui, il mio sogno è diventato realtà e mi occupo di tutto ciò che più mi appassiona con scienza e coscienza.
Amo il contatto con le persone, nonostante la mia timidezza personale, e adoro tutto ciò che riguarda il cibo, dalla sua composizione all’influenza che svolge sul nostro corpo e sulla nostra mente.
Ho anche una forte passione per il cibo e la buona cucina e questo mi aiuta per l'elaborazione dei piani alimentari, per renderli assolutamente sfiziosi e per nulla noiosi.
Il mio obiettivo è quello di aiutare le persone a raggiungere e mantenere uno stile di vita sano, ma senza troppe privazioni.
Credo in una idea di dieta che sia salutare e variegata, ma che rispetti anche il gusto e l’amore per il cibo.
Scegliere un’alimentazione sana non è restrizione né rinuncia. E’ sostituire le scelte alimentari errate con cibi nutrienti. Mangiare sano vuol dire conoscere e scegliere attentamente ciò che mettiamo nel carrello della spesa e nel piatto, con la consapevolezza di quanto questa scelta abbia un impatto positivo sulla nostra salute, energia e umore.
Fitness age outperforms body mass index in differentiating aging patterns and health risk profiles of healthy adults aged 51-80 years. Geroscience. 2024 Mar 18. doi: 024-01125-z. Epub ahead of print. PMID: 38499955.
A novel estimate of biological aging by multiple fitness tests is associated with risk scores for age-related diseases. Front Physiol. 2023 May 9;14:1164943. doi: 10.3389/fphys PMID: 37228822; PMCID: PMC10203437.
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VALUTAZIONE NUTRIZIONALE E PIANO ALIMENTARE PERSONALIZZATO
La visita in studio (o in presenza) consiste in un colloquio che mira all’attenta valutazione del caso del paziente mediante:
1) Visione delle ultime analisi del sangue
2) Referti di visite mediche rilevanti
3) Piano terapeutico o lista dei farmaci/integratori assunti se in corso di terapia
4) Eventuali diete a cui si è sottoposti precedentemente
5) Un diario alimentare di ciò che si è mangiato negli ultimi 3-7 giorni per avere un quadro più chiaro delle abitudini e preferenze alimentari
La prima visita include:
- Colloquio conoscitivo con anamnesi fisiologica e patologica personale e familiare;
- Anamnesi alimentare mediante analisi del diario alimentare e storia del peso
- Valutazione degli esami del sangue se si è in possesso di referti recenti (massimo 1 anno)
- Valutazione dello stato nutrizionale attraverso rilevamento dei parametri antropometrici (peso, altezza, circonferenze)
- Esame bioimpedenziometrico (BIA) per la valutazione della composizione corporea e dello stato di nutrizione e idratazione
- Consegna del piano nutrizionale personalizzato, con relativa spiegazione, dopo 5 giorni lavorativi
- Consulto/supporto via email/whatsapp per un mese
Effettueremo un aggiornamento per il monitoraggio del peso e delle circonferenze. Una volta al mese effettueremo un controllo più approfondito che prevede anche il monitoraggio della composizione corporea tramite BIA (quel giorno ci si dovrà recare in studio a digiuno da almeno 3-4h, oppure entro 2h dal pasto, e avendo cura di non aver svolto attività fisica intensa il giorno precedente).
I controlli hanno la durata di 30 minuti circa.
Considerando i risultati ottenuti non solo in termini di peso ma anche e soprattutto in termini di composizione corporea, benessere psico-fisico, valori sanguigni e prestazioni, il piano nutrizionale potrà essere mantenuto, modificato o cambiato totalmente.
Per l'analisi della composizione corporea e per il suo monitoraggio tramite BIA ci si dovrà recare in studio a digiuno da almeno 3-4h, oppure entro 2h dal pasto, e avendo cura di non aver svolto attività fisica intensa il giorno precedente. E' raccomandato l'utilizzo di calzini corti da poter sfilare per l'applicazione degli elettrodi.
Per l'analisi della composizione corporea e per il suo monitoraggio tramite BIA ci si dovrà recare in studio a digiuno da almeno 3-4h, oppure entro 2h dal pasto, e avendo cura di non aver svolto attività fisica intensa il giorno precedente. E' raccomandato l'utilizzo di calzini corti da poter sfilare per l'applicazione degli elettrodi.
Per l'analisi della composizione corporea e per il suo monitoraggio tramite BIA ci si dovrà recare in studio a digiuno da almeno 3-4h, oppure entro 2h dal pasto, e avendo cura di non aver svolto attività fisica intensa il giorno precedente. E' raccomandato l'utilizzo di calzini corti da poter sfilare per l'applicazione degli elettrodi.
VALUTAZIONE NUTRIZIONALE
La valutazione nutrizionale consiste in un colloquio che mira all’attenta valutazione del caso del paziente mediante:
1) Visione delle ultime analisi del sangue
2) Referti di visite mediche rilevanti
3) Piano terapeutico o lista dei farmaci/integratori assunti se in corso di terapia
4) Eventuali diete a cui si è sottoposti precedentemente
5) Un diario alimentare di ciò che si è mangiato negli ultimi 3-7 giorni per avere un quadro più chiaro delle abitudini e preferenze alimentari
La valutazione include:
- Colloquio conoscitivo con anamnesi fisiologica e patologica personale e familiare;
- Anamnesi alimentare mediante analisi del diario alimentare e storia del peso
- Valutazione degli esami del sangue se si è in possesso di referti recenti (massimo 1 anno)
- Valutazione dello stato nutrizionale attraverso rilevamento dei parametri antropometrici (peso, altezza, circonferenze)
- Esame bioimpedenziometrico (BIA) per la valutazione della composizione corporea e dello stato di nutrizione e idratazione
Il fabbisogno calorico/energetico giornaliero è la quantità di calorie ingerite necessaria a compensare l’energia richiesta dalle funzioni metaboliche basali e dalle varie attività fisiche durante la giornata. Il consumo di calorie dipende dall’età, dal sesso e dallo stile di vita e deriva in gran parte dall’assunzione corretta delle classi di macronutrienti: carboidrati, lipidi e proteine. l calcolo che deriva dal metabolismo basale, dal metabolismo cinetico e dalla termogenesi indotta dalla dieta restituisce il cosiddetto TDEE (Total Daily Energy Expenditure), cioè la quantità di calorie che si dovrebbero consumare in una giornata.
