Dott.ssa
Maria Giovanna Melella
Psicologo,
Psicologo clinico
Altro
Bellizzi 2 indirizzi
Esperienze
Mi sono laureata all'Università Suor Orsola Benincasa con una tesi in Psicologia del Lavoro dal titolo: "L'impatto della cultura sul cambiamento organizzativo in azienda".
Successivamente sono volata a Roma dove ho concluso i miei studi all' Università Pontificia Salesiana con una tesi in Psicologia Clinica dal titolo: "Le donne e il tumore al seno: vissuti e importanza delle relazioni come sostegno al superamento psicologico della malattia".
Questo viaggio professionale mi ha permesso di conoscere altre due immense realtà: l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e l'Associazione Gabriele Onlus, le quali mi hanno dato l’opportunità di lavorare a stretto contatto con minori e nucleo familiare.
Ho svolto successivamente un Master in Gestione delle Risorse Umane, lavoro infatti all’interno di un’agenzia del lavoro nell’area ricerca e selezione del personale.
Credo che ognuno di noi abbia dentro di sé un Mondo da scoprire e, a volte, riscrivere.
Con il mio approccio empatico ed accogliente, penso possa Accompagnarvi in questo viaggio difficile della vostra vita.
Se vorrete avermi al vostro fianco, sono qui!
Dott.ssa Maria Giovanna Melella
Esperto in:
- Psicologia clinica
Esperienze
Maria Giovanna Melella
psicologo, psicologo clinico
Patologie trattate
- Stress
- Ansia
- Sindrome da deficit di attenzione e iperattività
- Claustrofobia
- Fobie
- Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)
- Autostima
- Crisi
- Paura
Tirocini
- Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma 2021-2022
- Associazione Gabriele Onlus, Roma 2022
Pubblicazioni
- .
Formazione
- Laurea Triennale in Scienze e Tecniche di Psicologia cognitiva - Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, 2019
- Laurea Magistrale in Psicologia Clinica e di Comunità - Università Pontificia Salesiana, 2021
- Master in Gestione delle Risorse Umane - Make it So, 2023
Premi e riconoscimenti
- -
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15 recensioni
Punteggio generale
Ordina recensioni per
Ivo
Professionale e bellissima persona…mi ha aiutato tantissimo
Dott.ssa Maria Giovanna Melella
Grazie Ivo!
Flaminia
Ho iniziato un percorso con la dottoressa Maria Giovanna, mi è stata da subito di grande aiuto, la consiglierei per un sostegno presente. Giovane, empatica, simpatica e sempre disponibile.
Dott.ssa Maria Giovanna Melella
Grazie Flaminia. Un abbraccio
Flaminia
Professionale e disponibile, la sua gentilezza ed empatia mi hanno messo da subito a mio agio.
La consiglio vivamente.
Dott.ssa Maria Giovanna Melella
Grazie mille!
Anna C.
Grande professionista... grazie per l'attento ascolto
Dott.ssa Maria Giovanna Melella
Anna la ringrazio. Brava per aver avuto il coraggio di iniziare questo percorso insieme.
Patrizia Boninfante
La dottoressa Melella è puntuale, cortese e disponibile. Riesce a mettere il paziente a proprio agio. Ho avuto personalmente un’ottima esperienza durante le visite fatte.
Dott.ssa Maria Giovanna Melella
Salve Patrizia, mi fa molto piacere leggere questa recensione. La ringrazio per la fiducia.
T.E.
Ho portato mio figlio dalla dottoressa, lo ha aiutato affinché fosse indipendente nello studio.
Ha creato subito un’empatia unica con lui, ed ha reso le ore per lui molto piacevoli.
Consiglio vivamente.
Dott.ssa Maria Giovanna Melella
Sono felice di leggere che il mio sostegno abbia contribuito all' indipendenza del piccolo. Grazie!
Gaia
Dotata di grandi capacità, dedita all’ascolto attivo e alla condivisione.
Approccio altamente empatico e attento all’esigenza del paziente.
La consiglierei a chiunque abbia voglia di prendersi cura di se stesso e del proprio benessere psicologico
Dott.ssa Maria Giovanna Melella
Grazie per questa condivisione e per la fiducia continua!
A. P.
La dottoressa Melella è una professionista gentile e disponibile. Ha grandi capacità empatiche, è attenta ai dettagli, mette a proprio agio.
Dott.ssa Maria Giovanna Melella
La ringrazio per aver condiviso la sua idea, il riuscire a far sentire a proprio agio chi intraprende un percorso di cambiamento, è per me davvero importante. Continui così!
LL
Ti fa sentire subito a tuo agio. Esperienza positivissima!
Dott.ssa Maria Giovanna Melella
Grazie per aver condiviso la sua esperienza!
D.P
Dottoressa empatica, competente è disponibile .
Dedica al paziente tutto il tempo e la necessaria.
