Esperienze

Mi chiamo Lorenzo Campedelli, sono uno psicologo-psicoterapeuta, docente universitario di Psicologia dei processi cognitivi e Psicologia della salute presso Unicusano campus Roma. Dopo la laurea magistrale in psicologia conseguita a pieni voti nel 1998, mi sono specializzato in psicoterapia, Analisi Bioenergetica secondo il metodo di Alexander Lowen. Questo approccio psicocorporeo prevede una lunga formazione professionale e molto lavoro analitico individuale e di gruppo.
"L 'Analisi Bioenergetica è un metodo di psicoterapia riconosciuto ufficialmente in Italia ai sensi della Legge 56/89*.
A tal fine si invita anche a non confonderla con il termine generico "Bioenergetica", utilizzato in contesti e modi molto disparati, che nulla hanno però a che fare con questa metodologia. L'analisi bioenergetica è un metodo, unico nel suo genere, che combina psicoterapia verbale e corporea. Il concetto di integrazione è basato sul fatto che mente e corpo formano un'unità. Noi siamo i nostri pensieri, emozioni, sensazioni, impulsi ed azioni.
Essa affonda le sue radici nell'opera di Sigmund Freud che fu il fondatore della psicoanalisi. Egli nacque nel 1856 a Vienna, dove studiò medicina e neurologia e sperimentò nuovi modi di porsi in relazione con i pazienti.
All'epoca di Freud le persone soffrivano di un gran numero di malattie per le quali la scienza non aveva rimedi: paralisi, cecità, attacchi epilettici, perdita della memoria e perdita di sensibilità in varie parti del corpo. Freud scoprì che tali sintomi altro non erano che l'espressione corporea di esperienze infantili di dolore e di paura, che la mente aveva rimosso. Aiutando questi pazienti a ricordare e rivivere tali esperienze negative, Freud riuscì a curare i loro sintomi corporei e chiamò questo metodo psicoanalisi. Una volta che il paziente era diventato consapevole di quello che gli era accaduto da bambino, non aveva più bisogno di esprimere questi ricordi mediante sintomi corporei. Per far emergere tali ricordi dalla loro repressione Freud utilizzava i sogni dei pazienti, gli errori verbali (lapsus), le associazioni libere, il transfert.
Wilhelm Reich, vissuto dal 1897 al 1957, fu paziente ed allievo di Freud. Mentre Freud poneva attenzione soltanto alla produzione verbale dei pazienti, Reich introdusse nella psicoanalisi anche l'osservazione del corpo, come l'espressione degli occhi e del viso, la qualità della voce e i vari tipi di tensioni muscolari.Reich osservò che, appena questi pazienti iniziavano la terapia, le tensioni muscolari cambiavano. Le spalle e le braccia della persona depressa si rilassavano, le mascelle diventavano meno contratte e i denti meno serrati. La ragione per cui il paziente frenava gli impulsi e reprimeva i ricordi dolorosi era, in primo luogo, per evitare di mostrarsi vulnerabile. Quindi, allentando le tensioni muscolari croniche, il paziente sperimentava la propria vulnerabilità. Serrando la bocca e i denti egli assumeva un'espressione corporea che diceva: "Non voglio aprirmi per non essere ferito di nuovo". Alexander Lowen e l'Analisi Bioenergetica
Alexander Lowen, paziente ed allievo di Reich, coniò per essa il termine di "bioenergia", allargò gli scopi del lavoro sul corpo ed introdusse il lavoro bioenergetico a casa. Anziché limitarsi alla sola pressione e manipolazione delle tensioni muscolari croniche, egli fece uso di alcune posizioni di stress che potevano aiutare queste tensioni a rilasciarsi. La prova evidente di questo ammorbidimento delle tensioni era l'insorgere, nei muscoli, di una fine vibrazione. Lowen poté quindi osservare come i blocchi muscolari impedivano il libero scorrere dell'energia. Per esempio, un diaframma cronicamente contratto, come una strettoia, interrompeva l'onda respiratoria, provocando una respirazione superficiale. Come risultato diminuiva l'apporto di ossigeno ed il livello energetico calava. Questo modo superficiale di respirare è uno dei sistemi che noi usiamo per controllare le nostre emozioni. Per aiutare i pazienti a respirare meglio Lowen inventò il cavalletto bioenergetico.