Se le calorie assunte sono l’equivalente di quelle spese, il peso rimane invariato. Nelle condizioni di sovrappeso, l’apporto calorico è superiore rispetto all’energia consumata e perciò sarebbe necessario ridurre la quantità di calorie da assumere. Viceversa, nelle situazioni di sottopeso si assiste a un deficit calorico: il consumo calorico giornaliero non è sufficiente ad affrontare le diverse attività quotidiane ed è richiesto un fabbisogno energetico maggiore.
Conoscere il proprio fabbisogno energetico diventa allora fondamentale per la salute della persona: un’alimentazione equilibrata e una costante attività motoria, anche moderata, influiscono in modo positivo sul benessere psico-fisico della persona.
Educazione alimentare e consigli a seguito di anamnesi e intervista alimentare.
Materiale fornito:
- Vademecum di educazione alimentare
- Lista di prodotti confezionati consigliati per agevolare la spesa
- Esempio di menù settimanale di alimentazione bilanciata* e sana
- Indicazioni specifiche per la gestione della dieta, a casa e fuori casa
*Un'alimentazione bilanciata prevede l'assunzione di nutrienti essenziali, nutrienti non propriamente essenziali ma necessari e fattori nutrizionali.
La dieta chetogenica è una dieta terapeutica
basata sulla riduzione dei carboidrati, che
obbliga l’organismo a produrre
autonomamente il glucosio necessario alla
sopravvivenza e ad aumentare il consumo
energetico dei grassi contenuti nel tessuto
adiposo.
La presenza di corpi chetonici nel
sangue esercita diversi effetti sull'organismo
considerati utili nel processo di dimagrimento
e nel controllo di patologie associate allo
stato di obesità.
Si tratta di un protocollo di transizione per
dimagrire e rieducare il metabolismo ad un
buon funzionamento in modo tale che, una
volta raggiunto il proprio peso forma, si
possa tornare ad uno stile alimentare
corretto e non alle vecchie “cattive” abitudini.
Una dieta dimagrante è un protocollo dietetico finalizzato ad un'alimentazione che permetta la riduzione della massa grassa in eccesso, non del peso nel senso stretto del termine.
L'obbiettivo di una dieta dimagrante dev'essere infatti un miglioramento della composizione corporea, cioè il rapporto tra massa magra e massa grassa e quindi dello stato di salute, non un semplice alleggerimento del peso, che può essere ottenuto anche "malnutrendo" la persona.
La gravidanza è un evento fisiologico durante il quale la salute del nascituro dipende strettamente
da quella della madre.
Una sana e corretta alimentazione è condizione fondamentale per un adeguato sviluppo del feto,
un buon esito del parto e per la prevenzione di patologie neonatali.
L’alimentazione in gravidanza non si discosta molto
da quella del periodo antecedente, anche se deve
coprire sia i bisogni nutritivi della madre sia quelli del
nascituro. La corretta alimentazione in gravidanza è necessaria anche per controllare l'incremento ponderale. L’eccessivo peso corporeo in gravidanza può favorire infatti varie patologie quali il diabete, l’ipertensione e la macrosomia fetale (eccessiva crescita fetale), che predispone a diverse complicanze ostetriche.
La dieta mediterranea è un modello nutrizionale ispirato ai modelli alimentari che sono stati diffusi in alcuni Paesi del bacino mediterraneo. E' incentrata soprattutto sulla corretta scelta degli alimenti, mentre l'aspetto calorico gioca un ruolo di secondo piano. La sobrietà e la moderazione delle porzioni rappresentano comunque un elemento imprescindibile per la corretta applicazione di questa dieta. I princìpi più importanti della dieta mediterranea sono:
- maggiore consumo di proteine vegetali rispetto a quelle animali
- riduzione dei grassi saturi (animali) a favore di quelli vegetali insaturi (olio di oliva)
- aumento dei carboidrati complessi e moderazione di quelli semplici
- elevata introduzione di fibra alimentare
- riduzione dell'apporto di colesterolo
- A chi vuole perdere peso in maniera equilibrata
- A chi desidera imparare ad alimentarsi in maniera sana ed equilibrata
- A chi vuole aumentare il proprio peso in maniera bilanciata
- A chi si trova in stati fisiologici particolari (gravidanza, allattamento, infanzia, adolescenza, menopausa, andropausa)
- A chi soffre di stati patologici accertati, ovvero diagnosticati dal medico
La dieta aglutinata o senza glutine è ad oggi l'unico valido strumento terapeutico nei pazienti affetti da celiachia.
L'eliminazione totale del glutine dalla dieta di un paziente celiaco può determinare un miglioramento del quadro istologico, riducendo la flogosi della mucosa intestinale e promuovendo un miglior profilo di assorbimento dei micronutrienti, nonché una rapida regressione della sintomatologia lamentata.
Il glutine è un aggregato proteico presente in differenti cereali. Fortunatamente, già in natura è possibile ritrovare sostituiti validi privi di glutine, ai quali si aggiungono una serie di prodotti industriali gluten-free, succedanei della pasta, del pane e dei vari prodotti da forno.
La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) è un disturbo molto ricorrente e diffuso caratterizzato dal fastidio e dolori addominali frequenti, associati a una difficoltà alla defecazione che può andare dalla stipsi (stitichezza) alla diarrea. La sindrome dell’intestino irritabile è caratterizzata da sintomi che possono condizionare in modo importante la vita quotidiana del paziente.
Non è ancora chiara la causa, ma si pensa ci possa essere anche un’influenza psicosomatica, ovvero lo stress, ma anche di diversi fattori come, ad esempio, il regime alimentare oppure i farmaci.
Sicuramente, vi è un’aumentata sensibilità intestinale con una motilità arretrata sulle quali influiscono sia fattori genetici, sia ambientali, ma anche, in particolare l’ingestione di cibi contenenti sostanze particolari.
Una dieta a basso contenuto di queste sostanze è considerata uno dei migliori e più efficaci trattamenti per l’IBS. Numerosi studi e pratiche cliniche hanno dimostrato l’efficacia di questa strategia nel fornire sollievo da dolori addominali, costipazione, diarrea e gonfiore.
Questa dieta non “cura” l’IBS, ma aiuta una persona con IBS ad identificare gli alimenti che scatenano i loro sintomi, la quantità a cui possono essere tollerati e le eventuali combinazioni alimentari che scatenano la sintomatologia. Ecco perché questa non è una dieta per la vita, ma aiuta una persona ad imparare quali cibi mangiare senza scatenare sintomi. La dieta è restrittiva e deve essere intesa solo come un intervento a breve termine condotto allo scopo di identificare gli alimenti responsabili dei sintomi lamentati.
Per questo è consigliato che venga prescritta e seguita da uno specialista competente per evitare di incorrere in abusi ed errate interpretazioni nutrizionistiche che potrebbero sfociare in carenze più o meno rilevanti ed alterazioni significative del microbiota intestinale (i batteri presenti nell’intestino).