La consiglio vivamente
Dott.ssa Maria Giovanna Melella
La ringrazio molto.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 43 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve sono un ragazzo di 20 anni volevo chiedervi aiuto perchè sono veramente disperato, ho una scialorrea da quasi 2 anni ed ho provato molte soluzioni come, ecografia alle ghiandole salivari, cura per il reflusso, verificare se avessi batteri in bocca, e l’utilizzo di ansiolitici, ma non è mai andata via, ad oggi ho problemi ad interagire con le persone, dormo con un secchio vicino al letto, ho problemi a respirare per l’accumulo di saliva,non posso stare o lavorare in luoghi al chiuso,non so più che fare, ormai non mi sento più normale da due anni, sono arrivato alla conclusione che l’unica soluzione è quella si asportare le ghiandole salivari, scrivo questo messaggio perchè magari c’è qualcosa che non ho tentato ancora, vi prego di aiutarmi, grazie in anticipo
Gentile utente mi dispiace per ciò che sta vivendo e la ringrazio per la sua condivisione. Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per riuscire a gestire al meglio la situazione che descrive. Inoltre, da un punto di vista medico, non perda le speranze, continui a cercare un medico specialista.
Un caro saluto! Resto a disposizione, dott.ssa Maria Giovanna Melella
Buonasera tutti.
Due anni e mezzo fa circa, ho subito quella che, ormai, viene definita da tutti una vera e violenza psicologica: il ghosting. Nel 2017 conobbi in chat una ragazza. Ci siamo conosciuti, e, nonostante a livello amoroso non sia mai scattato nulla, abbiamo costruito una relazione di amicizia abbastanza intensa. Ci sentivamo su WhatsApp tutti i giorni. Poi lei mi ha introdotto nel mondo del calcio femminile, e io ho cominciato a seguire la squadra in cui giocava. Da allora la nostra amicizia si è fatta sempre più forte. Seguivo le partite tutte le settimane. Ero entrato nel suo gruppo calcistico come tifoso. Abbiamo condiviso partite, cene, feste, chiacchierate al telefono, sfoghi. Certo, a volte ci sono state delle incomprensioni per via di due caratteri, i nostri, non facilissimi. Però le avevmo sempre superate. Anche quando io feci una sciocchezza clamorosa.
Eppure, durante il secondo lockdown, mi trovavo in uno stato di forte prostrazione. Perché non potevo andare a vedere le partite della squadra, e sopratutto non potevo vedere anche i miei amici che vivevano in comuni diversi. Io forse ritengo di essere diventato un po' ansioso, quindi forse ero diventato più pressante (ma non solo con lei).. Un giorno le dissi se poteva chiamarmi perché ero veramente di cattivo umore e mi sarebbe piaciuta una voce amica (lo chiesi anche a un'altra mia amica). Lei mi chiama per tirarmi sù e spronarmi, come aveva già fatto altre volte. Mi dice anche di darle l'indirizzo perchè mi avrebbe spedito un libro che le avevo chiesto. Dopo qualche altro giorno chattiamo.
E poi la scomparsa. Messaggi senz arisposta. Mi facevo sentire ogni due giorni, come avevamo fatto sempre prima. Eppure la chat iniziava a diventare un muro di miei scritti senza alcuna risposta. A questo punto, scrivo a una conoscente per sapere se le fosse accaduto qualcosa. Mi dice: sta bene.
Da lì capisco tutto. E allora mi arrabbio e la prendo a male parole. E da lì vengo bloccato su tutti i social.
Sono passati due anni. Ho cercato di andare avanti, e sembrava ci fossi riuscito. In realtà, mi sono reso conto di aver solo rimosso il fatto. Perché ora non riesco più ad allacciare nuove relazioni, per il terrore di ripetere quell'esperienza.
E poi è accaduta una cosa: qualche sera fa l'ho incontrata per caso a una paritita che sono andato a vedere. La prima cosa che h adetto, quando mi ha visto, è stata "che culo" con una risatina nervosa. E poi ha mantenuto lo stesso trattamento che aveva inziato due anni prima, tradendo comunque un certo nervosismo che è sfociato in un battibecco con uno spettatore con gli spalti, al quale ha risposto "sono nervosa". E durante la fine del primo tempo è letteralmente scappata al bar, dicendo alle sue amiche "andiamo che c'è pure...". Chiaramente si riferiva a me. Al secondo tempo, stizzito da questo atteggiamento, me ne sono andato via, salvo dirle che mi sarei meritato due parole, e che se stava silenzio è solo perché aveva la coscienza sporca. Ovviamente nessuna risposta.
Noi che ci siamo abbracciati tante volte, che abbiamo riso e scherzato, litigato, supportati a vicenda, condiviso cene e feste...lo scorso venerdì mi sono sentito considerato meno di un estraneo.
La domanda è spontanea: ma perché? Ma la domanda più seria è:
come potrò tornare a fidarmi degli altri, sapendo che da un giorno all'altro potrei essere 'mollato' senza un briciolo di spiegazione?
Il ghosting è una violenza terribile, e molte persone (lei compresa) non si rendono conto del male che fanno. E che lasciano segni indelebili nelle loro vittime.
Buonasera caro utente, grazie per averci raccontato questa sua situazione e immagino quanto possa essere difficile per lei andare avanti.
Le consiglio di prendersi del tempo e di iniziare ad approfondire argomenti importanti che vengono fuori da ciò che scrive. Sarebbe utile un consulto psicologico. Resto a disposizione, un caro saluto. Dott.ssa Maria Giovanna Melella
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.