Ciao, sono un ragazzo di 27 anni e sono in totale "crisi" da mesi. Proverò a spiegarmi e spero di non dilungarmi troppo:
Faccio l'università da 5 anni, dopo un esperienza andata male in un'altra università, a 22 anni, ho deciso di riscrivermi ad un'altra facoltà.
Ho sempre voluto fare l'università, ho sempre voluto laurearmi e sarò sincero, non tanto per un lavoro migliore o per chissà cosa, ma principalmente per me, è sempre stato un mio sogno. Ho sempre avuto interessi diversi (qualcuno più forte e duraturo qualcuno un po' meno), quindi anche per la scelta universitaria questa cosa non ha aiutato molto, però alla fine ho deciso di iniziare una facoltà di lingue e linguistica (precisamente mediazione linguistica, impegnativa ma non impossibile) ho sempre amato le lingue e lo studio attorno ad esse.
In parallelo ho più o meno sempre lavorato cercando di mantenermi il più possibile facendo diversi lavori (qualcuno di questi mi ha anche dato piccole soddisfazioni che vanno anche oltre il lato economico) e ho portato avanti la musica (di base è la mia più grande passione) ed è, con alti e bassi, andato tutto bene fino a quest'anno.
Premetto che non sono mai stato uno studente modello, inoltre lavorando ecc non ho potuto frequentare molto tutte le lezioni, però nonostante tutto, con diverse difficoltà come credo ognuno di noi, sono arrivato a 4 esami dalla laurea, tirocini e altri corsi vari tutti fatti. Insomma, di base mi trovo nella classica situazione del "ho quasi finito".
Nel corso di questi anni, studiando e lavorando piano piano ho sviluppato nuove passioni e interessi, e questo mi ha portato col tempo ad avere anche un idea molto chiara sulla magistrale che vorrò fare dopo (a differenza di quando mi sono iscritto alla triennale oggi ho le idee molto più chiare su quello che voglio fare ed essere in futuro, il che si distanzia un po' da quello che sto studiando). Di base gli esami che mi piacevano li ho finiti lo scorso anno, e quest'anno sono riuscito a passare due esami molto pesanti che mi portavo dietro da un po'.
Ovviamente col passare del tempo vedi che pian piano iniziano tutti a laurearsi, ad andare avanti, tutti iniziano a raggiungere quel che volevano e tu resti indietro (si, ci sono stati periodi dove mi sono impegnato meno o per colpa mia o per problemi personali anche grandi che ho dovuto affrontare), però ho fatto mea culpa e sono andato avanti rimediando.
I miei genitori, amici, e la mia ragazza non mi sono mai venuti contro, ma piuttosto mi hanno sempre supportato e spronato, tutta la pressione che ho nasce principalmente da me stesso.
A gennaio del 2024 provo a dare uno di quei 4 esami che mi rimanevano (esami propedeutici e la mia università ha una politica molto severa a riguardo) e non l'ho passato, ci ho riprovato a giugno e non l'ho passato e a settembre stessa cosa. Purtroppo questi esami puoi darli solo 3 volte all'anno e ciò ha portato a slittare tutto.
In tutto ciò aumentava la mia frustrazione, insoddisfazione e il mio paragonarmi agli altri (cosa che fino a un po' di tempo fa non facevo mai) gia da questa estate mentre preparavo per la terza volta questo benedetto esame ho iniziato ad avere attacchi di panico.
Inoltre quest'anno ho avuto problemi personali che mi hanno cambiato molto e hanno inciso sul mio andamento accademico.
A settembre dopo esser stato bocciato per la terza volta, in preda alla rabbia ho pensato di fare un trasferimento in un'altra università che mi piace molto di più (sempre lingue, ma un corso completamente diverso e che si allinea di più alla magistrale che vorrei fare). Mi son fatto fare il riconoscimento esami ecc e quindi ora la decisione toccava a me.
Lati positivi di quella università: salute mentale, argomenti che mi appassionano di più, politica un po' meno severa (le facoltà linguistiche sono un po' particolari)
Lati negativi: si allungherebbe un po' per laurearmi.
Lati positivi di rimanere nella mia: solo 4 esami.
Lati negativi: ad oggi ho il totale rifiuto di ristudiare per quell'esame, ci sto provando a studiare con un approccio diverso ma ho il rifiuto tale che non mi era mai successo prima, non sopporto più quello che faccio, le prof di quell'esame hanno una reputazione non rosea per come si comportano con gli studenti.
Sono due mesi che sto in questo limbo, mi sveglio e penso a questo, mi addormento e penso a questo, non esco più, non sono più attivo come prima e sorrido molto, ma molto meno. Il mio senso di insoddisfazione è arrivato alle stelle e la mia frustrazione idem e sento come se avessi sbagliato tutto. Mi sento vecchio a 27 anni, come se fossi in perenne ritardo.
Tutto questo, più un anno difficile alle spalle, mi hanno portato a riflettere molto su me stesso, e per certe cose sto anche migliorando, ma per quanto riguarda questa scelta non riesco a decidermi.
Sono in bilico nemmeno dovessi decidere tra la vita e la morte e mi sento anche in colpa perché so che non sono questi i problemi della vita. Ma al momento è questo che mi tormenta perché non sono mai stato bravissimo a prendere scelte giuste, e ho paura di rovinarmi tutto il futuro. Ne ho parlato molto con i miei e con le persone a me molto vicine, tra chi mi consiglia uno e chi mi consiglia l'altro. Ma so che la scelta posso farla solo io.
Ho scritto qua nemmeno io so il perché, probabilmente per aver l'ennesimo parere da qualcuno, o semplicemente per mettere nero su bianco quello che provo.
Scusate la lunghezza.
Buon lavoro