Dopo che ogni paziente avrà identificato i cibi trigger, gli alimenti che saranno ben tollerati verranno reintrodotti nella dieta. A lungo termine si tratterà di trovare un equilibrio tra i cibi tollerati e l’evitamento degli altri.
Nella maggior parte dei casi, sarà possibile reintrodurre molti alimenti nella dieta, anche se potrebbero esserci delle differenze nella frequenza o quantità.
La dieta di una persona con diabete non differisce granché da una dieta varia ed equilibrata, di tipo mediterraneo, di una persona definita sana. Troppo spesso si ritiene di dover rinunciare totalmente ai carboidrati o ad altri nutrienti ed essere condannati a diete rigide e rigorose e prive di qualsiasi gratificazione per il palato.
Sono 4 i principi fondamentali, secondo l’OMS, alla base di una dieta sana: adeguatezza, diversità, equilibrio e moderazione e sono principi che valgono per tutti. La dieta sana deve, innanzitutto, soddisfare nel giusto equilibrio i fabbisogni energetici e nutritivi, specifici per età, sesso, composizione corporea, livelli di attività fisica e stati fisiologici (es. gravidanza), ricordando che l’eccesso – così come il difetto – di alcuni nutrienti può avere effetti negativi sulla salute. Deve, poi, prevedere una grande varietà di alimenti appartenenti ai diversi gruppi alimentari; tale scelta consente di recuperare tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno, proteggendo dal rischio di carenze o eccessi nutritivi legati a diete monotone e poco variate.
Si tratta di buone abitudini che dovrebbero essere integrate nella vita di tutti i giorni; piccoli accorgimenti che, sommati, producono un grandissimo giovamento in termini di salute. Tra questi, il soggetto con diabete deve porre particolare attenzione anche all’indice glicemico degli alimenti, al carico glicemico del pasto e alla conta dei carboidrati; quest’ultimo in particolare per chi soffre di diabete tipo 1.
Le intolleranze alimentari rientrano a far parte del gruppo delle reazioni avverse ai cibi, come le allergie alimentari, ma a differenza di queste ultime non si ha un diretto coinvolgimento del sistema immunitario.
Fra i sintomi più comuni troviamo: il gonfiore addominale, la diarrea, la dispepsia, il vomito, l’orticaria, il prurito, la stanchezza, la cefalea ed un malessere generale.
Sono dovute principalmente all’incapacità dell’organismo di processare correttamente un componente dell’alimento consumato (spesso a causa di difetti enzimatici o meccanismi ancora non chiari), e i sintomi dipendono dalla quantità e dalla frequenza con cui si assume l’alimento non tollerato (es. glutine, lattosio ecc.).
È molto importante che, in caso di intolleranze alimentari sospette o accertate, ci si rivolga ad un un nutrizionista che non necessariamente escluderà del tutto dalla dieta gli alimenti interessati, bensì valuterà la migliore strategia da mettere in atto per ripristinare il benessere individuale mediante terapie e diete personalizzate.
Il periodo successivo al parto è un momento unico e pieno di cambiamenti fisici ed emotivi che coinvolgono la vita di una donna. Ritornare al peso forma precedente il parto è un desiderio condiviso da ogni neomamma: tutte cerchiamo di raggiungerlo in poco tempo, ma non bisogna avere fretta. È importante procedere tenendo conto del necessario periodo di ripresa fisiologica.
Seguire una dieta post-parto varia e bilanciata è necessario in questa fase. E' fondamentale che l'alimentazione includa tutti i nutrienti necessari per fornire le energie per prenderti cura sia di te stessa che del tuo bambino, soprattutto se stai allattando.
PIANO ALIMENTARE PERSONALIZZATO
Prima di confezionare un piano alimentare personalizzato è necessario fare un'accurata valutazione nutrizionale.
La valutazione nutrizionale consiste in un colloquio che mira all’attenta valutazione del caso del paziente mediante:
1) Visione delle ultime analisi del sangue
2) Referti di visite mediche rilevanti
3) Piano terapeutico o lista dei farmaci/integratori assunti se in corso di terapia
4) Eventuali diete a cui si è sottoposti precedentemente
5) Un diario alimentare di ciò che si è mangiato negli ultimi 3-7 giorni per avere un quadro più chiaro delle abitudini e preferenze alimentari
La valutazione include:
- Colloquio conoscitivo con anamnesi fisiologica e patologica personale e familiare;
- Anamnesi alimentare mediante analisi del diario alimentare e storia del peso
- Valutazione degli esami del sangue se si è in possesso di referti recenti (massimo 1 anno)
- Valutazione dello stato nutrizionale attraverso rilevamento dei parametri antropometrici (peso, altezza, circonferenze)
- Esame bioimpedenziometrico (BIA) per la valutazione della composizione corporea e dello stato di nutrizione e idratazione
- Consegna del piano alimentare personalizzato, con relativa spiegazione, dopo 5 giorni lavorativi
- Consulto/supporto via email/whatsapp per un mese
VALUTAZIONE NUTRIZIONALE E PIANO ALIMENTARE PERSONALIZZATO.
La consulenza online prevede che la visita si verifichi mediante colloquio su una piattaforma online, durante il quale si procederà all’attenta valutazione del caso del paziente attraverso:
1) Visione delle ultime analisi del sangue
2) Referti di visite mediche rilevanti
3) Piano terapeutico o lista dei farmaci/integratori assunti se in corso di terapia
4) Eventuali diete a cui si è sottoposti precedentemente
5) Un diario alimentare di ciò che si è mangiato negli ultimi 3-7 giorni per avere un quadro più chiaro delle abitudini e preferenze alimentari
La prima visita online include:
- Colloquio conoscitivo con anamnesi fisiologica e patologica personale e familiare;
- Anamnesi alimentare mediante analisi del diario alimentare e storia del peso
- Valutazione degli esami del sangue se si è in possesso di referti recenti (massimo 1 anno)
- Valutazione dello stato nutrizionale attraverso rilevamento dei parametri antropometrici di peso, altezza e circonferenze. In questo caso il paziente dovrà pesarsi e prendere le proprie circonferenze in autonomia, guidato dalle mie indicazioni.
- Consegna del piano nutrizionale personalizzato via mail, con relativa spiegazione telefonica, dopo 5 giorni lavorativi.
