Dott. Ludovico Libardi

Buongiorno, vorrei esporvi quello che ultimamente mi turba e dal quale non riesco ad uscirne con una soluzione che mi faccia stare bene.
L'anno scorso (2023) ero fidanzata con un ragazzo (relazione da 3 anni molto complicata e piena di incomprensione). A luglio 2023 incontro un uomo molto più grande di me (25 anni +, sposato e con figli) con il quale si crea subito una FORTE chimica sessuale. Dopo circa un mese, lascio il mio attuale fidanzato e continuo questa ''relazione'' con quest'uomo, che nel mentre si trasforma dal solo sesso a qualcosa di molto di più (viaggi, weekend insieme, lunghi abbracci, lunghe chiaccherate e anche confessioni personali). A novembre dello stesso anno incontro un ragazzo interessante (che chiamerò F), con il quale decido di uscire. Vedo in F la possibilità di una relazione alla luce del giorno, un senso di quotidianità e magari con prospettiva di futuro. L'unico problema è che non riesco a chiudere con l'uomo sposato e continuiamo a vederci, creando così una doppia relazione. Andiamo avanti fino a maggio 2024 finché F mi lascia per i continui litigi e torno quindi a concentrarmi sull'altra persona completamente, con il quale il rapporto ovviamente si intensifica di nuovo. Arriviamo a ottobre 2024, io ricerco F e scopro che anche a lui manco e che vorrebbe ricominciare da zero. Ora sono esattamente nello stesso punto dello scorso anno, combattuta tra il chiudere una relazione che non mi porterà mai da nessuna parte (con l'uomo sposato) ma allo stesso tempo il dolore che provo al pensiero di non vederlo più, cosciente di essere completamente innamorata di lui. Credo di essere giunta ad una mia conclusione: sono innamorata dell'uomo sposato da quando l'ho conosciuto (e lui di me tant'é che è arrivato pure a chiamarmi amore), ma questa cosa mi spaventa molto sapendo la sua situazione e quindi quando mi accorgo di essere troppo coinvolta provo a scappare (in questo caso l'ho fatto ricercando F del quale però non sono realmente innamorata ma vedo solo una quotidianità che non potrò mai avere ). Che ne pensate? Mi sto tormentando!

Buongiorno ho un grosso problema che mi affligge. Ho papà 93 anni e mamma 91 abitano in Sardegna, io abito al nord Italia con mio marito, mia sorella fuori Italia con il compagno. I miei genitori sono sempre voluti rimanere soli senza aiuti (mio cugino con la moglie abitano nello stesso quartiere quindi sono sempre stati di aiuto nel caso ci fosse stato bisogno) in quanto autonomi io comunque ogni 2 mesi partivo da loro e dove non arrivavo io subentrava mia sorella. Ad agosto mamma si è rotta il femore , con grande forza di volontà si è rimessa in piedi ma ovviamente non è più la stessa e non potrà più occuparsi di lei e di papà che psicologicamente ha risentito di questa situazione. Io ovviamente sono fissa qui da agosto. Loro qui da soli non potranno più stare. Mettere una badante non se ne parla perché non ci siamo per controllare. Mia mamma ha accettato di venire a casa mia (se poi sarà una casa in affitto si vedrà) mio padre non si vuole muovere. Sono disperata! la mia vita è con mio marito ho bisogno di tornare a casa però loro hanno bisogno di stare con me. Come fare a convincere papà? Sono in un vicolo cieco e psicologicamente sto cedendo
Grazie