E' di grande importanza la sua osservazione che una persona il cui flusso energetico è bloccato, ha perso una parte della sua vitalità e della sua personalità. Questa perdita fa sì che questa persona si senta depressa, sia sempre il lotta e usi costantemente la forza di volontà per eseguire i compiti quotidiani. Diventa difficile mettersi in relazione con gli altri o provare piacere. La vita perde i suoi colori e diventa grigia, tetra.
Appena cominciamo a crescere, di solito facciamo esperienza di come la libera espressione delle nostre emozioni si scontra con il rifiuto, la disapprovazione, l'umiliazione, la punizione. Impariamo presto, perciò, a controllare le nostre emozioni, e questo ha delle conseguenze. Blocchiamo permanentemente i muscoli coinvolti in queste espressioni medianti tensioni croniche, che sono inconsce.
I blocchi nella gola e nelle mascelle ci impediscono di piangere o di gridare; ma ci impediscono anche di cantare o di gridare di gioia. I blocchi nelle spalle e nelle braccia frenano non soltanto il nostro desiderio di aggredire e di colpire, ma anche il nostro desiderio di abbracciare. I blocchi nella vita ci impediscono di piangere e gridare, altrettanto bene di quanto ci limitano il respirare e il sospirare. La contrattura dei muscoli delle gambe e dei piedi blocca la spinta alla ribellione, ma diminuisce anche la nostra capacità di stare in piedi e di essere indipendenti.
Ci sono molti muscoli che uniscono il bacino al tronco e alle gambe, come quelli della parte bassa della schiena, delle natiche, delle cosce, del pavimento pelvico. Tutti questi muscoli sono coinvolti nel controllo della sessualità e delle funzioni escretorie. Le loro tensioni croniche intorpidiscono la nostra sessualità e spesso sono causa di dolori lombari e di stimolo ad urinare frequentemente.
Lowen ha fatto ancora un'altra scoperta, forse la più importante: fintanto che abbiamo l'illusione di poter ottenere, da adulti, quello che ci è mancato da bambini, e che questo ci farà uscire dalla depressione, siamo predestinati a fallire. Nessun amore, nessuna accettazione da parte del terapeuta, o del compagno, ci potrà restituire l'esperienza perduta di essere accettati e amati per quello che eravamo da bambini. Poiché abbiamo permanentemente bloccato alcune inaccettabili autoespressioni non potremo mai fare l'esperienza di essere accettati per quello che siamo. Perché i nostri genitori ci hanno negato il sentirci accettati quando noi eravamo pieni di amore per loro? Questo ci procura una rabbia profonda ed inconscia. Ma è anche una rabbia giustificata.
Allentare questi blocchi non è mai facile. Noi crediamo che essi ci salvino dall'essere abbandonati e dalla terribile solitudine che ne conseguirebbe. Attraverso il lavoro con il corpo possiamo ammorbidire le tensioni e rivivere il desiderio di essere accettati e amati e la tremenda tristezza di aver desiderato invano. Essendo ben radicati ed avendo un corpo pieno di energia possiamo vivere nella nostra realtà adulta e perciò sentire che la ricerca tesa a recuperare quanto perduto da bambini è un'illusione. In terapia questo viene spesso percepito come una scelta fra essere sé stessi - liberi e soli - e tenersi stretti al terapeuta e al suo amore."
*(fonte: IIFAB.org)
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Persona davvero accogliente che in un battito di ciglia ha saputo mettermi a proprio agio! Persona carismatica e molto rassicurante, un professionista che mira dritto e c’entra l’obiettivo! Anche lo studio dove avvengono le sedute è davvero molto bello, caldo, accogliente e sicuramente nuovo e diverso! La terapia con il dottor Campedelli è una vera e propria esperienza di vita ! Finalmente grazie alla sua persona e professionalità posso dire di aver risolto il mio problema! Grazie

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