- Consulto/supporto via email/whatsapp per un mese
Altre prestazioni
Analisi dello stato nutrizionale
• 70 €
VALUTAZIONE NUTRIZIONALE
La valutazione nutrizionale consiste in un colloquio che mira all’attenta valutazione del caso del paziente mediante:
1) Visione delle ultime analisi del sangue
2) Referti di visite mediche rilevanti
3) Piano terapeutico o lista dei farmaci/integratori assunti se in corso di terapia
4) Eventuali diete a cui si è sottoposti precedentemente
5) Un diario alimentare di ciò che si è mangiato negli ultimi 3-7 giorni per avere un quadro più chiaro delle abitudini e preferenze alimentari
La valutazione include:
- Colloquio conoscitivo con anamnesi fisiologica e patologica personale e familiare;
- Anamnesi alimentare mediante analisi del diario alimentare e storia del peso
- Valutazione degli esami del sangue se si è in possesso di referti recenti (massimo 1 anno)
- Valutazione dello stato nutrizionale attraverso rilevamento dei parametri antropometrici (peso, altezza, circonferenze)
- Esame bioimpedenziometrico (BIA) per la valutazione della composizione corporea e dello stato di nutrizione e idratazione
Il fabbisogno calorico/energetico giornaliero è la quantità di calorie ingerite necessaria a compensare l’energia richiesta dalle funzioni metaboliche basali e dalle varie attività fisiche durante la giornata. Il consumo di calorie dipende dall’età, dal sesso e dallo stile di vita e deriva in gran parte dall’assunzione corretta delle classi di macronutrienti: carboidrati, lipidi e proteine. l calcolo che deriva dal metabolismo basale, dal metabolismo cinetico e dalla termogenesi indotta dalla dieta restituisce il cosiddetto TDEE (Total Daily Energy Expenditure), cioè la quantità di calorie che si dovrebbero consumare in una giornata.
Se le calorie assunte sono l’equivalente di quelle spese, il peso rimane invariato. Nelle condizioni di sovrappeso, l’apporto calorico è superiore rispetto all’energia consumata e perciò sarebbe necessario ridurre la quantità di calorie da assumere. Viceversa, nelle situazioni di sottopeso si assiste a un deficit calorico: il consumo calorico giornaliero non è sufficiente ad affrontare le diverse attività quotidiane ed è richiesto un fabbisogno energetico maggiore.
Conoscere il proprio fabbisogno energetico diventa allora fondamentale per la salute della persona: un’alimentazione equilibrata e una costante attività motoria, anche moderata, influiscono in modo positivo sul benessere psico-fisico della persona.
Consigli dietetici
• 100 €
Educazione alimentare e consigli a seguito di anamnesi e intervista alimentare.
Materiale fornito:
- Vademecum di educazione alimentare
- Lista di prodotti confezionati consigliati per agevolare la spesa
- Esempio di menù settimanale di alimentazione bilanciata* e sana
- Indicazioni specifiche per la gestione della dieta, a casa e fuori casa
*Un'alimentazione bilanciata prevede l'assunzione di nutrienti essenziali, nutrienti non propriamente essenziali ma necessari e fattori nutrizionali.
Dieta chetogenica
• 100 €
La dieta chetogenica è una dieta terapeutica
basata sulla riduzione dei carboidrati, che
obbliga l’organismo a produrre
autonomamente il glucosio necessario alla
sopravvivenza e ad aumentare il consumo
energetico dei grassi contenuti nel tessuto
adiposo.
La presenza di corpi chetonici nel
sangue esercita diversi effetti sull'organismo
considerati utili nel processo di dimagrimento
e nel controllo di patologie associate allo
stato di obesità.
Si tratta di un protocollo di transizione per
dimagrire e rieducare il metabolismo ad un
buon funzionamento in modo tale che, una
volta raggiunto il proprio peso forma, si
possa tornare ad uno stile alimentare
corretto e non alle vecchie “cattive” abitudini.
Dieta dimagrante
• 100 €
Una dieta dimagrante è un protocollo dietetico finalizzato ad un'alimentazione che permetta la riduzione della massa grassa in eccesso, non del peso nel senso stretto del termine.
L'obbiettivo di una dieta dimagrante dev'essere infatti un miglioramento della composizione corporea, cioè il rapporto tra massa magra e massa grassa e quindi dello stato di salute, non un semplice alleggerimento del peso, che può essere ottenuto anche "malnutrendo" la persona.
Dieta in gravidanza
• 100 €
La gravidanza è un evento fisiologico durante il quale la salute del nascituro dipende strettamente
da quella della madre.
Una sana e corretta alimentazione è condizione fondamentale per un adeguato sviluppo del feto,
un buon esito del parto e per la prevenzione di patologie neonatali.
L’alimentazione in gravidanza non si discosta molto
da quella del periodo antecedente, anche se deve
coprire sia i bisogni nutritivi della madre sia quelli del
nascituro. La corretta alimentazione in gravidanza è necessaria anche per controllare l'incremento ponderale. L’eccessivo peso corporeo in gravidanza può favorire infatti varie patologie quali il diabete, l’ipertensione e la macrosomia fetale (eccessiva crescita fetale), che predispone a diverse complicanze ostetriche.
Dieta mediterranea
• 100 €
La dieta mediterranea è un modello nutrizionale ispirato ai modelli alimentari che sono stati diffusi in alcuni Paesi del bacino mediterraneo. E' incentrata soprattutto sulla corretta scelta degli alimenti, mentre l'aspetto calorico gioca un ruolo di secondo piano. La sobrietà e la moderazione delle porzioni rappresentano comunque un elemento imprescindibile per la corretta applicazione di questa dieta. I princìpi più importanti della dieta mediterranea sono:
- maggiore consumo di proteine vegetali rispetto a quelle animali
- riduzione dei grassi saturi (animali) a favore di quelli vegetali insaturi (olio di oliva)
- aumento dei carboidrati complessi e moderazione di quelli semplici
- elevata introduzione di fibra alimentare
- riduzione dell'apporto di colesterolo
- A chi vuole perdere peso in maniera equilibrata
- A chi desidera imparare ad alimentarsi in maniera sana ed equilibrata
- A chi vuole aumentare il proprio peso in maniera bilanciata
- A chi si trova in stati fisiologici particolari (gravidanza, allattamento, infanzia, adolescenza, menopausa, andropausa)
- A chi soffre di stati patologici accertati, ovvero diagnosticati dal medico
Dieta per celiaci
• 100 €
La dieta aglutinata o senza glutine è ad oggi l'unico valido strumento terapeutico nei pazienti affetti da celiachia.
L'eliminazione totale del glutine dalla dieta di un paziente celiaco può determinare un miglioramento del quadro istologico, riducendo la flogosi della mucosa intestinale e promuovendo un miglior profilo di assorbimento dei micronutrienti, nonché una rapida regressione della sintomatologia lamentata.
Il glutine è un aggregato proteico presente in differenti cereali. Fortunatamente, già in natura è possibile ritrovare sostituiti validi privi di glutine, ai quali si aggiungono una serie di prodotti industriali gluten-free, succedanei della pasta, del pane e dei vari prodotti da forno.
Dieta per colon irritabile
• 100 €
La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) è un disturbo molto ricorrente e diffuso caratterizzato dal fastidio e dolori addominali frequenti, associati a una difficoltà alla defecazione che può andare dalla stipsi (stitichezza) alla diarrea. La sindrome dell’intestino irritabile è caratterizzata da sintomi che possono condizionare in modo importante la vita quotidiana del paziente.
Non è ancora chiara la causa, ma si pensa ci possa essere anche un’influenza psicosomatica, ovvero lo stress, ma anche di diversi fattori come, ad esempio, il regime alimentare oppure i farmaci.
Sicuramente, vi è un’aumentata sensibilità intestinale con una motilità arretrata sulle quali influiscono sia fattori genetici, sia ambientali, ma anche, in particolare l’ingestione di cibi contenenti sostanze particolari.
Una dieta a basso contenuto di queste sostanze è considerata uno dei migliori e più efficaci trattamenti per l’IBS. Numerosi studi e pratiche cliniche hanno dimostrato l’efficacia di questa strategia nel fornire sollievo da dolori addominali, costipazione, diarrea e gonfiore.
Questa dieta non “cura” l’IBS, ma aiuta una persona con IBS ad identificare gli alimenti che scatenano i loro sintomi, la quantità a cui possono essere tollerati e le eventuali combinazioni alimentari che scatenano la sintomatologia. Ecco perché questa non è una dieta per la vita, ma aiuta una persona ad imparare quali cibi mangiare senza scatenare sintomi. La dieta è restrittiva e deve essere intesa solo come un intervento a breve termine condotto allo scopo di identificare gli alimenti responsabili dei sintomi lamentati.
Per questo è consigliato che venga prescritta e seguita da uno specialista competente per evitare di incorrere in abusi ed errate interpretazioni nutrizionistiche che potrebbero sfociare in carenze più o meno rilevanti ed alterazioni significative del microbiota intestinale (i batteri presenti nell’intestino).
Dopo che ogni paziente avrà identificato i cibi trigger, gli alimenti che saranno ben tollerati verranno reintrodotti nella dieta. A lungo termine si tratterà di trovare un equilibrio tra i cibi tollerati e l’evitamento degli altri.
Nella maggior parte dei casi, sarà possibile reintrodurre molti alimenti nella dieta, anche se potrebbero esserci delle differenze nella frequenza o quantità.
Dieta per diabetici
• 100 €
La dieta di una persona con diabete non differisce granché da una dieta varia ed equilibrata, di tipo mediterraneo, di una persona definita sana. Troppo spesso si ritiene di dover rinunciare totalmente ai carboidrati o ad altri nutrienti ed essere condannati a diete rigide e rigorose e prive di qualsiasi gratificazione per il palato.
Sono 4 i principi fondamentali, secondo l’OMS, alla base di una dieta sana: adeguatezza, diversità, equilibrio e moderazione e sono principi che valgono per tutti. La dieta sana deve, innanzitutto, soddisfare nel giusto equilibrio i fabbisogni energetici e nutritivi, specifici per età, sesso, composizione corporea, livelli di attività fisica e stati fisiologici (es. gravidanza), ricordando che l’eccesso – così come il difetto – di alcuni nutrienti può avere effetti negativi sulla salute. Deve, poi, prevedere una grande varietà di alimenti appartenenti ai diversi gruppi alimentari; tale scelta consente di recuperare tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno, proteggendo dal rischio di carenze o eccessi nutritivi legati a diete monotone e poco variate.
Si tratta di buone abitudini che dovrebbero essere integrate nella vita di tutti i giorni; piccoli accorgimenti che, sommati, producono un grandissimo giovamento in termini di salute. Tra questi, il soggetto con diabete deve porre particolare attenzione anche all’indice glicemico degli alimenti, al carico glicemico del pasto e alla conta dei carboidrati; quest’ultimo in particolare per chi soffre di diabete tipo 1.
Dieta per intolleranze alimentari
• 100 €
Le intolleranze alimentari rientrano a far parte del gruppo delle reazioni avverse ai cibi, come le allergie alimentari, ma a differenza di queste ultime non si ha un diretto coinvolgimento del sistema immunitario.
Fra i sintomi più comuni troviamo: il gonfiore addominale, la diarrea, la dispepsia, il vomito, l’orticaria, il prurito, la stanchezza, la cefalea ed un malessere generale.
Sono dovute principalmente all’incapacità dell’organismo di processare correttamente un componente dell’alimento consumato (spesso a causa di difetti enzimatici o meccanismi ancora non chiari), e i sintomi dipendono dalla quantità e dalla frequenza con cui si assume l’alimento non tollerato (es. glutine, lattosio ecc.).
È molto importante che, in caso di intolleranze alimentari sospette o accertate, ci si rivolga ad un un nutrizionista che non necessariamente escluderà del tutto dalla dieta gli alimenti interessati, bensì valuterà la migliore strategia da mettere in atto per ripristinare il benessere individuale mediante terapie e diete personalizzate.
Dieta post-partum
• 100 €
Il periodo successivo al parto è un momento unico e pieno di cambiamenti fisici ed emotivi che coinvolgono la vita di una donna. Ritornare al peso forma precedente il parto è un desiderio condiviso da ogni neomamma: tutte cerchiamo di raggiungerlo in poco tempo, ma non bisogna avere fretta. È importante procedere tenendo conto del necessario periodo di ripresa fisiologica.
Seguire una dieta post-parto varia e bilanciata è necessario in questa fase. E' fondamentale che l'alimentazione includa tutti i nutrienti necessari per fornire le energie per prenderti cura sia di te stessa che del tuo bambino, soprattutto se stai allattando.
Visita di controllo
• 40 €
Le visite di controllo avverranno sempre mediante colloquio su piattaforma online, una volta al mese oppure con frequenza maggiore a seconda delle necessità del singolo paziente. Non è da sottovalutare l’importanza delle visite di controllo poiché sono fondamentali per assicurare l’aderenza alla dieta e il raggiungimento dell’obiettivo. Verranno riprese tutte le misure, commentati insieme possibili ostacoli e difficoltà, ridiscussi gli obiettivi e segnalate eventuali modifiche da apportare al piano alimentare.
Prenota senza telefonare e senza costi aggiuntivi, selezionando una data disponibile. Dopo la prenotazione riceverai email di conferma e promemoria tramite SMS.
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VALUTAZIONE NUTRIZIONALE E PIANO ALIMENTARE PERSONALIZZATO
La visita in studio (o in presenza) consiste in un colloquio che mira all’attenta valutazione del caso del paziente mediante:
1) Visione delle ultime analisi del sangue
2) Referti di visite mediche rilevanti
3) Piano terapeutico o lista dei farmaci/integratori assunti se in corso di terapia
4) Eventuali diete a cui si è sottoposti precedentemente
5) Un diario alimentare di ciò che si è mangiato negli ultimi 3-7 giorni per avere un quadro più chiaro delle abitudini e preferenze alimentari
La prima visita include:
- Colloquio conoscitivo con anamnesi fisiologica e patologica personale e familiare;
- Anamnesi alimentare mediante analisi del diario alimentare e storia del peso
- Valutazione degli esami del sangue se si è in possesso di referti recenti (massimo 1 anno)
- Valutazione dello stato nutrizionale attraverso rilevamento dei parametri antropometrici (peso, altezza, circonferenze)
- Esame bioimpedenziometrico (BIA) per la valutazione della composizione corporea e dello stato di nutrizione e idratazione
- Consegna del piano nutrizionale personalizzato, con relativa spiegazione, dopo 5 giorni lavorativi
- Consulto/supporto via email/whatsapp per un mese
Effettueremo un aggiornamento per il monitoraggio del peso e delle circonferenze. Una volta al mese effettueremo un controllo più approfondito che prevede anche il monitoraggio della composizione corporea tramite BIA (quel giorno ci si dovrà recare in studio a digiuno da almeno 3-4h, oppure entro 2h dal pasto, e avendo cura di non aver svolto attività fisica intensa il giorno precedente).
I controlli hanno la durata di 30 minuti circa.
Considerando i risultati ottenuti non solo in termini di peso ma anche e soprattutto in termini di composizione corporea, benessere psico-fisico, valori sanguigni e prestazioni, il piano nutrizionale potrà essere mantenuto, modificato o cambiato totalmente.
Per l'analisi della composizione corporea e per il suo monitoraggio tramite BIA ci si dovrà recare in studio a digiuno da almeno 3-4h, oppure entro 2h dal pasto, e avendo cura di non aver svolto attività fisica intensa il giorno precedente. E' raccomandato l'utilizzo di calzini corti da poter sfilare per l'applicazione degli elettrodi.
Per l'analisi della composizione corporea e per il suo monitoraggio tramite BIA ci si dovrà recare in studio a digiuno da almeno 3-4h, oppure entro 2h dal pasto, e avendo cura di non aver svolto attività fisica intensa il giorno precedente. E' raccomandato l'utilizzo di calzini corti da poter sfilare per l'applicazione degli elettrodi.
Per l'analisi della composizione corporea e per il suo monitoraggio tramite BIA ci si dovrà recare in studio a digiuno da almeno 3-4h, oppure entro 2h dal pasto, e avendo cura di non aver svolto attività fisica intensa il giorno precedente. E' raccomandato l'utilizzo di calzini corti da poter sfilare per l'applicazione degli elettrodi.
VALUTAZIONE NUTRIZIONALE
La valutazione nutrizionale consiste in un colloquio che mira all’attenta valutazione del caso del paziente mediante:
1) Visione delle ultime analisi del sangue
2) Referti di visite mediche rilevanti
3) Piano terapeutico o lista dei farmaci/integratori assunti se in corso di terapia
4) Eventuali diete a cui si è sottoposti precedentemente
5) Un diario alimentare di ciò che si è mangiato negli ultimi 3-7 giorni per avere un quadro più chiaro delle abitudini e preferenze alimentari
La valutazione include:
- Colloquio conoscitivo con anamnesi fisiologica e patologica personale e familiare;
- Anamnesi alimentare mediante analisi del diario alimentare e storia del peso
- Valutazione degli esami del sangue se si è in possesso di referti recenti (massimo 1 anno)
- Valutazione dello stato nutrizionale attraverso rilevamento dei parametri antropometrici (peso, altezza, circonferenze)
- Esame bioimpedenziometrico (BIA) per la valutazione della composizione corporea e dello stato di nutrizione e idratazione
Il fabbisogno calorico/energetico giornaliero è la quantità di calorie ingerite necessaria a compensare l’energia richiesta dalle funzioni metaboliche basali e dalle varie attività fisiche durante la giornata. Il consumo di calorie dipende dall’età, dal sesso e dallo stile di vita e deriva in gran parte dall’assunzione corretta delle classi di macronutrienti: carboidrati, lipidi e proteine. l calcolo che deriva dal metabolismo basale, dal metabolismo cinetico e dalla termogenesi indotta dalla dieta restituisce il cosiddetto TDEE (Total Daily Energy Expenditure), cioè la quantità di calorie che si dovrebbero consumare in una giornata.
Se le calorie assunte sono l’equivalente di quelle spese, il peso rimane invariato. Nelle condizioni di sovrappeso, l’apporto calorico è superiore rispetto all’energia consumata e perciò sarebbe necessario ridurre la quantità di calorie da assumere. Viceversa, nelle situazioni di sottopeso si assiste a un deficit calorico: il consumo calorico giornaliero non è sufficiente ad affrontare le diverse attività quotidiane ed è richiesto un fabbisogno energetico maggiore.
Conoscere il proprio fabbisogno energetico diventa allora fondamentale per la salute della persona: un’alimentazione equilibrata e una costante attività motoria, anche moderata, influiscono in modo positivo sul benessere psico-fisico della persona.
Educazione alimentare e consigli a seguito di anamnesi e intervista alimentare.
Materiale fornito:
- Vademecum di educazione alimentare
- Lista di prodotti confezionati consigliati per agevolare la spesa
- Esempio di menù settimanale di alimentazione bilanciata* e sana
- Indicazioni specifiche per la gestione della dieta, a casa e fuori casa
*Un'alimentazione bilanciata prevede l'assunzione di nutrienti essenziali, nutrienti non propriamente essenziali ma necessari e fattori nutrizionali.
La dieta chetogenica è una dieta terapeutica
basata sulla riduzione dei carboidrati, che
obbliga l’organismo a produrre
autonomamente il glucosio necessario alla
sopravvivenza e ad aumentare il consumo
energetico dei grassi contenuti nel tessuto
adiposo.
La presenza di corpi chetonici nel
sangue esercita diversi effetti sull'organismo
considerati utili nel processo di dimagrimento
e nel controllo di patologie associate allo
stato di obesità.
Si tratta di un protocollo di transizione per
dimagrire e rieducare il metabolismo ad un
buon funzionamento in modo tale che, una
volta raggiunto il proprio peso forma, si
possa tornare ad uno stile alimentare
corretto e non alle vecchie “cattive” abitudini.
Una dieta dimagrante è un protocollo dietetico finalizzato ad un'alimentazione che permetta la riduzione della massa grassa in eccesso, non del peso nel senso stretto del termine.
L'obbiettivo di una dieta dimagrante dev'essere infatti un miglioramento della composizione corporea, cioè il rapporto tra massa magra e massa grassa e quindi dello stato di salute, non un semplice alleggerimento del peso, che può essere ottenuto anche "malnutrendo" la persona.
La gravidanza è un evento fisiologico durante il quale la salute del nascituro dipende strettamente
da quella della madre.
Una sana e corretta alimentazione è condizione fondamentale per un adeguato sviluppo del feto,
un buon esito del parto e per la prevenzione di patologie neonatali.
L’alimentazione in gravidanza non si discosta molto
da quella del periodo antecedente, anche se deve
coprire sia i bisogni nutritivi della madre sia quelli del
nascituro. La corretta alimentazione in gravidanza è necessaria anche per controllare l'incremento ponderale. L’eccessivo peso corporeo in gravidanza può favorire infatti varie patologie quali il diabete, l’ipertensione e la macrosomia fetale (eccessiva crescita fetale), che predispone a diverse complicanze ostetriche.
La dieta mediterranea è un modello nutrizionale ispirato ai modelli alimentari che sono stati diffusi in alcuni Paesi del bacino mediterraneo. E' incentrata soprattutto sulla corretta scelta degli alimenti, mentre l'aspetto calorico gioca un ruolo di secondo piano. La sobrietà e la moderazione delle porzioni rappresentano comunque un elemento imprescindibile per la corretta applicazione di questa dieta. I princìpi più importanti della dieta mediterranea sono:
- maggiore consumo di proteine vegetali rispetto a quelle animali
- riduzione dei grassi saturi (animali) a favore di quelli vegetali insaturi (olio di oliva)
- aumento dei carboidrati complessi e moderazione di quelli semplici
- elevata introduzione di fibra alimentare
- riduzione dell'apporto di colesterolo
- A chi vuole perdere peso in maniera equilibrata
- A chi desidera imparare ad alimentarsi in maniera sana ed equilibrata
- A chi vuole aumentare il proprio peso in maniera bilanciata
- A chi si trova in stati fisiologici particolari (gravidanza, allattamento, infanzia, adolescenza, menopausa, andropausa)
- A chi soffre di stati patologici accertati, ovvero diagnosticati dal medico
La dieta aglutinata o senza glutine è ad oggi l'unico valido strumento terapeutico nei pazienti affetti da celiachia.
L'eliminazione totale del glutine dalla dieta di un paziente celiaco può determinare un miglioramento del quadro istologico, riducendo la flogosi della mucosa intestinale e promuovendo un miglior profilo di assorbimento dei micronutrienti, nonché una rapida regressione della sintomatologia lamentata.
Il glutine è un aggregato proteico presente in differenti cereali. Fortunatamente, già in natura è possibile ritrovare sostituiti validi privi di glutine, ai quali si aggiungono una serie di prodotti industriali gluten-free, succedanei della pasta, del pane e dei vari prodotti da forno.
La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) è un disturbo molto ricorrente e diffuso caratterizzato dal fastidio e dolori addominali frequenti, associati a una difficoltà alla defecazione che può andare dalla stipsi (stitichezza) alla diarrea. La sindrome dell’intestino irritabile è caratterizzata da sintomi che possono condizionare in modo importante la vita quotidiana del paziente.
Non è ancora chiara la causa, ma si pensa ci possa essere anche un’influenza psicosomatica, ovvero lo stress, ma anche di diversi fattori come, ad esempio, il regime alimentare oppure i farmaci.
Sicuramente, vi è un’aumentata sensibilità intestinale con una motilità arretrata sulle quali influiscono sia fattori genetici, sia ambientali, ma anche, in particolare l’ingestione di cibi contenenti sostanze particolari.
Una dieta a basso contenuto di queste sostanze è considerata uno dei migliori e più efficaci trattamenti per l’IBS. Numerosi studi e pratiche cliniche hanno dimostrato l’efficacia di questa strategia nel fornire sollievo da dolori addominali, costipazione, diarrea e gonfiore.
Questa dieta non “cura” l’IBS, ma aiuta una persona con IBS ad identificare gli alimenti che scatenano i loro sintomi, la quantità a cui possono essere tollerati e le eventuali combinazioni alimentari che scatenano la sintomatologia. Ecco perché questa non è una dieta per la vita, ma aiuta una persona ad imparare quali cibi mangiare senza scatenare sintomi. La dieta è restrittiva e deve essere intesa solo come un intervento a breve termine condotto allo scopo di identificare gli alimenti responsabili dei sintomi lamentati.
Per questo è consigliato che venga prescritta e seguita da uno specialista competente per evitare di incorrere in abusi ed errate interpretazioni nutrizionistiche che potrebbero sfociare in carenze più o meno rilevanti ed alterazioni significative del microbiota intestinale (i batteri presenti nell’intestino).
Dopo che ogni paziente avrà identificato i cibi trigger, gli alimenti che saranno ben tollerati verranno reintrodotti nella dieta. A lungo termine si tratterà di trovare un equilibrio tra i cibi tollerati e l’evitamento degli altri.
Nella maggior parte dei casi, sarà possibile reintrodurre molti alimenti nella dieta, anche se potrebbero esserci delle differenze nella frequenza o quantità.
La dieta di una persona con diabete non differisce granché da una dieta varia ed equilibrata, di tipo mediterraneo, di una persona definita sana. Troppo spesso si ritiene di dover rinunciare totalmente ai carboidrati o ad altri nutrienti ed essere condannati a diete rigide e rigorose e prive di qualsiasi gratificazione per il palato.
Sono 4 i principi fondamentali, secondo l’OMS, alla base di una dieta sana: adeguatezza, diversità, equilibrio e moderazione e sono principi che valgono per tutti. La dieta sana deve, innanzitutto, soddisfare nel giusto equilibrio i fabbisogni energetici e nutritivi, specifici per età, sesso, composizione corporea, livelli di attività fisica e stati fisiologici (es. gravidanza), ricordando che l’eccesso – così come il difetto – di alcuni nutrienti può avere effetti negativi sulla salute. Deve, poi, prevedere una grande varietà di alimenti appartenenti ai diversi gruppi alimentari; tale scelta consente di recuperare tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno, proteggendo dal rischio di carenze o eccessi nutritivi legati a diete monotone e poco variate.
Si tratta di buone abitudini che dovrebbero essere integrate nella vita di tutti i giorni; piccoli accorgimenti che, sommati, producono un grandissimo giovamento in termini di salute. Tra questi, il soggetto con diabete deve porre particolare attenzione anche all’indice glicemico degli alimenti, al carico glicemico del pasto e alla conta dei carboidrati; quest’ultimo in particolare per chi soffre di diabete tipo 1.
Le intolleranze alimentari rientrano a far parte del gruppo delle reazioni avverse ai cibi, come le allergie alimentari, ma a differenza di queste ultime non si ha un diretto coinvolgimento del sistema immunitario.
Fra i sintomi più comuni troviamo: il gonfiore addominale, la diarrea, la dispepsia, il vomito, l’orticaria, il prurito, la stanchezza, la cefalea ed un malessere generale.
Sono dovute principalmente all’incapacità dell’organismo di processare correttamente un componente dell’alimento consumato (spesso a causa di difetti enzimatici o meccanismi ancora non chiari), e i sintomi dipendono dalla quantità e dalla frequenza con cui si assume l’alimento non tollerato (es. glutine, lattosio ecc.).
È molto importante che, in caso di intolleranze alimentari sospette o accertate, ci si rivolga ad un un nutrizionista che non necessariamente escluderà del tutto dalla dieta gli alimenti interessati, bensì valuterà la migliore strategia da mettere in atto per ripristinare il benessere individuale mediante terapie e diete personalizzate.
Il periodo successivo al parto è un momento unico e pieno di cambiamenti fisici ed emotivi che coinvolgono la vita di una donna. Ritornare al peso forma precedente il parto è un desiderio condiviso da ogni neomamma: tutte cerchiamo di raggiungerlo in poco tempo, ma non bisogna avere fretta. È importante procedere tenendo conto del necessario periodo di ripresa fisiologica.
Seguire una dieta post-parto varia e bilanciata è necessario in questa fase. E' fondamentale che l'alimentazione includa tutti i nutrienti necessari per fornire le energie per prenderti cura sia di te stessa che del tuo bambino, soprattutto se stai allattando.
PIANO ALIMENTARE PERSONALIZZATO
Prima di confezionare un piano alimentare personalizzato è necessario fare un'accurata valutazione nutrizionale.
La valutazione nutrizionale consiste in un colloquio che mira all’attenta valutazione del caso del paziente mediante:
1) Visione delle ultime analisi del sangue
2) Referti di visite mediche rilevanti
3) Piano terapeutico o lista dei farmaci/integratori assunti se in corso di terapia
4) Eventuali diete a cui si è sottoposti precedentemente
5) Un diario alimentare di ciò che si è mangiato negli ultimi 3-7 giorni per avere un quadro più chiaro delle abitudini e preferenze alimentari
La valutazione include:
- Colloquio conoscitivo con anamnesi fisiologica e patologica personale e familiare;
- Anamnesi alimentare mediante analisi del diario alimentare e storia del peso
- Valutazione degli esami del sangue se si è in possesso di referti recenti (massimo 1 anno)
- Valutazione dello stato nutrizionale attraverso rilevamento dei parametri antropometrici (peso, altezza, circonferenze)
- Esame bioimpedenziometrico (BIA) per la valutazione della composizione corporea e dello stato di nutrizione e idratazione
- Consegna del piano alimentare personalizzato, con relativa spiegazione, dopo 5 giorni lavorativi
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Sono paziente della dottoressa da un po' di tempo e il mio obiettivo non è ancora raggiunto ma ho imparato a gioire step by step. Il supporto della dottoressa è costante nonostante gli alti e bassi del percorso che purtroppo sono normali ed ho imparato ad accettare. Grazie per tutta l'empatia mostrata che va altre la sua professionalità
G
Giovanna Biscu
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Professionista completa. Sapere e conforto per il paziente a 360 gradi. Il mio percorso è iniziato da poco, ma è già ricco di piccoli risultati. Grazie dottoressa
Dott.ssa Maria Grazia Catte
Grazie a lei Giovanna!
A
Alberto
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Visita approfondita con attenzione alla storia del paziente e alle sue priorità.
Ottima capacità comunicativa e di spiegazione.
Appena iniziato il percorso la Dottoressa è sempre disponibile e gentilissima.
Dott.ssa Maria Grazia Catte
Grazie mille Alberto
F
F.B.
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Molto cortese, puntuale, attenta, empatica e disponibile, gentile e meticolosa la consiglio vivamente
Dott.ssa Maria Grazia Catte
Grazie mille Francesca
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Mattea gala
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Dottoressa molto affabile e molto premurosa e molto gentile la consiglio vivamente
Dott.ssa Maria Grazia Catte
Grazie mille Mattea
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Risposte ai pazienti
ha risposto a 11 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve dottore io ho la tiroide di hasimoto e prendo la pillola..ma essendo Ke sono ricaduta in ansia ora sto prendendo dopo mesi Ke lo lasciata di nuovo la pillola daparox e in due mesi Ke la prendo ho già ripreso 12 kg..voglio dimagrire avevo fatto la dieta prima del daparox ed è dimagrita..premetto Ke sto andando in palestra come faccio a riuscire a dimagrire? Sono disperata...e vorrei lasciare la pillola ma so che starei malissimo di nuovo xké adesso non sto ancora bene al 100%...cerco un aiuto per dimagrire
Buonasera, sarebbe necessario fare una valutazione nutrizionale per capire qual è la situazione.
Salve, sono intollerante al glutine, al lattosio e al nichel.. sapreste indirizzarmi su cosa mangiare?
Buonasera, per l'intolleranza al glutine dovrebbe seguire una dieta aglutinata (non per forza con soli alimenti acquistati come "gluten free", ci sono tanti alimenti "normali" che naturalmente non contengono glutine); per l'intolleranza al lattosio stesso discorso, scegliere alimenti senza lattosio (dovrebbe essere educata alla lettura delle etichette, in quanto il lattosio potrebbe essere presente anche come conservante in alimenti che naturalmente non lo contengono). Per quel che riguarda il nichel è stata fatta diagnosi di SNAS (sindrome sistemica da allergia al nichel)? Se sì, il discorso si fa più complesso; quasi tutti gli alimenti contengono nichel e in questo caso dovrebbe consumare quelli che ne contengono da poco a nulla, andando a testare la sua sensibilità (un'iniziale fase da evitamento con reintroduzione in base alla tolleranza individuale di alimenti e quantità).
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